Qui - Porphyra

7 Cfr. Salmi 103 (102), 19.
ma il rapido piede, la veloce ala
dell’oppressiva sventura che mi trafiggeva
non conosce tregua, non conosce sosta.
Oh, avessi, anche per poco tempo,
la lingua che compiange di Geremia, 90
per lamentare i gravami dei miei mali,
ahi, ahi, e la tante mie disgrazie e miserie,
e i dardi della sorte maligna.
Fino a quando ti amerò, amara sorte mia?
Perché a tal punto mi tormenti e stritoli? 95
Hai ingoiato la ricchezza del mio sangue,
hai ingurgitato il grasso del mio corpo,
e hai toccato quasi il fondo delle mie viscere.
Perché mi massacri? Perché mi strangoli?
O sole, o luce, o cerchio danzante delle stelle, 100
perché non siete scomparsi vedendo tutto ciò?
O aurea città di Bisanzio,
sole della terra, bellezza senza fine,
Fino a quando ti guarderò solo in sogno?
Possa io, o amatissima, rivedere i tuoi splendori; 105
possa io, o luminosissima, rimirare il tuo volto!
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