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l'intervista - Ristorazione e Catering

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le tendenze<br />

Il panino tra classico e futuro<br />

di Luigi Franchi<br />

24 _ cateringnews.it • novembre/dicembre 2011<br />

A far rumore e dividere il mondo della comunicazione specializzata è<br />

stata la scelta di Gualtiero Marchesi di creare due panini (e un dolce)<br />

per McDonald’s. Molto rumore per nulla, si potrebbe dire parafrasando<br />

Shakespeare, ma questo sta diventando la comunicazione nel settore: i<br />

detrattori che tirano fuori l’acrimonia di non essere forse mai stati presi<br />

in considerazione dal grande cuoco; gli estimatori che ne esaltano la<br />

straordinaria scelta che guarda al futuro; gli altri che demonizzano tutto<br />

ciò che riguarda il mondo McDonald’s, indipendentemente da tutto e<br />

da tutti. In tutto questo sarebbe interessante capire quanti di quelli che<br />

si sono scatenati nel dibattito abbiano varcato la soglia di uno dei locali<br />

della catena. Partiamo allora da qui per affrontare il mondo del panino<br />

come pasto principale del mezzogiorno per molti italiani: sei italiani su<br />

dieci, secondo la Doxa, consumano panini fuori casa almeno una volta<br />

alla settimana. I giovani lo eleggono a loro pasto principale del consumo<br />

extradomestico, per il costo contenuto e per la variabilità dell’offerta.<br />

Ma da McDonald’s il panino di Marchesi, oggettivamente buono, non<br />

sfonda tra i giovani: “Sono in maggioranza gli adulti maschi a richiederlo.<br />

– racconta Dario Cirillo, direttore del McDonalds della Galleria di<br />

Milano – Le donne lo scelgono dopo che lo hanno<br />

assaggiato, magari da un uomo della compagnia, o<br />

dal partner.”<br />

“Forse ci mette un po’ soggezione la grande promozione<br />

attorno a questo panino” racconta un giovane<br />

di fronte al mio tavolo, mentre ci guardiamo nei rispettivi<br />

vassoi. Un dato è certo, che questa scelta<br />

corrisponde al desiderio del target adulto del mondo<br />

del panino (un quarto dei consumatori): quello<br />

di poter mangiare un panino gourmet, pensato dai<br />

grandi chef italiani e con grandi prodotti di qualità.<br />

I panini di Marchesi di qualità ne hanno da vendere:<br />

un anno di ricerca, fornitori esclusivamente italiani<br />

come Cremonini per gli hamburger e Parmareggio<br />

per la ricotta salata, la partecipazione del maestro<br />

che va ben oltre la semplice firma e che lo vede<br />

coinvolto e curioso di capire cosa e dove mangiano<br />

i giovani: “Ne sono soddisfatto” dichiara Marchesi.<br />

Ancora una volta, con ogni probabilità è riuscito a<br />

tracciare il futuro.<br />

Il panino d’autore sta diventando infatti una ten-<br />

denza che coinvolge anche molti ristoranti e locali<br />

multitasking, come il Lanzani Bottega&Bistrot di<br />

Brescia, dove il patron Alessandro Lanzani propone<br />

in carta il Faidate: “Per i panini propongo dei filoncini<br />

croccanti arricchiti in base a quello che il cliente<br />

sceglie dal banco di gastronomia. Da qui il nome<br />

e tra i panini più apprezzati c’è un piatto composto<br />

con pane caldo, mortadella e gorgonzola.”<br />

Sono invece 42 le referenze di Panino Giusto, la catena<br />

nata nel 1979 che oggi vanta decine di locali<br />

in Italia e nel mondo: “L’idea di nuovi panini nasce<br />

in parte dalle tendenze del mercato e in buona parte<br />

dalla creatività dai gastronomi dell’azienda. – racconta<br />

Ketty Fargion, addetta stampa del gruppo - I<br />

criteri per scegliere i fornitori delle materie prime,<br />

sono la garanzia della serietà, della costanza della<br />

qualità e della continuità nel tempo. Il Prosciutto<br />

Crudo di Parma, ad esempio, viene stagionato appositamente<br />

per Panino Giusto da uno dei migliori<br />

produttori della zona di Langhirano. Allo stesso<br />

modo sono scelti gli altri fornitori.”<br />

Anche in questo settore i premiati sono dunque<br />

operatori e aziende di produzione che puntano sulla<br />

qualità, complice il fatto che il costo medio di un<br />

pasto con a base di panino rimane quello più a buon<br />

mercato e il consumatore riesce e sceglie di spendere<br />

un po’ di più a favore della qualità.<br />

“È un settore in forte crescita, al punto che le nostre<br />

referenze di creme e salse per i panini sono ormai<br />

una trentina. – racconta Teresa Pecora, responsabile<br />

marketing dell’azienda valtellinese Demetra<br />

– Le salse classiche sono le più richieste ma anche<br />

su referenze più innovative c’è attenzione. Quello<br />

che conta nella scelta dell’operatore è la resa del<br />

prodotto, e le nostre salse e creme sono in grado di<br />

soddisfare questo tipo di richiesta.”<br />

La base di salse e creme è uno degli elementi fondamentali<br />

per la riuscita di un buon panino e, come<br />

suggerisce Stefano Bartoletti, responsabile vendite<br />

food service di Formec Biffi, “vanno spalmate prima<br />

di tutti gli altri ingredienti per conferire la giusta<br />

consistenza del panino, contribuendo all’esaltazione<br />

della proposta gastronomica. Abbiamo realizzato<br />

l’intera gamma in funzione del giusto prezzo che<br />

consente una preparazione senza perdite né scarti.”<br />

e il pane? Come si rifornisce il locale di questo ingrediente<br />

fondamentale?<br />

“A Milano, dove è molto forte la tradizione fornaia<br />

e gli spazi di preparazione nei bar spesso non con-<br />

cateringnews.it • novembre/dicembre 2011 _ 2

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