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Kormákur non pecca nelle<br />
scene d’azione (l’incipit<br />
notturno non è malaccio)<br />
ma nella narrazione che ha<br />
troppi snodi inverosim<strong>il</strong>i e<br />
nei tanti personaggi che<br />
paiono sulla scena per caso.<br />
Wahlberg regge ed è<br />
ruvido quanto basta, ma<br />
la Beckinsale è fuori parte<br />
e Ribisi, nella parte del<br />
cattivo spietato, è troppo<br />
COMUNICANDO<br />
PRIMA PERSONA<br />
Costruire un paese<br />
migliore viaggiando<br />
Un viaggio itinerante alla ricerca<br />
di piccole e grandi storie da<br />
raccontare. È partito <strong>il</strong> 15 luglio<br />
ItaliaViva, <strong>il</strong> progetto di Prima<br />
Persona – associazione culturale<br />
che crede e promuove una<br />
democrazia fondata sulla partecipazione<br />
culturale (www.primapersona.eu)<br />
– volto a far luce<br />
su alcune delle esperienze<br />
stolido per essere credib<strong>il</strong>e.<br />
Nulla di nuovo, tante scopiazzature:<br />
l’idea geniale di<br />
Wahlberg per far passare le<br />
merci è copiata da un celeberrimo<br />
f<strong>il</strong>m di gangster.<br />
visti da Simone Fortunato<br />
Il regista<br />
Baltasar<br />
Kormákur<br />
L’IDEA CHESTERTONIANA<br />
Avere <strong>il</strong> culto<br />
dei bambini<br />
di Annalena Valenti<br />
umane, sociali e imprenditoriali<br />
più significative del paese. Il<br />
percorso coinvolgerà soggetti di<br />
diversa natura, ma accomunati<br />
dallo stesso spirito: individui<br />
tenaci e coraggiosi, enti pubblici<br />
virtuosi e aziende di successo.<br />
L’associazione cede infatti<br />
la parola agli attori di un cambiamento<br />
già in atto, del quale<br />
ognuno può essere protagonista.<br />
Il viaggio di Prima Persona<br />
è iniziato in Umbria e <strong>il</strong> tragitto<br />
sta continuando attraverso<br />
gran parte delle regioni italiane,<br />
dalla Sic<strong>il</strong>ia al Piemonte. Gli<br />
eventi vedranno la partecipazione<br />
di associazioni di categoria,<br />
Mi chiedono se ho<br />
<strong>il</strong> culto dei bambini,<br />
perchè dico<br />
che tutto, fin la terra<br />
e <strong>il</strong> cielo, si fa e si muove<br />
per loro. Sì, ho <strong>il</strong> cul-<br />
STILI DI VITA<br />
MAMMA<br />
OCA<br />
to dei bambini, ma non <strong>il</strong> moderno riverirli<br />
e assecondarli, che si trasforma<br />
sempre nell’usarli e nel fare di loro ciò<br />
che più pare e piace, ma quello chestertoniano.<br />
Potete leggerlo nel suo libro<br />
L’imputato edito da Lindau, e già<br />
nel sottotitolo In difesa di ciò che c’è<br />
di bello nel brutto del mondo si coglie<br />
qualcosa della sua, della nostra tesi. Le<br />
domande incalzano, ma nel mondo di<br />
oggi, nel nostro mondo occidentale, i<br />
bambini perché devono essere difesi?<br />
Non siamo ai tempi in cui venivano<br />
fatti lavorare, né bastonati sulle nocche<br />
a scuola! Tanto per fare un esempio.<br />
Se un libro ideologico, falso e furbetto<br />
dello scorso anno, per bambini<br />
dagli 0 ai 6 anni, (ne ho parlato nel numero<br />
42 di <strong>Tempi</strong> del 26 ottobre 2011),<br />
ma perfettamente asservito al potere<br />
di oggi che impone le sue idee a scapito<br />
della realtà, può vincere <strong>il</strong> più prestigioso<br />
premio per l’editoria infant<strong>il</strong>e<br />
in Italia, intitolato ad Andersen, che si<br />
rivolterà nella tomba, lui che della fiaba<br />
ha fatto <strong>il</strong> trionfo del senso della realtà<br />
(vabbè, per dire dei premi, anche<br />
Dario Fo ha vinto <strong>il</strong> Nobel), allora sì, i<br />
bambini devono essere difesi. Con responsab<strong>il</strong>ità<br />
anche civ<strong>il</strong>e, intelligenza<br />
e passione creativa.<br />
mammaoca.wordpress.com<br />
organizzazioni del terzo settore,<br />
esponenti istituzionali e altri<br />
soggetti legati ai territori e alle<br />
tematiche affrontate, per individuare<br />
insieme nuove modalità<br />
di azione. Obiettivo prioritario<br />
del viaggio è stimolare <strong>il</strong> confronto,<br />
dando voce a chi già si<br />
impegna per se stesso e per <strong>il</strong><br />
proprio paese, e trarre indicazioni<br />
di pratiche ut<strong>il</strong>i da trasferire<br />
anche sul piano politico. Un<br />
augurio sincero di buona strada<br />
a ItaliaViva, con la speranza che<br />
si riesca a costruire una rete<br />
del valore a cui tutti abbiano la<br />
possib<strong>il</strong>ità di prendere parte.<br />
Giovanni Parapini<br />
| | 8 agosto 2012 | 55