Avvocatino - In rete per comunicare
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VANIA OPALINA 83<br />
<strong>In</strong> quel momento Paolo notò la moglie del presidente del<br />
Tribunale, la signora Giulia, che aveva conosciuto in occasione di<br />
una cena post-convegno sul diritto societario in cui suo marito e<br />
il professore erano stati relatori.<br />
«Avvocato, ma anche lei a questi eventi mondani?».<br />
«No veramente io sono di passaggio insieme al mio amico... Ci<br />
siamo incuriositi...».<br />
«Ah, buongiorno avvocato Giulio!» disse la signora. «Sentite, non<br />
importa se non avete l’invito, seguitemi, mio marito è già dentro<br />
con il prefetto... Io sono arrivata con la mia macchina da Roma...<br />
Venitemi dietro» disse la signora con un sorriso simpatico e malizioso.<br />
Vi confesso che sono venuta <strong>per</strong> vedere Alberto Muto, il<br />
mio attore preferito... Ah che voce, in quei memorabili sceneggiati...».<br />
<strong>In</strong> fondo entrare in mezzo a quei fotografi come Greta Garbo,<br />
accompagnata da due bei giovanotti era meglio che entrare da<br />
sola... «Tutta colpa di mio marito» rimuginava tra sé «che si è fatto<br />
coinvolgere dal prefetto nelle partite a scopone il sabato pomeriggio<br />
e mi ha detto: “Raggiungimi al Rita Hayworth”...<br />
Costringendomi a venire da sola fin sul lungomare...».<br />
Paolo e Giulio rimasero sorpresi.<br />
«Dai, andiamo, diamo un’occhiata...» disse Paolo a Giulio, il<br />
quale nella sua severità era ancora più sorpreso di quanto stava<br />
accadendo<br />
All’ingresso del locale si trovavano tre buttafuori muscolosi e<br />
una signorina con un elenco di ospiti.<br />
«Buongiorno, signora».<br />
«Buongiorno a lei, non le ha telefonato mio marito? Ci sono<br />
anche questi due suoi colleghi» disse la signora con una piccola<br />
leggera bugia.<br />
«Mah, veramente... Va bene, potete entrare» disse la signorina<br />
preoccupandosi di non contrariare quell’importante signora e il di<br />
lei più importante marito.