Qui - Porphyra
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mi imbarcai con lui sul legno alato di vele, 75<br />
e solcavo il mare salato.<br />
Dapprima navigai bene di certo, 30<br />
perché il vento spirava piacevolmente<br />
e il mare arrideva alla barca.<br />
Poi violento imperversò il fortunale del Nord;<br />
scuoteva la nave come lieve frasca,<br />
suscitava il frastuono di onde fragorose, 35<br />
aizzava l’acqua 76 con venti dai soffi ostili;<br />
ruggendo sballottava la nave su e giù<br />
come una bilancia squilibrata:<br />
su, giù, si agitava e non stava dritta.<br />
Stava per schiantarsi contro impervi scogli sottomarini, 40<br />
il pericolo della tempesta era manifesto.<br />
Non v’era porto sicuro, non v’era il sereno,<br />
o approdo in cui riparare a salvezza della nave:<br />
tutto era vento avverso, fracasso, turbine e bufera.<br />
Perciò eravamo preda di panico e nausea, 45<br />
i petti in subbuglio e i cuori turbati,<br />
finché, placati i venti avversi,<br />
approdammo faticosamente a porti sereni.<br />
Questo press’a poco foggiò e finse il sonno<br />
che, allora, malauguratamente mi prese, 50<br />
e poi volò via e ratto si dileguò.<br />
Ed io, destatomi e soppesando l’accaduto,<br />
feci molti profondi sospiri,<br />
augurandomi che l’amara visione del sogno<br />
non mi fosse funesta premonizione e presagio. 55<br />
Ma poi sconfiggevo questo pensiero,<br />
considerando solo fatua e fugace la visione<br />
che mi atterriva falsamente con paure vane.<br />
Ma essa era vera e mi preannunciava<br />
i mari, le tempeste delle mie sventure! 60<br />
Perché diffondermi in lunghi discorsi?<br />
Splendeva lucente l’Aurora,<br />
e il signore delle stelle, 77 fulgido luminare del giorno<br />
asceso dalla terra si tratteneva lassù.<br />
Ed ecco che subito mi giunge addosso 65<br />
il funesto messaggio, pieno di amarezza.<br />
« Accompagnerai il sebastos » -diceva-<br />
a Gerusalemme e in Palestina’.<br />
Colpito come da un pungolo dal messaggio,<br />
non fui disorientato, non cominciai a piangere, 70<br />
a versare lagrime dal ciglio.<br />
Se una cattiva novella piomba nelle orecchie,<br />
uccide l’anima e gela il cuore 78<br />
75 λινόπτερον: cfr. ESCHILO, Prometheus, v. 468: «λινόπτερ᾿ηὖρε ναυτίλων ὀχήματα».<br />
76 τὴν ὑγράν ἠγρίαινε: le due parole erano, nel greco bizantino, quasi omofone.<br />
77 In Breviarium historiae metricum, 140, è detto ἡμεροκράτωρ (“sovrano del giorno”).<br />
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