ELIO DA RIDERE - Urban

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SOMMARIO|SETTEMBRE 9URBAN VOCI 10 ETHNIC FOOTBALL CLUB 14 POVERI MA ELVIS 16 ELIO DA RIDERE 20 FASHION DEMOCRACY 25 PUTTANOPOLI 29 METAMORFOSI URBAN 30THE WAR IN MILAN 35 ARTISTI & CITTÀ: MARCO PETRUS 37SIXTIES FEVER 53 URBAN GUIDA MUSICA 54 MEDIA 57 69 LIA CELI: IL MORBO DELLA ZUCCA PAZZA LIBRI 59 FILM 60 87 LIA CELI: IL TELEFONO, LA TUA CROCE URBAN Mensile - Anno 2, Numero 21 - 01.09.03 direttore responsabile: ALESSANDRO ROBECCHI alessandro@urbanmagazine.it art direction: ALDO BUSCALFERRI aldo@urbanmagazine.it caporedattore: ANDREA DAMBROSIO andrea@urbanmagazine.it redazione: ISIDE CASU iside@urbanmagazine.it SARA TEDESCHI sara@urbanmagazine.it segreteria di redazione: DARIA PANDOLFI MAURA MAMMOLA daria@urbanmagazine.it (Registrazione Tribunale di Milano: n.286, 11.05.01) presidente: IVAN VERONESE general manager: MARCO BOLANDRINA sales manager Italia: AUGUSTA ASCOLESE key account: ALFONSO PALMIERE SERGIO PAGANI traffic: PAOLA MARTINI distribuzione: DEA s.r.l. (tel.02 66223316) fotolito: BODY&TYPE via San Calocero 22, 20123 Milano stampa: CSQ (Centro Stampa Quotidiani), via dell’industria 6, Erbusco (Bs) Le strisce pedonali da attraversare a rate e la lampada molotov per i più inquieti. Voci di città, solo voci... Le comunità straniere, più qualche asso sudamericano, si sfidano a pallone a due passi dallo stadio più famoso del mondo. Taca la bala! racconto di una festa non solo sportiva tra popoli che vivono in pace prendendosi allegramente a calcioni. Sabroso! Stanno in giro da tredici anni e ancora non hanno perso il gusto. Quale gusto? Quello di ridere, di viver bene, di sbertucciare tutto e tutti e in particolare la musica italiana. Elio e i suoi Elii confessano: lo facciamo per ridere. Ah, finalmente un nobile scopo. Intervista senza rete Un gioco da tavolo sulla prostituzione, possibile? Possibile sì! Per far capire quanto è dura la vita delle ragazze della strada, per parlare ai maschietti e per raccontare giocando il valzer triste delle vite vendute e comprate. Un tiro di dadi per capire la vita Milano sotto le bombe? Sì, ma sessant’anni fa. Eppure i segni ci sono ancora e Urban è andato a cercarli. Rifugi, macerie e buchi nei pali. Con un cuore attorno Si sa com’è la moda... Gli anni vanno e vengono, i decenni sembrano yo-yo. Camille Vivier si è tuffata nei Sessanta, tra Warhol, la Factory e Chelsea. Però! TEATRO 62 ARTE 65 SHOPPING 67 CLUB 71 editore: URBAN ITALIA srl via Tortona 27, 20144 Milano telefono 02/42292141 - fax 02/47716084 urbanitalia@urbanmagazine.it pubblicità: URBAN PUBBLICITÀ +39 02 42292141 / a.ascolese@urbanmagazine.it copertina: SIXTIESFEVER foto: Camille Vivier@Studio Ghiglieri / styling: Claire Dupont@Studio Ghiglieri / make-up: Manami / hair: Paolo Ferreira@Callisté / model: Zoe@Karin / assistente Jaïr Sfez / maglione, top, calze e orecchini Isabelle Marant BAR E RISTORANTI: MILANO 75 ROMA 79 BOLOGNA 83 TORINO 85 URBAN 5
foto: Gianni Troilo URBAN VOCI LA MEMORIA È UN PAIO D’OCCHIALI LETTERE DIO NON VOGLIA! Caro direttore, nel numero doppio di Urban che porta la data 30.06.03, pag. 77, per la rubrica “satira”, curata da tale Lia Celli, si leggono sei righe disgustose sul palio di Siena. Ora: lei conosce i contenuti del suo giornale? Come si può anche lontanamente permettere di scrivere tali assurdità e con tale leggerezza? Vada, la signora Celli a dirle a Siena, queste cose, ci vada e poi torni a raccontare. Ma non ci vada mai ad abitare, e Dio non voglia che riesca mai minimamente a capire cos’è il palio! Potrebbe restarci davvero male nello scoprire il livello di cultura, civiltà e altre cose fantastiche che si celano dietro una “primitiva e disumana” corsa di cavalli. Bomba, raoulduke@libero.it Caro Bomba, se la signora Celli di cui parli è la nostra Lia Celi (una elle sola), non si tratta di “una tale”, ma di una penna satirica come ce n’è poche in giro. E la satira si sa, non si ferma davanti a niente, santi, fanti e cavalieri. Sappiamo due cose per certo: 1) che il Palio è cultura, tradizione, ecc. ecc; 2) che non esiste cosa al mondo che possa esser al riparo da una sana presa per i fondelli. PS - Il carteggio con mister Bomba comprende altre lettere, risposte, ancora lettere. Ci fermiamo qui, per non monopolizzare tutta la posta dei lettori. MEGLIO AL MARE Cari di Urban, in partenza per le vacanze, gioia e appena un minuscolo rammarico per non aver messo le mani sul numero estivo di Urban. Poi, la sorpresa: eccolo in riva al mare, bello come sempre. E vi dirò di più: letto sul lettino della spiaggia è ancora meglio. Ciao. Gabriella Senni, Milano Siamo sinceri, di cose che vengono meglio al mare che in città ne conosciamo parecchie... Grazie. SETTEMBRE 21 Hanno scritto, disegnato, scattato foto, pensato, suonato, ballato, e mangiato con noi questo mese: Ci sono città visibili (pure troppo) e città invisibili. Cioè angoli, situazioni, sprazzi di vita urbana che raramente si osservano e di cui poco si parla. Quel che facciamo qui, alla fine, è puntare i riflettori su questi angolini. Piccoli spazi emozionali, di vita, che raramente vengono raccontati. Per contrappasso, capita che siano più interessanti di tutto quel che ci viene sbandierato sotto il naso. Prendete il pallone, per esempio. Se ne parla fin troppo (dai tribunali alle tribune). Ma Urban ha scovato la partita più stramba del mondo, che si gioca proprio sotto lo stadio più famoso del mondo (il Colosseo), dove ogni nazione è rappresentata, dove pagare l’arbitro (un euro l’ammonizione, due l’espulsione) non è una porcheria. Segno che anche a Roma (pagina 10) il “fùtebol”, alla sudamericana, è una cosa serissima per divertirsi. A Milano, invece, abbiamo cercato la guerra, una cosa or- NEL MIRINO Caro direttore, salto i complimenti per il giornale “diverso” che state facendo, ma protesto per il servizio sul poligono di Milano (Urban n. 20). Descrivere un posto dove si spara come se fosse un dopolavoro, una palestra, un luogo d’incanto mi sembra un po’ troppo. Con meno pistoleri in giro ci sarebbe anche meno violenza. O no? Luca Sensini, Bologna Caro Luca, un po’ ci aspettavamo questo tipo di proteste. però, vedi, proprio perché vogliamo fare un giornale un po’ “diverso”, come dici tu, ci piace andare a vedere di persona, senza troppi pregiudizi. Al poligono abbiamo visto più sportivi che patetici Rambo. E dunque... jorunn aarseth sandro avanzo silvia ballestra eddi berni luca bernini alexio biacchi bo130&microbo michele calzavara antonello catacchio leonard catacchio lia celi cesare cicardini cinzia&valentina lucrezia cippitelli selvaggia conti michela crociani enzo dal verme paolo de bernardin paul de cellar claire dupont illustrazione: Scarabottolo paolo ferreira carlo frassoldati studio ghiglieri paolo giovanazzi camilla invernizzi cristina lattuada davide longaretti paolo madeddu manami maurizio marsico renda di per sé. Ma siccome la memoria fa parte della ricchezza di un luogo (potrebbe anche essere lo snodo che fa diventare visibile una città invisibile, guarda un po’), ecco che Milano porta ancora dei segni: buchi qui e là, rifugi e storie. Chi c’era racconta; chi non c’era può sempre andare a vedere quei fori di scheggia, attorno ai quali qualcuno (pagina 30) ha disegnato un cuore. Tanto per dire che quando la città invisibile diventa visibile qualcuno la osserva. Quanto a Elio (e le storie tese), siamo andati a chiedergli perché lo fa (pagina 16), dopo oltre un decennio. E abbiamo scoperto che lo fa per stare bene e ridere, perché dice lui “la vita è una noia e noi vogliamo stare bene”. Ecco, pure noi. Per questo ci guardiamo intorno, curiosi come scimmie. Buona lettura. beba minna cinzia negherbon annalisa pagetti marcella peluffo marco petrus quickhoney giuseppe ragazzini cecilia rinaldini sonia sartori alessandro sessa ALESSANDRO ROBECCHI alessandro@urbanmagazine.it IL MUTUO PER MANGIARE Caro Urban, per lavoro (e quest’anno grazie a dio anche per vacanza) ho girato su e giù per l’Italia, che è sempre un bel posto, e ho potuto confrontare un po’ di prezzi. Risultato: possibile che mangiare fuori a Milano costi il 60 - 70 per cento in più che altrove? A volte persino il doppio! Voi che vi occupate di food e ristoranti, e anche bene, vi occuperete della cosa? Sandro ventola, Milano Caro Sandro, è vero, dopo il tramonto della “Milano da bere” e l’avvento dell’euro, la “Milano da mangiare” è diventata carissima, anche se le tue stime sembrano un po’ eccessive. Che fare? Dirlo lo diciamo, ma da qui a cambiare la situazione... IL CAPO E LA CENERE Cari tutti, sul n. 20 di Urban, la pagina Città d’autore dedicata a Michela Formenti conteneva un errore. Il titolo dell’opera è Storyboard 007 e non era esposta alla Galleria Colombo. Col capo cosparso di cenere ci scusiamo con i lettori e gli interessati. Sarà stato il caldo. Rimediamo ora. A.R. BRAVA EVA! Mentre voi eravate al mare, la nostra Daria Pandolfi, segretaria, traffic, assistente sociale, amica e diavolo biondo, non è stata con le mani in mano e ha messo al mondo la piccola Eva. Benvenuta! LA REDAZIONE Per scrivere a Urban l’indirizzo è: URBAN, via Tortona 27, 20144 Milano redazione@urbanmagazine.it guido scarabottolo jaïr sfez p.d. sfornelli squaz d.p. tesei tommaso toma gianni troilo paolo ventura camille vivier zoe URBAN 7
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