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Di che segno siete? Ve lo do per sicuro: i libri di geografi a sono da rifare. Le Langhe e il Monferrato non sono rilievi collinari del sud del Piemonte, ma costellazioni. Essere langhetto o mönfrin, quindi, è come vivere sotto l’infl usso di un segno zodiacale: Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Langhe e Monferrato. Qualche dubbio? Allora, prendete l’idiomatico “andar per Langa”: cos’altro esprime, secondo voi, se non l’esperienza di un viaggio irripetibile in uno spazio astrale che, per cosmici e segreti motivi, è straordinariamente a portata di mano? Né meno stupefacente è il fatto che dal cielo, per prodigioso allineamento dei pianeti, il Mönfrà sia piovuto proprio vicino. Poco più che un salto: sei tra Bormida, Belbo ed Uzzone e… oplà, una capriola lungo il Tanaro, ecco che ti trovi tra Asti, che è lì a un passo, e Torino, a due: sopra, c’è il Po. Ora: se iniziate a farvene convinti, tenetevi forte: perché il bello viene adesso. La mia siderale esplorazione random per tre province piemontesi mi ha portato, sì, tra vigne, funghi, tartufi e quant’altro si conosca del buon mangiare e del meglio bere di questi felici universi. Ma, come hanno scoperto l’acqua su Marte, anche io ho trovato traccia di aspetti sconosciuti di queste colline: anzi, dei bric, secondo il locale linguaggio extraterrestre. Le immagini degli sterminati fi lari di vite da cui provengono Barolo e Barbera e Barbaresco e Freisa e Moscato ed Asti e Dolcetto e Grignolino ed altri quaranta fra i migliori vini del mondo, son giustamente celebri: questa, però, è la Langa pettinata, è l’Alto Monferrato da cartolina. L’altra faccia <strong>della</strong> luna sono la Langa selvaggia, ricciu- ta e scarmigliata, ed il Monferrato Basso, dove non mancano le buone vigne. Solo, c’è qualcosa in più. C’è il bosco: ed è da lì che vengono funghi e tartufi . E c’è il nocciolo. Piemonte <strong><strong>Nocciola</strong>nds</strong> 49