Il documento (formato pdf) - Sistema Nazionale Linee Guida
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Chirurgia delle epilessie<br />
PNLG – Diagnosi e trattamento delle epilessie<br />
La chirurgia delle epilessie è definita come qualsiasi intervento neurochirurgico che ha come obiettivo<br />
primario il miglioramento dell’efficacia del trattamento farmacologico dell’epilessia o la risoluzione<br />
della stessa. In presenza di crisi controllate dalla terapia farmacologica l’indicazione a un intervento<br />
neurochirurgico può essere considerata in caso di lesione cerebrale potenzialmente evolutiva.<br />
Nel bambino, considerando la maggiore aspettativa di vita e l’impatto destruente della malattia sullo<br />
sviluppo neurocognitivo, gli interventi di lesionectomia possono essere presi in considerazione,<br />
previa un’attenta valutazione neurologica e neuropsicologica, anche in caso di lesioni non evolutive.<br />
Seguendo questi concetti per alcuni tumori causa di epilessia, come i gliomi di basso grado, l’indicazione<br />
prevalente è quella di continuare la terapia medica, se efficace nel controllare le crisi, e<br />
di verificare nel tempo tramite la RM se il tumore ha ancora caratteristiche di evolutività.<br />
Per conseguire l’obiettivo di trattare chirurgicamente l’epilessia resistente ai farmaci è necessario<br />
identificare la zona epilettogena da cui originano le crisi e provvedere alla sua completa resezione,<br />
utilizzando, in casi selezionati, procedure invasive di registrazione (griglie-strip subdurali, elettrodi<br />
di profondità). Se la lesione corrisponde esattamente all’area epilettogena, la procedura neurochirurgica<br />
sarà di lesionectomia; se l’area epilettogena include una superficie di tessuto cerebrale<br />
limitrofo, la chirurgia sarà di lesionectomia più cortectomia.<br />
Solo se non appare possibile o non completamente ottenibile la sua esatta localizzazione, possono<br />
essere utilizzate procedure chirurgiche alternative che comprendono la callosotomia anteriore,<br />
posteriore o totale, le resezioni multiple subpiali, gli interventi di stimolazione cerebrale profonda<br />
(Deep Brain Stimulation, DBS).<br />
In accordo con stime conservative viene considerato che almeno 1,7 su 100.000 abitanti potrebbe<br />
essere candidato a un intervento di cortectomia o di lesionectomia. La procedura chirurgica più definita<br />
riguardo agli esiti è la lobectomia temporale antero-mediale. Dati ottenuti da fonti multiple suggeriscono<br />
che il 55-70% dei pazienti sottoposti a tale intervento e circa il 30-50% dei pazienti sottoposti<br />
a resezione extratemporale possono ottenere un completo controllo delle crisi. 20,91,235-239<br />
Nonostante nell’ultimo decennio vi sia stato un considerevole sforzo nel cercare di definire più precisamente<br />
le prove sulla sicurezza e sull’efficacia della chirurgia delle epilessie vi è un solo studio<br />
controllato 237 che analizza le differenze tra il trattamento medico e chirurgico. Questo studio ha<br />
mostrato la superiorità della chirurgia sulla parte anteriore del lobo temporale nei confronti della<br />
terapia medica riguardo al controllo delle crisi, alla qualità della vita, alla possibilità di occupazione<br />
e di seguire un corso scolastico. Meno definibili in termini di prove sono le percentuali di successi<br />
delle resezioni extratemporali e, soprattutto, delle procedure chirurgiche alternative 238-243<br />
Indicazioni generali per la selezione dei pazienti con epilessia<br />
intrattabile, potenziali candidati alla chirurgia<br />
Non c’è un preciso accordo circa la selezione dei candidati a un intervento di chirurgia per l’epilessia.<br />
In questo devono essere considerate la frequenza, il tipo e la severità delle crisi e l’im-<br />
Chirurgia delle epilessie<br />
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