alpin fa grado settembre 2011 - COP 2.qxd - Sezione Vicenza

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26 - Vita dei gruppi SETTECA’ Alpini in Guatemala per installare pannelli solari per l’acqua calda Ogni occasione è buona, per gli alpini, per fare il bene. E a volte, la vanno a cercare, la buona occasione. Ecco che alcuni alpini del gruppo Vincenzo Periz, si sono aggregati al gruppo missionario di Settecà per andare in Guatemala ad installare alcuni pannelli solari per la produzione di acqua calda in un orfanatrofio ed in un ospedale, fondato da un frate francescano, padre Giustiniano Babuin, un friulano doc, che nel 1953 giunge a Patzun, una cittadina del centro del Guatemala, e lì vi rimase fino alla morte avvenuta nel 1998. Si innamorò di quella povera gente, dei bambini e cominciò un grande lavoro di aiuto e di emancipazione di quella popolazione di etnia Maya. Con l’aiuto di italiani e di tanta altra gente, costruì un orfanatrofio-centro nutrizionale (attualmente con 80 bambini anche di pochi giorni, abbandonati, orfani o figli di famiglie con forti disagi), una scuola (che attualmente ospita 1.200 studenti dalle elementari alle professionali) e, nel 1978, l’unico ospedale per tutti della zona, aperto 24 ore su 24. Dopo il completo rifacimento del tetto fatto qualche anno fa, quest’anno, anche su suggerimento delle suore, anch’esse francescane, il gruppo missionario di Settecà si è impegnato di realizzare questo importante progetto dell’impianto solare per la produzione di acqua calda, così utile, soprattutto nell’ospedale e nell’orfanatrofio, visto che lì il sole c’è per molto tempo all’anno e non costa nulla. Bene, anche gli alpini sono partiti e hanno dato il loro contributo, oltre a pagarsi il viaggio e la vita sul posto! Ognuno con la sua mansione ha messo a frutto la sua “specialità” e chi non l’aveva, l’ha presa sul posto... In un mese sono stati installati otto pannelli solari compresi tutti i collegamenti, con capacità di 350 litri d’acqua cadauno, sufficiente per il fabbisogno dell’ospedale, ma anche per l’orfanatrofio e i bagni e la mensa dei bambini. Momento emozionante e coinvolgente quando si è scaricato il container, con il quale è stato inviato tutto il materiale per i lavori, come pannelli solari e accessori vari, ma anche l’attrezzatura da lavoro (è convenuto acquistare tutto in Italia, nonostante il costo del trasporto, che non è poco, anche se c’è stato il contributo di gente e ditte, come la ditta Telwin ai quali va il grande grazie dei bambini e delle suore). E a dare una mano, anche i bambini dell’orfanatrofio, che erano sempre pronti ad aiutare con la disponibilità e la volontà di chi già capisce quanto si sta facendo per loro. Ab- bandonavano i giochi per venire ad aiutarci. Altro momento è stato significativo ed emozionante, come il “gemellaggio” tra noi e l’istituto, con l’alzabandiera, delle due bandiere, guatemalteca (che emozione sentire i bambini che cantavano il loro inno, per intero..., ed è più lungo del nostro...) e poi la bandiera italiana (la benedizione delle due bandiere, simbolo della fratellanza, dell’amore, dell’identità e della buona volontà), con altrettanta emozione nel cantare il nostro inno e l’attenzione dei bambini, che poi, nei giorni seguenti, volevano che cantassimo loro l’inno, soprattutto nel rataplan... Grande contentezza da parte delle suore alla vista della sedia da dentista che la sezione di Vicenza ha così generosamente offerta e che è entrata quasi subito in funzione nel reparto di odontoiatria dell’ospedale. Ci hanno incaricato di portare non solo il loro grazie, ma la certezza delle loro preghiere per tutti noi, alpini. E, al momento dei saluti, oltre alle lacrime che non sono segno di debolezza ma di sensibilità d’animo e di compartecipazione emotiva, la promessa di ritornare: ci aspettano le suore per altri lavori e soprattutto i bambini con i quali si è subito instaurato un rapporto bellissimo. Tiziano Ziggiotto TORRESELLE Gli alpini e la stella Da alcuni anni il gruppo alpini di Torreselle ha rispolverato il canto della “Stella”, come si usava una volta, coinvolgendo ragazzi e bambini. In questo modo si cerca un maggior coinvolgimento dei giovani per reperire nuove risorse per il volontariato e per l’aiuto ai bisognosi. Grazie a questa iniziativa inoltre, si possono sup-
portare alcuni progetti, e quest’anno grazie ai fondi raccolti è stato possibile aiutare le suore di Cresole, pesantemente colpite dall’alluvione del novembre 2010 e dare un contributo alla piccola chiesa di Torreselle per il ripristino dei motori delle campane; è importante precisare che la destinazione dei contributi è stata decisa dagli stessi ragazzi che hanno partecipato all’iniziativa. Un ringraziamento particolare va al presidente sezionale Galvanin e al segretario Gollin, che ci hanno aiutato nel realizzare queste iniziative ed ai genitori dei ragazzi. VILLAGGIO DEL SOLE Un viaggio nella memoria Lo scorso luglio il gruppo alpini “M.O. Roberto Sarfatti” del Villaggio del sole ha organizzato un’escursione “per non dimenticare” sul Monte Pasubio. Oltre al gagliardetto del gruppo, erano presenti i gagliardetti dei gruppi: “Penne mozze” di Maddalene, “Sa- Vita dei gruppi - 27 vegnago” di S. Bortolo e “Salviati” di S. Lazzaro, oltre al labaro della “Federazione italiana dei combattenti alleati” della sezione provinciale di Rovigo, con la presenza di una cinquantina di amici. VILLAGANZERLA Aiuto alla scuola materna Nel mese di luglio 2011 il gruppo alpini di Villaganzerla ha provveduto a sostituire le grondaie sul lato nord della scuola materna parrocchiale. Il lavoro si era reso necessario in quanto le grondaie erano in uno stato di deperimento tale che le stanze all’interno presentavano infiltrazioni d’acqua nei muri perimetrali. I lavori sono iniziati sabato 9 luglio, con l’installazione dell’impalcatura lungo la parete, e nelle successive due settimane si è provveduto alla sostituzione delle vecchie grondaie con le nuove, e ad altre piccole opere murarie necessarie e non previste. I lavori sono terminati sabato 23 luglio con la chiusura del cantiere. Gli alpini di Villaganzerla si sentono in dovere di ringraziare tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito prestando gratuitamente le attrezzature necessarie per svolgere il lavoro. Inoltre, il capogruppo ringrazia tutti gli alpini che hanno dedicato parte del loro tempo libero allo svolgimento dei lavori, e, non ultima, la sezione Ana di Vicenza che ha fornito le consulenze tecnico-legali.
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