19.05.2013 Views

schede - Carlo Marullo di Condojanni

schede - Carlo Marullo di Condojanni

schede - Carlo Marullo di Condojanni

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Ritratto <strong>di</strong> Fortunato Caraffa<br />

Sec. XVII, seconda metà<br />

Olio su tela, cm. 75,5x63,5<br />

Ignoto pittore messinese<br />

Messina, Arciconfraternita degli Azzurri<br />

L’iscrizione celebrativa riportata lungo la cornice,<br />

permette l’identificazione del soggetto 1 : il<br />

Priore D. Fortunato Caraffa, Governatore dell’Arciconfraternita<br />

degli Azzurri 2 nel 1668, è raffigurato<br />

in abito prelatizio rosso, arricchito da un bianco<br />

colletto in mussola pieghettato, su cui campeggia<br />

la Gran Croce <strong>di</strong> Malta, entro finta cornice a<br />

monocromo decorata in basso da volute e, lateralmente<br />

in alto, dagli stemmi coronati della famiglia<br />

Caraffa 3 ; gli unici elementi che lo caratterizzano<br />

risultano essere la pettinatura con capelli allungati,<br />

la sottile linea dei baffi e pizzetto, la croce che porta<br />

sul petto. Il ritratto a mezzobusto risulta convenzionale<br />

nel taglio compositivo, e dai tratti abbastanza<br />

semplificati; attribuibile alla mano <strong>di</strong> ignoto<br />

pittore <strong>di</strong> area messinese, operante nella seconda<br />

metà del sec. XVII, è <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ocre qualità, accentuata<br />

dal fatto che i caratteri originari dell’opera<br />

sono stati alterati pesantemente in seguito al restauro<br />

del pittore Alfredo Francato negli anni ’60<br />

del Novecento.<br />

Fortunato Ilario Caraffa (Napoli 1631-1697),<br />

figlio <strong>di</strong> Girolamo, Principe <strong>di</strong> Roccella e <strong>di</strong> Diana<br />

<strong>di</strong> Orazio Vittori fu, come il fratello Gregorio,<br />

Gran Maestro dell’Or<strong>di</strong>ne Gerosolimitano.<br />

La preminente posizione della famiglia gli permise<br />

d’intraprendere una brillante carriera ecclesiastica:<br />

intorno al 1670 ottenne la carica <strong>di</strong> Vicario<br />

Generale dallo zio Simeone Carafa 4 , Arcivescovo<br />

<strong>di</strong> Messina; fedele alla Corona Spagnola,<br />

appoggiò le autorità regie durante la repressione<br />

nei moti messinesi del 1671, conquistandosi la stima<br />

dell’imperatore <strong>Carlo</strong> II. Per questo motivo si<br />

attirò tutto il <strong>di</strong>sprezzo dei messinesi, quando in<br />

uno dei momenti più accesi della rivolta antispagnola<br />

del 1674-1678 5 , si rifugiò “prima nel Regio<br />

Palazzo, poi al Castello del Salvatore (Forte S.<br />

Salvatore)” insieme agli altri nobili della città, “da<br />

questo prima a Reggio e dopo in Melazzo (con il<br />

Viceré)” 6 , <strong>di</strong>chiarandosi “nemico capitalissimo<br />

della città”. <strong>Carlo</strong> II in seguito lo nominò, per gratitu<strong>di</strong>ne,<br />

Ambasciatore del re <strong>di</strong> Spagna per il Regno<br />

<strong>di</strong> Napoli presso il Pontefice; intervenne in<br />

suo favore, presso il Papa, in più occasioni (ad<br />

esempio nella polemica giu<strong>di</strong>ziaria per stabilire la<br />

primogenitura della famiglia Caraffa, tra i Caraffa<br />

159<br />

<strong>di</strong> Butera e Roccella e i Caraffa <strong>di</strong> Forlì); da ricordare,<br />

durante l’attività pastorale l’opera <strong>di</strong> restauro<br />

dei danni causati dal terremoto al Duomo della città<br />

<strong>di</strong> Messina. Morto a Napoli nel 1697, fu inumato<br />

nella Cattedrale <strong>di</strong> Anversa.<br />

Valeria Bottari<br />

1 L’iscrizione riporta: EM(INENTISSI)MO FRA’ D. FORTU-<br />

NATO CARAFFA/ C: DI:S: CHI / PRIORE DELLA ROCCELLA /<br />

PAD. GOVERNATORE NEL 1668.<br />

2 F. Porco, Storia…, cit.; G. Foti, Confraternite…, cit., pp.<br />

71-78; L’Or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> Malta…, cit., p. 110; cfr. C. Ciolino, Ritratti<br />

<strong>di</strong> governatori (Avarna, Moncada, Paternò, Villa<strong>di</strong>cani),<br />

in I Borbone in Sicilia (1734-1860), a cura <strong>di</strong> E. Jachello,<br />

Catania 1998, pp. 205-206. Opera catalogata, scheda<br />

n. 1900321447, T. Venuto, 1996, Archivio Servizio IV,<br />

Soprintendenza BB.CC.AA. <strong>di</strong> Messina.<br />

3 Stemma con tre fasce argentate attraversate da spina verde,<br />

posta in banda su fondo rosso (G. Galluppi, Stato presente…,<br />

cit., p. 65).<br />

4 “Si era in tutto appoggiato l’arcivescovo D. Simeone e suo<br />

zio, sopra le spalle <strong>di</strong> D. Fortunato suo nipote e Vicario Generale…<br />

Per tanto tempo fu Vicario Generale per quanto<br />

campò in Messina l’arcivescovo suo zio”. Su Caraffa Fortunato<br />

si veda: G. Cuneo, Avvenimenti…, cit., tomi I, II, pp.<br />

53, 54, 144, 149-151, 152, 153, 255, 256, 375, 835; Dizionario<br />

Biografico degli italiani, vol. 19, Roma 1976, pp.<br />

547-548. M. Pisani, I Carafa <strong>di</strong> Roccella, Napoli 1992.<br />

5 F. Guar<strong>di</strong>one, Storia della Rivoluzione <strong>di</strong> Messina contro<br />

la Spagna (1671-1680), Palermo 1907, pp. 32, 92, 226.<br />

6 G. Cuneo, Avvenimenti…, cit., p. 151.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!