le e librerie nelle quali è in vendita - Raffaele Pettazzoni
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Studente g<strong>in</strong>nasia<strong>le</strong> a Bologna (1893-1898)<br />
Licenziato dalla scuola primaria, Raffae<strong>le</strong> <strong>Pettazzoni</strong> nei giorni 12, 13 e 14 luglio 1893 sostiene<br />
gli esami di ammissione alla prima classe del G<strong>in</strong>nasio municipa<strong>le</strong> di Bologna "Guido Gu<strong>in</strong>izelli";<br />
riporta i seguenti voti:<br />
<strong>in</strong> iscritto<br />
Componimento italiano 8<br />
Aritmetica 9<br />
a voce<br />
L<strong>in</strong>gua italiana 10<br />
Aritmetica 8<br />
Risultato dei voti 35<br />
Viene dichiarato idoneo con 35/40.<br />
Insieme con Raffae<strong>le</strong> <strong>Pettazzoni</strong> sostiene gli esami un suo compagno di qu<strong>in</strong>ta e<strong>le</strong>mentare, Pietro<br />
Orlandi, figlio del possidente Giuseppe: riporta 5 e 9 negli scritti, 7 e 7 all'ora<strong>le</strong> ed <strong>è</strong> dichiarato idoneo<br />
con 28 punti.<br />
Dall'ottobre 1893, tolti i giorni festivi e di vacanza, Raffae<strong>le</strong> <strong>Pettazzoni</strong> vive a Bologna, a pensione<br />
presso una famiglia: dapprima <strong>in</strong> Via D'Azeglio, n. 5, all'ultimo piano, dove s'arriva per "sca<strong>le</strong><br />
buie e tortuose" (così <strong>le</strong> ricorda Giuseppe Gherardo Forni che <strong>le</strong> sa<strong>le</strong> per la prima volta la matt<strong>in</strong>a<br />
del 16 ottobre 1894); poi, dal 1898 al 1901, presso la famiglia di Gaetano Scagliarmi <strong>in</strong> Via de' Pignattari,<br />
n. 9.<br />
Il sabato pomeriggio Raffae<strong>le</strong> viene col treno a S. Giovanni <strong>in</strong> Persiceto, trascorre qualche ora <strong>in</strong><br />
famiglia, con gli amici, <strong>in</strong> "sede" (cio<strong>è</strong> nei locali o nel corti<strong>le</strong> parrocchiali); la domenica sera, con lo<br />
stesso mezzo, torna a Bologna per esser puntua<strong>le</strong> a scuola il lunedì matt<strong>in</strong>a.<br />
Negli anni scolastici 1893-94, 1894-95 e 1895-96 egli frequenta il G<strong>in</strong>nasio "Guido Gu<strong>in</strong>izelli"<br />
nel grande palazzo dei Barnabiti di Via Castiglione, n. 38, accanto alla chiesa di S. Lucia; l'istituto,<br />
diretto dal prof. G<strong>in</strong>o Rocchi, <strong>è</strong> comuna<strong>le</strong> pareggiato ai regi (diventa regio e viene congiunto col R.<br />
Liceo "Luigi Galvani" nel 1896) (7).<br />
Nel corso A (8), al qua<strong>le</strong> <strong>è</strong> assegnato il nostro giovane studente, <strong>in</strong>segnano rispettivamente <strong>le</strong>ttere<br />
ed aritmetica i professori Emilio Farolfi e A<strong>le</strong>ssandro Graziani.<br />
Dentro al portone del "Gu<strong>in</strong>izelli", come scrive un ex-scolaro, Luigi Federzo-ni, non c'<strong>è</strong> da<br />
scherzare, bensì solo da imparare, e molto...; il direttore G<strong>in</strong>o Rocchi (9), profondamente versato<br />
nel<strong>le</strong> <strong>le</strong>ttere classiche e moderne, <strong>in</strong>spira gran soggezione agli alunni anche se la sua signori<strong>le</strong> autorevo<strong>le</strong>zza<br />
<strong>è</strong> temperata da una certa <strong>in</strong>dulgente bonomia; egli conserva al "Gu<strong>in</strong>izelli" la fama di istituto<br />
discipl<strong>in</strong>a-tissimo e ord<strong>in</strong>arissimo (il Carducci, <strong>in</strong> Senato, l'ha segnalato come "il primo d'Italia").<br />
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