Discussioni del Parlamento europeo - Europa
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IT<br />
López Garrido, non convince affatto. Raggiungerete una conclusione in giugno? Ma quali<br />
conclusioni raggiungerete in giugno sulla strategia 2020? Sarà una conclusione analoga a<br />
quella raggiunta per la strategia di Lisbona, che è naufragata? Sarà ancora una volta un<br />
metodo di coordinamento aperto? Se fate le cose sul serio, dovete fornire alla Commissione<br />
tutti gli strumenti necessari per gestire efficacemente la strategia 2020, questa strategia<br />
economica che deve farci uscire dalla crisi.<br />
Il terzo passo indispensabile è la creazione di un fondo monetario <strong>europeo</strong> che sostituisca<br />
il meccanismo di stabilità già creato, perché – come ha ammesso anche lei, Commissario<br />
Rehn – il meccanismo non sarà sufficiente. Ancora una volta, si tratta di un meccanismo<br />
intergovernativo escogitato in seno all’Ecofin, che esige l’unanimità. La concessione di ogni<br />
singolo prestito deve essere approvata da tutti gli Stati membri. Un sistema di tal genere<br />
non può funzionare nel lungo periodo, e si impone quindi il varo di un fondo monetario<br />
<strong>europeo</strong>, gestito dalla Commissione e, se necessario, dalla BCE. Non si devono però lasciare<br />
al fondo le decisioni che ricadono sotto la responsabilità di tutti gli Stati membri <strong>del</strong>l’area<br />
<strong>del</strong>l’euro. Dobbiamo infine dotarci di un mercato <strong>europeo</strong> <strong>del</strong>le obbligazioni.<br />
Ecco quel che ci attendiamo dalla Commissione, Commissario Rehn. Vogliamo che voi<br />
dimostriate l’ambizione e il coraggio necessari per portare al tavolo dei negoziati, sia con<br />
il Consiglio che con il <strong>Parlamento</strong>, un pacchetto di ampio respiro che comprenda questi<br />
quattro punti.<br />
(Applausi)<br />
<strong>Discussioni</strong> <strong>del</strong> <strong>Parlamento</strong> <strong>europeo</strong><br />
Rebecca Harms, a nome <strong>del</strong> gruppo Verts/ALE. – (DE) Signor Presidente, onorevoli colleghi,<br />
il mio gruppo ha deciso ancora una volta di adottare un approccio positivo nei confronti<br />
<strong>del</strong> meccanismo di stabilizzazione finanziaria approvato nel corso <strong>del</strong> fine settimana di<br />
colloqui sulla crisi tenuto a Bruxelles quasi due settimane fa.<br />
Il nostro sostegno si accompagna a un deciso impegno per una politica più unitaria in<br />
campo finanziario ed economico. Da parte <strong>del</strong> mio gruppo non si tratta di una novità,<br />
bensì di una posizione per noi tradizionale ormai da parecchi anni. Tuttavia, Commissario<br />
Rehn e Presidente López Garrido, nel momento stesso in cui prendiamo tale impegno<br />
chiediamo che si adottino decisioni serie non solo per combattere i semplici sintomi <strong>del</strong>la<br />
crisi, ma piuttosto per affrontare la sfida complessiva che la crisi stessa ci propone.<br />
Secondo la nostra analisi, stiamo cercando di curare i sintomi dal 2008, e sempre dal 2008<br />
– cioè dall’epoca <strong>del</strong> fallimento <strong>del</strong>la Lehman Brothers – stiamo cercando di salvare le<br />
banche. Insisto che dobbiamo essere onesti con i cittadini europei: nel corso <strong>del</strong> penultimo<br />
fine settimana non è stato affatto stabilizzato l’euro; piuttosto, sono state salvate numerose<br />
banche francesi e tedesche. L’andamento dei prezzi <strong>del</strong>le azioni in borsa dimostra in maniera<br />
lampante il senso di quanto è avvenuto. Ora però dobbiamo uscire da questo ciclo di<br />
salvataggi bancari, che ci è costato miliardi e miliardi. Non sappiamo più da dove venga il<br />
denaro, e abbiamo unicamente il coraggio di procedere a timidi passi verso la<br />
regolamentazione dei mercati finanziari, a giudicare dall’accordo raggiunto in seno<br />
all’Ecofin.<br />
L’aspetto centrale <strong>del</strong>la richiesta che avanziamo oggi è che lo Stato deve tornare sui mercati<br />
finanziari e adottare un approccio estremamente deciso. Non deve più farsi tenere sotto<br />
scacco dalle banche e dagli speculatori di cui oggi ci lamentiamo tutti. E’ vero che le banche<br />
sono un elemento vitale <strong>del</strong> sistema, ma nel sistema deve esserci qualcosa di veramente<br />
19-05-2010