31.05.2013 Views

Qui - Porphyra

Qui - Porphyra

Qui - Porphyra

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Se qualcuno mi avesse visto, avrebbe creduto che fossi il<br />

paralitico, 3<br />

vedendomi riverso nel letto come un cadavere.<br />

Così, dolorante, avvilito, stizzito,<br />

ruggivo, ero irritato, tormentato, schiacciato. 45<br />

O sole, i tuoi raggi possano non veder mai<br />

un uomo oppresso da cotanto peso.<br />

Perché, fosse egli un gigante, fosse anche di pietra,<br />

eguagli [in forza] i cedri del Libano,<br />

sarebbe apparso, ohimè, debole come una canna; 50<br />

si sarebbe piegato, ahimè, come le ruote 4 di un carro!<br />

O albero 5 che produci bile e amarezza<br />

e consiglio del malvagio Satana<br />

e sciagurata ingordigia dei primi uomini creati,<br />

che fecero bere alla miserabile stirpe umana 55<br />

oceani di mali!<br />

Così stavo, come un moribondo sul punto di spirare:<br />

una gamba immobilizzata,<br />

come un albero quasi senza vita, morivo;<br />

perché i battiti del cuore zoppicavano: 60<br />

certo che i movimenti sbandavano!<br />

Ero senza mangiare, non potevo prender acqua;<br />

lo spazio delle viscere si restringeva<br />

perché lo sprone delle aspre sofferenze<br />

scacciava fame e sete. 65<br />

O Cristo, fa’ che non mi accada, neppure in sogno<br />

di vedere tali atroci dolori,<br />

ché se l'errore del sogno perdurasse<br />

e non si dissolvesse e dileguasse<br />

mi divorerebbe piuttosto Ade con la sue fauci voraci! 70<br />

Flagellato dalla malattia per tanto tempo,<br />

e sapendo che la sapiente arte dei seguaci d’Asclepio<br />

nulla avrebbe potuto,<br />

- solo pratica vuota e ciarliera -<br />

presi per forza un’altra via 75<br />

e dicendomi: il dado sia tratto 6<br />

iniziai a immergere il corpo nei bagni.<br />

O bagno, principio della mia guarigione,<br />

che porti tanta gioia agli infermi<br />

e che raddrizzasti le mie vie, 80<br />

voglio applaudirti con parole e suon di trombe;<br />

i gonfi fiumi dei tuoi benefici,<br />

benché sia ancora fioco di voce,<br />

riarso dal gran caldo delle prove.<br />

Il sole conosce il tramonto, e così la luna; 7 85<br />

3<br />

Cfr. nota 11 a II, 111.<br />

4<br />

Il ms. V ha ἁψῖδες, che è la corretta lezione classica; HORNA (p. 362) corregge in ἁψίδες per ragioni metriche.<br />

5<br />

Cfr. nota 2 a II, 33.<br />

6<br />

È la celebre frase di Cesare, che Costantino Manasse leggeva in PLUTARCO, Vita Caesaris, XXXII, 8, 4. Da notare<br />

che la frase fu, secondo Plutarco, pronunciata in greco: di conseguenza il verbo è un’imperativo futuro e non, come nel<br />

latino di Svetonio, un presente indicativo.<br />

29

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!