Luigi Narni Mancinelli Scene del mostro Immaginario ... - ImageShack
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fondamentale può apparire scandalosa e anacronistica agli occhi di una contemporanea scienza<br />
antropologica, eppure in Europa, dopo il secolo dei lumi nel pieno <strong>del</strong>lo sviluppo <strong>del</strong> positivismo<br />
scientifico e <strong>del</strong> razionalismo ci troviamo di fornte ad uno studio naturalistico che vuole imporre la<br />
presenza <strong>del</strong> <strong>mostro</strong> nello stesso studio scientefico e conferirgli una piena legittimità ed uno statuto<br />
autonomo. Il <strong>mostro</strong> non è un uomo deforme da studiare o da curare eventualmente, l'individuo che<br />
presenta gravi anomalie anatomiche qualitativamente e quantitativamente eccedenti la norma può<br />
essere considerato un'essere a sé stante che apre lo sviluppo di qualcosa di nuovo, forse una nuova<br />
specie oppure un unicum non ripetibile che può paragonarsi ad altre anomalie gravi di diversa<br />
portata. Questo irrompere <strong>del</strong> <strong>mostro</strong> nella scena scientifica non potrà che avere <strong>del</strong>le conseguenze<br />
importanti nel futuro, anche quando questa enorme eresia verrà successivamente reintegrata in una<br />
più sobria considerazione <strong>del</strong>le anatomie devianti degli esseri umani. Pensiamo all'opera di un<br />
Cesare Lombroso che individuerà nella categoria dei 'mattoidi' una classe di primitivi più prossimi<br />
ai primati infraumani che all'homo sapiens, una classe di uomini fisicamente determinati da<br />
particolari tratti somatici comuni rispecchianti l'appartenenza ad una soglia indefinita tra il genio e<br />
la follia, caratteristiche mostruose poi definite nella figura <strong>del</strong> <strong>del</strong>inquente congenito, elemento<br />
pericoloso per lo sviluppo <strong>del</strong>la società da cui la stessa avrebbe dovuto difendersi<br />
conseguentemente con la pena di morte in alcuni casi. Se il <strong>mostro</strong> ottocentesco di Sant-Hilaire<br />
veniva studiato e dissezionato con l'immagine degli arti scomposti e messi nei barattoli di formalina<br />
nello studio <strong>del</strong>lo scienziato, il <strong>del</strong>inquente mattoide di Lombroso verrà schedato, fotografato ad uso<br />
dei dossier <strong>del</strong>la polizia per combattere la sua possibile infezione sul resto <strong>del</strong>la società. Il <strong>mostro</strong><br />
perdeva la sua innocua autonomia statutaria ma, rientrando nella specie umana faceva molta più<br />
paura in questa rinnovata promiscuità e comunanza con la specie, di cui mostrava i possibili tratti<br />
più terribili. La forma di ibrido veniva quindi ricondotta alla sua essenza di uno scarto interno<br />
all'umanità, alla deformazione in sé e non più nella coscienza di un'alterità assoluta ed irriducibile<br />
all'umano. Il razionalismo ha dovuto confrontarsi con il <strong>mostro</strong> sin dall'inizio, sin dalla chiusura di<br />
un'epoca maggiormente aperta al magico, al soprannaturale ed all'aspetto religioso o fantastico. Con<br />
il razionalismo, però, i mostri non sono scomparsi, si è solo aperta la discussione sul dove<br />
collocarli, se nell'ambito <strong>del</strong>la scienza o in quello <strong>del</strong>l'irrealtà, si è contaminato il campo <strong>del</strong>l'umano<br />
che costantemente muta con il progredire <strong>del</strong>l'evoluzione e con le nuove scoperte teconologiche.<br />
Anche secondo il fondamentale studio di Michel Foucault sull'archeologia <strong>del</strong>le anormalità vi è<br />
questo passaggio storico dalle forme di mostruosità catalogate nella loro configurazione ibrida a<br />
quelle degli anormali <strong>del</strong> periodo disciplinare ottocentesco. Il <strong>mostro</strong> umano, l'individuo da<br />
correggere ed il bambino masturbatore, sono i precursori <strong>del</strong>l'anormale, <strong>del</strong> protagonista di quella<br />
anomala effrazione <strong>del</strong>la norma che la società dovrà contenere. Sempre seguendo l'importante<br />
lezione di Foucault <strong>del</strong> 1975 la nascita <strong>del</strong>la Teratologia viene anticipata ad alcuni decenni prima<br />
<strong>del</strong> trattato di Saint Hilaire : “Tutti questi argomenti di teratologia giuridica sono sviluppati in un<br />
libro molto interessante e che mi sembra di primaria importanza per comprendere l'origine e lo<br />
sviluppo <strong>del</strong> problema giuridico-naturale, giuridico-medico <strong>del</strong> <strong>mostro</strong>. Si tratta <strong>del</strong> libro di un prete<br />
che che si chiamava Cangiamila che nel 1745 ha pubblicato un testo intitolato Trattato di<br />
embriologia sacra, in cui troviamo la teoria giuridico-naturale, giuridico biologica <strong>del</strong> <strong>mostro</strong>. Il<br />
<strong>mostro</strong>, dunque, nel XVIII secolo, appare ed entra in azione al punto di congiunzione <strong>del</strong>la natura e<br />
<strong>del</strong> diritto. Esso porta con sé la trasgressione naturale, la mescolanza <strong>del</strong>le specie, la confusione dei<br />
limiti e dei caratteri. Ma è <strong>mostro</strong> solo perché è anche un labirinto giuridico, una violazione e un<br />
impiccio <strong>del</strong>la legge, una trasgressione e una indecidibilità al livello <strong>del</strong> diritto. Il <strong>mostro</strong>, insomma<br />
è, nel XVIII secolo, un complesso giuridico-naturale”[4].<br />
c) Mostri a confronto<br />
L'immagine principale <strong>del</strong> <strong>mostro</strong> rimane quella di una abnormità deviante e i passaggi tra sfera<br />
<strong>del</strong>la anatomia a quelli <strong>del</strong>la morale, <strong>del</strong> peccato e <strong>del</strong>la struttura e conservazione di un dato ordine<br />
sociale si sono fatti sempre più frequenti : “Il discorso morale non ha mai esitato a estendere il