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Il laboratorio matematico-scientifico: suggerimenti ed esperienze

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Laboratorio e macchine matematiche<br />

carico la costruzione dei significati matematici e il superamento dell’ostacolo dato dalla conoscenza<br />

pregressa. La consegna data nell’ultima tappa (fig. 3) aveva proprio il fine di far esplicitare ai ragazzi<br />

le conoscenze matematiche inerenti alle diverse proc<strong>ed</strong>ure per addizionare.<br />

Durante una delle tante discussioni matematiche sulle pascaline, vi ho chiesto di eseguire l’addizione<br />

28 + 14 e di descrivermi il proc<strong>ed</strong>imento seguito operando con la macchina.<br />

Ecco le affermazioni di due bambini.<br />

- Christian: - Ho scritto il primo addendo, 28, poi ho aggiunto il secondo, ruotando in<br />

senso orario la rotella delle unità quattro volte e la rotella delle decine una sola volta. <strong>Il</strong><br />

risultato è 42.<br />

- Orlando: - Ho scritto il numero 28, poi ho girato in senso orario 14 volte la ruota in<br />

basso a destra, quella delle unità. <strong>Il</strong> risultato è 42.<br />

Prova a scrivere le espressioni matematiche che rappresentano i due diversi proc<strong>ed</strong>imenti.<br />

Figura 3: consegna dell’insegnante<br />

Figura 4: protocollo di Ning Figura 5: protocollo di Vanessa<br />

Nei protocolli si v<strong>ed</strong>e come gli allievi siano riusciti con diverse modalità a formalizzare gli aspetti<br />

matematici dei due tipi di operazione. (fig. 4) Documenta bene il percorso realizzato dagli allievi il<br />

protocollo di Vanessa (fig. 5), che all’inizio della sperimentazione aveva mostrato difficoltà nel<br />

superamento dell’ostacolo tra operazione binaria <strong>ed</strong> addizione con l’operatore +1. Nel suo testo i<br />

segni matematici sono accompagnati da disegni di ruote con funzioni esplicative. Una sola ruota per<br />

far v<strong>ed</strong>ere come l’operatore +1 agisca solo sulla ruota delle unità, e tutte tre per mostrare come esse<br />

siano necessarie quando si applica lo stesso operatore sul numero scomposto in decine e unità. L’insolita<br />

addizione in colonna è scritta per rafforzare l’uso dell’operatore +1.<br />

La calcolatrice tascabile<br />

In classe quarta, durante il confronto tra algoritmo dell’addizione in colonna e quello dell’addizione<br />

con la “pascalina” un’allieva introduce una nuova variabile alla discussione: la calcolatrice tascabile.<br />

“Con la calcolatrice è molto più semplice che con la pascalina” (Laura)<br />

La provocazione è subito raccolta da altri bambini che confrontano i vari artefatti, riprendendo<br />

anche l’abaco, e riproducendo così a grandi linee la storia degli strumenti di calcolo.<br />

“<strong>Il</strong> primo strumento è stato l’abaco, che è il più antico, poi la Pascalina e adesso c’è la calcolatrice”.<br />

(Michael)<br />

Con l’abaco dovevi saper fare i calcoli bene e dovevi saper fare tutto, poi con la pascalina tu<br />

dovevi sapere che operazione fare, muovevi le ruote, ma la macchina faceva da sola il cambio da<br />

unità a decine o da decine a centinaia. Con la calcolatrice tu digiti solo i numeri e i segni e ti viene il<br />

risultato, ma non sai cosa fa la macchina e non capisci niente dei cambi.(F<strong>ed</strong>erico)<br />

Si decide di preparare un’unità di lavoro specifica sulla calcolatrice (d’ora in poi CT) per per-<br />

Numero 8, ottobre 2007 29

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