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Programma di sala - Ravenna Festival

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Un italiano a Madrid:<br />

musica spagnola ne “I due Figaro”<br />

<strong>di</strong> Paolo Cascio e Victor Sánchez Sánchez<br />

In queste pagine,<br />

bozzetti dei costumi <strong>di</strong> scena <strong>di</strong><br />

Jesús Ruiz.<br />

Dopo il successo dell’opera Caritea<br />

regina <strong>di</strong> Spagna (La Fenice, 21<br />

febbraio 1826), Saverio Mercadante<br />

si mosse alla volta <strong>di</strong> Milano,<br />

probabilmente in vista <strong>di</strong> un nuovo<br />

contratto con La Scala, teatro dal<br />

quale mancava dal <strong>di</strong>cembre del 1822.<br />

In quella città, attivissima nel mercato<br />

culturale, incontrò un personaggio<br />

che sarebbe poi stato responsabile<br />

del suo espatrio, l’impresario<br />

spagnolo Juan Cristóbal Fernandez<br />

de la Cuesta, inviato a Milano dai<br />

<strong>di</strong>rettori del Teatro Príncipe <strong>di</strong> Madrid<br />

per contrattare una intera compagnia<br />

<strong>di</strong> cantanti italiani da portare nella<br />

capitale spagnola; che, fin dall’inizio<br />

del 1737, con l’arrivo <strong>di</strong> Farinelli alla<br />

corte <strong>di</strong> Filippo v, era <strong>di</strong>ventata la più<br />

bella provincia musicale italiana. Nel<br />

corso dei decenni, le conseguenze<br />

<strong>di</strong> questo longevo e consolidato<br />

scambio culturale tra Italia e Spagna<br />

portarono Domenico Scarlatti e<br />

Luigi Boccherini ad essere nominati<br />

compositori <strong>di</strong> corte dai Borbone,<br />

procurarono a Rossini (sposato con<br />

la madrilena Isabella Colbran) la<br />

commissione dello Stabat Mater,<br />

tramite il prelato spagnolo Manuel<br />

Fernández Varela, ed a Giuseppe Ver<strong>di</strong><br />

l’invito del Teatro Real per allestire<br />

La forza del destino, occasione della<br />

quale il compositore approfittò<br />

per effettuare un lungo viaggio in<br />

Andalusia. Anche Mercadante subì<br />

il fascino, economico ed artistico, <strong>di</strong><br />

un impiego in Spagna, e nel giugno<br />

del 1826 arrivò a Madrid, nominato<br />

<strong>di</strong>rettore del Teatro Príncipe con<br />

l’obbligo <strong>di</strong> comporre almeno due<br />

opere nuove all’anno e sovrintendere<br />

alla preparazione dei titoli della<br />

stagione. In aggiunta alle vantaggiose<br />

clausole economiche – Florimo parla<br />

<strong>di</strong> un contratto <strong>di</strong> sette anni con<br />

un assegno <strong>di</strong> 2.000 colonnati per<br />

stagione –, anche l’altissimo livello<br />

artistico della compagnia <strong>di</strong> cantanti<br />

con i quali Mercadante avrebbe<br />

lavorato (tra i quali Isabella Fabbrica,<br />

Letizia Cortesi, Giovanni Battista<br />

Montresor) lo spinse ad accettare<br />

questa nuova avventura.<br />

Appena arrivato al Teatro Príncipe,<br />

Mercadante – intelligentissimo<br />

musicista – decise <strong>di</strong> allestire<br />

per il pubblico spagnolo, tra gli<br />

altri titoli, la Zelmira e Il barbiere<br />

<strong>di</strong> Siviglia <strong>di</strong> Rossini e, solo dopo,<br />

un suo precedente titolo, rivisto e<br />

mo<strong>di</strong>ficato per l’occasione, Il posto<br />

abbandonato. Le sue scelte furono<br />

premiate dal pubblico, che rispose<br />

con crescente fanatismo ai titoli<br />

presentati: la Zelmira (nella versione<br />

napoletana) riscosse un successo<br />

senza pari, mentre il Barbiere deliziò,<br />

come sempre. Tra un allestimento e<br />

l’altro, intanto, Mercadante, trovava<br />

il tempo per completare il suo primo<br />

titolo appositamente scritto per<br />

Madrid, riutilizzando un libretto che<br />

Felice Romani aveva preparato nel<br />

1820 per Michele Carafa, I due Figaro<br />

appunto. Sistematosi nella capitale<br />

spagnola, egli iniziò a comporre<br />

l’opera nell’agosto del 1826 e la<br />

terminò il 24 ottobre <strong>di</strong> quello stesso<br />

anno. Purtroppo le rappresentazioni<br />

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