Avvocatino - In rete per comunicare
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IL COLONNELLO DEI CARABINIERI<br />
Paolo entrò prestissimo in ufficio quella mattina.<br />
Jacqueline si trovava a Milano <strong>per</strong> una conferenza stampa in<br />
occasione della visita del presidente francese in Italia.<br />
Alle sette era già seduto dinnanzi al computer e stava digitando<br />
una breve memoria di replica <strong>per</strong> una causa delicata in corso.<br />
<strong>In</strong> effetti, le ore del mattino hanno l’oro in bocca.<br />
Il telefono silenzioso, nessuna distrazione, è il momento giusto<br />
<strong>per</strong> lavorare con tranquillità e affrontare le questioni più complesse.<br />
Forse non avevano torto gli antichi a seguire il ciclo del sole,<br />
svegliandosi all’alba (e non due o tre ore dopo) e andando a dormire<br />
all’imbrunire (e non a notte fonda).<br />
Alle otto e trenta entrò in ufficio Silvia, la prima ad arrivare.<br />
«Le preparo un caffè?» disse a Paolo.<br />
«Grazie, volentieri».<br />
Chissà <strong>per</strong>ché, ma il caffè preparato nella moka in ufficio ha<br />
sempre un sapore diverso, più gustoso di quello del bar.<br />
Un sapore di vero.<br />
Il professore chiamò alle nove.<br />
«Paolo, ti andrebbe di accompagnarmi alla cerimonia del premio<br />
letterario Strega? È domani sera alle ventuno al teatro Nazionale».<br />
«Va bene, passo a prenderla».<br />
«Ovviamente con Jacqueline».<br />
L’indomani sera, Paolo, Jacqueline e il professore entravano<br />
nella hall del teatro, piena di <strong>per</strong>sonalità.<br />
<strong>In</strong>travidero la signora Virna, moglie del presidente.