Luigi Narni Mancinelli Scene del mostro Immaginario ... - ImageShack
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tomismo francese, quella di un ordinato razionalismo che bloccava al centro tutte le possibili fughe<br />
moderate o rivoluzionarie. Montini ebbe paura <strong>del</strong> nuovo e bloccò le spinte innovatrici provenienti<br />
dal basso fino a proclamare decisi stop come nell'enciclica Humanae Vite in tema di morale<br />
sessuale mentre sosteneva decisamente la Democrazia Cristiana appoggiandosi ai suoi referenti<br />
storici degli universitari cattolici <strong>del</strong>la Fuci di cui era stato Assistente, le correnti sociali <strong>del</strong>la Dc e<br />
Aldo Moro in particolare. Rinchiuso nelle stanze vaticane dall'assedio di destra e sinistra, Montini<br />
sentiva salire le sataniche esalazioni e percepiva un attacco subdolo fatto alla Chiesa dall'interno in<br />
maniera infida. Da che stanza provenivano i fumi di Satana? Da quelle <strong>del</strong>la teologia modernista o<br />
da quelle <strong>del</strong>la Curia conservatrice che stringeva accordi economici inconfessabili con le logge<br />
massoniche, la criminalità organizzata e la destra eversiva? Si sarebbe tentati di pensare che Paolo<br />
VI dovesse temere più le seconde mentre era preoccupato molto più probabilmente dalle prime. Il<br />
rapimento <strong>del</strong> suo amico personale Aldo Moro fu la strettoia finale in cui si trovò relegato Montini e<br />
tutta la sua dolente figura intellettuale fu sovrastata dalla tragedia di un potere contrastato coi mezzi<br />
ambigui <strong>del</strong> tradimento e <strong>del</strong>la sfida violenta. Si dice che nell'accorato appello agli “uomini <strong>del</strong>le<br />
Brigate Rosse” di liberare Aldo Moro sia stata aggiunta quella decisiva postilla “senza condizioni”<br />
dopo un'imposizione giunta dall'esterno, dal mondo <strong>del</strong>la politica democrstiana. Si dice pure che a<br />
vergare quelle parole su un bigliettino si stato Giulio Andreotti, il politico cattolico di lungo corso<br />
avvezzo ad ogni diavoleria, non a caso soprannominato “Belzebù”. “Mercoledì 15 Novembre 1972.<br />
Festa di Sant'Alberto Magno, maestro di san Tommaso. Il Papa parla a seimila pellegrini convenuti<br />
all'udienza generale <strong>del</strong>e terzo mercoledì <strong>del</strong> mese. E' un discorso lungo e complesso, le parole<br />
spesso giungono solo a tratti alla folla che ascolta, stupita e sconcertata, in un silenzio assoluto.<br />
“...Uno dei bisogni maggiori è la difesa da quel male che chiamiamo il Demonio. Prima di chiarire<br />
il nostro pensiero invitiamo il vostro ad aprirsi alla luce <strong>del</strong>la fede sulla visione <strong>del</strong>la vita<br />
umana...Tutto ha un senso, tutto ha un fine, tutto ha un ordine...La visione cristiana <strong>del</strong> cosmo e<br />
<strong>del</strong>la vita è pertanto trionfalmente ottimista...Ma è completa questa visione? E' esatta? Nulla ci<br />
importano le deficienze che sono nel mondo? Le disfunzioni <strong>del</strong>le cose rispetto alla nostra<br />
esistenza? Il dolore, la morte? La cattiveria, la cru<strong>del</strong>tà, il peccato, in una parola, il male? E non<br />
vediamo quanto male è nel mondo? Non è forse questo un triste spettacolo, un inesplicabile<br />
mistero?...Lo troviamo nel regno <strong>del</strong>la natura, dove tante sue manifestazioni sembrano a noi<br />
denunciare un disordine. Poi lo troviamo nell'ambito <strong>del</strong>l'umano, dove incontriamo la debolezza, la<br />
fragilità, il dolore, la morte. Troviamo il peccato, perversione <strong>del</strong>la libertà umana, e causa profonda<br />
<strong>del</strong>la morte, perchè distacco da Dio fonte <strong>del</strong>la vita, e poi, a sua volta, occasione ed effetto d'un<br />
intervento in noi e nel nostro mondo d'un agente oscuro e nemico, il Demonio. Il male non è più<br />
soltanto una deficienza, ma un'efficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore.<br />
Terribile realtà. Misteriosa e paurosa...Sappiamo che questo essere oscuro e conturbante esiste<br />
davvero, e che con proditoria astuzia agisce ancora : è il nemico occulto che semina errori e<br />
sventure nella storia umana...E' lui il perfido e astuto incantatore, che in noi sa insinuarsi, per via<br />
dei sensi, dalla fantasia, dalla concupiscenza, <strong>del</strong>la logica utopistica...E' su questo Demonio e sugli<br />
influssi che egli può esercitare e sulle singole persone, come sulle comunità, su intere società, o su<br />
avvenimenti, un capitolo molto importante <strong>del</strong>la dottrina cattolica da ristudiare, mentre oggi poco lo<br />
è...Vi sono segni, e quali, <strong>del</strong>la presenza <strong>del</strong>l'azione diabolica? E quali sono i mezzi di difesa contro<br />
così insidioso pericolo? La risposta alla prima domanda impone molta cautela, anche se i segni <strong>del</strong><br />
Maligno sembrano talora farsi evidenti...Il problema <strong>del</strong> male rimane uno dei più grandi e<br />
permanenti problemi per lo spirito umano...'Siamo nati da Dio, e tutto il mondo è posto sotto il<br />
Maligno'...Il cristiano dev'essere militante : deve essere militante e forte; e deve talvolta ricorrere a<br />
qualche esercizio ascetico speciale per allontanate certe incursioni diaboliche...Padre nostro, liberaci<br />
dal male!”[17]. Come nel Libro di Giobbe nel dramma di Parazzoli sono Dio e il Maligno a<br />
stringere una scandalosa scommessa, vedere se il servo fe<strong>del</strong>e rimane saldo durante le avversità.<br />
Oggetto <strong>del</strong> gioco tra il Bene e il Male è il pontefice italiano che, come Giobbe, verrà messo alla<br />
prova nei suoi affetti più cari. Aldo Moro verrà ucciso, Montini morirà solo tre mesi dopo. Nel<br />
momento più drammatico <strong>del</strong>la sfida, il Paolo VI denuncia al mondo intero che sulla scena è<br />
presente un terzo incomodo, un <strong>mostro</strong> potente, che cambia le regole <strong>del</strong> gioco intervenendo in