le e librerie nelle quali è in vendita - Raffaele Pettazzoni
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lologia lat<strong>in</strong>a, ma ottimo <strong>in</strong>segnante di storia; <strong>è</strong> entrato <strong>in</strong> ruolo nel 1891, ha <strong>in</strong>segnato a Trani, a<br />
Lecce, a Pa<strong>le</strong>rmo; dopo tre anni agitati e burrascosi <strong>in</strong> quest'ultima città, viene trasferito, a seguito di<br />
concorso specia<strong>le</strong>, al "M<strong>in</strong>ghetti" di Bologna nel 1899; qui trova f<strong>in</strong>almente un ambiente sereno,<br />
una scolaresca studiosa e buona, larghi mezzi di studio nel<strong>le</strong> biblioteche; qui f<strong>in</strong>isce la traduzione<br />
del terzo volume della Storia della Sicilia dell'Holm e lavora a contributi filologici.<br />
È scrupolosissimo nell'adempimento dei suoi doveri, affettuoso e nello stesso tempo austero<br />
con gli studenti; prepara <strong>le</strong> <strong>le</strong>zioni con cura m<strong>in</strong>uziosa; divora "con furia <strong>in</strong>diavolata" tutti i libri che<br />
gli capitano sotto mano.<br />
Nell'<strong>in</strong>segnamento della storia, come si <strong>le</strong>gge nei suoi programmi didattici, dà pochissima parte<br />
alla narrazione particolareggiata del<strong>le</strong> guerre, ma si sofferma sul<strong>le</strong> condizioni sociali ed economiche;<br />
non <strong>è</strong> socialista, <strong>è</strong> di <strong>in</strong>cl<strong>in</strong>azione libera<strong>le</strong> ed umanitaria, sensibi<strong>le</strong> però agli sforzi che <strong>le</strong> classi<br />
disagiate sostengono nella conquista di un migliore avvenire (35).<br />
Nel Liceo "M<strong>in</strong>ghetti" sta diventando consuetud<strong>in</strong>e tenere L'11 novembre una conferenza patriottica;<br />
L' 11 novembre 1899 tiene il discorso ai col<strong>le</strong>ghi e agli studenti (tra questi ultimi <strong>è</strong> Raffae<strong>le</strong><br />
<strong>Pettazzoni</strong>) il nuovo professore di storia; Giuseppe Kirner tratta dello Statuto albert<strong>in</strong>o e della unificazione<br />
d'Italia (36); conclude così:<br />
Giovani, voi siete dest<strong>in</strong>ati ad essere domani i cittad<strong>in</strong>i d'Italia e a formare quella che si dice la<br />
parte dirigente nella politica della vostra patria. Qualunque siano per essere <strong>le</strong> idee che voi porterete<br />
nella lotta, ricordatevi però sempre che prima e <strong>in</strong>dispensabi<strong>le</strong> condizione perché un popolo divenga<br />
grande, perché camm<strong>in</strong>i sul sentiero di un non effimero progresso, sono l'onestà e il sentimento del<br />
dovere. Ricordatevi che il progresso non si avvera né per tumulto né per salti. Ricordatevi che ogni<br />
edificio, il qua<strong>le</strong> debba sfidare i secoli deve posare su solide basi. Nessuna m<strong>è</strong>ta, per quanto lontana,<br />
ci deve spaventare: l'umanità ha camm<strong>in</strong>ato tanto e camm<strong>in</strong>erà ancora; ma dobbiamo piuttosto temere<br />
che la troppa fretta di giungere non ci faccia <strong>in</strong>cespicare e cadere. Ricordatevi sempre come il<br />
presente <strong>è</strong> figlio del passato, il futuro lo sarà del presente. Il mantenimento d'una <strong>le</strong>gge fondamenta<strong>le</strong>,<br />
garanzia di libertà e d'ord<strong>in</strong>e, non esclude il progresso, anzi lo favorisce rendendolo sicuro. E <strong>in</strong><br />
quel modo che <strong>le</strong> forme costituzionali ci han portato alla <strong>in</strong>dipendenza ed all'unità, <strong>in</strong>sieme con voi<br />
io faccio voto che ci conducano al<strong>le</strong> conquiste dell'avvenire.<br />
Degli altri professori abbiamo scarse notizie: Giorgio Rossi diventerà provveditore agli studi e<br />
preside a Pavia; Filiberto Borsari (morità nel 1921) <strong>è</strong> ricordato come coscienzioso <strong>in</strong>segnante di fisica;<br />
Alberto Alberti entra al "M<strong>in</strong>ghetti" nel 1900 ed <strong>è</strong> considerato cultore <strong>in</strong>signe della sua materia<br />
(diventerà preside a Fano e poi a Rovereto; morità nel 1920) (37).<br />
Il modenese Amilcare Razzaboni, <strong>in</strong>segnante di matematica, <strong>è</strong> un professore nato; libero docente<br />
di geometria differenzia<strong>le</strong>, dopo aver v<strong>in</strong>to altri concorsi, nel 1899 riesce primo con punti 100 su<br />
100 nel concorso per la cattedra del "M<strong>in</strong>-ghetti"; ha un aspetto nobi<strong>le</strong> e un comportamento austero;<br />
col suo <strong>in</strong>segnamento <strong>in</strong>tende contribuire a formare la coscienza scientifica dei giovani (38).<br />
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