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Giugno 2009 - istitutocomprensivocapizzi.it

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CAPITIUM NEWS<br />

IL PAPA A MAGGIO IN TTERRASANTTA<br />

Benedetto Benedetto XXVVI, XXVVI, XXVVI, nel nel suo suo ultimo ultimo viaggio viaggio in in terra terra Santa, Santa, da da Betlemme Be<br />

tlemme parla della barriera costru<strong>it</strong>a dagli israeliani, israeliani, che che divide<br />

famiglie famiglie e e campi campi e e torna torna a a a inv<strong>it</strong>are inv<strong>it</strong>are palestinesi palestinesi e e israeliani israeliani a a superare superare “paura “paura e e sfiducia”. sfiducia”.<br />

sfiducia”.<br />

Il papa tedesco chino sull'urna delle ceneri a Yad Vashem, il papa tedesco con i profughi di Aida davanti al<br />

muro che divide la Cisgiordania da Israele, gli israeliani dalla paura e i palestinesi da una v<strong>it</strong>a normale. Sono<br />

due immagini da non dimenticare del viaggio di Benedetto XVI in Giordania, Israele e Terr<strong>it</strong>ori. La<br />

dodicesima missione del pontificato, forse la più difficile, certo la più impegnativa per l'intrico di temi<br />

pol<strong>it</strong>ici, interreligiosi, per il significato dei luoghi vis<strong>it</strong>ati, per i 28<br />

discorsi pronunciati, spesso soppesando parola per parola nel prepararli<br />

e valutandone poi reazione su reazione. Otto giorni in Giordania, Israele<br />

e Terr<strong>it</strong>ori, dentro un intrico di relazioni e problemi pol<strong>it</strong>ici,<br />

interreligiosi, pastorali, tra l'altro in una fase cruciale del confl<strong>it</strong>to<br />

israelo-palestinese, con la frustrazione palestinese vicina all'esplosione e<br />

la svolta che Obama vuole imprimere alla diplomazia internazionale per<br />

sbloccare il negoziato sul Medio Oriente. Un viaggio che non ha<br />

radunato grandi folle, come non era previsto che accadesse e come del resto neppure Wojtyla aveva fatto, e<br />

che ha attirato diverse cr<strong>it</strong>iche, a seconda dei temi che il papa andava a toccare. Un viaggio "difficile", ha<br />

riconosciuto papa Ratzinger, del quale ha forn<strong>it</strong>o un sintetico bilancio: emozione per alcuni luoghi vis<strong>it</strong>ati,<br />

"impressione fondamentale" che in tutti "ebrei, cristiani e musulmani ci sia decisa volontà di collaborazione<br />

tra le religioni, non per motivi pol<strong>it</strong>ici", consapevolezza del fatto che in Terrasanta ci sono "difficoltà, le<br />

abbiamo viste e dobbiamo vederle e chiarirle - ha detto - ma nulla è così visibile come il desiderio di pace".<br />

Gli obiettivi della sua dodicesima missione internazionale, il papa 82enne li aveva chiar<strong>it</strong>i personalmente:<br />

farsi "pellegrino di pace" nella terra di Gesù, confermare la fede dei cristiani di Terrasanta, piccola<br />

minoranza vicina all'estinzione e tentata dall'emigrazione, rafforzare i legami con islam e ebraismo,<br />

promuovendo tra l'altro un "tavolo trilaterale" di dialogo e i rapporti ecumenici. E se con l'islam moderato il<br />

papa poteva contare sui buoni rapporti intrecciati nel dopo Ratisbona, con l'ebraismo era troppo recente la<br />

crisi innescata dalle dichiarazioni negazioniste del vescovo lefebvriano Williamson. I cattolici di Terrasanta<br />

invece temevano che la delicatezza di rapporti con islamici ed ebrei fagoc<strong>it</strong>asse il viaggio e che le relazioni<br />

con Israele inducessero il papa a una linea di basso profilo, a pochi mesi dalla operazione "piombo fuso". Di<br />

fronte a questa compless<strong>it</strong>à di s<strong>it</strong>uazioni e aspirazioni, la scelta di Benedetto XVI è stata di parlare chiaro con<br />

tutti, dicendo tutto quello che sull'argomento voleva dire, grad<strong>it</strong>o o meno che fosse agli interlocutori. Così<br />

agli israeliani ha ricordato i dir<strong>it</strong>ti dei palestinesi a un loro Stato e alla libertà di spostamento e di religione, ai<br />

palestinesi il dir<strong>it</strong>to degli israeliani a vivere sicuri e il rifiuto da opporre al terrorismo. Più di tutto ha parlato<br />

di pace, sia all'arrivo in Israele, che nella giornata a Betlemme, nei terr<strong>it</strong>ori dell'Anp, riaffermando il dir<strong>it</strong>to<br />

dei palestinesi ad una "sovrana patria", "sicura e in pace con i suoi vicini, entro confini internazionalmente<br />

riconosciuti". E alla partenza ha sostenuto "il dir<strong>it</strong>to" di Israele ad esistere, a vivere in pace e sicurezza, entro<br />

confini internazionalmente riconosciuti", ma anche il "dir<strong>it</strong>to" dei palestinesi "a una patria sovrana e<br />

indipendente, per vivere dign<strong>it</strong>osamente e muoversi liberamente". La tappa giordana ha visto un<br />

rafforzamento dei legami con i musulmani, e atteggiamenti di grande rispetto e simpatia, fino alla stuoia<br />

stesa nella moschea al-Hussein di Amman, perché il papa potesse vis<strong>it</strong>arla senza togliersi le scarpe.<br />

Benedetto XVI é stato molto attento al rapporto con gli ebrei. Alcuni hanno apprezzato, e tra questi<br />

l'associazione dei superst<strong>it</strong>i del'Olocausto, ma c'é stato chi ha cr<strong>it</strong>icato la vis<strong>it</strong>a allo Yad Vashem: non ha<br />

ricordato di essere tedesco, non ha c<strong>it</strong>ato il nazismo, non ha specificato il numero delle v<strong>it</strong>time della Shoah.<br />

Ma Peres gli ha espresso grat<strong>it</strong>udine per le parole sulla Shoah e l'antisem<strong>it</strong>ismo "che hanno toccato le nostre<br />

menti e i nostri cuori". A più riprese, in quei giorni dello scorso Maggio, Benedetto XVI ha cercato di dare<br />

coraggio ai cattolici di questa regione, in forte calo per le difficoltà economiche e più ancora per la pressione<br />

sociale di israeliani e musulmani. E nel colloquio con il premier Netanyhau tutti i problemi dei cattolici in<br />

Israele sono stati affrontati, sembra in modo concreto. Questo viaggio del pontefice è stato molto importante.<br />

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