file pdf

Ogni liturgia domanda alla comunità in cammino, di “preparare il cuore all’ascolto”.
I riti penitenziali che percorriamo all’inizio della celebrazione
sono la sosta “faticosa”
che ci permette di abbattere i monti dell’orgoglio,
di raddrizzare i passi della distrazione,
di colmare i burroni della disperazione:
O Dio, grande nell’amore,
che chiami gli umili alla luce gloriosa del tuo regno,
raddrizza nei nostri cuori i tuoi sentieri,
spiana le alture della superbia,
e preparaci a celebrare con fede ardente
la venuta del Salvatore (colletta alternativa).
L’ascolto domanda una faticosa preparazione:
non lo si può improvvisare,
né tanto meno dare per scontato.
Ogni domenica va ritrovato,
ogni giorno custodito,
nella certezza che la sua Voce non verrà meno.
La nostra condizione è sempre quella di viandanti smarriti,
distratti, feriti, perduti
ma da Dio continuamente cercati, attirati, guidati.
Sospinti dal vento dello Spirito
si apre ogni domenica davanti a noi
una via da percorrere nella gioia
poiché per chi la seguirà “apparirà la salvezza di Dio”.
II domenica di Avvento
21
ITINERARIO
LITURGICO PASTORALE