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Discussioni del Parlamento europeo - Europa

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IT<br />

<strong>Discussioni</strong> <strong>del</strong> <strong>Parlamento</strong> <strong>europeo</strong><br />

Le altre alternative, naturalmente, sono il populismo o il protezionismo, e non sono<br />

un’opzione. Dobbiamo optare per un’<strong>Europa</strong> che ponga rimedio alle proprie carenze,<br />

venute alla luce con estrema chiarezza con l’emergere di questa gravissima crisi che non<br />

ha precedenti per nessuno dei presenti in Aula.<br />

Quindi, per affrontare la situazione dei mercati deregolamentati, la carenza di competitività<br />

nel sistema di produzione che sta avendo gravi effetti sociali in termini di disoccupazione,<br />

il problema <strong>del</strong> deficit per cui nei confronti di 20 dei 27 Stati membri è stata avviata la<br />

procedura per debito eccessivo, e l’ovvia carenza di governance economica nell’Unione<br />

europea, serve più <strong>Europa</strong>, e non meno <strong>Europa</strong>. E’ questo, ora, il modo giusto di affrontare<br />

la situazione.<br />

Effettivamente c’è stata una reazione; l’Unione europea ha reagito, e nei nostri precedenti<br />

interventi il Commissario Rehn ed io abbiamo esposto la reazione <strong>del</strong>l’Unione europea.<br />

In questo momento però, il ritmo degli eventi sta accelerando e la nostra risposta deve<br />

essere ancora più rapida, per risolvere i gravi problemi che ancora affliggono l’Unione<br />

europea e che questa crisi ha reso ineludibili.<br />

Propongo quindi che le istituzioni <strong>del</strong>l’Unione europea e, naturalmente, il <strong>Parlamento</strong>,<br />

collaborino sui cinque aspetti nell’ambito dei quali dobbiamo muoverci più rapidamente.<br />

Dobbiamo accelerare, rifinire o portare a termine il compito che era stato fissato e intrapreso<br />

correttamente.<br />

Il primo aspetto è quello <strong>del</strong>la solidarietà. La solidarietà nell’area <strong>del</strong>l’euro deve essere<br />

intensificata; questo è il motivo per cui gli aiuti alla Grecia sono stati estremamente<br />

opportuni, e altrettanto opportuna è stata la decisione di creare questo fondo da 750 milioni<br />

di euro – per un periodo di tre anni, affinché non sia permanente – per scongiurare difficoltà<br />

o squilibri nei conti pubblici. Credo che questo sia un elemento fondamentale, e bene ha<br />

fatto il Consiglio a proporlo e adottarlo il 9 maggio. Oltre a questo, c’è stata l’azione <strong>del</strong>la<br />

Banca centrale europea, che continua a intervenire, acquistando il debito degli Stati membri<br />

attraverso i canali autorizzati dal trattato di Lisbona.<br />

In secondo luogo, proprio oggi il <strong>Parlamento</strong> sta esaminando un pacchetto per la vigilanza<br />

finanziaria. In una certa misura, ne abbiamo già avuto un assaggio ieri con l’approvazione<br />

<strong>del</strong> regolamento sui fondi hedge in seno all’Ecofin, il Consiglio “Economia e finanza”. Perciò,<br />

ovviamente, possiamo farcela. Il regolamento è pronto, adesso restano da portare a termine<br />

quanto prima i negoziati tra Consiglio e <strong>Parlamento</strong> sull’intero pacchetto di vigilanza<br />

finanziaria. Il pacchetto, peraltro, regola il funzionamento <strong>del</strong>le agenzie di rating perché<br />

– in relazione ad alcune proposte o domande che sono state avanzate dai deputati – tali<br />

agenzie saranno soggette alla vigilanza <strong>del</strong>l’autorità europea.<br />

In terzo luogo dobbiamo impegnarci a favore <strong>del</strong>la competitività. E’ perciò molto importante<br />

adottare e avviare la strategia 2020 nel Consiglio <strong>europeo</strong> di giugno: una strategia che<br />

quantifichi gli obiettivi, per esempio in materia di povertà e inclusione sociale, che non<br />

sono stati ancora quantificati. Deve essere una strategia che definisca la propria governance<br />

– una governance assai più esigente di quella praticamente inesistente <strong>del</strong> trattato di Lisbona,<br />

come ha dichiarato in precedenza l’onorevole Verhofstadt – una strategia che utilizzi gli<br />

incentivi positivi per garantire il raggiungimento degli obiettivi, come l’utilizzo dei fondi<br />

europei o dei Fondi strutturali.<br />

Il quarto elemento importante è il pacchetto sul coordinamento <strong>del</strong>le politiche economiche<br />

presentato dal Commissario Rehn il 12 maggio, che è stato esaminato ieri in sede di<br />

19-05-2010

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