28.05.2013 Views

alpin fa grado settembre 2011 - COP 2.qxd - Sezione Vicenza

alpin fa grado settembre 2011 - COP 2.qxd - Sezione Vicenza

alpin fa grado settembre 2011 - COP 2.qxd - Sezione Vicenza

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

ghi che hanno visto il più alto sacrificio di uomini che<br />

non hanno <strong>fa</strong>tto solo il proprio dovere, ma sono stati protagonisti<br />

di molteplici atti d’eroismo, sorretti dai valori<br />

che sono il <strong>fa</strong>ro della nostra attività associativa.<br />

Oltre 5 ore di cammino nella storia e nella straordinaria<br />

natura che con il tempo ha riconquistato i monti, le valli<br />

ed i pianori che, stravolti dalla furia delle armi, portano<br />

ancora il segno dei più profondi sfregi subiti.<br />

Grazie Pierantonio e arrivederci al 14 <strong>settembre</strong>, prossimo<br />

appuntamento al Monte Maggio, aperto agli <strong>alpin</strong>i<br />

ed ai <strong>fa</strong>migliari di tutta la sezione.<br />

Zona VAL DE GUA’<br />

Il reduce Adelino Padovan:<br />

una storia semplice<br />

Qualche mese <strong>fa</strong> venivo informato dai <strong>fa</strong>miliari di Adelino:<br />

un reduce di guerra, uno degli ultimi a Lonigo. Eh già<br />

cari lettori, un altro reduce della seconda guerra mondiale.<br />

Mi misi subito al lavoro per raccogliere tutte informazioni<br />

possibili sulla sua vita e, saputo che avrebbe festeggiato<br />

i suoi 95 quest’estate, insieme con gli <strong>alpin</strong>i leoncinei<br />

abbiamo pensato di preparargli una bella sorpresa.<br />

Mai avrei immaginato che solo qualche tempo dopo avremo<br />

unito il giovane Alessio, leoniceno doc in partenza<br />

a fine agosto per l’Accademia Militare di Modena e il<br />

reduce Adelino, che nei stessi giorni avrebbe festeggiato<br />

l’importante genetliaco.<br />

Ed eccoci qui, come vedete nella foto, l’arzillo vecchietto<br />

al centro, accanto al presidente sezionale Giuseppe Galvanin,<br />

il capogruppo di Lonigo Sergio Portinari, il capozona<br />

Luca Bolla, il caporal maggiore VFP1 Alessio<br />

Raisi, classe 1989 e, infine, il sindaco di Lonigo Giuseppe<br />

Boschetto, che ci ha ospitati in Municipio per una<br />

breve cerimonia.<br />

In breve vi racconto la storia di questo simpaticissimo<br />

vecchietto.<br />

L’ <strong>alpin</strong>o Adelino Padovan nasce a Lonigo il 17 agosto<br />

1916. Chiamato alla leva il 10 giugno 1937, presta servizio<br />

al 7° <strong>alpin</strong>i di Belluno, caserma Fantuzzi, incarico<br />

caporale-conducente. Si congeda nel 1938.<br />

Nel <strong>settembre</strong> del 1939 è richiamato ed entra in servizio<br />

al 9° battaglione Val Leogra, dislocato a Tolmino, ai<br />

tempi territorio italiano, oggi ex Jugoslavia.<br />

Il 29 dicembre del 1940, dopo mesi di preparazione con<br />

i commilitoni della compagnia, Adelino parte per le operazioni<br />

sul fronte albanese. Alla testa dei suoi muli, sale<br />

sulla tradotta che da Gorizia lo porterà a Bari, per essere<br />

poi imbarcato alla volta di Durazzo il 20 gennaio del<br />

Dalle zone - 21<br />

1941. Da lì Adelino, incolonnato con i suoi commilitoni,<br />

parte a piedi per il fronte, a dare man forte al battaglione<br />

Val Leogra in località Guri I Topit. Le operazioni<br />

sembrano riuscire molto bene, il tempo non sembra così<br />

pessimo come veniva descritto in Italia; le forze di occupazione<br />

italiane scendono quindi fino in Grecia e si ricongiungono<br />

con i tedeschi sul Ponte di Perati.<br />

Dopo un periodo di calma apparente viene nuovamente<br />

incolonnato per ritornare a Durazzo per il rimpatrio,<br />

ma, invece, arriva un contrordine e viene mandato ad un<br />

altro fronte: Montenegro (agosto 1941). Adelino ricorda<br />

il forte disappunto delle truppe nei confronti dei nostri<br />

generali che sapevano molto bene di essere stati male<br />

informati. Nell’agosto del 1942, Adelino riceve una<br />

licenza speciale e rimpatria a <strong>Vicenza</strong>, dopo un viaggio<br />

fortunoso.<br />

La guerra intanto continua a incalzare su vari fronti: Grecia,<br />

Balcani, Albania, Russia. Il caporale Adelino Padovan<br />

viene richiamato nel giugno del 1943 nel Btg Val<br />

Leogra, che nel frattempo era diventato Btg <strong>Vicenza</strong><br />

(battaglione che passerà alla storia per le gesta eroiche<br />

dei nostri padri vicentini).<br />

Per lui e i suoi <strong>alpin</strong>i era pronta la cartolina per la Russia<br />

ma, in seguito all’armistizio dell’8 <strong>settembre</strong> del<br />

1943, tutti gli <strong>alpin</strong>i in servizio nella caserma in Tolmino<br />

sono <strong>fa</strong>tti prigionieri e deportati in Germania, presso<br />

una caserma a Zigrinai.<br />

Nel giugno del 1945, dopo la liberazione da parte degli<br />

alleati, Adelino ritorna a Lonigo, senza plausi né gloria:<br />

ben 8 anni passati al servizio della Patria, ricevendo in<br />

cambio forse il dono più bello: gli fu risparmiata la Vita.<br />

Adelino lavorerà fino al 1976, a 60 anni, come metalmeccanico,<br />

in una azienda leonicena, creandosi una<br />

<strong>fa</strong>miglia stimata in città e molto legata ai valori <strong>alpin</strong>i<br />

e civili.<br />

L.B.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!