Scarica il PDF - Settimanale Tempi
Scarica il PDF - Settimanale Tempi
Scarica il PDF - Settimanale Tempi
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
itaLia (af)fondata neLL’incertezza deL diritto<br />
Napolitano e <strong>il</strong> sofisma<br />
dell’intercettatore “indiretto”<br />
Mio caro Malacoda, un presidente della repubblica che adisce le vie legali nei confronti<br />
di un ufficio giudiziario (a modo suo, lui si rivolge direttamente alla<br />
Corte costituzionale con un decreto presidenziale) è decisamente un bel vedere.<br />
In Italia dovrebbero cambiare <strong>il</strong> primo articolo della loro carta fondamentale:<br />
«L’Italia è una Repubblica affondata nell’incertezza del diritto». E con <strong>il</strong> diritto tanti<br />
saluti anche alla lingua nazionale. Perché, nel bel paese «dove <strong>il</strong> sì sona», ormai <strong>il</strong> sì<br />
vale quanto <strong>il</strong> no. Una persona normale (ma confondere i semplici è <strong>il</strong> nostro mestiere)<br />
crede di sapere cosa legge quando vede questa sequenza di caratteri: <strong>il</strong> presidente<br />
della Repubblica non è intercettab<strong>il</strong>e; invece scopre che lo è assolutamente, basta che<br />
l’intercettazione sia “indiretta”. L’orecchiamento “indiretto” ha questo di differente<br />
rispetto a quello “diretto”, spiegano gli esperti, che a essere sotto controllo è <strong>il</strong> numero<br />
di un’altra persona cui <strong>il</strong> presidente telefoni o che gli telefoni.<br />
Nel caso in discussione, un signore di nome Mancino, che ha l’utenza sotto controllo,<br />
chiama <strong>il</strong> capo dello Stato, la telefonata viene registrata e messa agli atti di un’in-<br />
dagine. A domanda: Giorgio Napolitano è<br />
stato intercettato – cioè è stata registrata,<br />
ascoltata e trascritta una sua conversazione<br />
con un’altra persona – sì o no? Voi cosa<br />
rispondereste? E come stanno insieme <strong>il</strong><br />
dettato di legge (non intercettab<strong>il</strong>e) e <strong>il</strong> fatto<br />
concreto che si esibisce un’intercettazione<br />
in cui si sente la sua viva voce?<br />
Per capirci: sono vietate le intercettazioni dei colloqui tra un imputato e <strong>il</strong> suo avvocato,<br />
così come le confessioni al sacerdote. Chi parla all’avvocato o al prete gode di<br />
questa loro prerogativa: <strong>il</strong> segreto. Identicamente, sono le parole in privato del presidente<br />
che non sono intercettab<strong>il</strong>i, sarebbe ben strano che perdessero questa intangib<strong>il</strong>ità<br />
in base alla persona cui sono dirette.<br />
Ora, <strong>il</strong> presidente, che è uomo di mondo, capisce che un’intercettazione, fra le tante<br />
che si fanno, possa scappare, ma perché, appurata l’identità dell’interlocutore, non<br />
è stata distrutta? Perché gli italiani hanno <strong>il</strong> diritto di conoscere la verità sui rapporti<br />
tra Stato e mafia, è la pronta risposta dei fautori della conservazione del nastro: Napolitano<br />
non rischia nulla, ma quello che si sono detti lui e Mancino potrebbe <strong>il</strong>luminare<br />
«una pagina di storia su cui molti hanno mentito». Non solo, quelle parole non<br />
intercettab<strong>il</strong>i, potrebbero essere importantissime in un processo: «Se io indagato e intercettato<br />
confessassi un reato al telefono a un interlocutore che ha l’immunità sulle<br />
sue telefonate, posso essere graziato o no dalla distruzione di quelle registrazioni?». E<br />
se <strong>il</strong> presidente telefona a persona non intercettata, e questi gli confessa un reato, come<br />
la mettiamo? E se invece gli giura innocenza? O se gli rivela un segreto di Stato, come<br />
avrebbe potuto fare <strong>il</strong> generale Pollari in una telefonata al Colle?<br />
Si capisce che un giornalista smani per pubblicare le telefonate del capo dello Stato,<br />
si capisce meno che un magistrato, dopo averle ascoltate e giudicate “irr<strong>il</strong>evanti”<br />
per l’indagine, non proceda a distruggerle, lasciando aperto uno spiraglio per le brame<br />
del gazzettiere e un’ombra di dubbio, se non una macchia <strong>il</strong> suo alone, su cui far<br />
leva per gli sfasci prossimi venturi. Forza Italia, continua a farti del male. Ciao.<br />
Tuo affezionatissimo zio Berlicche<br />
L’incredib<strong>il</strong>e spettacolo di un capo di Stato<br />
costretto ad adire le vie legali contro un<br />
pubblico ministero che vuole dimostrare<br />
che una conversazione registrata<br />
e trascritta non è un’intercettazione<br />
GLi ULtiMi<br />
Saranno PriMi<br />
Le nUoVe<br />
Lettere di<br />
BerLiccHe<br />
| | 8 agosto 2012 | 35