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Il documento (formato pdf) - Sistema Nazionale Linee Guida

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diverse condizioni. A questo proposito le recenti linee guida sulla monoterapia iniziale proposte<br />

dall’ILAE 13 riassumono le variabili da considerare nel seguente modo:<br />

• variabili legate al tipo di FAE: efficacia e/o effectiviness (misura impiegata negli studi clinici<br />

che considera sia l’efficacia sia la tollerabilità), eventi avversi dose dipendenti, reazioni idiosincrasiche,<br />

tossicità cronica, teratogenicità, cancerogeneità, farmacocinetica, potenziale d’interazione,<br />

tipo di formulazione<br />

• legate al paziente: fattori genetici, sesso, età, terapie associate, malattie associate, copertura<br />

assicurativa, benessere relativo, capacità a deglutire pillole/compresse<br />

• non specifiche: disponibilità del farmaco, costo dei FAE<br />

Nell’interpretazione degli studi una delle maggiori difficoltà riguarda la mancanza di un disegno<br />

sperimentale orientato sulla sindrome. Si assiste spesso negli RCT al raggruppamento di pazienti<br />

con crisi simili o apparentemente simili, ma con differenti tipi di sindromi. Di conseguenza alcune<br />

misure legate all’efficacia o all’inefficacia e al peggioramento possono essere difficili da valutare.<br />

Considerando come punto qualificante del presente lavoro di revisione della letteratura la maggior<br />

aderenza possibile alla pratica clinica, sono sintetizzati di seguito i principali processi decisionali<br />

utilizzati nel definire l’indicazione alle varie scelte terapeutiche. Sono riportati solo gli studi<br />

sui farmaci principali, tenendo comunque conto dell’approvazione o meno all’utilizzo in circostanze<br />

specifiche in seguito alle limitazioni emerse dopo l’immissione sul mercato.<br />

Quando iniziare una terapia antiepilettica<br />

Non esistono regole rigide che indichino se e quando iniziare una terapia antiepilettica. La<br />

decisione deve tenere conto sia dei rischi derivanti dalla probabilità che altre crisi possano presentarsi<br />

sia dei possibili effetti tossici legati all’uso dei FAE. Fattori psicologici e sociali devono<br />

essere attentamente valutati. E’ necessario fornire al paziente (o ai genitori in caso di minore)<br />

tutte le informazioni del caso, coinvolgendolo in modo determinante in questo processo<br />

decisionale.<br />

Probabilità di ricorrenza dopo una prima crisi<br />

PNLG – Diagnosi e trattamento delle epilessie<br />

Vari studi sono stati condotti per calcolare il rischio di una seconda crisi dopo una prima crisi tonico-clonica<br />

non provocata. La variabilità dei risultati osservati e alcuni possibili problemi metodologici<br />

non consentono di formulare stime assolute del suddetto rischio. Alcuni autori hanno<br />

osservato che la probabilità di avere una nuova crisi entro il quinto anno è del 30% nelle epilessie<br />

idiopatiche e del 45% nelle forme remote sintomatiche. Tuttavia, negli studi in cui il reclutamento<br />

dei pazienti era stato effettuato entro una settimana dalla prima crisi la probabilità di ricaduta<br />

risultava essere molto più elevata (fino all’80%). 37-41<br />

Uno studio ha dimostrato che il rischio di ricaduta dopo una prima crisi tonico-clonica non provocata<br />

è ridotto dal 51% al 25% se è stata iniziata una terapia con FAE. Tuttavia posticipare il trattamento<br />

dopo una seconda crisi non condiziona la probabilità del verificarsi di una terza crisi. 36<br />

Terapia farmacologica<br />

35

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