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Nocciolands - Associazione Nazionale Città della Nocciola

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<strong><strong>Nocciola</strong>nds</strong><br />

40<br />

porte; l’antica Via Amerina, costellata da numerose tombe etrusche,<br />

è praticabile, per buone gambe, fi no al territorio di Nepi.<br />

La stazione successiva è Corchiano. Che ve lo dico a fa’? Il colpo<br />

d’occhio del borgo medievale, un isolotto sopra una vegetazione<br />

rigogliosa, è già da lasciare basiti. Poi vi perdete tra tagliate e necropoli<br />

etrusche, i basoli <strong>della</strong> Via Amerina…<br />

Prossima fermata, Vignanello, che in autunno è annunciata dall’odore<br />

del mosto. Ma non è solo storia di vino – tutto da bere,<br />

peraltro. Vino da sete e da vino piacere! – quella di cui si nutre il<br />

borgo: è una magnifi ca sintesi dell’intera storia <strong>della</strong> Tuscia, dagli<br />

splendori etruschi a un medioevo da raffi nati, fi no all’esplosione<br />

rinascimentale del castello dei Ruspoli e dei giardini pensili realizzati<br />

per la delizia di Ottavia Orsini.<br />

Indugiate pure, non c’è fretta. E riservate al giorno dopo le prossime<br />

stazioni: Vallerano, col celebre Santuario <strong>della</strong> Madonna del<br />

Ruscello, progettata dal Vignola e gran meta di pellegrinaggi, poi<br />

Soriano nel Cimino, Vitorchiano, Bagnaia che, due ore e mezzo in<br />

tutto, è già Viterbo. Ma di questi luoghi vi dico altrove.<br />

Vagolando<br />

Cimini in carrozza, ritorno<br />

Lambendo le falde del cratere di Vico, tocca Vetralla, immersa<br />

fra i boschi che si arrampicano sui Monti Fogliano e Panese; segue<br />

Capranica, borgo che, dopo aver conosciuto le piacevolezze<br />

etrusche, godette di quelle medievali: tanto che vi abitò Francesco<br />

Petrarca, felice ospite del conte Orso d’Anguillara. A Capranica incrociava<br />

un’altra linea ferroviaria, la Civitavecchia-Orte, oggi dismessa,<br />

ma il cui scenario è spettacolare: talmente bello da esser<br />

stato scelto come set per quindici fi lm, da “Un giorno da leoni”,<br />

di Nanni Loy, a “Non ci resta che piangere”, con Troisi e Benigni,<br />

il quale ha fatto il bis per “La vita è bella”. Al posto vostro, un<br />

salto lo farei.<br />

Qualche zaffata sulfurea può colpire le nari avvicinandosi ad<br />

Oriolo Romano: tutta salute! Provengono dal parco <strong>della</strong> Mola,<br />

dove scaturisce una polla vulcanica del cratere Sabatino. I fanghi<br />

vengono utilizzati per benefi che applicazioni facciali e sulla<br />

pelle. Ormai siamo in vista di Bracciano: castello Odescalchi e il<br />

Lago li tocchi, quasi, anche dal fi nestrino del treno. Ma la voglia<br />

è irresistibile: d’una passeggiata, d’un tuffo in acqua per quattro

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