AURO.it INCONTINENZA URINARIA 2003
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La sospensione alla fascia endopelvica o ai legamenti utero sacrali mediante più punti di<br />
sospensione è riportata da pochi studi con percentuali di cura del 88 - 93%. Recentemente<br />
Shull [452] ha riportato una percentuale di successi del 87% mediante una sospensione<br />
bilaterale trans- vaginale ai legg. utero-sacrali.<br />
La complicanza più temibile è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a in questi casi dall’ostruzione ureterale, per cui la<br />
cistoscopia intra-operatoria è mandatoria. Un confronto particolare tra SSP posteriore ( metodica<br />
classica pararettale) e anteriore è stato svolto da Goldberg e coll nel 2001 in uno studio<br />
retrospettivo di coorte (168 paz. totali): l’approccio trans-vaginale anteriore attraverso lo<br />
spazio paravaginale-paravescicale ha ridotto l’incidenza delle recidive di prolasso del segmento<br />
anteriore, senza influenze negative sulla sessual<strong>it</strong>à post-operatoria. Un problema di estremo<br />
interesse è stato affrontato da Sze [453] in uno studio retrospettivo di confronto tra CSP<br />
associata a colposospensione sec. Burch e SSP associata a sospensione ad ago nelle pazienti con<br />
prolasso della volta vaginale associato a IUS ( 117 paz.). L’incidenza di recidive di prolasso e<br />
di LUTS ( lower urinary tract symptoms) è risultata statisticamente inferiore ( rispettivamente<br />
33% vs. 19% e 26% vs. 13% ) nel gruppo CSP + Burch.<br />
La colpocleisi (CCL), metodica in uso fino agli anni 60 e abbandonata per gli es<strong>it</strong>i<br />
pesantemente mutilanti, ha riacquistato popolar<strong>it</strong>à per la sua rapid<strong>it</strong>à di esecuzione, che la<br />
rende adatta alle pazienti anziane, fragili, ad alto rischio anestesiologico: la percentuale di cura<br />
del prolasso riportata in 2 studi retrospettivi è del 95- 96% [454-456]<br />
La sospensione può essere attuata ai legamenti utero-sacrali o al promontorio mediante<br />
una benderella; questa metodica comporta il rischio di emorragia dai vasi presacrali, più<br />
difficilmente controllabile in laparoscopia. Per questo sono state introdotte tecniche di fissaggio<br />
al promontorio con bone anchors o simili. Alla luce di tali dati, Ross [457] ha sugger<strong>it</strong>o<br />
che la sospensione laparoscopica ai legg. utero-sacrali sia da preferire, salvo che nelle pazienti<br />
in cui questi ultimi siano molto indebol<strong>it</strong>i. Una casistica riportata esamina l’associazione di<br />
SSP e uretropessi sec. Nichols nel prolasso di cupola accompagnato da IUS latente [458]; ad<br />
un follow-up di 26 mesi le recidive di prolasso assommavano al 13.5%, con il 9% di IUS.<br />
Le reviews hanno stressato i seguenti aspetti:<br />
La CSP rimane il gold standard per la correzione chirurgica del prolasso della volta<br />
vaginale; le metodiche laparoscopiche non hanno a tutt’oggi raggiunto una diffusione tale da<br />
permetterne studi controllati e devono essere considerate non come una variante dell’intervento<br />
addominale, ma come interventi diversi, da esaminare a parte.<br />
La MCC rappresenta la soluzione più anatomica , con ottimi risultati e scarse complicanze,<br />
mentre le procedure obl<strong>it</strong>erative (CCL) sono da riservare alle pazienti ultra-anziane o fragili.<br />
In particolare la SSP presenta il vantaggio di permettere la correzione contemporanea di altri<br />
difetti di supporto dei visceri pelvici, ev<strong>it</strong>a le complicanze della laparotomia, le perd<strong>it</strong>e ematiche<br />
sono relativamente moderate e richiede un periodo di ospedalizzazione minore rispetto alla<br />
CSP ( come già ricordato non vi sono per queste affermazioni livelli di evidenza).<br />
Le recidive di prolasso nella SSP raggiungono il 18% (Sze, 1997), mentre la tecnica<br />
MCC si attesta intorno all’11% di recidive.<br />
Viene altresì sottolineata la carenza di studi clinici controllati per la maggior parte delle<br />
metodiche. Infine si ricorda il fatto che le indagini per le pazienti affette da incontinenza<br />
urinaria o LUTS devono essere particolarmente approfond<strong>it</strong>e<br />
Un aspetto estremamente rilevante è quello delle complicanze, di cui le maggiori sono<br />
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