Speciale Fiera 2005 - Comune di Lonato del Garda
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ventivo che prevedeva una nuova base <strong>di</strong> sostegno in legno<br />
con pezzi <strong>di</strong> rinforzo in metallo inossidabile non fu<br />
purtroppo eseguita e, come abbiamo visto, non fu<br />
una buona decisione. Purtroppo, una relazione sui<br />
lavori eseguiti in archivio non è stata trovata e la mia<br />
richiesta <strong>di</strong> una copia all’Istituto Centrale <strong>del</strong> Restauro<br />
al momento non ha ancora avuto seguito. Mi riprometto,<br />
non appena riceverò il materiale, <strong>di</strong> completare<br />
l’argomento.<br />
La statua tornò a <strong>Lonato</strong> il 30 aprile 1975, e decisamente<br />
più consapevoli ora <strong>del</strong> suo valore, si decise<br />
<strong>di</strong> metterla al sicuro in Basilica.<br />
Jacopo Attilio Cene<strong>del</strong>la<br />
e il bastone pastorale perduto<br />
Come tutti sanno, Jacopo Attilio Cene<strong>del</strong>la ha raccolto<br />
nelle sue Memorie storiche lonatesi una quantità<br />
enorme <strong>di</strong> notizie su <strong>Lonato</strong>, tanto che, chiunque si<br />
occupi <strong>di</strong> storia locale, deve sempre fare i conti con<br />
lui. Straor<strong>di</strong>nario è il suo interesse per <strong>Lonato</strong>; in<br />
questo è stato precursore e maestro <strong>di</strong> molti lonatesi<br />
<strong>del</strong> secolo successivo. Manifesta anche una grande<br />
sensibilità per le testimonianze storiche e artistiche<br />
precorrendo sempre i tempi per quanto riguarda il ri-<br />
47 ª FIERA DI LONATO ’05<br />
spetto per la loro integrità e il loro valore storico. Per<br />
questo motivo entra spesso in conflitto con persone<br />
lontane da questa sensibilità (ricor<strong>di</strong>amo che stiamo<br />
parlando <strong>del</strong>l’800!!). Nonostante ciò, qualche inesattezza<br />
ogni tanto sfugge anche a lui. Ma veniamo alle<br />
sue parole:<br />
Nella chiesa <strong>di</strong> Sant’Antonio abate... V’ha un solo<br />
monumento importantissimo che riferisco e descrivo:<br />
(…..) Il monumento è l’immagine o Statua <strong>di</strong> S. Antonio<br />
Abbate in legno i <strong>di</strong> cui caratteri la farebbero opera <strong>del</strong> Secolo<br />
VIII o poco posteriore (come abbiamo visto oggi accre<strong>di</strong>tiamo<br />
l’assegnazione <strong>di</strong> Panazza al XV secolo).<br />
Questa graziosa immagine <strong>di</strong> bellissima faccia <strong>di</strong> un venerando<br />
vecchio, vestita <strong>di</strong> abito lungo con coccolla (mantello)<br />
ripiegata sul <strong>di</strong>nnanzi <strong>di</strong> color oscuro marrone, ha<br />
una fisionomia dolcissima che ispira venerazione: ha i<br />
guanti rosso scuri. Ha la sua mitra <strong>di</strong> bellissima forma.<br />
(...E veniamo al passo più interessante).<br />
Teneva in mano un vecchio pastorale, che un vero vandalo<br />
Lonatese falegname <strong>di</strong>strusse, per sostituirvene uno<br />
<strong>di</strong> forma moderna e dorato, bello secondo l’o<strong>di</strong>erno gusto,<br />
ma che se io mi fossi trovato a <strong>Lonato</strong> nel 1854 ne avrei impe<strong>di</strong>ta<br />
la <strong>di</strong>struzione.<br />
Da queste parole possiamo trarre alcune importanti<br />
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