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Birra - Gustolocale

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Successivamente, in Mesopotamia, già si producevano oltre 20 birre con<br />

grano, orzo, ed altre da misture di cereali. Ma furono gli Egiziani che<br />

affinarono il gusto migliorandone la tecnica.<br />

Per quanto riguarda i Romani è da dire che, sebbene vi avessero dato il<br />

nome (birra deriva dal latino bibere, cioè bere, così come la parola<br />

spagnola cerveza deriva da Ceres, la dea greca dell’agricoltura) non ne<br />

erano granché amanti. I Romani preferivano il vino e consideravano la<br />

birra una bevanda ignobile. Tacito la chiamava “barbaro vino d’orzo”.<br />

Continuò, tuttavia, ad essere prodotta nei territori dell’Impero dove<br />

risultava difficile coltivare la vite. In Germania si è trovata un‘anfora per<br />

birra datata 800 anni prima di Cristo. In Italia il primo monastero che<br />

produsse birra fu quello fondato da San Colombano nel Piacentino,<br />

attorno al 700. Stranamente, fino a Medioevo la produzione di birra era<br />

lavoro da donne (ma anche le donne babilonesi che producevano birra<br />

erano sacerdotesse del tempio), poi lentamente questa prerogativa<br />

svanì, man mano che la birra iniziò ad essere prodotta nei monasteri.<br />

Ma aveva dei detrattori molto importanti: Cecco Angiolieri, il poeta che<br />

scrisse “S’io fossi foco” parlava della birra come di una “fracida<br />

bevagna”.<br />

E se è vero che la birra veniva<br />

spesso considerata più salutare<br />

dell’acqua, un tempo spesso<br />

contaminata, è anche vero che<br />

aggiungevano alla birra una<br />

mistura d’erbe (chiamata Grut)<br />

che, a volte, risultava velenosa.<br />

Tutto cambiò con l’uso del<br />

luppolo: la birra<br />

assunse un<br />

aspetto ed un<br />

gusto simile al<br />

nostro. E così nel 1516 Guglielmo IV duca di Bavaria promulgò una<br />

“Legge sulla purezza della <strong>Birra</strong>”.<br />

Poco alla volta la birra dilagò in tutta Europa e divenne bevanda<br />

diffusissima quando, nel XIX secolo, con l’avvento della macchina a<br />

vapore e le successive invenzioni del motore elettrico e del frigorifero si<br />

poté approntare il metodo della “bassa” fermentazione. Fu in questo<br />

periodo che Pilsen, città della Repubblica Ceca assunse il primato della<br />

produzione della birra.<br />

Poche materie servono per fare la birra: acqua, cereali (solitamente orzo<br />

e poi mais e frumento), il luppolo che dà il gusto amaro, ed i lieviti.<br />

Vi sono numerosissime tipologie di birra, dalle Lager, nome generico che<br />

identifica le birre più comuni in ogni paese, alle Munchener, di Monaco<br />

a bassa gradazione, dalle birre d’Abbazia, ad alta fermentazione ed a<br />

gradazione alcolica elevata (sui nove gradi) alle raffinatissime<br />

“trappiste” che sono solo sei al mondo e prodotte in Belgio.<br />

Poi ci sono le Ale britanniche, di color scuro rame che prendono il nome<br />

dall’amaro del luppolo, alle stout irlandesi. Ed a tante birre servono tanti<br />

bicchieri, dal balloon al boccale, dal “calice a chiudere” alla pinta, dallo<br />

stivale al Weizenbecker da mezzo litro.<br />

Esiste una vera arte, nella spillatura, di produrre la schiuma che ha la<br />

funzione specifica di mantenere la temperatura della birra e di<br />

preservarne fragranza ed aroma. In questo sono maestri sia i tedeschi<br />

che i belgi.<br />

Utilizzata in cucina per la capacità di effettuare abbinamenti gastronomici<br />

importanti come il pollo alla birra è naturale compagna della<br />

pizza!<br />

Il consumo di birra sta crescendo da noi: siamo attorno ai 30 litri pro<br />

capite/anno, ben lontani 65 litri degli spagnoli e dal traguardo raggiunto<br />

dai belgi, con oltre 120 litri a testa!<br />

Pensate come cambiano le idee. Nel ‘700 il Redi scriveva: “Chi la<br />

squallida cervogia/alle labbra sue congiunge/presto muore, o raro<br />

giunge/ all’età vecchia e barbogia”.<br />

Non è molto tempo che Renzo Arbore faceva pubblicità alla birra e<br />

concludeva “Chi beve birra campa cent’anni”!<br />

Forse non ha ragione nessuno dei due, cosa ne dite?<br />

Alfredo Pelle<br />

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