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si riferiva al cervello poiché è <strong>in</strong>serendo <strong>la</strong> chiave (ossia gli elementi su cui ragionare) che compren<strong>di</strong>amo, o si<br />

riferiva ad un’altra chiave? Pensai che <strong>in</strong> fondo non era fondamentale saperlo con certezza. Per poter<br />

comprendere ciò che il monaco aveva voluto raccontare nel suo <strong>mosaico</strong>, una bisognava attivar<strong>la</strong> (e per poterlo<br />

fare bisognava avere gli elementi su cui ragionare, che ritenevo mi fossero stati dati, o meglio, fatti vedere, anche se tutti<br />

non l’avevo ancora compresi), dell’altra bisognava comprendere l’importanza che avevano avuto nel<strong>la</strong> storia<br />

religiosa dei popoli i personaggi ed i simboli che il monaco aveva posto nel <strong>mosaico</strong> ed il racconto<br />

tramandato. E <strong>di</strong> quei nostri avi più <strong>di</strong> qualcuno <strong>di</strong> loro avevano fatto parte <strong>di</strong> mie visioni rive<strong>la</strong>trici dove<br />

rivedevo momenti delle loro vite rivivendoli come quelli <strong>di</strong> mie vite precedenti.<br />

Ma a causa del<strong>la</strong> mia ignoranza <strong>in</strong> merito ai vari argomenti, ed al<strong>la</strong> complessa ed <strong>in</strong>tricata matassa del<strong>la</strong> storia,<br />

soprattutto quel<strong>la</strong> nascosta, impiegherò molto tempo prima <strong>di</strong> capire a cosa fosse veramente legato il Co<strong>di</strong>ce<br />

che mi era stato mostrato, e capire che le figure <strong>di</strong> quei nostri avi erano legate anche ad un esperimento<br />

genetico che ne aveva mutato il DNA. Cosa questo aveva provocato, e che anche tutto il racconto del monaco<br />

era molto legato al DNA umano ed a quell’esperimento genetico fatto da esseri arrivati sul<strong>la</strong> Terra quando <strong>la</strong><br />

razza terrestre era forse ancora ai primor<strong>di</strong> dell’evoluzione. Per non <strong>di</strong>re quanto tempo impiegherò a capire un<br />

ultimo fatto, ma che era il più importante, e che spiegava <strong>la</strong> ragione <strong>di</strong> tutta l’opera. Che era quel<strong>la</strong> che faceva<br />

capire il motivo per cui non avremmo potuto superare il Passaggio nei tempi f<strong>in</strong>ali anche volta e perché <strong>la</strong><br />

Coscienza Cosmica avrebbe potuto non permetterci il Passaggio ancora una volta.<br />

<strong>Il</strong> Co<strong>di</strong>ce a cui <strong>in</strong> un primo momento pensai il monaco forse si riferiva, mi era nota perché ancor prima che<br />

<strong>in</strong>contrassi il <strong>mosaico</strong> sul<strong>la</strong> mia strada <strong>in</strong> una delle prime visioni mi era stata mostrato e <strong>in</strong> un’esperienza<br />

successiva ero conv<strong>in</strong>ta me ne fosse stato mostrato il significato. Ma quando poi <strong>in</strong>contrai il <strong>mosaico</strong> pensai<br />

che ciò che mi era stato fatto vedere fosse solo un elemento <strong>di</strong> cui servirmi per capire <strong>di</strong> chi Pantaleone stesse<br />

par<strong>la</strong>ndo nell’opera, a quali miti questa figura era da ricollegare nel<strong>la</strong> sua <strong>in</strong>carnazione presente, e come il<br />

DNA <strong>di</strong> cui siamo possessori fosse arrivato sul<strong>la</strong> Terra. Solo <strong>in</strong> seguito comprenderò che quanto raccontava il<br />

monaco era <strong>in</strong>vece legato all’<strong>in</strong>tervento sul co<strong>di</strong>ce genetico <strong>di</strong> extraterrestri sui terrestri e cosa l’esperimento<br />

<strong>di</strong> quegli alieni superficiali o poco amici aveva causato sul DNA dei terrestri. Un fatto che a sua volta,<br />

attraverso <strong>la</strong> catastrofe aveva riportato <strong>in</strong><strong>di</strong>etro <strong>la</strong> Terra ed i suoi abitanti nell’” Orologio Cosmico”.<br />

L’opera va guardata come ci <strong>in</strong>segnò a guardare le cose il nostro Leonardo da V<strong>in</strong>ci, cioè al contrario, e<br />

quanto ci racconta Pantaleone è il contrario <strong>di</strong> quanto cre<strong>di</strong>amo da svariati millenni.<br />

All’<strong>in</strong>terno del<strong>la</strong> Croce Pantaleone racconta una parte molto rappresentativa delle <strong>in</strong>carnazioni sul<strong>la</strong> terra del<br />

proprietario-a dell’anima, e <strong>di</strong> conseguenza, dei <strong>di</strong>versi comportamenti che contrad<strong>di</strong>st<strong>in</strong>sero il protagonista<br />

nelle varie <strong>in</strong>carnazioni da dopo l’episo<strong>di</strong>o che ci viene raccontato come <strong>di</strong>luvio.<br />

L’anima <strong>di</strong> cui ci racconta le <strong>in</strong>carnazioni Pantaleone, comprende sia il mito che delle vite vissuta <strong>in</strong> realtà, e<br />

non è l’anima <strong>di</strong> un personaggio comune, poiché è l’anima - o l’Ape Reg<strong>in</strong>a - per <strong>di</strong>r<strong>la</strong> con un simbolo- dal<strong>la</strong><br />

quale si sono moltiplicate le anime degli umani nei millenni.<br />

I primi personaggi del <strong>mosaico</strong> che bisogna riconoscere, sono quelli che Pantaleone ha nascosto <strong>di</strong>etro le<br />

figure dei due elefanti su cui poggia l’albero del<strong>la</strong> vita, poiché entrando nel<strong>la</strong> chiesa sono <strong>la</strong> prima cosa che ci<br />

troviamo <strong>di</strong> fronte. Albero del<strong>la</strong> Vita che oltre non essere una quercia come quasi sempre riportato <strong>in</strong> quelli<br />

dell’arte, è un fico che è anche senza ra<strong>di</strong>ci.<br />

<strong>Il</strong> gatto Gli elefanti del <strong>mosaico</strong> il topo<br />

Questi due elefanti simboleggiano i due fratelli Enki ed Enlil, ma Enki ed Enlil sono anche Osiride e Seth,<br />

<strong>in</strong>fatti come tali il monaco li ha <strong>di</strong>segnati <strong>in</strong> un’altra parte del <strong>mosaico</strong> che vedremo più avanti. Ma Enki ed<br />

Enlil sono probabilmente anche i fratelli Indra e Vrta del<strong>la</strong> religione Indù, Zeus e Poseidone e molti altri<br />

fratelli che i miti riportano con nomi <strong>di</strong>versi ma sempre <strong>in</strong>sieme e sempre <strong>in</strong> guerra tra <strong>di</strong> loro.<br />

L’elefante Enlil/Seth è più grande <strong>in</strong> quanto fratello maggiore e più ampio il suo mito essendo il <strong>di</strong>o (degli

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