Avvocatino - In rete per comunicare
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IL SINDACO 95<br />
s<strong>per</strong>nacchiare il Monatti... che rabbia. Il segretario comunale mi ha<br />
detto che possiamo chiedere la sospensiva della sospensiva del<br />
TAR... e far cancellare il blocco dei lavori in due o tre mesi. Ma è<br />
vero?» chiese a Paolo.<br />
«Certo, è possibile e poi qui c’è in ballo un forte interesse pubblico».<br />
«Ma zio, scusa» disse Bepin «<strong>per</strong>ché non te prendi Paolo come<br />
avvocato? Guarda che el lavora con il professore Frizzi, uno famoso,<br />
el g’ha uno studio favoloso... ghe son stato anche mi...».<br />
«Che cause te ghe in pié ti a Roma?» disse il sindaco.<br />
«Ma no, cosa t’è capìo... Ghe son stato a riparare i rubinetti...».<br />
E tutti scoppiarono a ridere.<br />
«Te ghe resòn, ghe penserò a sora, <strong>per</strong>ò famme parlar con il<br />
senatore, non vorrei si offendesse».<br />
La cena era stata simpatica e piacevole.<br />
Un sacco di ricordi e di pettegolezzi (non è vero che solo le donne<br />
spettegolano, gli uomini sono peggio, quando si impegnano).<br />
«Ah, ecco l’abbacchio, vado matto <strong>per</strong> questo piatto... Bene...<br />
Metti qua questi carciofi, guarda come xe grandi... quasi come i<br />
pomodori del Monetto... e ci scusi signorina Rita, ma questa è una<br />
rimpatriata di veneti, forse non capisce tutto quello che diciamo».<br />
«Ma no» sorrise Rita «io capisco tutto».<br />
«Te si fortunato Bepin, se vede che l’è proprio una brava ragazza...<br />
T’è fatto 13 al Totocalcio» disse il sindaco.<br />
<strong>In</strong> quel momento gli suonò il cellulare.<br />
Era il dottor Frinazzi, l’assessore all’edilizia.<br />
«Sì, ho capito... va bene. Facciamo commissione edilizia giovedì...<br />
Dì all’architetto di stare un attimo calmo. Devo parlare io<br />
con la Soprintendenza. Digli di stare fermo. Va bene. E le carte?<br />
Non le ha ancora portate? Dagli una mossa, <strong>per</strong>ché io non mi faccio<br />
prendere in giro da nessuno, neanche da un architetto... Sì,<br />
comunque domani sera rientro e ne parliamo... Ciao...».<br />
Al termine della serata, si salutarono con piacere.<br />
«Avvocato, mi lasci il suo numero... Forse la chiamo».