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Nocciolands - Associazione Nazionale Città della Nocciola

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Ricette <strong>della</strong> felicità<br />

made in Campania<br />

Beh… Che dirvi? Inizierò dalla fi ne: dal caffè.<br />

Perché se a Napoli e in Campania il caffè lo sanno<br />

fare – è un mito e un rito su cui si giudica<br />

la qualità delle persone – sui Colli Picentini ho<br />

bevuto una variante che… Chapeau! Niente da<br />

dire! Il caffè alla nocciola è caffè vero, forte e<br />

nero come si deve: la crema di nocciola che in<br />

esso si scioglie è un matrimonio consumato in<br />

grande. Francamente, davvero un’eccellenza. Poi?<br />

Poi, ricominciamo. Con gli snack: nocciole salate.<br />

Si trovano, e se non le trovate, cambiate locale:<br />

valgono la pena. Le potete accompagnare con<br />

salami di Mugnano del Cardinale, magari quelli<br />

affumicati con legno di faggio e quercia: vantano<br />

tale tradizione che è stato chiesto il marchio<br />

IGP. La sete toglietela con un biancolella d’Ischia:<br />

vedrete! Dopo, spaghetti alle noci o alle nocciole?<br />

O ravioli con trito di nocciola di Giffoni fresca?<br />

Un po’ e un po’, vi va? Così potete giudicare. Se<br />

non diventa per voi ossessione – per me, no! – vi<br />

raccomando pure un lombo di maiale insaporito,<br />

Degustando<br />

<strong><strong>Nocciola</strong>nds</strong><br />

22<br />

Andando<br />

ancora, da un sughetto di nocciola: nel mio assaggio,<br />

ho bagnato tutto con Aglianico Cilento<br />

Doc. Adesso, dolci. A volontà. Cercando di farne<br />

unminuzioso elenco, ho scoperto che sul bel sito<br />

www.comune.giffoniseicasali.sa.it, sono riportate<br />

non solo le ricette, ma anche le fonti. Sicché,<br />

rinviandovi al web, mi limito a due citazioni d’obbligo.<br />

La prima è per le crespelle di Veronica Fortunato<br />

e Monica Vitale, realizzate dando forma di<br />

una tonda girella in nastri di sfoglia da friggere<br />

in olio non bollente e, raffreddate, cospargere<br />

di un impasto di miele, nocciole in pezzi, scaglie<br />

di cioccolato fondente e zucchero al velo: di<br />

cui io, però, farei anche a meno, che le crespelle<br />

son nate così. Merito, poi, <strong>della</strong> pertinace ricerca<br />

di Patrizia Della Monica aver recuperato le tante<br />

varianti dei cazunciell, calzoncelli di pasta sfoglia<br />

ripieni di – tenetevi forte – castagne lessate e setacciate,<br />

trito di nocciole tostate, zucchero, cioccolato<br />

fondente, cacao amaro, rum, caffè nero e<br />

pere p’r’cin: la lieve glassatura di miele ci mette il<br />

punto esclamativo.<br />

Tre cappelli per i Picentini<br />

Non so se ha ragione Carlo Levi e se davvero Cristo<br />

si sia fermato ad Eboli. Secondo me, un poco<br />

prima. Amava le cose belle e buone: dunque…<br />

Dunque, datemi retta: oltrepassata Salerno, sull’Autostrada<br />

A3 per Reggio Calabria, uscite già a<br />

Pontecagnano. Spalle al mare, avete di fronte i<br />

Monti Picentini e la Valle dell’Irno. Qui, basta buttare<br />

il cappello: se vola innanzi, in un attimo vi<br />

trovate a Giffoni (Sei Casali o Valle Piana); se va<br />

a dritta, ecco prima Montecorvino Pugliano, poi<br />

Olevano sul Tusciano; se casca a manca, vi porta<br />

a San Mango Piemonte e San Cipriano Picentino,<br />

a Castiglione del Genovesi ed a Fisciano.<br />

Fossi in voi, mi porterei tre cappelli, e li scaglierei<br />

a ventaglio.

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