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AURO.it INCONTINENZA URINARIA 2003

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1.3. Metodologia<br />

E’ doveroso sottolineare come esistano ormai da tempo in molte nazioni i documenti<br />

ufficiali finalizzati a fornire i cr<strong>it</strong>eri metodologici per l’elaborazione e la diffusione delle linee<br />

guida [1-7]. Ricordiamo altresì il documento prodotto dalla commissione FISM riguardante la<br />

metodologia raccomandata per produrre e diffondere le linee guida [8], che nel 1998 è stato<br />

pubblicato a puntate su <strong>AURO</strong>news.<br />

Nella costruzione della presente linea guida abbiamo segu<strong>it</strong>o i cr<strong>it</strong>eri raccomandati nel<br />

documento c<strong>it</strong>ato, peraltro già utilizzati per l’elaborazione delle precedenti linee guida e<br />

specificamente è stato segu<strong>it</strong>o il seguente percorso metodologico:<br />

1. Identificazione dell’argomento<br />

2. Identificazione degli utenti, che per il trattamento dell’incontinenza urinaria<br />

femminile associata o meno a defic<strong>it</strong> del pavimento pelvico sono principalmente<br />

urologi, ginecologi, fisiatri e coloproctologi.<br />

3. Identificazione di una commissione di esperti con il comp<strong>it</strong>o di analizzare<br />

l’evidenza scientifica esistente in letteratura sui singoli argomenti.<br />

4. Revisione della letteratura e definizione dello stato dell’arte.<br />

5. Stesura di una prima bozza in cui sono sottolineati i dati acquis<strong>it</strong>i e soprattutto<br />

i punti controversi.<br />

6. Compilazione di un questionario da inviare a tutti i potenziali utilizzatori della<br />

linea guida, per conoscere l’atteggiamento corrente tenuto da essi nei confronti della<br />

patologia.<br />

7. Valutazione dei risultati del questionario ed identificazione dei punti da discutere.<br />

8. Stesura del testo defin<strong>it</strong>ivo.<br />

9. Pubblicazione, diffusione ed applicazione delle linee guida.<br />

È intu<strong>it</strong>ivo che ciò che oggi è stato prodotto con metodologia sistematica è destinato ad<br />

evolvere nel tempo e quindi potrà e dovrà essere domani aggiornato. Non solo ma una linea<br />

guida ha dign<strong>it</strong>à di esistere se viene diffusa ed applicata e proprio dalla sua applicazione deve<br />

essere rilevata l’affidabil<strong>it</strong>à di una linea guida. Quindi deve essere operato un controllo della<br />

sua qual<strong>it</strong>à, ovvero una verifica di quanto una specifica linea guida sia in grado di influire sulle<br />

decisioni cliniche.<br />

Le raccomandazioni esplic<strong>it</strong>ate in una linea guida, risultato finale del processo metodologico<br />

costruttivo della medesima, non hanno tutte lo stesso valore, bensì sono caratterizzate da<br />

gradi diversi di forza: la forza di una raccomandazione deriva direttamente dalla sua fondatezza,<br />

cioè dalla consistenza scientifica su cui essa si basa.<br />

Pertanto forza e conseguentemente fondatezza delle raccomandazioni rappresentano le<br />

caratteristiche qualificanti di una linea guida. Fondatezza significa consistenza con la letteratura<br />

scientifica. È chiaro che è ben diversa l’evidenza prodotta da uno studio scientifico control-<br />

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