Scarica la ricerca in formato PDF - Il mosaico di Otranto
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Dove sono i tre gruppi, a quello <strong>di</strong> s<strong>in</strong>istra, all’<strong>in</strong>izio del<strong>la</strong> massa <strong>di</strong> uom<strong>in</strong>i l’artista ha <strong>in</strong>serito due figure<br />
vestite, qu<strong>in</strong><strong>di</strong> evidenziandole dalle altre. Sempre <strong>in</strong> quel gruppo l’artista ha messo davanti a tutti degli<br />
anziani, <strong>di</strong> cui uno con un rotolo <strong>di</strong> carta una chiave <strong>in</strong> mano ed un uomo che sembra nascondersi <strong>di</strong>etro <strong>di</strong> lui;<br />
nel gruppo <strong>di</strong> centro, davanti a tutti l’artista ha messo un uomo con <strong>la</strong> barba con vic<strong>in</strong>o una figura che sembra<br />
sussurrargli all’orecchio; al gruppo <strong>di</strong> destra, davanti a tutti, ha messo un uomo con una croce. Poi sotto tutti<br />
loro, ha messo <strong>la</strong> figura del<strong>la</strong> donna coperta da un abito verde e <strong>la</strong> parte <strong>di</strong> una ruota <strong>in</strong> mano.<br />
Enoch ed Elia? Salomone ed Hiram? Maometto e Path? Gesù<br />
Quanto ci racconta Miche<strong>la</strong>ngelo è così evidente che non credo proprio l’artista fosse riuscito a farlo<br />
gabbando due papi, che sono sicura <strong>in</strong>vece, conoscessero bene e meglio dell’artista tutti i fatti che lui ci<br />
racconta nelle sue opere. Potremmo <strong>di</strong>re che l’opera <strong>di</strong> Miche<strong>la</strong>ngelo è <strong>la</strong> testimonianza palese che <strong>la</strong> Verità<br />
<strong>di</strong> cui parliamo, le alte gerarchie ecclesiastiche l’hanno sempre conosciuta. E come <strong>di</strong>ce un proverbio: se vuoi<br />
che un qualcosa non venga trovato, mettilo dove tutti possano vederlo. Ed è quello che è accaduto col<br />
Giu<strong>di</strong>zio Universale: l’abbiamo sempre avuto sotto gli occhi, ma non l’abbiamo mai capito perché <strong>la</strong> Verità<br />
che racconta è <strong>di</strong>versa da quel<strong>la</strong> che ci viene riferita dai massimi esponenti del<strong>la</strong> chiesa cattolica, qu<strong>in</strong><strong>di</strong><br />
guardando le figure dell’opera non siamo <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> fare i logici collegamenti tra quanto ci viene raccontato e<br />
le figure presenti.<br />
Miche<strong>la</strong>ngelo nel Giu<strong>di</strong>zio Universale <strong>in</strong>tendeva raccontarci due perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> tempo, <strong>di</strong>visi da un prima ed un<br />
dopo dal<strong>la</strong> figura <strong>di</strong> Maria e <strong>la</strong> figura <strong>di</strong> colui che viene ritenuto Gesù risorto prima, e con l’altra figura sotto<br />
<strong>di</strong> loro poi. Che è una figura <strong>di</strong> cui parleremo più avanti.<br />
Maria ed il Gesù risorto che ..ma il Gesù risorto potrebbe avere lo cioè voler rappresentare<br />
<strong>di</strong>vidono i due tempi.. stesso significato <strong>di</strong> questa immag<strong>in</strong>e l’Androg<strong>in</strong>ia dell’Anima <strong>in</strong> Maria<br />
che è <strong>in</strong> S. Maria <strong>in</strong> Trastevere.. che aveva <strong>in</strong> se l’Increato<br />
<strong>Il</strong> primo tempo <strong>di</strong> cui ci racconta l’artista riguarda quando sul<strong>la</strong> terra si credeva ancora nel<strong>la</strong> Grande Madre e<br />
nel Femm<strong>in</strong><strong>in</strong>o Sacro, che nell’opera è riferito al<strong>la</strong> parte dove sono più donne <strong>di</strong>vise <strong>in</strong> due gruppi. Di cui uno<br />
potrebbe essere il popolo che precedette Sumeri e Babilonesi, l’altro potrebbe essere degli antichi Egizi<br />
mischiato con i primi ebrei. E per questo da quel<strong>la</strong> parte l’artista ha posto Maria.<br />
Nel periodo <strong>di</strong> tempo che l’artista <strong>in</strong>tendeva raccontarci del dopo Gesù, ha <strong>di</strong>viso <strong>in</strong> tre gruppi i popoli che<br />
riguardano quel tempo poiché sono tre i popoli separati dalle religioni monoteiste. Da quel<strong>la</strong> parte ha messo <strong>la</strong><br />
figura che non rappresenta però Gesù, ma il Cristo <strong>in</strong> Maria (ossia l’Increato o il Cristhos = ”sapere”), che con<br />
Gesù non ha proprio nul<strong>la</strong> a che vedere! Gesù con <strong>la</strong> croce sulle spalle ma non crocifisso, nell’opera è <strong>di</strong>p<strong>in</strong>to<br />
come capostipite davanti al gruppo che lo riguarda. E l’artista ha <strong>di</strong>p<strong>in</strong>to <strong>la</strong> figura vic<strong>in</strong>o a Maria, ritenuto<br />
Gesù risorto ma che non lo è, guardata <strong>in</strong> modo partico<strong>la</strong>re sia dal personaggio al<strong>la</strong> sua destra, sia dal<br />
personaggio al<strong>la</strong> sua s<strong>in</strong>istra, che potrebbe essere Salomone <strong>in</strong> quanto ha <strong>in</strong> mano <strong>la</strong> famosa chiave a lui<br />
collegata ed un rotolo <strong>di</strong> carta (non è Pietro poiché avrebbe due chiavi), sia dal personaggio del gruppo<br />
centrale, che da altre figure poste nell’opera. Tutti gli sguar<strong>di</strong> sembrano essere su <strong>di</strong> lui ma nessuno sembra<br />
occuparsi <strong>di</strong> Maria, a cui però, è de<strong>di</strong>cata l’opera. E sopra quelle due figure c’è il profeta Giona. Giona che<br />
significa colomba, l’animale legato ad Hecate ed alle altre Dee.