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interni<br />
26 | 8 agosto 2012 | |<br />
presunti colpevoli<br />
Condannati<br />
al carcere<br />
preventivo<br />
le vicende dei “sequestrati” di M<strong>il</strong>ano rivelano<br />
inganni e abusi della custodia cautelare. Da male<br />
provvisorio a mezzo improprio per estorcere<br />
confessioni e condurre battaglie politiche. sulla<br />
pelle di migliaia di uomini, reclusi senza processo<br />
Sedici dicembre 1983. Sul Corriere<br />
della Sera veniva pubblicato un<br />
articolo dell’avvocato Guido Rossi<br />
dal titolo “Stato di diritto e leggi d’emergenza”.<br />
Nel suo fondo, Rossi scriveva: «Pur<br />
in regime d’emergenza, la cosiddetta carcerazione<br />
preventiva può essere applicata<br />
solo come mero strumento istruttorio<br />
ed entro limiti temporali strettissi-<br />
mi». Un articolo fieramente garantista, in<br />
cui si denunciava <strong>il</strong> fatto che «<strong>il</strong> rapporto<br />
libertà-detenzione si è progressivamente<br />
distorto. Si discute, infatti, di “carcerazione<br />
preventiva” e di “libertà provvisoria”.<br />
Ma prima della sentenza di condanna è la<br />
carcerazione preventiva che deve essere<br />
considerata provvisoria. La libertà provvisoria,<br />
in quanto tale, non può e non deve<br />
mai essere ritenuta provvisoria, poiché<br />
“l’imputato non è considerato colpevole<br />
sino alla condanna definitiva” (articolo<br />
27 della Costituzione)».<br />
Dieci anni dopo, nel mezzo dell’annus<br />
horrib<strong>il</strong>is di Tangentopoli, <strong>il</strong> 4 marzo<br />
1993, Rossi ritornò con un’intervista<br />
su quelle parole, riconfermando quanto<br />
scritto due lustri addietro («la carcerazione<br />
preventiva, a volte, si è trasformata in<br />
una vera e propria pena») e constatando<br />
come nell’arco di un decennio la situazione<br />
fosse rimasta «più o meno la stessa».<br />
Quasi vent’anni dopo, cosa è cambiato?<br />
Laconicamente dobbiamo registrare<br />
che la situazione è ancora “più o meno la<br />
stessa”? «Nei miei corsi universitari – racconta<br />
Luciano Violante al Foglio – leggo