file pdf

ITINERARIO
LITURGICO PASTORALE
60
CELEBRARE
bocca del Signore ha parlato» (Is 40,5),
e il popolo di Dio ha udito la sua voce: «La
«Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono
compiaciuto» (Lc 3,22)
perché il mondo credesse che il tuo Verbo era in mezzo a noi
con lo Spirito che si posava su di lui come colomba
hai consacrato il tuo Servo
con unzione sacerdotale, profetica e regale,
perché gli uomini riconoscessero in lui il Messia,
inviato a portare ai poveri il lieto annunzio (prefazio).
L’ascolto si fa annuncio
Ogni evento vissuto, trasforma in un modo o in altro la
nostra vita. Ciò che è avvenuto non può restare chiuso
nell’intimo, nasce così il racconto che si fa testimonianza.
I fatti, le persone, i gesti e le parole pronunciate hanno
costituito un evento di vita che lascia una traccia profonda
nella memoria e che domanda di mantenere viva
l’esperienza attraverso il racconto.
Ma nel racconto, gli eventi non sono più solo quelli vissuti,
spesso prendono la forma di ciò che lo Spirito ha dato di
comprendere.
Nasce qui la testimonianza: essa sgorga certamente
dall’incontro con Dio concretamente vissuto in un dato
tempo e luogo, ma è anche qualcosa di più:
è l’Evento compreso alla luce dello Spirito che rivela a
ciascuno una particolare manifestazione di Dio.
“Questa è la testimonianza di Giovanni: io l’ho visto, e ho
attestato che egli è il Figlio di Dio” (antifona alla
comunione).
Come Giovanni Battista, anche noi siamo chiamati a vivere
l’incontro con Cristo, aprendo il cuore all’ascolto della voce
del Padre, per gridare ai popoli in attesa che:
è finita la sua schiavitù,
è stata scontata la sua iniquità
e annunciare con forza, senza timore:
che è apparsa la grazia di Dio,
apportatrice di salvezza per tutti gli uomini (Tt 2,11).
7 gennaio 2007