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completamente a Dio per superare le preoccupazioni della<br />
vita, con la certezza che il Signore accoglierà le loro<br />
richieste, suppliche da presentare sempre accompagnate dal<br />
rendimento di grazie. In questo appello c’è un chiaro<br />
richiamo a 1Cor 7,32-34, testo appropriato ad un contesto<br />
escatologico un po’ diverso. In ogni caso è certo che per<br />
l’Apostolo il modo per vincere le ansie e le paure è quello di<br />
insistere nella preghiera, rimettendo così nelle mani di Dio la<br />
propria vita. Come esito della supplica siffatta, viene<br />
promessa la pace di Dio, la quale supera ogni umana<br />
capacità di comprensione e di progettazione (v. 7). Questa<br />
pace è particolare (cfr. anche Col 3,15), è la pace della quale<br />
si parla nella Scrittura, pienezza di ogni bene e di ogni<br />
realizzazione umana; essa viene da Dio perché è da Lui<br />
concessa e non è conquista umana, in definitiva è anticipo<br />
della salvezza stessa. L’ultimo verbo del versetto («custodirà»)<br />
è proprio del linguaggio militare, nel quale indica la difesa<br />
assicurata da una guarnigione. In ragione dell’ambiente<br />
romano di Filippi, la cui popolazione era composta in buona<br />
parte da famiglie di veterani provenienti dall’esercito<br />
imperiale, il testo vuole probabilmente indicare come non sia<br />
la pax romana a proteggere veramente i credenti filippesi, ma<br />
quella di Dio che custodisce la loro interiorità, laddove<br />
maturano i progetti e le decisioni. In definitiva il credente<br />
riceve la pace di Dio «in Cristo Gesù», perché è attraverso la<br />
morte e risurrezione di Cristo, nella quale è stato inserito a<br />
partire dal Battesimo, che egli ottiene la salvezza.<br />
Il brano nel suo insieme ci mostra il Dio dell’Incarnazione, il<br />
quale si pone in ascolto delle necessità di colui che a lui si<br />
rivolge e gli risponde donandogli, con la sua pace, ogni<br />
bene. Di conseguenza, dall’altro lato, il cristiano è invitato a<br />
riconoscere e contemplare questa vicinanza del Signore, così<br />
da sperimentare la vera gioia che è radicata e motivata nel<br />
rapporto con Lui.<br />
III domenica di Avvento<br />
27<br />
ITINERARIO<br />
LITURGICO PASTORALE