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alpin fa grado settembre 2011 - COP 2.qxd - Sezione Vicenza

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SOMMARIO pag.<br />

• La feritoia del Torrione 2<br />

• Nello zaino 4<br />

• Lettere in Redazione 13<br />

• Mondo <strong>alpin</strong>o 14<br />

• Appuntamenti 16<br />

• Recensioni 18<br />

• Dalle zone 19<br />

• Via dei gruppi 22<br />

• Gli <strong>alpin</strong>i e lo sport 28<br />

• Incontri 29<br />

• Notizie 31<br />

• “Un nostro amico hai chiesto alla montagna...” 34<br />

Anno <strong>2011</strong> - n. 3 - Ottobre<br />

Gratis ai soci<br />

Abbonamento annuo Euro 13<br />

Tiratura 21.000 copie<br />

Direzione e Redazione:<br />

Torrione degli Alpini<br />

36100 <strong>Vicenza</strong> - Via B. D’Alviano, 6<br />

Tel. 0444.926988 - Fax 0444.927353<br />

Web Site: www.anavicenza.it<br />

E-mail: vicenza@ana.it<br />

C.C.P. 13008362<br />

Registrazione del Tribunale di <strong>Vicenza</strong> n. 67 del 26.4.1953<br />

Direttore Responsabile:<br />

Dino Biesuz<br />

Comitato di Redazione:<br />

Presidente: Giuseppe Galvanin<br />

Direttore Responsabile: Dino Biesuz - 347 4145567<br />

Capo redattore: Franco Impalmi - 335 367504<br />

Redattori: Luigi Beltramello, Marco Brazzale, Anna Campese,<br />

Luigi Girardi, G. Pietro Gollin, Federico Murzio,<br />

Alberto Pieropan<br />

Editore:<br />

Editrice Veneta - Via Ozanam 8 - <strong>Vicenza</strong><br />

tel. 0444 567526 - www.editriceveneta.it<br />

Iscrizione al ROC n. 4725 del 22.11.2001<br />

Stampa:<br />

Industrie Grafiche VIcentine S.p.A.<br />

Via Rovereto 20, 36030 Costabissara (VI)<br />

www.igvi.it<br />

In prima di copertina: Alpini del 2° Rgt art. di Trento scortano<br />

all’Ossario del Pasubio i resti dei quattro soldati morti<br />

nella Grande Guerra rinvenuti sul Cosmagnon<br />

(foto di Marco Periz)<br />

QUALITÀ E<br />

COLLABORAZIONE<br />

Cari Alpini, cari amici degli Alpini,<br />

siamo nel vivo del dibattito sul futuro associativo<br />

e, in piena amicizia <strong>alpin</strong>a, vi invito a esporre al consiglio sezionale<br />

e a me le vostre idee, i vostri dubbi, le critiche costruttive ma anche<br />

le vostre proposte.<br />

Uno spunto che potrebbe essere utile in questa discussione è senz’altro<br />

il legame che unisce i gruppi Ana al tessuto sociale delle proprie<br />

comunità: più di una qualità, è l’elemento fondante della partecipazione<br />

associativa delle penne nere. È, insomma, il frutto della caparbietà<br />

degli <strong>alpin</strong>i che nel corso di decenni hanno <strong>fa</strong>tto della politica<br />

sociale il loro impegno e del cappello d’<strong>alpin</strong>o un certificato di qualità.<br />

Un chiaro esempio sono le nostre squadre di Protezione Civile;<br />

in una storia che già ha scritto tante belle pagine, cercano tra mille<br />

difficoltà di mantenere l’eccellenza per le quali sono apprezzate in<br />

tutta Italia.<br />

Se la Protezione Civile è l’aspetto più visibile del nostro impegno non<br />

dobbiamo dimenticare tutte quelle attività, spesso invisibili, che caratterizzano<br />

la vita associativa dei gruppi; attività che costano sudore<br />

e <strong>fa</strong>tica ma che realizzano progetti, portano aiuti, stimolano l’incontro<br />

di idee nelle nostre comunità.<br />

L’invito che vi rivolgo è continuare su questa strada. Mi rendo conto<br />

delle grandi difficoltà presenti soprattutto nei gruppi più piccoli; conosco<br />

i problemi legati al reperimento delle risorse umane ed economiche.<br />

Ecco perché, nell’ottica del futuro associativo, è prioritaria la<br />

necessità di saper razionalizzare le forze, puntare sulla qualità delle<br />

nostre iniziative e cercare la collaborazione con tutte le altre realtà locali;<br />

siano esse associazioni di volontariato o enti istituzionali.<br />

Mi raccomando, tuttavia, di <strong>fa</strong>re attenzione nella scelta delle attività<br />

da perseguire e valutare bene le collaborazioni richieste. Gli <strong>alpin</strong>i<br />

non sono uomini per tutte le stagioni, non si <strong>fa</strong>nno tirare per la giacchetta,<br />

quando operano lo <strong>fa</strong>nno perché ci credono e le attività che li<br />

vedono impegnati non devono essere diametralmente opposte alla natura<br />

associativa dell’Ana. Qualche volta, insomma, gli <strong>alpin</strong>i devono<br />

trovare il coraggio di dire No. Anche perché l’<strong>alpin</strong>ità non si svende<br />

per un po’ di visibilità né per accontentare il “forte” di turno.<br />

Giuseppe Galvanin<br />

Presidente della <strong>Sezione</strong> Ana di <strong>Vicenza</strong><br />

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