Il Museo capitolino - Warburg Institute

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piuitosio che priucipe grave , ci dica che fu ino-
ribus ferox. Pure Marco Auiouiuo ( i ) scrivendo
a Cornelio Balbo , dice essere lui a)Lta gravem , e
Sparziano medesimo conclude (2) che : JS emo fuit
qui SLiis temporibus dux severior videvetur y la
qual severilà eseinplificandola , fa consistere in un
modo di vivere lodevolissimo , e conforme a una
virtuosissima moderazione. E poscia soggiunge, che se
fosse vissuto , avrebbe corretto il guasto costume
del popolo romano : Et
quiclem slne crudeLilate,
imo etiam cum lenitale , sed militari , non re-
jnissa , et inepta, atque ridicula. Ma sarà meglio
riportare distesamente il ritratto che di questo im-
peratore fa il suddetto istorico , acciocché meglio
si vegga come l'abbia ben espresso lo scultore (3):
Fuit statura Pescennius prolioca , forma deco-
rus , capillo in verticem ad gratiam rejleoco ,
vocis canorae , ita ut in campo loqiiens per
mille passus audiretur ^ nisi ventus adi-ersare-
tur; oris -verecundi , et semper rubidi', cervice
adeo nigra , ut quemadmodum multi dicunt
ab ea mgri nonieii acceperit. Caeiera corporis
parte candidus , et magis pinguis. Non solo da
questo luogo di Sparziano si raccoglie donde traesse
il nome di Negro questo imperatore , il quale nem-
meno l'asserisce di suo, ma per relazione d'altri,
ma anche da un epigramma greco , tradotto rozza-
(0 Sparzian. , in Pescenn. ^ ci'p. \.
(•>,^p Lo stesso, ivi, cap. 6.
[.ìj Lo stesso, ivi, p. ih.
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