Il Museo capitolino - Warburg Institute

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212 « vaisi con tutta la mezza figura superiore umana K e per fino le braccia. Si potrebbero dire le stln- « falidi, secondo alcuni scrittori che hanno rap- « presentato questi uccelli come mostri di sembianze « femminee; ma siccoìne nella maggior parte dei « monumenti sono le stinfalidi diversamente espresse, M sarà sempre piìi credibile che siano sirene. K Enumerati così i vari simboli di questa imma- « glne misteriosa , e conosciuto clie abbiamo es- « sere tutti emblemi della natura , altro non ci resta « a notare se non che le statue di Diana, iu tal «e guisa espresse, sono una ]jrova di quanto fosse « divulgata ancora per l' Italia e per Roma questa *( asiatica religione , conformemente a quelle parole « di un certo Demetrio , che leggiamo negli Atti « degli Apostoli, cap. 19, che l'Asia non solo» « ma tutto r universo adorava la grau Diana Efe- « sina. » Vedi Visconti, Museo Pio-CIemeutino , pag. 63 e seg. , Tav. 32 , toni. I. La testa , le mani ed i piedi di questa statuetta sono di bronzo. Tripode di bronzo C. ViÛESTO tripode appartenne già al Museo Chigi , g fu donato al Museo Capitolino dal pontefice Be- nedetto XIV. Trovasi esso illustrato dal De la Chaus- se ( Museo Romano , toni. II ) , il quale così si esprime ; « INel Museo Chigi conservasi un tii- «i pode col piedi plicatili , e nella di cui som-
2l3 « mità sono scolpite tre leste eli Baccanti coronate « di uve , per indicare che era consacrato a Bacco. » Stadera antica D. i^NCHF, (juesta appartenne al Ccirdinal Chigi, e fu donata al Museo dal già lodato pontefice Bene- detto XIY , il quale vi uni vari pesi antichi ri- trovali nella Terra di S. Gregorio nel territorio di Tivoli.
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