Discussioni del Parlamento europeo - Europa
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<strong>Discussioni</strong> <strong>del</strong> <strong>Parlamento</strong> <strong>europeo</strong><br />
Filip Kaczmarek (PPE), per iscritto. – (PL) Il ministro polacco <strong>del</strong>la Cultura e <strong>del</strong> Patrimonio<br />
nazionale, Bogdan Zdrojewski, ha ricordato che la cultura è un elemento da includere nella<br />
strategia <strong>Europa</strong> 2020. Devo ammettere che le argomentazioni <strong>del</strong> ministro sono<br />
convincenti. Egli infatti intende “ribadire la necessità di sfruttare appieno il potenziale <strong>del</strong>la<br />
cultura e <strong>del</strong>le attività creative – il capitale intellettuale e sociale <strong>del</strong>l’<strong>Europa</strong>”.<br />
Le attività creative possono essere considerate fattori che consentono all’<strong>Europa</strong> di dotarsi<br />
di un vantaggio competitivo. La strategia <strong>Europa</strong> 2020 è stata discussa nel corso di una<br />
riunione informale dei ministri <strong>del</strong>la Cultura nel marzo di quest’anno, in seguito alla quale<br />
la Presidenza spagnola ha invitato “il Consiglio a riconoscere e sfruttare il potenziale creativo<br />
<strong>europeo</strong> attraverso la cultura e i settori associati nella strategia 2020” e “gli Stati membri<br />
e la Commissione a operare nei rispettivi campi d’azione per raggiungere gli obiettivi<br />
fissati…mediante iniziative di rappresentanza connesse all’innovazione, alla competitività,<br />
all’agenda digitale e all’inclusione sociale.”<br />
Mi auguro che questi inviti vengano raccolti e realizzati.<br />
Iosif Matula (PPE), per iscritto. – (RO) La profonda crisi economica degli ultimi anni ha<br />
contribuito al mancato raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Unione europea all’inizio<br />
di questo secolo. Per questo motivo, è importante individuare le carenze <strong>del</strong>l’Agenda di<br />
Lisbona e concentrare la nostra attenzione sui risultati positivi che sono stati ottenuti,<br />
nonché sulla necessità di non ripetere gli errori <strong>del</strong> passato. Credo che per noi sia importante<br />
imparare dal fallimento <strong>del</strong>la strategia di Lisbona e agire per mitigarne l’impatto futuro. Il<br />
nostro principale atout è quello di conoscere i motivi <strong>del</strong> fallimento e di riuscire a evitarli<br />
nell’ambito <strong>del</strong>la nuova strategia UE 2020. Adesso vorrei ricordare la necessità di rafforzare<br />
la governance multilivello. Dobbiamo coinvolgere nel processo di governance le autorità<br />
locali e regionali nonché la società civile, dal momento che, secondo le statistiche <strong>del</strong>l’Unione<br />
europea, le autorità locali e regionali godono di un altissimo livello di fiducia tra i comuni<br />
cittadini. Al contempo, il rafforzamento <strong>del</strong>l’aspetto regionale è compreso nell’elenco <strong>del</strong>le<br />
priorità <strong>del</strong>la strategia UE 2020. A questo riguardo, ritengo che il ruolo <strong>del</strong>la futura politica<br />
di coesione sia quello di individuare e utilizzare lo specifico potenziale locale.<br />
Rareş-Lucian Niculescu (PPE), per iscritto. – (RO) La relazione indica chiaramente<br />
l’importante contributo offerto dai Fondi strutturali e dal Fondo di coesione alla vita<br />
economica europea e al raggiungimento degli obiettivi che ci sono stati presentati<br />
nell’ambito <strong>del</strong>l’Agenda UE 2020. Mi sembra opportuno ricordare alcuni elementi: il ruolo<br />
essenziale svolto dalle città nel raggiungimento di questi obiettivi, e il ruolo <strong>del</strong>la ricerca e<br />
<strong>del</strong>l’istruzione.<br />
Purtroppo però la relazione non è esaustiva, giacché trascura il ruolo svolto dai Fondi per<br />
lo sviluppo rurale. Rivitalizzando la vita economica rurale, ammodernando l’agricoltura<br />
in <strong>Europa</strong>, offrendo assistenza ai giovani agricoltori che vogliono avviare un’attività e<br />
diffondendo le migliori prassi, i Fondi per lo sviluppo rurale forniscono un importante e<br />
positivo contributo al generale progresso economico <strong>del</strong>l’Unione europea.<br />
Kristiina Ojuland (ALDE), per iscritto. – (ET) Signor Presidente, nel <strong>del</strong>ineare la strategia<br />
<strong>Europa</strong> 2020, la Commissione è certamente riuscita a dar voce a molti dei nostri desideri,<br />
ma apparentemente ha dimenticato la realtà attuale. Molti Stati membri, tra cui l’Estonia,<br />
hanno effettuato tagli consistenti per riequilibrare il bilancio nazionale. Rispettando i criteri<br />
di Maastricht per l’area <strong>del</strong>l’euro, l’Estonia è riuscita a stabilizzare il proprio bilancio. Al<br />
contempo, le conseguenze <strong>del</strong>l’irresponsabile politica di bilancio che finora è stata adottata<br />
in numerosi Stati membri si ripercuoteranno sull’Unione europea anche in futuro. In<br />
19-05-2010