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Tommaso Gnoli - egadimythos.it

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La battaglia delle Egadi. A propos<strong>it</strong>o di r<strong>it</strong>rovamenti recenti 63<br />

primo libro delle sue Storie, e nel racconto di questi anni in particolare, Fabio<br />

P<strong>it</strong>tore e Filino di Agrigento. Si è discusso a lungo, e si continuerà, per cercare<br />

di attribuire questa o quella notizia all'una o all'altra fonte, ma i dati generali<br />

della costruzione del primo libro delle Storie di Polibio sembrano oramai certi.<br />

In particolare, per quanto riguarda gli eventi che qui ci interessano, si può dire<br />

che a Filino risalgono molti dei dettagli topografici relativi agli scontri combattuti<br />

sull'Eirkte prima, a Palermo, Trapani, Lilibeo e sull'Erice poi, mentre di derivazione<br />

certamente fabiana sono tutte le notizie relative alle decisioni che vennero<br />

intraprese a Roma nel 243/2 a.C. in vista della ricostmzione della flotta da guer-<br />

39<br />

ra .<br />

È naturale che, nel descrivere con la massima fedeltà possibile i luoghi teatro<br />

di questi interminabili e inconcludenti combattimenti Polibio abbia scelto la fonte<br />

che sembrava offrire maggiori garanzie in questo campo, cioè Filino. Se così<br />

fosse, allora è possibile r<strong>it</strong>enere che le notizie relative ai corsari che agivano per<br />

conto di Roma sulle coste africane fossero parte della nanazione di Fabio P<strong>it</strong>tore,<br />

e che Polibio le abbia trascurate, così come ha generalmente trascurato Fabio nel<br />

racconto degli eventi di questi anni.<br />

2.1 rostri, le navi e il prest<strong>it</strong>o del 243/2<br />

Se quindi, come si è visto, è possibile individuare diversi filoni nelle fonti<br />

relative agli anni conclusivi della Prima Guena Punica, c'è un punto importante<br />

sul quale tutte le fonti a nostra disposizione concordano: la flotta che venne<br />

costru<strong>it</strong>a a Roma su iniziativa pubblica nel 243/2 40 fu composta prevalentemente<br />

da quinquiremi, costm<strong>it</strong>e prendendo a modello un'imbarcazione punica, che<br />

punica, e due sole, l'annalista romano Fabio P<strong>it</strong>tore e Filino di Agrigento. Egli avvertì facilmente<br />

la parzial<strong>it</strong>à del primo per Roma, del secondo per Cartagine. Ma, simili i due storici in questo,<br />

pel rimanente Filino, spettatore dei fatti che narrava ... doveva essere assai meglio informato di<br />

Fabio, contemporaneo della seconda punica. Poiché, quando non attingeva a Filino stesso o a<br />

documenti come i Fasti trionfali e le note dei pontefici, Fabio disponeva solo di tradizioni orali<br />

o della narrazione di Nevio, la quale pel suo carattere poetico, non poteva, quanto ai particolari<br />

e alla cronologia, esser molto attendibile».<br />

39 Ibid., 223.<br />

40 Come si vedrà oltre, ci fu una deliberazione ufficiale del Senato. La datazione di tale deliberazione<br />

è incerta, ma sembra molto verosimile r<strong>it</strong>enere che tutte le operazioni connesse alla<br />

decisione, il prest<strong>it</strong>o, la costruzione della fiotta, l'addestramento delle ciurme, il trasferimento<br />

delle imbarcazioni nel teatro di operazioni, infine il lungo addestramento al quale Lutazio Catulo<br />

sottopose le ciurme sul luogo, abbiano necess<strong>it</strong>ato di un certo tempo, tale da rendere plausibile<br />

una datazione all'inverno 243 della deliberazione del Senato; così anche LAZENBY, The First<br />

Punic War, c<strong>it</strong>., 29, 150.

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