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Foto: AP/LaPresse<br />
le prossime settimane, probab<strong>il</strong>mente<br />
entro fine luglio, i cardinali dovranno<br />
fare un rapporto per <strong>il</strong> Papa».<br />
Dei risultati della seconda indagine<br />
sappiamo un po’ di più: l’arresto dell’aiutante<br />
di camera di Benedetto XVI, la sua<br />
detenzione per quasi sessanta giorni, la<br />
sua volontà di collaborare con gli inquirenti<br />
manifestata durante i ripetuti e<br />
lunghi interrogatori (in Vaticano non gli<br />
hanno fatto passare l’estate in cella mentre<br />
<strong>il</strong> pm andava in vacanza), la concessione<br />
degli arresti domic<strong>il</strong>iari, e l’annuncio<br />
di una imminente decisione riguardo<br />
al proscioglimento o al più probab<strong>il</strong>e rinvio<br />
a giudizio dell’accusato (che, fino a<br />
prova contraria, è per ora l’unico) con un<br />
inizio processo nel prossimo autunno.<br />
LA VICENDA<br />
LETTERE TRAFUGATE<br />
Sua Santità di Gianluigi Nuzzi<br />
Il 19 maggio è stato pubblicato<br />
<strong>il</strong> libro di Gianluigi Nuzzi, interlocutore<br />
priv<strong>il</strong>egiato dei “corvi”<br />
vaticani, composto da carteggi e<br />
lettere rubati a Benedetto XVI e<br />
ai suoi più stretti collaboratori.<br />
L’INCHIESTA<br />
L’arresto del “maggiordomo”<br />
L’indagine giudiziaria della<br />
Santa Sede ha portato in cella<br />
l’aiutante di camera del Papa.<br />
Parallelamente è cominciata<br />
un’inchiesta portata avanti da<br />
una commissione composta da<br />
tre cardinali che riferirà direttamente<br />
al Papa entro fine luglio.<br />
I FALSI SCOOP<br />
Non ci sono nuovi indagati<br />
Per Repubblica ci sono altre tre<br />
persone sottoposte a indagine. La<br />
notizia (poi smentita dal Vaticano)<br />
è ripresa dal tedesco Die Welt.<br />
Come si vede, pur trattandosi di una istituzione<br />
m<strong>il</strong>lenaria come la Chiesa cattolica,<br />
tempi di giustizia non propriamente<br />
biblici. E una invidiab<strong>il</strong>e capacità di mantenere<br />
<strong>il</strong> segreto istruttorio che ha messo<br />
in difficoltà molti giornalisti, abituati da<br />
magistrati di altra pasta a ricevere fotocopie<br />
(quando non direttamente dischetti)<br />
degli atti riservati.<br />
Nel frattempo, quindi, mentre sembra<br />
si sia arrestato <strong>il</strong> flusso di documenti in<br />
uscita dalle mura leonine, non si è ferma-<br />
Con una nota per Radio Vaticana, padre<br />
Lombardi ha risposto allo scoop di Repubblica<br />
dicendo che è un’invenzione con l’aggravante<br />
del plagio, perché copiata da un altro giornale<br />
CORVI E FALSARI PRIMALINEA<br />
In alto, a sinistra, l’inchiesta<br />
di Repubblica di lunedì 23 luglio<br />
ripresa da un articolo pubblicato<br />
online da Die Welt domenica<br />
15 luglio (foto a destra)<br />
ta la fantasia dei nostri colleghi cronisti.<br />
Lunedì scorso, nel s<strong>il</strong>enzio del resto della<br />
stampa, Repubblica ha pubblicato una<br />
non proprio originale ricostruzione dei<br />
risultati “a sorpresa” dell’inchiesta, con lo<br />
scoop di tre nuovi indagati: due ecclesiastici<br />
(un cardinale, Paolo Sardi, che aiutava<br />
<strong>il</strong> Papa a redigere i suoi discorsi, e un<br />
vescovo, l’ex segretario di Ratzinger alla<br />
Dottrina della fede, Josef Clemens) e un<br />
laico dipendente del Vaticano (una donna,<br />
Ingrid Stampa, l’unica persona – si<br />
dice – in grado di decifrare correttamente<br />
la grafia del Pontefice e per questo stretta<br />
collaboratrice di Benedetto XVI e “intermediaria”<br />
tra lui e Sardi). Ricostruzione<br />
non proprio originale – si diceva – perché<br />
ricordava molto da vicino un’analoga<br />
operazione di un giornale tedesco. Il tempo<br />
di accorgersene e nella stessa mattinata<br />
di lunedì arrivava una durissima smentita<br />
di padre Lombardi. Non la prima per<br />
<strong>il</strong> quotidiano di Largo Fochetti.<br />
Un bel copia e incolla<br />
Il direttore della sala stampa ha risposto<br />
alle “rivelazioni” di Repubblica con<br />
una nota per Radio vaticana. Scrivere<br />
che «dopo l’arresto del maggiordomo del<br />
Papa, altre persone sarebbero state sottoposte<br />
a indagini: la governante tedesca<br />
Ingrid Stampa, l’ex segretario personale<br />
di Joseph Ratzinger, <strong>il</strong> vescovo Josef Clemens,<br />
e l’ex vice Camer-<br />
lengo, <strong>il</strong> cardinale Paolo<br />
Sardi» è un’invenzione<br />
con l’aggravante del plagio,<br />
perché «copiata da<br />
un articolo del giorna-<br />
| | 8 agosto 2012 | 9