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sempre meno, vanificando dei<br />
proventi fino a qualche anno fa<br />
garantiti; perché il rapporto con<br />
i circuiti, che si sono sostituiti al<br />
singolo esercente, non permette<br />
quel contatto personale che rendeva<br />
possibile sfide e scommesse;<br />
perché la proliferazione di<br />
schermi, leggi multiplex, ha<br />
diminuito anziché aumentare la<br />
visibilità per un certo tipo di<br />
prodotto; perché l’attenzione<br />
dei media, tv e quotidiani in<br />
primo luogo, nei confronti di<br />
questo cinema è sempre più<br />
modesta; perché non esiste un<br />
nuovo, giovane pubblico per il<br />
cinema d’essai, che è consumato<br />
prevalentemente da spettatori<br />
adulti e in qualche caso ormai<br />
piuttosto anziani.<br />
Si tratta di osservazioni tutte<br />
verissime e condivisibili e ad<br />
aggravare la situazione è anche<br />
l’atteggiamento dei grandi festival,<br />
sempre più disponibili ad<br />
ospitare film evento che non<br />
hanno certo bisogno di ulteriori<br />
trampolini di lancio, e sempre<br />
meno disponibili nei confronti<br />
dei film più difficili. Proprio in<br />
occasione dell’ultima Biennale<br />
Cinema, Cesare Petrillo, amministratore<br />
unico della Teodora<br />
Film, una delle poche distribuzioni,<br />
insieme alla Archibald di<br />
Vania Traxler, che sembra<br />
determinata a restare fedele ad<br />
un cinema di qualità, lanciò una<br />
provocazione, ripresa dal quotidiano<br />
“Il manifesto”, dove si<br />
ipotizzava la sparizione del cinema<br />
d’essai dal mercato italiano,<br />
anche a causa delle scelte operate<br />
a Venezia. Petrillo faceva<br />
notare come i film italiani in<br />
concorso fossero da tempo solo<br />
ed esclusivamente quelli targati<br />
Rai o Medusa e come 11 dei<br />
film del concorso 2008 non<br />
avessero una distribuzione.<br />
Insomma, alla luce di quanto<br />
Cast & Crew<br />
esposto, il pericolo è che i film<br />
più piccoli, rischiosi ed innovativi<br />
spariscano definitivamente<br />
dal nostro mercato. Sarebbe un<br />
grave danno culturale per il<br />
consumatore italiano, ma rischia<br />
di esserlo anche da un punto di<br />
vista economico, perché da<br />
parte delle distribuzioni rinunciare<br />
ai piccoli film - da un<br />
punto di vista produttivo -<br />
di Marco Spagnoli<br />
Il potere della parola<br />
Ivan Cotroneo, sceneggiatore di talento “in fuga” dalla Legge<br />
Ivan Cotroneo è uno dei giovani sceneggiatori<br />
più apprezzati. Autore con Maria Sole<br />
Tognazzi de L’uomo che ama, sta lavorando<br />
insieme a Ferzan Ozpetek al suo nuovo film.<br />
Romanziere di successo con La Kryptonite<br />
nella borsa (che sta per diventare un film), traduttore<br />
delle opere di Hanif Kureishi e<br />
Michael Cunningham, da 4 anni insegna sceneggiatura<br />
al DAMS di Roma.<br />
Come è diventato sceneggiatore?<br />
A tre esami dalla laurea in legge a Napoli<br />
sono andato al Centro Sperimentale per fare<br />
un concorso. Ho sempre amato il cinema, ma<br />
lo avevo studiato solo da autodidatta. Passato<br />
lo scritto, ho fatto un esame orale con Age e<br />
Suso Cecchi D’Amico supplicandoli di non<br />
rispedirmi a fare l’avvocato o il notaio. Così<br />
ho iniziato a studiare a Roma e a lavorare.<br />
E’ anche romanziere, e traduttore di<br />
autori come Cunningham e Kureishi.<br />
Ho scritto racconti e sviluppato romanzi per<br />
Bompiani. Cunningham e Kureishi, non a<br />
caso, sono anche due sceneggiatori molto<br />
significa anche rinunciare ad<br />
una grande opportunità. E’ vero<br />
che il successo dei piccoli film è<br />
sempre più difficile, ma, a volte,<br />
può essere ripagante anche in<br />
termini economici. Si tratta<br />
infatti di film meno costosi di<br />
altri più commerciali e che possono<br />
rivelarsi un ottimo investimento,<br />
come accaduto con<br />
Cous cous (quasi due milioni di<br />
importanti. Sono sempre stato affascinato dal<br />
loro stile molto cinematografico.<br />
Cosa significa vedere un film tratto da<br />
una propria sceneggiatura?<br />
E’ una grande emozione, perché sentire pronunciare<br />
le parole che hai scritto da un attore<br />
o un’attrice le rende migliori e straordinarie.<br />
Un consiglio a chi vorrebbe fare il suo<br />
lavoro?<br />
Di non credere a chi dice che funzionano<br />
solo le raccomandazioni, perché non è vero.<br />
Se uno ha talento e vuole fare questo lavoro,<br />
con umiltà e pazienza, ci arriverà.<br />
1 Wall·E € 35,234,438<br />
2 Tropic Thunder € 31,307,882<br />
3 Vicky Cristina Barcelona € 33,475,107<br />
4 Babylon A.D. € 31,049,054<br />
5 Mamma Mia! € 36,978,477<br />
6 L’uomo che ama € 13 453,396<br />
7 Albakiara - Il film € 33,449,561<br />
8 No Problem € 33,415,468<br />
9 Disaster Movie € 32,245,322<br />
10 La classe € 31,010,132<br />
N.B. Le posizioni sono da riferirsi all’ultimo weekend preso in esame. Gli incassi sono complessivi<br />
euro di incasso) e Irina Palm (1,6<br />
milioni di euro). La scelta da<br />
parte della distribuzioni di qualità<br />
di puntare su film più garantiti<br />
e corposi, ovvero più cari da<br />
acquistare, ma non forti come i<br />
blockbusters, finora non ha<br />
dato risultati incoraggianti,<br />
rischiando anzi di rendere più<br />
complicati i conti di queste<br />
distribuzioni.<br />
novembre 2008<br />
Piano, Solo di<br />
Riccardo Milani,<br />
sceneggiatura di<br />
Cotroneo<br />
box office (aggiornato al 27 ottobre)<br />
rivista del cinematografo<br />
fondazione ente dello spettacolo<br />
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