01.06.2013 Views

Scarica la ricerca in formato PDF - Il mosaico di Otranto

Scarica la ricerca in formato PDF - Il mosaico di Otranto

Scarica la ricerca in formato PDF - Il mosaico di Otranto

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Il</strong> <strong>mosaico</strong> <strong>di</strong> <strong>Otranto</strong><br />

<strong>in</strong>terpretazione del messaggio contenuto nel <strong>di</strong>segno del monaco Pantaleone


<strong>Il</strong> messaggio contenuto nell’opera del monaco Pantaleone ci permette <strong>di</strong> deco<strong>di</strong>ficare<br />

molto anche del messaggio contenuto nell’affresco “<strong>Il</strong> Giu<strong>di</strong>zio Universale” <strong>di</strong><br />

Miche<strong>la</strong>ngelo Buonarroti


Premessa<br />

L’<strong>in</strong>terpretazione che andrò a fare delle due opere, l’ho realizzata <strong>in</strong> seguito alle ricerche effettuate ma<br />

soprattutto cercando <strong>di</strong> <strong>in</strong>terpretare e comprendere esperienze def<strong>in</strong>ite mistiche e paranormali, che <strong>in</strong>sieme a<br />

sogni ed altre partico<strong>la</strong>ri esperienze che da oltre sette anni ormai mi tengono compagnia, mi raccontavano<br />

sempre dello stesso argomento.<br />

Ma nel tempo che viviamo è senz’altro <strong>di</strong>fficile credere che possa aver compreso il racconto contenuto <strong>in</strong><br />

queste opere grazie a tutto questo poiché, anche se scientificamente sappiamo ancora poco o nul<strong>la</strong> <strong>di</strong> cosa è<br />

composto l’uomo nel<strong>la</strong> sua parte non visibile, si vuole che certe esperienze vengano <strong>di</strong>mostrate e ciò (ancora)<br />

scientificamente non si è <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> farlo.<br />

Abbiamo stabilito l’esistenza dell’aura, ma non sappiamo ancora quasi nul<strong>la</strong> del<strong>la</strong> sua funzione, come<br />

sappiamo ancora troppo poco <strong>di</strong> come agisce il nostro cervello <strong>di</strong> cui sembra usiamo solo il 3/5%. Come<br />

ancora non siamo <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> capire qual è il compito <strong>di</strong> quelle parti <strong>di</strong> DNA che sono state catalogate da<br />

alcuni <strong>ricerca</strong>tori come spazzatura genetica. Madre Natura non crea ne produce cose che non servono! Qu<strong>in</strong><strong>di</strong><br />

il non credere o dubitare dell’esistenza <strong>di</strong> manifestazioni paranormali e mistiche (che vanno comunque decriptate<br />

e comprese e non è semplice) non ha molto senso, sarebbe più opportuno pensare e <strong>di</strong>re che ancora non siamo <strong>in</strong><br />

grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare scientificamente certe cose e chissà quando lo saremo.<br />

Questa <strong>in</strong>credulità non è un’esclusiva degli scienziati ma caratterizza <strong>la</strong> maggior parte delle persone perché,<br />

come scrisse anche Osho, quando tenti <strong>di</strong> spiegare il paranormale che vivi, poichè non prerogativa <strong>di</strong> tutti, e<br />

dal momento che dà comunque esperienze <strong>di</strong>verse per ogni <strong>in</strong><strong>di</strong>viduo, ti può credere e capire solo chi certe<br />

esperienze le vive.<br />

Veniamo tutti dal<strong>la</strong> stessa Matrice orig<strong>in</strong>ale, e venendo tutti dal<strong>la</strong> stessa Matrice, come <strong>di</strong>ceva già Giovanni<br />

duemi<strong>la</strong> anni fa, siamo tutti dei. Tutte le <strong>in</strong>formazioni sono dentro <strong>di</strong> noi, ed è lì che dobbiamo andarle a<br />

cercare per poi comprenderle per scoprire chi è il <strong>di</strong>o/dea <strong>in</strong> noi.<br />

Ma anche questo non è semplice farlo poiché, vibrando noi ad una bassa frequenza, esseri non positivi<br />

riescono ad <strong>in</strong>s<strong>in</strong>uarsi nei nostri corpi sottili, e manovrandoci come marionette, ci portano fuori strada. <strong>Il</strong> loro<br />

obiettivo è non farci scoprire il <strong>di</strong>o/dea che dorme <strong>in</strong> ognuno <strong>di</strong> noi, e spesso, purtroppo, non lo scopriamo e<br />

soprattutto non scopriamo CHI veramente siamo.<br />

PROLOGO<br />

Cent<strong>in</strong>aia <strong>di</strong> millenni fa, forse come scriveva Howard Phillips Lovercraft <strong>in</strong> quelle che ci ha raccontato come<br />

favole, quando l’essere umano terrestre si era già probabilmente evoluto, questi potrebbe essersi ibridato con<br />

le più razze extraterrestri che a quel tempo si contendevano il dom<strong>in</strong>io del<strong>la</strong> Terra (ed il che potrebbe giustificare<br />

<strong>la</strong> <strong>di</strong>versità delle razze terrestri esistenti sul<strong>la</strong> terra), o forse, come leggeva Zaccharia Sitch<strong>in</strong> dalle tavole sumere<br />

antiche oltre 400.000 anni, cioè quando arrivarono sul<strong>la</strong> terra gli Anunnaki provenienti da Nibiru con a capo<br />

gli Enki ed Enlil, da quell’essere già esistente sul<strong>la</strong> terra, quegli Anunnaki potrebbero aver creato il lulu, cioè<br />

il <strong>la</strong>voratore primitivo che molti <strong>ricerca</strong>tori identificano come l’uomo o <strong>la</strong> razza da cui <strong>di</strong>scen<strong>di</strong>amo.<br />

Tempi lontani che però non sembrano co<strong>in</strong>cidere valutando una serie <strong>di</strong> elementi.<br />

Analizzando e riflettendo su questi elementi, quanto letto attraverso le ricerche, ed anche sul racconto che fa<br />

dei rettiliani Credo Mutwa, uno sciamano Zulu, quel nostro passato sembrerebbe essere molto più vic<strong>in</strong>o oltre<br />

suggerirci che potrebbe non essere stato una scimmia, come qualcuno ipotizza, l’essere da cui gli elohim<br />

presero il DNA per creare il lulu.<br />

Inoltre Pantaleone nel suo <strong>mosaico</strong>, che per il messaggio criptato contenuto è l’opera su cui maggiormente<br />

rifletteremo, <strong>di</strong>segnando vic<strong>in</strong>o a Noè gli uom<strong>in</strong>i vissuti prima del <strong>di</strong>luvio come normali falegnami<br />

probabilmente ci voleva <strong>di</strong>re che quegli uom<strong>in</strong>i, oltre non avere caratteristiche animalesche avevano già<br />

un’anima più leggera, qu<strong>in</strong><strong>di</strong> con più Coscienza. Ed una Coscienza evoluta, se erano solo om<strong>in</strong>i<strong>di</strong>, non<br />

avrebbero potuta aver<strong>la</strong> quelli su cui sperimentarono gli Anunnaki. Disegnando <strong>in</strong>vece gli uom<strong>in</strong>i vissuti<br />

dopo il <strong>di</strong>luvio come fabbri, il monaco probabilmente ci voleva <strong>di</strong>re che dopo il <strong>di</strong>luvio l’anima <strong>di</strong> quegli<br />

umani <strong>di</strong>venne più pesante. Questo dovrebbe significare che l’anima <strong>di</strong> quei terrestri che erano falegnami,


<strong>in</strong>vece <strong>di</strong> andare avanti ed alleggerirsi ancora, dopo il <strong>di</strong>luvio, appesantendosi, tornò <strong>in</strong><strong>di</strong>etro. Perché tornò<br />

<strong>in</strong><strong>di</strong>etro? E perché avvenne il <strong>di</strong>luvio?<br />

Non credo che quello che ci è arrivato tramandato come <strong>di</strong>luvio sia accaduto come molti <strong>ricerca</strong>tori e<br />

scienziati pensano a causa <strong>di</strong> una ciclicità che riguarda <strong>la</strong> Terra. Quel<strong>la</strong> che è creduta una ciclicità potrebbe<br />

essere determ<strong>in</strong>ata <strong>in</strong>vece dal molto tempo che gli extraterrestri stanno sperimentando il loro DNA con quello<br />

dei terrestri come sembra emergere ormai dalle ricerche e dalle pubblicazioni <strong>di</strong> svariati <strong>ricerca</strong>tori, e dal fatto<br />

che da quel momento quel<strong>la</strong> che è l’Intelligenza Superiore che rego<strong>la</strong> tutte le cose non ci ha più riconosciuto.<br />

<strong>Il</strong> mo<strong>di</strong>ficare geneticamente l’uomo e <strong>la</strong> natura potrebbe essere un errore fatto più volte anche <strong>in</strong> passato, o<br />

semplicemente dalle civiltà evolute già vissute sul<strong>la</strong> terra <strong>di</strong> cui com<strong>in</strong>ciamo ad avere ormai svariate prove, o<br />

da extraterrestri come potrebbero aver voluto raccontarci molti artisti del passato con opere dove hanno<br />

<strong>in</strong>serito le figure <strong>di</strong> coloro che cre<strong>di</strong>amo solo miti.<br />

Alcune opere <strong>di</strong> artisti con i miti<br />

Rama e Sita Venere Vulcano Venere e MercurioTyche e Plutone Venere e Saturno Giove e le N<strong>in</strong>fe Adone e Vener e Satiro e N<strong>in</strong>fa<br />

del Padovan<strong>in</strong>o <strong>di</strong> Pouss<strong>in</strong> con Cupido con Amore J. de Palma<br />

Sperimentazioni sulle quali, puntualmente, quando è arrivato il momento, <strong>la</strong> Grande Coscienza, non<br />

riconoscendoli, non ha permesso il Passaggio del<strong>la</strong> Terra e dei suoi abitanti al grad<strong>in</strong>o superiore.<br />

Ne credo che il <strong>di</strong>luvio, come scritto negli antichi testi, fu provocato dal <strong>di</strong>o extraterrestre del<strong>la</strong> bibbia, che<br />

probabilmente se lo attribuì per apparire più potente. Credo che anche l’ultima catastrofe terrestre accadde a<br />

causa degli esperimenti genetici degli elohim. Quel<strong>la</strong> che è <strong>la</strong> Coscienza Superiore evidentemente valutò che<br />

quei terrestri non potevano salire, e quando <strong>la</strong> Terra ed i suoi abitanti si trovarono davanti al<strong>la</strong> Porta <strong>di</strong><br />

Passaggio per il transito al grad<strong>in</strong>o superiore, non apri <strong>la</strong> Porta ed avvenne <strong>in</strong>vece quello che conosciamo<br />

come <strong>di</strong>luvio. Questo probabilmente riportò tutti i terrestri che si salvarono <strong>in</strong><strong>di</strong>etro <strong>in</strong> quello che è l’orologio<br />

Cosmico.<br />

La nuova razza che approfittando del <strong>di</strong>luvio anche Enlil voleva sterm<strong>in</strong>are, <strong>in</strong>vece con l’aiuto <strong>di</strong> Enki a Noè<br />

ed al<strong>la</strong> sua famiglia, si salvò. Dopo il <strong>di</strong>luvio, quegli elementi <strong>di</strong> quel<strong>la</strong> nuova razza, mischiandosi con i<br />

precedenti abitanti del<strong>la</strong> Terra che <strong>di</strong>versamente da Noè si erano salvati da soli, proliferò molto rapidamente.<br />

Gli appartenenti al<strong>la</strong> prima razza (i falegnami) mischiandosi con <strong>la</strong> nuova fecero perdere le loro tracce poiché<br />

pian piano non più <strong>di</strong>st<strong>in</strong>guibili ma anche perché, <strong>la</strong> prima razza, più remissiva, veniva elim<strong>in</strong>ata più<br />

facilmente dal<strong>la</strong> seconda <strong>in</strong> quanto più aggressiva.<br />

Questo, nel tempo, ha portato a far <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uire sempre più il numero degli orig<strong>in</strong>ali abitanti terrestri, o se<br />

vogliamo, dei falegnami o verg<strong>in</strong>i. Forse coloro appartenenti a quello che qualcuno chiamò poi il Ramo d’Oro<br />

se quel Ramo d’Oro non appartiene <strong>in</strong>vece al<strong>la</strong> razza ancora precedente.<br />

Ma le catastrofi, e <strong>la</strong> presenza più o meno cont<strong>in</strong>uativa degli extraterrestri sul<strong>la</strong> Terra nei millenni ha portato<br />

pian piano quelle genti semplici, oltre <strong>di</strong>menticare chi erano e quali fossero le loro orig<strong>in</strong>i, anche a credere ed<br />

adorare un extraterrestre credendolo <strong>di</strong>o <strong>di</strong>menticando l’antico culto verso <strong>la</strong> Grande Dea Madre. Altro fatto<br />

che probabilmente generò e genera il risentimento del vero Dio, che come affermò anche papa Alb<strong>in</strong>o<br />

Luciani, è prima <strong>di</strong> tutto Madre. Una Madre che vuole essere riconosciuta ed adorata per quel che realmente è<br />

e rappresenta.<br />

Fatti, come vedremo, che il monaco Pantaleone già nel 1165 conosceva e narrava criptati nel <strong>mosaico</strong>, che è<br />

un’opera fatta appositamente per far giungere f<strong>in</strong>o a noi per metterci <strong>in</strong> guar<strong>di</strong>a nei confronti <strong>di</strong> questo<br />

<strong>in</strong>fausto passaggio cosmico. Che è il Passaggio che stiamo attualmente vivendo e che non sappiamo ancora<br />

quale esito f<strong>in</strong>ale avrà.<br />

Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> tutto potrebbe essere il contrario <strong>di</strong> quanto cre<strong>di</strong>amo da svariati millenni ma senz’altro fatti conosciuti<br />

e mai sve<strong>la</strong>ti dalle alte gerarchie ecclesiastiche, e senz’altro fatti conosciuti anche da coloro che <strong>di</strong>vennero poi


i Temp<strong>la</strong>ri. Che probabilmente non <strong>di</strong>chiararono pubblicamente quanto avevano trovato sotto al Tempio <strong>di</strong><br />

Salomone(?) forse per ricavarne dei privilegi.<br />

Pantaleone, criptandolo, nel <strong>mosaico</strong> ci racconta tutto questo ed ancora altro <strong>in</strong> quanto, essendo esseri pensanti<br />

(dei <strong>di</strong>ceva Giovanni!) e non animali, tutto questo avremmo dovuto saperlo aff<strong>in</strong>chè ognuno comprendesse quali<br />

erano le sue gran<strong>di</strong> responsabilità, nei confronti del<strong>la</strong> propria Anima, del<strong>la</strong> propria Razza, e del Pianeta, ma ci<br />

è stato nascosto.<br />

Speriamo che ci risvegliamo <strong>in</strong> tempo e che questa volta tutto questo lo compren<strong>di</strong>amo ed impariamo a stare<br />

<strong>in</strong> guar<strong>di</strong>a. E visto che Madre Natura dovrebbe essere riuscita a recuperare <strong>in</strong> gran parte il danno che fu<br />

arrecato al<strong>la</strong> razza che a suo tempo viveva sul pianeta Terra, che siamo ancora <strong>in</strong> tempo per riparare ai nostri<br />

errori presenti e passati, tutto vada bene, e f<strong>in</strong>almente questo Passaggio riesca. Se riusciremo a far aprire le<br />

porte dell’<strong>in</strong>ferno nel quale ci hanno fatto cadere, il Velo si alzerà, ed uscendo da questa dolorosa valle <strong>di</strong><br />

<strong>la</strong>crime term<strong>in</strong>eranno tutti i dolori, le sofferenze, le <strong>in</strong>giustizie, e forse, come scriveva Sigismondo Fanti,<br />

ammireremo l’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito dell’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito e vedremo astronavi amiche transitare nel nostro cielo.<br />

Come ho saputo del <strong>mosaico</strong> <strong>di</strong> Pantaleone<br />

Ho scoperto l'esistenza del <strong>mosaico</strong> nell'ottobre 2007, grazie ad una ragazza del centro <strong>di</strong> Umberto <strong>di</strong> Grazia<br />

che mi parlò del<strong>la</strong> conferenza sul <strong>mosaico</strong> tenutasi <strong>la</strong> sera prima da Francesco Corona nello stesso centro.<br />

L’entusiasmo con cui <strong>la</strong> ragazza mi raccontava quanto detto da Corona sul <strong>mosaico</strong> accese <strong>la</strong> mia curiosità,<br />

così cercai l’opera <strong>in</strong> <strong>in</strong>ternet dove trovai delle immag<strong>in</strong>i.<br />

Nell'immag<strong>in</strong>e che vedevo sullo schermo del computer, che credevo riguardasse <strong>la</strong> totalità dell'opera, capivo<br />

perchè quei personaggi erano presenti nel <strong>mosaico</strong>, ma non comprendevo il senso del racconto fatto nel<br />

<strong>di</strong>segno dal monaco. Com<strong>in</strong>ciai a cercare per saperne <strong>di</strong> più, conv<strong>in</strong>ta che non avevo <strong>in</strong>contrato per caso il<br />

<strong>mosaico</strong> sul<strong>la</strong> mia strada.<br />

Non ero molto <strong>in</strong>teressata ad una visita del luogo (<strong>in</strong> seguito ci andrò più volte) <strong>in</strong> quanto avevo letto che non<br />

avrei potuto vedere il <strong>mosaico</strong> nel<strong>la</strong> sua <strong>in</strong>terezza poichè coperto da panche ed altri arre<strong>di</strong> del<strong>la</strong> chiesa, così<br />

cercai dei libri <strong>di</strong> Grazio Gianfreda, il sacerdote che aveva scritto <strong>in</strong> merito ma erano <strong>in</strong>trovabili.<br />

Provai ad <strong>in</strong>viare email a persone che già avevano stu<strong>di</strong>ato o stu<strong>di</strong>avano il <strong>mosaico</strong> per saperne <strong>di</strong> più, ma<br />

anche quel<strong>la</strong> strada si rivelò <strong>in</strong>fruttuosa. F<strong>in</strong>almente, dopo tempo, <strong>in</strong> una libreria <strong>di</strong> Roma per caso trovai il<br />

sospirato libro: una rie<strong>di</strong>zione rivista ed aggiornata che conteneva anche <strong>la</strong> foto del <strong>mosaico</strong> che mi fece<br />

rendere conto che, oltre <strong>la</strong> parte che avevo visto <strong>in</strong> <strong>in</strong>ternet, il <strong>mosaico</strong> aveva anche due altre parti <strong>la</strong>terali.<br />

L’opera totale mi colpì subito, poiché grazie alle partico<strong>la</strong>ri esperienze che f<strong>in</strong>o ad allora avevo vissuto, già<br />

dal primo sguardo avevo compreso perché quei personaggi erano presenti nel <strong>mosaico</strong>. Soprattutto sapevo chi<br />

raffigurava <strong>la</strong> Diana posta <strong>in</strong> basso, e cosa volesse <strong>di</strong>re il monaco con quel<strong>la</strong> figura posta lì poiché era <strong>la</strong><br />

risposta che <strong>in</strong>vano andavo cercando da oltre tre anni e che sui libri non riuscivo a trovare. Ma dovevo<br />

comprendere il resto <strong>di</strong> quanto il monaco aveva voluto raccontare, e non era semplice. Non era semplice<br />

perché non conoscevo nul<strong>la</strong> del<strong>la</strong> materia che viene chiamata esoterismo, conoscevo poco o nul<strong>la</strong> delle varie<br />

religioni compresa quel<strong>la</strong> a cui appartenevo, e non era semplice perché non sono una persona eru<strong>di</strong>ta. Ma<br />

soprattutto non era semplice riflettere e ragionare con quel<strong>la</strong> spada <strong>di</strong> Damocle che mi sentivo sul<strong>la</strong> testa <strong>in</strong><br />

quanto ero venuta a sapere solo da qualche mese del 2012, del calendario Maya, e le varie tesi e domande che<br />

l’arrivo <strong>di</strong> questo anno provocavano. In più non sapevo nul<strong>la</strong> <strong>di</strong> alieni ed extraterrestri, che prima che vivessi<br />

esperienze personali legate a loro, paranormali e non, gli alieni erano stati per me solo un soggetto del<strong>la</strong><br />

fantasia <strong>di</strong> autori per fare dei film.<br />

Dopo aver cercato per mesi <strong>in</strong>utilmente aiuto e confronto per email ed attraverso le persone nuove che<br />

sembrava il dest<strong>in</strong>o avesse <strong>in</strong>iziato a mettere sul<strong>la</strong> mia strada, poiché ritenuto da loro <strong>in</strong>cre<strong>di</strong>bile quanto <strong>in</strong>vece<br />

per me era certo, mi sp<strong>in</strong>si <strong>in</strong> una prima <strong>in</strong>terpretazione dell’opera e <strong>la</strong> pubblicai <strong>in</strong> rete. Con l’auspicio che<br />

l’<strong>in</strong>terpretazione dell’opera facesse nascere una qualche <strong>di</strong>scussione utile su cui ragionare <strong>in</strong>sieme.<br />

Ma le cose <strong>di</strong>fficilmente vanno come ci si auspica. <strong>Il</strong> fatto che non fossi creduta era comprensibile. Io stessa<br />

più volte ho dubitato. Affermare <strong>di</strong> riuscire ad <strong>in</strong>terpretare l’opera attraverso esperienze paranormali era già<br />

<strong>in</strong>usuale, <strong>in</strong>oltre quanto scrivevo sconvolgeva totalmente quanto detto e creduto sulle religioni e sui loro<br />

fondatori f<strong>in</strong>o a quel momento, qu<strong>in</strong><strong>di</strong> come sperare <strong>di</strong> essere creduta? Ma purtroppo ciò era quanto deducevo


facendo <strong>la</strong> somma delle mie esperienze e quanto capivo il monaco per metterci <strong>in</strong> guar<strong>di</strong>a aveva voluto<br />

tramandare attraverso i <strong>di</strong>segni contenuti nel <strong>mosaico</strong>.<br />

Poiché non ero riuscita a spiegare nel<strong>la</strong> prima <strong>in</strong>terpretazione del <strong>mosaico</strong> tutte le figure umane e quelle <strong>di</strong><br />

alcuni animali simbolici che avevano fatto parte delle mie partico<strong>la</strong>ri esperienze, sollecitata da queste che<br />

proseguivano <strong>in</strong> modo pressante, cont<strong>in</strong>uai le ricerche e ripresi a riflettere e ragionare sulle mie partico<strong>la</strong>ri<br />

esperienze vissute passate e quelle che cont<strong>in</strong>uavo a vivere. Che non era un caso che ero venuta a conoscenza<br />

<strong>di</strong> quel <strong>mosaico</strong> ormai ero certa.<br />

Pur senza credere a tutto perché avevo imparato <strong>in</strong> prima persona che potevano arrivare.. ricor<strong>di</strong>.. non<br />

corrispondenti al vero (e questo perché gli alieni possono <strong>in</strong>trufo<strong>la</strong>rsi nei nostri sogni e forse anche nelle visioni per<br />

fare confusione su quanto ci <strong>di</strong>ce Anima), ragionando <strong>di</strong> nuovo sulle mie partico<strong>la</strong>ri esperienze dopo un po’ <strong>di</strong><br />

tempo compresi che <strong>la</strong> strada che avevo <strong>in</strong>trapreso <strong>in</strong> precedenza era una strada chiusa del Labir<strong>in</strong>to, e che <strong>la</strong><br />

mia <strong>ricerca</strong> sarebbe dovuta estendersi ben oltre le date su cui già avevo <strong>in</strong>dagato e ragionato poichè a causa<br />

del<strong>la</strong> mia ignoranza non avevo valutato <strong>in</strong> modo giusto alcune mie visioni. Ma andando avanti <strong>la</strong> mia strada<br />

sarà <strong>la</strong>stricata comunque da molti altri errori.<br />

Quando f<strong>in</strong>almente compresi (un po’ <strong>di</strong> più), mi resi conto <strong>di</strong> quanto, nonostante tutto, fosse limitato l’arco <strong>di</strong><br />

tempo storico su cui avevo <strong>in</strong>dagato e qual’era il motivo per cui come abitanti <strong>di</strong> questo pianeta stavamo<br />

vivendo i problemi che stiamo vivendo. Compresi che quelle che erano le nostre orig<strong>in</strong>i come abitanti <strong>di</strong><br />

questo pianeta partivano da ben più lontano <strong>di</strong> quanto ritenevano più <strong>ricerca</strong>tori, e mi apparve chiaro che <strong>la</strong><br />

teoria darw<strong>in</strong>iana non era esatta poiché, oltre che l’uomo non poteva essersi evoluto dal<strong>la</strong> scimmia terrestre,<br />

c’era <strong>la</strong> possibilità che potesse essere stato trapiantato già come tale sul<strong>la</strong> Terra da un altro pianeta. E<br />

leggendo quanto antichi testi tramandavano, mi conv<strong>in</strong>si che quelle persone che ritenevano <strong>di</strong> essere<br />

canalizzatori, per lo più erano persone manipo<strong>la</strong>te da esseri <strong>di</strong> altre <strong>di</strong>mensioni che vogliono portarci fuori<br />

strada. Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> non positivi, o quanto meno fuorvianti.<br />

Compresi tutto questo cercando <strong>di</strong> unire il cuore al<strong>la</strong> logica che mi suggeriva il cervello, compresi anche però,<br />

che questa mia certezza era ancora <strong>di</strong>fficile da raccontare, ancor meno facile a credere per gli altri, ma<br />

soprattutto provare. E questo perché ci erano state sempre nascoste verità importanti, <strong>in</strong>clusa quel<strong>la</strong><br />

dell’esistenza degli alieni. Un’esistenza che è sempre stata conosciuta e taciuta anche <strong>in</strong> ambienti religiosi e<br />

clericali.<br />

Dopo aver chiarito <strong>in</strong> me tali concetti, rileggendomi con <strong>di</strong>verso spirito analitico alcuni libri già letti, e con<br />

una cognizione <strong>di</strong>versa alcune parti del<strong>la</strong> Bibbia, riesam<strong>in</strong>ando e riflettendo sulle varie storie raccontate su ufo<br />

ed alieni, gli aneddoti legati a loro e quelli che mi erano accaduti <strong>in</strong> prima persona, compresi meglio ciò che il<br />

monaco voleva <strong>di</strong>re coi suoi <strong>di</strong>segni, come e quando ciò che Zaccaria Sitc<strong>in</strong> traduceva dalle tavole sumere<br />

legato agli esperimenti genetici fatti dagli alieni sui terrestri aveva dato risultati pieni, o quanto meno, quando<br />

colui scambiato per <strong>di</strong>o dai terrestri aveva deciso <strong>di</strong> creare una sua razza terrestre, e quando quel<strong>la</strong> razza<br />

<strong>in</strong>nestata com<strong>in</strong>ciò a mischiarsi con <strong>la</strong> razza già presente sul<strong>la</strong> terra. Pantaleone ce lo mostrava nel <strong>mosaico</strong><br />

mettendo Abramo Isacco e Giacobbe, nel<strong>la</strong> Bibbia si deduceva riflettendo sul<strong>la</strong> <strong>di</strong>versità dei figli <strong>di</strong> Isacco e<br />

Rebecca, Esaù e Giacobbe: Esaù era molto irsuto Giacobbe no. <strong>Il</strong> fatto che Esaù fosse irsuto era dovuto al<br />

fatto che aveva mantenuto il DNA del<strong>la</strong> razza già presente sul<strong>la</strong> Terra, Giacobbe non lo era poiché su <strong>di</strong> lui<br />

aveva prevalso il DNA degli extraterrestri arrivati dopo. Nel dare al mondo i suoi gemelli Rebecca ne aveva<br />

partorito uno col DNA orig<strong>in</strong>ale terrestre, mentre l’altro era un ibrido.<br />

Tutto <strong>di</strong>ventava un po’ più chiaro. Era più chiaro perché Giacobbe fosse il pre<strong>di</strong>letto <strong>di</strong> <strong>di</strong>o, chi fosse quel<br />

<strong>di</strong>o, e perché <strong>di</strong>sse a Rebecca che i suoi due figli avrebbero dato orig<strong>in</strong>e a due <strong>di</strong>fferenti nazioni. Diventava<br />

più chiaro perché dalle alte gerarchie ecclesiastiche Maria venisse def<strong>in</strong>ita Verg<strong>in</strong>e e perché <strong>di</strong> questo ne<br />

avevano fatto un dogma. E <strong>di</strong>ventava chiaro anche il motivo che aveva portato <strong>la</strong> grande follia <strong>di</strong> Hitler a<br />

sterm<strong>in</strong>are sei milioni <strong>di</strong> nostri fratelli Ebrei, <strong>in</strong>sieme a z<strong>in</strong>gari, omosessuali ed han<strong>di</strong>cappati e perché Pio XII<br />

non fece molto per aiutare gli Ebrei <strong>in</strong> tempo <strong>di</strong> guerra. E <strong>di</strong>ventava <strong>in</strong>tuibile che tipo <strong>di</strong> prove cercavano gli<br />

uom<strong>in</strong>i <strong>di</strong> Hitler nei d<strong>in</strong>torni <strong>di</strong> Montsegur, <strong>in</strong> Turchia ed <strong>in</strong> Tibet. Prove che probabilmente erano le stesse<br />

che cercava anche Napoleone prima <strong>di</strong> Hitler <strong>in</strong> Egitto.<br />

Nel<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione che seguirà, s<strong>in</strong>tetizzando e senza voler pretenderne l’esattezza storica (non si trova neanche<br />

sui libri!), spero <strong>di</strong> riuscire a riportare quanto ritengo <strong>di</strong> aver compreso ed imparato, sia dalle mie esperienze<br />

paranormali che dal mio camm<strong>in</strong>o <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> <strong>in</strong> modo tale da poterle <strong>in</strong><strong>di</strong>care anche a chi avrà <strong>la</strong> pazienza <strong>di</strong><br />

leggere quello che è il risultato delle mie ricerche f<strong>in</strong>o ad oggi.


<strong>Il</strong> racconto <strong>di</strong> Pantaleone abbraccia un tempo lungo svariati millenni, e del<strong>in</strong>ea non solo <strong>la</strong> storia religiosa non<br />

ufficiale dell’umanità perché arriva a consegnarci un ra<strong>di</strong>cale ed <strong>in</strong>atteso messaggio f<strong>in</strong>ale <strong>in</strong> grado <strong>di</strong><br />

illum<strong>in</strong>arci tra l’altro chi sia <strong>la</strong> vestita <strong>di</strong> Sole dell’Apocalisse <strong>di</strong> Giovanni, ed il Maitreya, ossia il Buddha del<br />

futuro che <strong>di</strong>sse Siddharta dopo <strong>di</strong> lui sarebbe arrivato, ma fa capire anche che tipo <strong>di</strong> messaggio questi<br />

avrebbe dovuto consegnare per mettere <strong>in</strong> guar<strong>di</strong>a l’Umanità nei tempi del<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e.<br />

Interpretazione del racconto contenuto nel <strong>mosaico</strong><br />

CENNI STORICI<br />

L'opera contenuta <strong>in</strong> quel<strong>la</strong> che è oggi una cattedrale de<strong>di</strong>cata al<strong>la</strong> Madonna, è del 1165 d.C., e da secoli è<br />

oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o da parte <strong>di</strong> appassionati e <strong>ricerca</strong>tori per tentare <strong>di</strong> comprendere il messaggio che il monaco<br />

volle <strong>la</strong>sciare ai posteri. F<strong>in</strong>ora però, sono state avanzate solo ipotesi <strong>di</strong> lettura. Questo accade perchè, secondo<br />

me, si parte dal presupposto sbagliato che il <strong>mosaico</strong>, essendo <strong>in</strong>serito <strong>in</strong> una chiesa cristiana, debba <strong>in</strong><br />

qualche modo essere rappresentativo <strong>di</strong> un messaggio evangelico. Nel <strong>mosaico</strong> esistono riferimenti al<strong>la</strong><br />

religione cattolica, tuttavia, come si avrà modo <strong>di</strong> spiegare <strong>in</strong> seguito, essi non sono connotati nel senso che ci<br />

si aspetterebbe.<br />

La monumentale opera pavimentale che mi acc<strong>in</strong>go a descrivere è <strong>in</strong>serita nel<strong>la</strong> Cattedrale <strong>di</strong> <strong>Otranto</strong>,<br />

cittad<strong>in</strong>a che si trova <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia <strong>di</strong> Lecce.<br />

La chiesa <strong>Il</strong> rosone <strong>Il</strong> <strong>mosaico</strong><br />

Questa città per <strong>la</strong> sua posizione logistica è sempre stata, sia <strong>in</strong> tempi antichi che moderni, crocevia <strong>di</strong> transiti<br />

che mettevano <strong>in</strong> comunicazione Oriente, Occidente, Europa ed Africa. Dal suo porto partirono anche i<br />

Crociati chiamati a liberare Gerusalemme.<br />

L'antica chiesa venne costruita sopra un tempio pagano de<strong>di</strong>cato al<strong>la</strong> dea M<strong>in</strong>erva, al quale furono aggiunte<br />

poi le due navate <strong>la</strong>terali.<br />

M<strong>in</strong>erva con <strong>la</strong> spada tra Geometria ed M<strong>in</strong>erva del Mantegna Le fi<strong>la</strong>trici (<strong>la</strong> favo<strong>la</strong> <strong>di</strong> Aracne) Cerchio nel grano<br />

Aritmetica Affresco <strong>di</strong> Paolo Veronese trionfo del<strong>la</strong> Virtù <strong>di</strong> Diego Velàzquez<br />

In orig<strong>in</strong>e il tempio pagano presentava un passaggio nascosto dove scale molto ru<strong>di</strong>mentali consentivano<br />

l'accesso al piano <strong>in</strong>feriore dove venivano celebrati altri riti. Cosa del resto molto comune a quasi tutti gli<br />

antichi luoghi <strong>di</strong> culto, comprese le pirami<strong>di</strong>.<br />

Per ammirare quanto già contenuto nel<strong>la</strong> cripta <strong>in</strong> quei tempi remoti, anche se con l’aggiunte <strong>di</strong> figure ed<br />

elementi del credo cattolico realizzati successivamente, per visitarlo oggi si può accedere <strong>in</strong> questo vano<br />

sotterraneo attraverso delle scale normali.<br />

Cripta


<strong>Il</strong> monaco basiliano Pantaleone, che ha ideato e costruito il <strong>mosaico</strong> dopo averne avuto mandato dal vescovo<br />

Gionata, viveva nel vic<strong>in</strong>o monastero <strong>di</strong> S. Nico<strong>la</strong> <strong>di</strong> Casole, che per quei tempi era un importante centro<br />

culturale religioso.<br />

I ruderi del monastero <strong>di</strong> San Nico<strong>la</strong> <strong>di</strong> Casole<br />

Considerando i simboli presenti nel <strong>mosaico</strong>, l'ipotesi vagliata f<strong>in</strong>ora da stu<strong>di</strong>osi e <strong>ricerca</strong>tori, è quel<strong>la</strong> che<br />

alcuni tra i primi Cavalieri Crociati, <strong>di</strong>venuti poi Cavalieri Temp<strong>la</strong>ri, avessero riportato qualcosa dalle loro<br />

battaglie <strong>in</strong> Oriente. Qualcosa i Temp<strong>la</strong>ri scoprirono, poiché duecento anni dopo che l’ord<strong>in</strong>e era stato<br />

riconosciuto e dopo che Filippo il Bello <strong>in</strong>teressato alle ricchezze dei temp<strong>la</strong>ri era riuscito ad <strong>in</strong>filtrare delle<br />

spie tra le loro fi<strong>la</strong>, questi qualcosa avevano scoperto, poichè nell’atto d’accusa emesso da Filippo il Bello nei<br />

confronti dei Temp<strong>la</strong>ri, Giuseppe Guidol<strong>in</strong> scrive che si leggeva testualmente che: "I Temp<strong>la</strong>ri <strong>in</strong> tutte le<br />

prov<strong>in</strong>ce hanno idoli, alcuni con tre facce, altri con una faccia so<strong>la</strong>, e certe volte un cranio umano; e tutti, o<br />

molti, o alcuni li adorano nelle loro assemblee come un Dio che può salvarli, arricchirli, far germ<strong>in</strong> are <strong>la</strong><br />

terra e far fiorire gli alberi ... Essi adorano un certo gatto che talvolta appare nelle loro assemblee, e ciò <strong>in</strong><br />

vituperio <strong>di</strong> Gesù Cristo e del<strong>la</strong> vera fede ..."<br />

Hecate trifacciale La Madonna trifacciale del<strong>la</strong> <strong>Il</strong> teschio vic<strong>in</strong>o al<strong>la</strong> Maddalena <strong>Il</strong> teschio del Guerc<strong>in</strong>o<br />

chiesa umbra <strong>di</strong> S. Pietro del<strong>la</strong> chiesa <strong>di</strong> Sa<strong>in</strong>t Baume St. Maxime<br />

Ma perché i Temp<strong>la</strong>ri presero ad adorare <strong>di</strong>v<strong>in</strong>ità femm<strong>in</strong>ili e sputare sull’immag<strong>in</strong>e <strong>di</strong> Gesù? Senz’altro sotto<br />

al tempio <strong>di</strong> Salomone(?) trovarono qualcosa d’importante che li illum<strong>in</strong>ò, e probabilmente non era un grande<br />

tesoro <strong>in</strong> senso economico ma quasi certamente era un qualcosa che <strong>in</strong>sieme a dei documenti permise loro <strong>di</strong><br />

sapere a conoscere molte cose.<br />

Come vedremo andando avanti e scoprendo man mano <strong>di</strong> quale figura <strong>in</strong>tendesse par<strong>la</strong>rci Pantaleone<br />

attraverso il racconto criptato che ci ha narrato, comprenderemo che probabilmente i Temp<strong>la</strong>ri presero ad<br />

adorare e praticare il culto del<strong>la</strong> Grande Madre. Ed è soprattutto <strong>di</strong> Lei, ma anche cosa accadde sul<strong>la</strong> Terra alle<br />

sue Sacerdotesse ed noi terrestri a livello genetico, che il monaco ci racconta nel <strong>mosaico</strong> Lo fa attraverso i<br />

simboli legati alle donne mitiche <strong>in</strong> cui è stata riconosciuta <strong>la</strong> sua <strong>in</strong>carnazione. Su tutte queste donne mitiche,<br />

per le caratteristiche che il mito le attribuisce e valutando ciò che mi è arrivato, <strong>la</strong> figura <strong>di</strong> riferimento che<br />

prevale secondo me è Hecate, che è una figura <strong>di</strong> cui parleremo andando avanti.<br />

Ma cosa poteva essere stato che aveva portato a scavare un certo numero <strong>di</strong> Cavalieri sotto al tempio <strong>di</strong><br />

Salomone(?)? A parte le motivazioni ufficiali che conosciamo, quali potrebbero essere state le vere ragioni<br />

che mossero <strong>la</strong> prima crociata nel 1099? Poiché sembra che Hugues de Payns (1070?-1136?) colui che fondò<br />

poi l’ord<strong>in</strong>e temp<strong>la</strong>re che a sua volta sembra fosse cug<strong>in</strong>o <strong>di</strong> Bernardo <strong>di</strong> Chiaravalle (1090?-1153?), fosse già<br />

a Gerusalemme prima che i Crociati arrivassero nel<strong>la</strong> città.<br />

Tutto potrebbe essere com<strong>in</strong>ciato <strong>in</strong>torno all’anno mille, col ritrovamento <strong>di</strong> alcuni documenti nell’abbazia <strong>di</strong><br />

Cass<strong>in</strong>o da parte <strong>di</strong> Nilo da Rossano (910?- 1004?) un monaco che verrà poi ricordato come santo.<br />

Ma proviamo ad andare per ord<strong>in</strong>e. Come sono arrivata a formu<strong>la</strong>re questa ipotesi.<br />

L’ho formu<strong>la</strong>ta riflettendo sulle mie partico<strong>la</strong>ri esperienze fatte <strong>di</strong> sogni visioni e molto altro ancora, che dal<br />

2004 sembrano avere tutte lo stesso filo conduttore. In questo caso sono legate ad un mio partico<strong>la</strong>re sogno<br />

che riguarda San Nilo da Rossano, ed un altro mio sogno che ho scoperto legato al<strong>la</strong> cattedrale <strong>di</strong> <strong>Otranto</strong>


quando ho visitato <strong>la</strong> chiesa.<br />

Tra i tanti sogni strani che <strong>in</strong> quel periodo avevo preso a fare, quei due avevano acceso ancora <strong>di</strong> più <strong>la</strong> mia<br />

curiosità, perché del santo non sapevo altro che esisteva un’antica abbazia a Grottaferrata a lui <strong>in</strong>tito<strong>la</strong>ta.<br />

Mentre nel sogno lui sembrava conoscermi bene, e <strong>in</strong>tanto che mi faceva visitare l’abbazia e mi mostrava i<br />

quadri, sembrava mi spiegasse qualcosa legato alle opere. Al risveglio non ricordai ne cosa il Santo mi avesse<br />

detto, ne perche’ mi avesse mostrato i quadri, che comunque non avevo mai visto poiché, pur abitando solo a<br />

pochi kilometri <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza, l’abbazia non l’avevo mai visitata.<br />

<strong>Il</strong> quadro con <strong>la</strong> quercia.. Simbolo L’abbazia Statua <strong>di</strong> San Nilo<br />

Sono una persona credente ma anche dopo aver visitato l’abbazia perché <strong>in</strong> un primo tempo supposi che il<br />

sogno fosse l’<strong>in</strong>vito del Santo aff<strong>in</strong>chè gli facessi una visita o gli rivolgessi una preghiera, ho impiegato<br />

molto tempo prima <strong>di</strong> prendere <strong>in</strong> considerazione quei sogni <strong>in</strong> modo <strong>di</strong>verso. Ed impiegherò più tempo<br />

ancora prima <strong>di</strong> capire perché San Nilo nel sogno mi mostrava i quadri e mi <strong>in</strong>vitava a visitare l’abbazia<br />

seppur durante quel<strong>la</strong> mia visita ci furono due quadri che per visioni avute <strong>in</strong> precedenza richiamarono <strong>la</strong> mia<br />

attenzione: il quadro dove San Nilo pregava davanti ad una quercia, ed un altro quadro dove un monaco<br />

veniva <strong>di</strong>p<strong>in</strong>to dall’artista con ai pie<strong>di</strong> scarpe <strong>di</strong>verse. In un piede aveva uno scarpone malconcio e senza <strong>la</strong>cci<br />

mentre nell’altro aveva un sandalo. La <strong>di</strong>versità delle scarpe ai pie<strong>di</strong> <strong>di</strong> quel monaco durante <strong>la</strong> mia visita<br />

all’abbazia mi <strong>in</strong>curiosì ma <strong>la</strong> cosa <strong>in</strong> quel momento f<strong>in</strong>ì lì.<br />

Dopo ancora tempo, quando f<strong>in</strong>almente mi decisi a fare qualche <strong>ricerca</strong> sul<strong>la</strong> vita del santo, scoprii che era<br />

stato un monaco basiliano (come il monaco che aveva costruito il <strong>mosaico</strong>!), che aveva avuto <strong>in</strong>carichi importanti,<br />

e che era nato prima dell’anno mille a Rossano, un paes<strong>in</strong>o ca<strong>la</strong>bro ma non troppo lontano da <strong>Otranto</strong>.<br />

In seguito a quanto letto ho com<strong>in</strong>ciato a riflettere su quei miei due sogni <strong>in</strong> modo <strong>di</strong>verso, e pensai che i<br />

sogni potevano essere solo un modo per farmi portare l’attenzione al<strong>la</strong> vita del Santo.<br />

Approfondendo qu<strong>in</strong><strong>di</strong> le ricerche, scoprii che Nilo <strong>la</strong>vorò e visse anche a Cass<strong>in</strong>o, che già a quei tempi<br />

conteneva una biblioteca antica importantissima. Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> pensai che se Nilo era stato portato al<strong>la</strong> mia<br />

attenzione una ragione poteva esserci, e quel<strong>la</strong> ragione poteva essere che nel periodo che il monaco <strong>la</strong>vorò e<br />

visse a Cass<strong>in</strong>o scoprì l’esistenza <strong>di</strong> documenti importanti che forse raccontavano quanto <strong>in</strong> seguito anche<br />

Pantaleone, criptandolo, raccontò nel suo <strong>mosaico</strong>. O forse, che quei documenti semplicemente davano<br />

<strong>in</strong>formazioni dove era sepolto.. un qualcosa.<br />

Nilo potrebbe aver compreso l’importanza (o <strong>la</strong> gravità) <strong>di</strong> quanto riportato <strong>in</strong> quei documenti, ed il motivo<br />

del<strong>la</strong> sua successiva venuta a Roma potrebbe essere stato proprio quello <strong>di</strong> portare al papa dell’epoca<br />

(Giovanni XVIII che ab<strong>di</strong>cò..? Gregorio V a cui <strong>la</strong>nciò un anatema? O Silvestro II??) i documenti ritrovati<br />

per <strong>in</strong>formarlo o chiedere spiegazioni. Documenti dei quali forse era stata <strong>la</strong>sciata anche copia nel monastero<br />

<strong>di</strong> Casole, altro luogo importante, dove più <strong>di</strong> un secolo e mezzo dopo, forse aiutati da quei vecchi documenti,<br />

e con le ulteriori prove riportate dai Crociati dal<strong>la</strong> Terra Santa, sia il vescovo Gionata che Pantaleone<br />

potrebbero essersi basati per raccontarci <strong>la</strong> storia tramandata nel <strong>mosaico</strong>.<br />

I documenti ritrovati dal monaco Nilo da Rossano, anche se passerà quasi un secolo prima che verrà fatta (ma<br />

sono da considerare i tempi e le alleanze), potrebbero essere <strong>la</strong> ragione che mosse <strong>la</strong> prima crociata, ma<br />

potrebbero anche essere <strong>la</strong> ragione che portò <strong>la</strong> chiesa a sterm<strong>in</strong>are i Catari, e potrebbero essere anche <strong>la</strong><br />

ragione che portò nel 1480 i turchi ad <strong>Otranto</strong>. Che potrebbe essere stata quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> volersi riprendere quanto<br />

ritenevano gli appartenesse.<br />

Una leggenda racconta, che Pantaleone rispondesse a chi gli chiedeva cosa significassero i suoi <strong>di</strong>segni, che<br />

per comprenderli bisognava avere <strong>la</strong> Chiave. Chiave che avrebbe avuto una donna del futuro.<br />

Quando conobbi questa che poteva essere solo una leggenda ma anche essere una risposta che veramente dava<br />

il monaco, mi chiesi quale avrebbe potuta essere <strong>la</strong> chiave a cui lui si riferiva: era quel<strong>la</strong> umana? Vale a <strong>di</strong>re,


si riferiva al cervello poiché è <strong>in</strong>serendo <strong>la</strong> chiave (ossia gli elementi su cui ragionare) che compren<strong>di</strong>amo, o si<br />

riferiva ad un’altra chiave? Pensai che <strong>in</strong> fondo non era fondamentale saperlo con certezza. Per poter<br />

comprendere ciò che il monaco aveva voluto raccontare nel suo <strong>mosaico</strong>, una bisognava attivar<strong>la</strong> (e per poterlo<br />

fare bisognava avere gli elementi su cui ragionare, che ritenevo mi fossero stati dati, o meglio, fatti vedere, anche se tutti<br />

non l’avevo ancora compresi), dell’altra bisognava comprendere l’importanza che avevano avuto nel<strong>la</strong> storia<br />

religiosa dei popoli i personaggi ed i simboli che il monaco aveva posto nel <strong>mosaico</strong> ed il racconto<br />

tramandato. E <strong>di</strong> quei nostri avi più <strong>di</strong> qualcuno <strong>di</strong> loro avevano fatto parte <strong>di</strong> mie visioni rive<strong>la</strong>trici dove<br />

rivedevo momenti delle loro vite rivivendoli come quelli <strong>di</strong> mie vite precedenti.<br />

Ma a causa del<strong>la</strong> mia ignoranza <strong>in</strong> merito ai vari argomenti, ed al<strong>la</strong> complessa ed <strong>in</strong>tricata matassa del<strong>la</strong> storia,<br />

soprattutto quel<strong>la</strong> nascosta, impiegherò molto tempo prima <strong>di</strong> capire a cosa fosse veramente legato il Co<strong>di</strong>ce<br />

che mi era stato mostrato, e capire che le figure <strong>di</strong> quei nostri avi erano legate anche ad un esperimento<br />

genetico che ne aveva mutato il DNA. Cosa questo aveva provocato, e che anche tutto il racconto del monaco<br />

era molto legato al DNA umano ed a quell’esperimento genetico fatto da esseri arrivati sul<strong>la</strong> Terra quando <strong>la</strong><br />

razza terrestre era forse ancora ai primor<strong>di</strong> dell’evoluzione. Per non <strong>di</strong>re quanto tempo impiegherò a capire un<br />

ultimo fatto, ma che era il più importante, e che spiegava <strong>la</strong> ragione <strong>di</strong> tutta l’opera. Che era quel<strong>la</strong> che faceva<br />

capire il motivo per cui non avremmo potuto superare il Passaggio nei tempi f<strong>in</strong>ali anche volta e perché <strong>la</strong><br />

Coscienza Cosmica avrebbe potuto non permetterci il Passaggio ancora una volta.<br />

<strong>Il</strong> Co<strong>di</strong>ce a cui <strong>in</strong> un primo momento pensai il monaco forse si riferiva, mi era nota perché ancor prima che<br />

<strong>in</strong>contrassi il <strong>mosaico</strong> sul<strong>la</strong> mia strada <strong>in</strong> una delle prime visioni mi era stata mostrato e <strong>in</strong> un’esperienza<br />

successiva ero conv<strong>in</strong>ta me ne fosse stato mostrato il significato. Ma quando poi <strong>in</strong>contrai il <strong>mosaico</strong> pensai<br />

che ciò che mi era stato fatto vedere fosse solo un elemento <strong>di</strong> cui servirmi per capire <strong>di</strong> chi Pantaleone stesse<br />

par<strong>la</strong>ndo nell’opera, a quali miti questa figura era da ricollegare nel<strong>la</strong> sua <strong>in</strong>carnazione presente, e come il<br />

DNA <strong>di</strong> cui siamo possessori fosse arrivato sul<strong>la</strong> Terra. Solo <strong>in</strong> seguito comprenderò che quanto raccontava il<br />

monaco era <strong>in</strong>vece legato all’<strong>in</strong>tervento sul co<strong>di</strong>ce genetico <strong>di</strong> extraterrestri sui terrestri e cosa l’esperimento<br />

<strong>di</strong> quegli alieni superficiali o poco amici aveva causato sul DNA dei terrestri. Un fatto che a sua volta,<br />

attraverso <strong>la</strong> catastrofe aveva riportato <strong>in</strong><strong>di</strong>etro <strong>la</strong> Terra ed i suoi abitanti nell’” Orologio Cosmico”.<br />

L’opera va guardata come ci <strong>in</strong>segnò a guardare le cose il nostro Leonardo da V<strong>in</strong>ci, cioè al contrario, e<br />

quanto ci racconta Pantaleone è il contrario <strong>di</strong> quanto cre<strong>di</strong>amo da svariati millenni.<br />

All’<strong>in</strong>terno del<strong>la</strong> Croce Pantaleone racconta una parte molto rappresentativa delle <strong>in</strong>carnazioni sul<strong>la</strong> terra del<br />

proprietario-a dell’anima, e <strong>di</strong> conseguenza, dei <strong>di</strong>versi comportamenti che contrad<strong>di</strong>st<strong>in</strong>sero il protagonista<br />

nelle varie <strong>in</strong>carnazioni da dopo l’episo<strong>di</strong>o che ci viene raccontato come <strong>di</strong>luvio.<br />

L’anima <strong>di</strong> cui ci racconta le <strong>in</strong>carnazioni Pantaleone, comprende sia il mito che delle vite vissuta <strong>in</strong> realtà, e<br />

non è l’anima <strong>di</strong> un personaggio comune, poiché è l’anima - o l’Ape Reg<strong>in</strong>a - per <strong>di</strong>r<strong>la</strong> con un simbolo- dal<strong>la</strong><br />

quale si sono moltiplicate le anime degli umani nei millenni.<br />

I primi personaggi del <strong>mosaico</strong> che bisogna riconoscere, sono quelli che Pantaleone ha nascosto <strong>di</strong>etro le<br />

figure dei due elefanti su cui poggia l’albero del<strong>la</strong> vita, poiché entrando nel<strong>la</strong> chiesa sono <strong>la</strong> prima cosa che ci<br />

troviamo <strong>di</strong> fronte. Albero del<strong>la</strong> Vita che oltre non essere una quercia come quasi sempre riportato <strong>in</strong> quelli<br />

dell’arte, è un fico che è anche senza ra<strong>di</strong>ci.<br />

<strong>Il</strong> gatto Gli elefanti del <strong>mosaico</strong> il topo<br />

Questi due elefanti simboleggiano i due fratelli Enki ed Enlil, ma Enki ed Enlil sono anche Osiride e Seth,<br />

<strong>in</strong>fatti come tali il monaco li ha <strong>di</strong>segnati <strong>in</strong> un’altra parte del <strong>mosaico</strong> che vedremo più avanti. Ma Enki ed<br />

Enlil sono probabilmente anche i fratelli Indra e Vrta del<strong>la</strong> religione Indù, Zeus e Poseidone e molti altri<br />

fratelli che i miti riportano con nomi <strong>di</strong>versi ma sempre <strong>in</strong>sieme e sempre <strong>in</strong> guerra tra <strong>di</strong> loro.<br />

L’elefante Enlil/Seth è più grande <strong>in</strong> quanto fratello maggiore e più ampio il suo mito essendo il <strong>di</strong>o (degli


eserciti..) <strong>di</strong> cui ci narra <strong>la</strong> bibbia, Enki/Osiride è rappresentato nell’elefante più piccolo. Si <strong>in</strong><strong>di</strong>vidua che è<br />

lui <strong>in</strong> quanto Pantaleone, per farci capire <strong>di</strong> chi ci stesse par<strong>la</strong>ndo, gli ha posto sotto il topol<strong>in</strong>o che lo collega<br />

al mondo sotterraneo, e gli ha posto sopra il gatto (che rappresenta Basted) che lo collega ad Iside.<br />

L’elefante Enki è il Ganesch del<strong>la</strong> religione Indù ed è anche Dumbo, l’elefant<strong>in</strong>o <strong>in</strong>genuo che non sapeva<br />

vo<strong>la</strong>re del cartone animato nato da un’idea <strong>di</strong> Walt Disney. Noto massone. Che non è comunque una figura<br />

positiva come ci hanno e siamo abituati a credere<br />

Ganesc col topo …..Dumbo col topol<strong>in</strong>o Simboli <strong>di</strong> querce con ra<strong>di</strong>ci Cerchio nel grano<br />

La sezione dove sono quei due elefanti è chiusa sopra dai rami del<strong>la</strong> pianta, significa qu<strong>in</strong><strong>di</strong> che <strong>la</strong> lettura del<br />

messaggio del monaco prosegue da un’altra parte. E secondo me quel<strong>la</strong> parte che dobbiamo andare a guardare<br />

per primo è <strong>la</strong> testa. Ossia <strong>la</strong> corona del <strong>mosaico</strong>, che raffigura quel<strong>la</strong> che è una croce che sta a rappresentare<br />

sia l’Uomo che <strong>la</strong> Croce dove questi si trova sotto.<br />

Nel<strong>la</strong> corona del <strong>mosaico</strong> il monaco <strong>di</strong>segna il racconto del periodo <strong>di</strong> tempo passato e quello che per lui era<br />

allora ancora il futuro dell’umanità e che ci narra nell’opera. S<strong>in</strong>tesi del periodo <strong>di</strong> tempo o Ciclo che <strong>in</strong>izia<br />

con <strong>la</strong> storia <strong>di</strong> Giona e term<strong>in</strong>a con <strong>la</strong> donna nuda. Donna nuda che il monaco <strong>in</strong>serirà nel<strong>la</strong> parte f<strong>in</strong>ale del<br />

racconto fatto nel <strong>mosaico</strong> per richiamare una precisa simbologia e mito a lei collegati.<br />

Per logica, siccome le braccia realizzano ciò che è pensato nel<strong>la</strong> testa (ma che prima <strong>di</strong> essere posto <strong>in</strong> atto deve<br />

essere valutato dal Cuore), seguiremo quest’ord<strong>in</strong>e nell’analizzare l’opera. Andremo per primo a cercare qu<strong>in</strong><strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> comprendere ciò che Pantaleone ci ha narrato <strong>in</strong> quelle due parti <strong>la</strong>terali del <strong>mosaico</strong> che potremmo def<strong>in</strong>ire<br />

le braccia.<br />

<strong>Il</strong> racconto del braccio destro <strong>in</strong>izia con quel Toro su cui poggia quel ramo, qu<strong>in</strong><strong>di</strong> su chi pesa quel<strong>la</strong> parte<br />

<strong>di</strong> racconto o responsabilità. Un Toro che sembra essere <strong>di</strong> tre colori <strong>di</strong>versi: il motivo per cui il Toro ha quei<br />

tre colori <strong>di</strong>versi potrebbe anche essere <strong>la</strong> ragione per cui <strong>la</strong> figura che ha davanti ha tre teste attaccate sullo<br />

stesso collo. Teste che come possiamo vedere nel <strong>di</strong>segno, due sono <strong>di</strong> cane, mentre <strong>la</strong> terza ed al<strong>la</strong> quale esce<br />

un fiore dal<strong>la</strong> bocca con un pomo <strong>in</strong> cima è quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> un cavallo sup<strong>in</strong>o ma sveglio.<br />

Braccio destro


I cani, probabilmente legati alle fasi del<strong>la</strong> luna (crescente e ca<strong>la</strong>nte) e legati forse solo successivamente al<strong>la</strong><br />

Dea Diana (come sembra narrare un’altra parte del <strong>mosaico</strong>) erano già legati al<strong>la</strong> precedente Hecate, che il<br />

mito a lei collegato racconta apparire ulu<strong>la</strong>nti quando questa si manifestava nel<strong>la</strong> sua parte più Oscura.<br />

Diana Hecate Altare <strong>di</strong> Pergamo-Hecate combatte Clitio<br />

Ma nel caso del<strong>la</strong> figura <strong>di</strong>segnata nel <strong>mosaico</strong> i cani potrebbero essere collegati all’esperimento genetico che<br />

Enki fece sul<strong>la</strong> razza terrestre già esistente sul<strong>la</strong> terra e, come il caduceo, richiamare il simbolo <strong>di</strong> Enki e<br />

riferirsi al pianeta Marduk. Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> quei due cani potrebbero richiamare il tipo <strong>di</strong> DNA che il Toro su cui<br />

poggia il ramo dell’Albero ha aggiunto al “cavallo”, ossia al DNA dei terrestri, ma che ha fatto sparire o<br />

addormentare una parte del DNA orig<strong>in</strong>ale.<br />

<strong>Il</strong> simbolo <strong>di</strong> Marduk <strong>Il</strong> simbolo <strong>di</strong> Enki Escu<strong>la</strong>pio <strong>mosaico</strong><br />

L’ipotesi potrebbe essere supportata dall’ immag<strong>in</strong>e del braccio riportata sopra, dove il cane rosso morde una<br />

zampa a quello che sembra essere un cavallo, e dall’immag<strong>in</strong>e presente <strong>in</strong> un’altra parte del <strong>mosaico</strong> dove il<br />

monaco sembra volerci <strong>di</strong>re che c’è stato un cane escluso.<br />

Come già riconosciuto da altri <strong>ricerca</strong>tori prima <strong>di</strong> me, Pantaleone per raccontare l’<strong>in</strong>immag<strong>in</strong>abile <strong>di</strong> cui era<br />

venuto a conoscenza per i tempi e che ci ha narrato criptato nell’opera, non ha usato solo il Bestiario<br />

canonico che già conosceva ma ha mo<strong>di</strong>ficato animali del bestiario già esistente e ne ha <strong>in</strong>ventati per<br />

l’occasione degli altri. Ritengo Pantaleone abbia avuto accesso a qualcosa <strong>di</strong> preciso per conoscere i fatti che<br />

poi ha raccontato criptati nell’opera, mentre <strong>la</strong> sottoscritta cerca <strong>di</strong> comprendere quei fatti raccontati dal<br />

monaco solo ragionando sulle proprie esperienze paranormali e quanto trovato attraverso le ricerche<br />

effettuate, che comunque non possono dare <strong>la</strong> certezza <strong>di</strong> aver compreso <strong>in</strong> tutte le parti quello che il monaco<br />

<strong>in</strong>tendesse comunicare. Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> quel Toro e <strong>la</strong> strana figura che Pantaleone gli ha messo davanti potrebbero<br />

significare più cose, ma queste potrebbero essere comunque collegate tra loro.<br />

Come mostrano anche manufatti archeologici, il cavallo è uno degli animali simbolo con cui veniva<br />

raffigurata nell’antichità <strong>la</strong> Grande Madre, qu<strong>in</strong><strong>di</strong> il cavallo sup<strong>in</strong>o potrebbe star a significare che quel<strong>la</strong> parte<br />

<strong>di</strong> DNA terrestre, con l’aggiunta del DNA extraterrestre, non è sparito, ma che da Madre Natura è stato solo<br />

addormentato. Come sembra <strong>di</strong>mostrare d’altronde, essendo vic<strong>in</strong>issimi al Passaggio, il risveglio spirituale<br />

che sta vivendo tantissima gente.<br />

Hecate Hecate Antico simbolo temp<strong>la</strong>re<br />

<strong>Il</strong> cane a due teste, nel contesto del <strong>di</strong>segno, potrebbe voler rappresentare le due eliche del DNA aggiunto al<br />

dna più orig<strong>in</strong>ale ed anche rappresentare il simbolo del pianeta <strong>di</strong> provenienza degli extraterrestri che<br />

colonizzarono <strong>la</strong> terra e che sperimentarono sui terrestri.<br />

Pantaleone nel <strong>mosaico</strong> ci racconta del<strong>la</strong> sperimentazione genetica con quell’om<strong>in</strong>o rosso che si getta<br />

simbolicamente nel<strong>la</strong> coppa del<strong>la</strong> vita. Che essendo <strong>di</strong>segnato sopra il Toro che è già <strong>di</strong> tre colori <strong>di</strong>versi e


sopra <strong>la</strong> strana figura che questi ha davanti, si potrebbe forse valutare anche come <strong>la</strong> quarta sperimentazione<br />

genetica degli extraterrestri o come un’altra “aggiunta o mo<strong>di</strong>fica” al DNA dei terrestri.<br />

Inserendo <strong>la</strong> testa del Lupo nel<strong>la</strong> parte bassa del braccio (non troppo chiaro nel<strong>la</strong> foto ma ben riconoscibile dal<br />

vivo), e del <strong>di</strong>avolo sotto <strong>la</strong> coppa (del<strong>la</strong> Vita), il monaco ci vuol <strong>di</strong>re da che parte è arrivata l’ispirazione<br />

dell’esperimento. Che oggi sembra emergere dagli antichi testi potrebbero aver fatto Enki e <strong>la</strong> sua compagna<br />

N<strong>in</strong>mah contro il parere <strong>di</strong> Enlil.<br />

Egizi-La pesatura dell’anima Statua del<strong>la</strong> Dea Temi<br />

Con <strong>la</strong> donna ancora sopra con <strong>la</strong> bi<strong>la</strong>ncia <strong>in</strong> mano (Maat?), il monaco vuol <strong>di</strong>rci che quell’uomo rosso a suo<br />

tempo è stato pesato dal<strong>la</strong> bi<strong>la</strong>ncia del<strong>la</strong> Giustizia. <strong>Il</strong> mostruoso serpente che l’om<strong>in</strong>o rosso ha subito sopra<br />

dovrebbe stare ad <strong>in</strong><strong>di</strong>care che non ne è stato riconosciuto idoneo.<br />

Le altre scene e figure presenti nel braccio ci dovrebbero raccontare sostanzialmente il periodo <strong>di</strong> quando tutto<br />

questo accadde, e cosa comportò a livello animico quell’esperimento genetico per i terrestri avendo <strong>di</strong>segnato<br />

Pantaleone sopra il mostro uom<strong>in</strong>i e donne uniti a quei mostruosi serpenti che sembrano <strong>di</strong>vorarli.<br />

Abramo Isacco e Giacobbe sono presenti nel braccio <strong>in</strong> quanto <strong>di</strong>scendenti del<strong>la</strong> razza precedente nel nuovo<br />

Ciclo e comunque capostipiti <strong>di</strong> quel<strong>la</strong> che <strong>di</strong>verrà <strong>la</strong> nuova, e perché sono anche coloro che nel nuovo Ciclo<br />

hanno dato orig<strong>in</strong>e al credo verso il <strong>di</strong>o extraterrestre del<strong>la</strong> bibbia.<br />

Con <strong>la</strong> presenza <strong>di</strong> Satana sul trono e che ha sotto <strong>di</strong> lui esseri posseduti da serpenti, Pantaleone ci <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> che<br />

qualità e <strong>di</strong> chi fosse il DNA usato per l’esperimento, poiché <strong>di</strong>etro l’allegoria <strong>di</strong> Satana dobbiamo andare a<br />

vedere cosa c’è.<br />

Quel Satana presente nasce dallo svilimento <strong>di</strong> una <strong>di</strong>v<strong>in</strong>ità pagana, e prima <strong>di</strong> essere considerato un simbolo<br />

maligno era valutato come un simbolo <strong>di</strong> grande conoscenza poiché era il simbolo <strong>di</strong> Enki. E non a caso <strong>di</strong><br />

quel simbolo, oggi legato al<strong>la</strong> me<strong>di</strong>c<strong>in</strong>a, ne facciamo ancora uso.<br />

Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> Pantaleone ci sta <strong>di</strong>cendo che il <strong>di</strong>o <strong>di</strong> Abramo Isacco e Giacobbe era conosciuto come Enki, ed Enki<br />

era il fratel<strong>la</strong>stro saggio e meno bellicoso del collerico <strong>di</strong>o degli eserciti Enlil. Possiamo qu<strong>in</strong><strong>di</strong> dedurre che <strong>la</strong><br />

creazione <strong>di</strong> Adamo ed Eva dai quali <strong>di</strong>scen<strong>di</strong>amo fatta Enki e N<strong>in</strong>mah, mo<strong>di</strong>ficando gli extraterrestri quanto<br />

fatto da Madre Natura, provocò l’Ira del<strong>la</strong> Grande Madre che si manifestò col <strong>di</strong>luvio e <strong>la</strong> caduta del<strong>la</strong> Razza<br />

terrestre che abitava il Pianeta a quel tempo.<br />

Una valutazione sul numero delle volte che gli extraterrestri sono <strong>in</strong>tervenuti sul Dna dei terrestri si potrebbe<br />

fare <strong>in</strong> quest’altro pezzo <strong>di</strong> racconto del <strong>mosaico</strong>, dove il monaco Pantaleone ci par<strong>la</strong> delle generazioni<br />

terrestri che ci hanno preceduto attraverso il simbolo animale collegato al<strong>la</strong> <strong>di</strong>v<strong>in</strong>ità del Femm<strong>in</strong><strong>in</strong>o Sacro <strong>in</strong><br />

cui loro credevano: <strong>la</strong> generazione umana precedente al<strong>la</strong> nostra credeva <strong>in</strong> Diana (raffigurata col cervo), <strong>la</strong><br />

generazione precedente ancora credeva <strong>in</strong> Hecate (raffigurata col cavallo). Ma <strong>in</strong> quel pezzo <strong>di</strong> <strong>mosaico</strong> ci<br />

racconta che ancor prima <strong>di</strong> quelle esisteva un popolo più antico ancora, e ce lo <strong>di</strong>ce con <strong>la</strong> figura <strong>di</strong><br />

quell’umano a cavallo <strong>di</strong> quello strano animale. Animale che tra l’altro <strong>in</strong>vece <strong>di</strong> avere <strong>la</strong> foglia <strong>di</strong> fico come i<br />

precedenti due ha <strong>in</strong>vece quelle che sembra essere una foglia <strong>di</strong> quercia. Diversa dal fico e simbolicamente


en più importante. Per questo non a caso Maria viene riportata spesso unita al<strong>la</strong> simbologia del<strong>la</strong> pianta.<br />

(La quercia è un albero usato come simbolo <strong>in</strong> quanto ha <strong>in</strong> sè il senso del<strong>la</strong> completezza e dell'eternità, poiché sull a sua<br />

chioma nascono i fiori <strong>di</strong> entrambi i sessi. Portando con sè il seme maschile (il padre) e il seme femm<strong>in</strong>ile (<strong>la</strong> madre),<br />

possiede il dono <strong>di</strong> procreare un terzo (il figlio) che lei stessa è. Ne consegue che il numero 3 le appartiene.)<br />

Madonna del<strong>la</strong> quercia Simbolo Maria è colei che pesta il serpente<br />

La quarta umanità, che siamo noi, è rappresentata nel<strong>la</strong> sezione <strong>di</strong> <strong>mosaico</strong> riportata sotto, dove il monaco<br />

prosegue il racconto. Che <strong>in</strong>izia con Athena con <strong>di</strong>etro Nike, che però viene mangiata da Poseidone.<br />

Nike o Tyche- Dea Fortuna<br />

Se ho ragione, queste quattro <strong>di</strong>verse generazioni potrebbero rappresentare simbolicamente anche i quattro<br />

<strong>di</strong>versi “Soli” che ci hanno preceduto <strong>di</strong> cui par<strong>la</strong>no i Maya.<br />

Ma dai <strong>di</strong>segni simbolici <strong>in</strong>seriti nel <strong>mosaico</strong>, e dal racconto che il monaco fa, si desume che dai tempi che<br />

esisteva quell’umano a cavallo <strong>di</strong> quello strano animale f<strong>in</strong>o ad arrivare a noi, l’umanità non è progre<strong>di</strong>ta come<br />

comunemente creduto, ma si ev<strong>in</strong>ce che al “sorgere <strong>di</strong> ogni nuovo sole” è geneticamente (e moralm ente)<br />

caduta sempre un po’ <strong>di</strong> più <strong>in</strong> basso.<br />

Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> gli extraterrestri (o quegli extraterrestri), <strong>di</strong>versamente da come <strong>di</strong>ffusamente creduto, non ci hanno<br />

fatto evolvere ma ci hanno riportato <strong>in</strong>vece <strong>in</strong><strong>di</strong>etro!<br />

Nel braccio s<strong>in</strong>istro, che rivisitando ultimamente l’opera ed osservando <strong>la</strong> parte mi sono resa conto che il<br />

ramo poggia su un mostruoso serpente (che non è ben identificabile a causa del<strong>la</strong> riparazione <strong>in</strong>idonea, ma<br />

Pantaleone con <strong>la</strong> figura avrebbe potuto voler richiamare il mostruoso serpente <strong>di</strong>segnato nel<strong>la</strong> corona richiamando con<br />

questo <strong>la</strong> figura <strong>di</strong> Vrtra – il “serpente costrittore”- del<strong>la</strong> religione <strong>in</strong>duista), dovrebbe essere raccontato miticamente<br />

quanto è narrato nel braccio destro e quanto accade <strong>in</strong> seguito, oppure riguardare le decisioni che prese Enlil<br />

(riportato come At<strong>la</strong>nte) <strong>in</strong> merito ai terrestri dopo i danni fatti da Enki e dagli angeli caduti che si unirono<br />

alle donne terrestri avendo da queste dei figli.<br />

Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> nel braccio sono presenti i giganti <strong>in</strong> quanto, come racconta <strong>la</strong> bibbia, c’erano quando <strong>di</strong>o creò Adamo


ed Eva, che a loro volta potrebbero essere i Nephilim nati precedentemente dall’unione degli angeli caduti con<br />

le donne terrestri e che il <strong>di</strong>luvio <strong>in</strong> buona parte cancellò.<br />

La figura posta sullo sgabello <strong>di</strong> legno potrebbe essere Enoch, il Patriarca e Sacerdote che per quanto<br />

sappiamo dovrebbe essere stato il primo terrestre con cui quegli extraterrestri al<strong>la</strong>cciarono contatti. <strong>Il</strong><br />

mostruoso serpente (che <strong>in</strong> questo caso ha <strong>in</strong> bocca un Capro che potrebbe star a simboleggiare le genti che <strong>in</strong> quel<br />

Passaggio sono state sacrificate) che rappresenta <strong>la</strong> costel<strong>la</strong>zione dell’Ophiuco ed il fati<strong>di</strong>co Passaggio, <strong>in</strong> questo<br />

caso è morso nel<strong>la</strong> coda da un leone. Questo dovrebbe stare a significare che l’Era del Leone è quel<strong>la</strong> arrivata<br />

subito dopo il <strong>di</strong>luvio. Valutando che <strong>la</strong> terra gira <strong>in</strong> senso contrario allo Zo<strong>di</strong>aco Celeste, quando è avvenuta<br />

l’ultima grande catastrofe, dovrebbe essere stato il tempo dell’Era del<strong>la</strong> Verg<strong>in</strong>e.<br />

Sotto quello che dovrebbe essere Enoch è riportata <strong>la</strong> figura <strong>di</strong> Samuele, questo probabilmente per <strong>di</strong>rci che<br />

era un suo <strong>di</strong>scendente. Sotto Samuele ci sono il Capro emissario ed il capro espiatorio degli antichi Ebrei poi<br />

ci sono le Er<strong>in</strong>ni. Cercando <strong>di</strong> <strong>in</strong>terpretare tutto il contesto sembra Pantaleone voglia <strong>di</strong>rci che <strong>la</strong> religione<br />

ebraica è stata pensata e dettata da un mostro.<br />

Enoch? L’Ophiuco <strong>Il</strong> ramo At<strong>la</strong>nte Enki I gigan ti Sempre Enki?<br />

Sicuramente Enki ed Enlil sono gli stessi Osiride e Seth <strong>di</strong> cui narra il mito poichè Pantaleone <strong>in</strong>serisce li<br />

<strong>in</strong>serisce <strong>in</strong> un punto preciso del <strong>mosaico</strong> de<strong>di</strong>cato al giard<strong>in</strong>o terrestre dove sono presenti anche Ca<strong>in</strong>o ed<br />

Abele. Pantaleone <strong>in</strong> quel tratto del <strong>mosaico</strong> ci racconta che, dopo che Adamo ed Eva furono accompagnati<br />

fuori dal Giard<strong>in</strong>o terrestre, un Re che cavalcava l’Ariete (cavalcava un credo o era il Tempo dell’Ariete?) è<br />

stato ucciso da quel cane <strong>di</strong> suo fratello Seth. Fatto che Pantaleone ci racconta nel<strong>la</strong> scena che ha<br />

rappresentato sotto al Capro con quel cane che addenta al<strong>la</strong> go<strong>la</strong> l’essere umano vestito con un abito marrone.<br />

<strong>Il</strong> cane Seth che uccide Osiride L’anima che si eleva<br />

Cane che dobbiamo identificare come il tra<strong>di</strong>tore alieno Seth che uccide il fratello alieno Osiride. <strong>Il</strong> monaco,<br />

mettendo davanti ad Osiride quel gattaccio col col<strong>la</strong>re che sembra sbarrargli <strong>la</strong> strada vuol <strong>di</strong>rci che, dopo<br />

morto, Osiride non salì. Dietro <strong>di</strong> lui Pantaleone ha messo una figura nuda che si eleva, qu<strong>in</strong><strong>di</strong> vuol <strong>di</strong>rci che<br />

l’anima <strong>di</strong> Osiride si elevò e cont<strong>in</strong>uò ad <strong>in</strong>carnarsi, ma mettendo davanti al Capro <strong>di</strong> Osiride quel gattaccio<br />

col col<strong>la</strong>re, vuol <strong>di</strong>rci che l’Essenza <strong>di</strong> Osiride <strong>di</strong>venne un fantasma non positivo.<br />

In questa parte del <strong>mosaico</strong>, il monaco <strong>di</strong>segnando il Giard<strong>in</strong>o terrestre, oltre suggerirci il periodo <strong>di</strong> quando<br />

questo accadde, <strong>in</strong>serisce Ca<strong>in</strong>o ed Abele per <strong>di</strong>rci del <strong>di</strong>saccordo presente tra Seth ed Osiride e che, come<br />

accadde per Ca<strong>in</strong>o ed Abele e ci racconta il mito <strong>di</strong> Seth ed Osiride, sfociò con l’uccisione <strong>di</strong> quest’ultimo.<br />

Del<strong>la</strong> sua storia e leggenda venne a conoscenza evidentemente anche Akhenaton, che alimentò il mito<br />

riconoscendolo come Aton-Ra ed a cui collegò il toro Apis. Ma Osiride era <strong>di</strong>venuto un fantasma, non<br />

positivo, e così forte da venire riconosciuto poi come il Dio del Duat.


Quanto fecero quegli extraterrestri al<strong>la</strong> terra ed ai suoi abitanti immag<strong>in</strong>iamo furono le ragioni che<br />

provocarono l’Ira del<strong>la</strong> Grande Coscienza che, per quelle ragioni, cre<strong>di</strong>amo non abbia permesso il Passaggio<br />

del<strong>la</strong> Terra e dei suoi abitanti provocando il <strong>di</strong>luvio. Ma attraverso quanto ci è stato tramandato, sappiamo<br />

però che dal <strong>di</strong>luvio un importante elemento <strong>di</strong> quell’<strong>in</strong>crocio <strong>di</strong> razze si salvò. Grazie ad un sogno fatto da<br />

Noè e che attraverso <strong>la</strong> Bibbia ci viene raccontato gli fu <strong>in</strong>viato da <strong>di</strong>o che lo metteva <strong>in</strong> guar<strong>di</strong>a e gli<br />

suggeriva cosa fare, sappiamo che Noè e <strong>la</strong> sua famiglia riuscirono a salvarsi.<br />

Dopo il <strong>di</strong>luvio, per l’Intelligenza che risiede <strong>in</strong> tutte le cose, ripartendo tutti dallo stesso punto (questo<br />

soprattutto per una precisa ragione spirituale) con mille problemi tutti <strong>in</strong>sieme abbiamo ricom<strong>in</strong>ciato pian piano a<br />

camm<strong>in</strong>are arrivando f<strong>in</strong> dove siamo oggi. La <strong>di</strong>versità genetica è andata man mano misce<strong>la</strong>ndosi, ma<br />

Pantaleone con quanto era venuto a sapere, attraverso <strong>la</strong> <strong>di</strong>fferenza degli sgabelli dove li ha posti, ci racconta<br />

del<strong>la</strong> <strong>di</strong>versità genetica <strong>di</strong> alcune figure importanti.<br />

Quello <strong>di</strong> Enoch? come quello come quello del<strong>la</strong> e come quello del<strong>la</strong> Mentre Salomone ed Alessandro Magno Dis <strong>di</strong><br />

è <strong>di</strong> legno.. <strong>di</strong> Abramo.. Reg<strong>in</strong>a <strong>di</strong> Saba.. donna del mese <strong>di</strong> maggio non sono seduti su sgabelli <strong>di</strong> legno.. Nostradamus<br />

Ed ancora ai tempi <strong>di</strong> Nostradamus, come sembrerebbe confermare il suo <strong>di</strong>segno che abbiamo riportato,<br />

<strong>in</strong>vece <strong>di</strong> <strong>di</strong>venire Aquile si era ancora Scorpioni. E da allora, se valutiamo, le cose sono ancora peggiorate. Ed<br />

oggi, che ci troviamo <strong>di</strong> nuovo nel punto <strong>di</strong> quel fati<strong>di</strong>co Passaggio, ci troviamo anche ad aver ripetuto seppur<br />

<strong>in</strong> modo <strong>di</strong>verso, lo stesso errore che probabilmente mosse il braccio dell’Ophiuco 13000 anni fa per quanto<br />

fecero gli extraterrestri: Stiamo apportando mo<strong>di</strong>fiche genetiche che riguardano l’uomo, il regno animale, ed il<br />

regno vegetale. Abbiamo scoperto il nucleare e nonostante sia devastante per <strong>la</strong> Terra e tutti i suoi abitanti lo<br />

abbiamo usato e lo stiamo usando pers<strong>in</strong>o per le guerre. Stiamo realizzando guerre uccidendoci tra noi proprio<br />

come facevano quegli extraterrestri che arrivarono sul<strong>la</strong> Terra perché, come racconta Sitc<strong>in</strong>, avevano portato<br />

a morire il loro pianeta. Per non ricordare il resto <strong>di</strong> quanto stiamo facendo o permettendo che accada. Cose<br />

su cui <strong>la</strong> chiesa fa richiami ma non potendo spiegare le alte gerarchie ecclesiastiche le vere ragioni <strong>di</strong> quei<br />

richiami poiché non ci hanno mai raccontato Verità portandoci a <strong>di</strong>videre Dio Scienza e Morale, non li<br />

ascoltiamo. Tutte cose che Pantaleone non poteva sapere accadessero e già provò a metterci <strong>in</strong> guar<strong>di</strong>a nei<br />

confronti del Passaggio per <strong>la</strong> situazione già critica che come abitanti del Pianeta avevamo. Appare qu<strong>in</strong><strong>di</strong><br />

chiaro capire urgentemente che, se non mo<strong>di</strong>fichiamo imme<strong>di</strong>atamente il nostro comportamento restaurando<br />

Ord<strong>in</strong>e e Giustizia, l’Ophiuco libererà nuovamente il Serpente non permettendoci ancora una volta il<br />

Passaggio. E da quanto va accadendo sul Pianeta, sembra si stia già preparando a farlo.<br />

Galleria Umberto I <strong>di</strong> Napoli Ruota del Tempo Ruota del Samsara<br />

degli Schardana<br />

In quello che chiamerei il cuore del<strong>la</strong> figura, che rappresenta numericamente sia i do<strong>di</strong>ci segni dello Zo<strong>di</strong>aco<br />

Celeste con <strong>in</strong> più i quattro punti Card<strong>in</strong>ali, ci par<strong>la</strong> del<strong>la</strong> Grande Coscienza e del Femm<strong>in</strong><strong>in</strong>o Sacro attraverso<br />

<strong>la</strong> numerologia che sviluppa al suo <strong>in</strong>terno, esprime le caratteristiche del<strong>la</strong> Grande Madre attraverso gli<br />

animali simbolo a cui è stata collegata, e contiene altre parti <strong>di</strong> racconto del<strong>la</strong> storia non conosciuta<br />

dell’Umanità, è importante quanto Pantaleone ci racconta nel primo <strong>di</strong>segno:<br />

Come possiamo vedere, nel <strong>di</strong>segno del primo cerchio sembra che quel grifone a<strong>la</strong>to col corpo <strong>di</strong> leone e


zampe d’un rapace <strong>di</strong>a un calcio a quel capretto. <strong>Il</strong> fatto che nel cerchio sia presente sia il Capro che il<br />

Grifone, ci dovrebbe raccontare <strong>di</strong> quando <strong>la</strong> nostra Dea, nel Passaggio da un Ciclo all’altro, dal mite<br />

carattere che aveva (il Capro), risorgendo dalle proprie ceneri, ha assunto una personalità <strong>di</strong>versa (il<br />

Grifone).<br />

La Fenice <strong>in</strong> più versioni Disegno <strong>di</strong> Nostradamus La Strega è anche Biancaneve Specchio <strong>di</strong> Athor Mosaico<br />

E questo l’ha fatto perché doveva combattere gli esseri arrivati sul<strong>la</strong> Terra che, per quanto avevano fatto e<br />

perché avevano portato agli uom<strong>in</strong>i il Credo verso i loro Antichi (<strong>in</strong>sieme ad alta magia, nera..) avevano<br />

rovesciato le Forze e gli Umani l’avevano <strong>di</strong>menticata.<br />

Combattimento tra Enki e N<strong>in</strong>ursag Enki ed Enlil Enlil-N<strong>in</strong>urta che è stato conosciuto anche come Zeus<br />

Tiamat e Marduk e che oggi secondo me è Ashar Sheran<br />

Pantaleone scrive sotto le figure del Grifone e del Capro il nome PASCA. Che ho scoperto significare <strong>in</strong><br />

pratica resurrezione o passaggio. Che sarebbero entrambe parole dal significato idoneo nel contesto <strong>di</strong> quel<br />

cerchio perché <strong>la</strong> Fenice nel Passaggio del Ciclo nonostante tutto Risorge sempre dalle proprie ceneri.<br />

La Fenice… che nell’<strong>in</strong>duismo che gli egizi <strong>Il</strong> Bennu nel cerchio Hecate combatte Clitio Le Parche <strong>di</strong><br />

chiamano Garuda, chiamavano Bennu del grano altare <strong>di</strong> Pergamo Miche<strong>la</strong>ngelo<br />

<strong>Il</strong> monaco potrebbe aver scritto PASCA, come si legge, ma potrebbe aver scritto anche PARCA, e che <strong>in</strong><br />

seguito i soliti noti lo abbiano corretto mo<strong>di</strong>ficando <strong>la</strong> R <strong>in</strong> S con l’<strong>in</strong>tento <strong>di</strong> annul<strong>la</strong>rne <strong>la</strong> comprensione.<br />

Comunque è <strong>di</strong> una Signora che Pantaleone ci sta raccontando, e Parca (Colei che tesse <strong>la</strong> Te<strong>la</strong>) come vedremo,<br />

non può riferirsi ad altri che al<strong>la</strong> Grande Madre, che nel “sotto” si rispecchiò <strong>in</strong> Hecate, che si contrappose<br />

agli dei arrivati sul<strong>la</strong> terra, che a sua volta è collegata al<strong>la</strong> Dea Shub Niggurat.<br />

Nel ciclo letterario <strong>di</strong> H. P. Lovercraft (1890-1937), nei miti <strong>di</strong> Cthulhu nati dal<strong>la</strong> fantasia dello scrittore, Shub<br />

Niggurat viene def<strong>in</strong>ita come il nero montone del<strong>la</strong> foresta delle mille pecore. Nonostante l’appel<strong>la</strong>tivo<br />

mascol<strong>in</strong>o e venga riportata come un Capro, è considerata una Dea.<br />

Dea Shub, fatta <strong>di</strong>venire da Zeus <strong>la</strong> capra Amaltea Mosaico Aquileia I capitelli <strong>di</strong> San Sepolcro..basilica del Lovercraft felis Necronomicon<br />

che l’ha al<strong>la</strong>ttato. Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> Shub è anche <strong>la</strong> Madre <strong>di</strong> 895/968 d.C che si trova ad<br />

Giove. Ma Giove è sempre il nostro “<strong>di</strong>o” extraterrestre? Acquapendente (Viterbo)<br />

<strong>Il</strong> ciclo dei miti <strong>di</strong> Cthulhu è considerato <strong>la</strong> parte più importante dell’autore, dove racconta <strong>di</strong> quando <strong>la</strong> Terra<br />

ancora giovane era abitata da più razze extraterrestri <strong>in</strong> lotta tra loro. Da dove abbia att<strong>in</strong>to l’autore non sono<br />

<strong>in</strong> grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>rlo, ma con quanto abbiamo imparato oggi sugli extraterrestri probabilmente quei racconti non


provenivano solo dal<strong>la</strong> sua fervida fantasia.<br />

Nell’Enuma Elish, il poema epico del<strong>la</strong> Creazione, Tiamat è il drago femm<strong>in</strong>a babilonese del Caos che<br />

Marduk riesce a v<strong>in</strong>cere. Possiamo <strong>in</strong>tuire dal poema che il racconto è <strong>la</strong> narrazione mitica <strong>di</strong> quando, quegli<br />

extraterrestri, arrivando sul<strong>la</strong> Terra, riuscirono ad avere <strong>la</strong> meglio domando le forze selvagge presenti <strong>in</strong> essa.<br />

E da quei miti ipotizziamo potrebbe essere nato anche lo zoroastrismo, <strong>la</strong> religione <strong>di</strong> cui Zoroastro (vissuto<br />

tra il 630 e il 532 a.C) è il fondatore e <strong>la</strong> quale, come svariati stu<strong>di</strong>osi moderni ritengono, è quel<strong>la</strong> ha <strong>in</strong>fluito<br />

sul<strong>la</strong> religione abramitica, mitraica, manichea e mandea.<br />

Tavole con Marduk contro Tiamat Faravhar, figura nello Zoroastrismo dello Spirito guard<strong>in</strong>o<br />

Altro antico nome del<strong>la</strong> Terra Un Simbolo che somiglia al simbolo del pianeta Marduk<br />

Da antichi reperti su Hekate possiamo vedere che <strong>la</strong> Dea ha il Capro <strong>in</strong> grembo (Pan il Dio del<strong>la</strong> natura<br />

selvaggia). Per quanto possiamo ipotizzare Hekate fu l’espressione del<strong>la</strong> Dea Shub Niggurat nel<strong>la</strong> sua veste<br />

positiva, ma sempre del<strong>la</strong> Grande Dea sono le Forze quando si manifestano nel<strong>la</strong> sua veste negativa o<br />

contraria come vedremo andando avanti.<br />

Immag<strong>in</strong>i simboliche e <strong>di</strong> fantasia del<strong>la</strong> Dea Hekate col Capro<br />

La natura <strong>di</strong> Hecate è bisessuata <strong>in</strong> quanto possiede <strong>in</strong> sé entrambi i pr<strong>in</strong>cipi del<strong>la</strong> generazione, per questo<br />

motivo viene def<strong>in</strong>ita <strong>la</strong> fonte del<strong>la</strong> vita e le viene attribuito il potere vitale su tutti gli elementi. Le Fiaccole<br />

rappresentano <strong>la</strong> Luce <strong>di</strong> cui <strong>la</strong> Dea è portatrice. Più <strong>di</strong> tutti gli alberi a Lei viene collegata <strong>la</strong> quercia. Questo<br />

poiché <strong>la</strong> pianta ha <strong>in</strong> se <strong>in</strong> senso del<strong>la</strong> completezza e dell’eternità. Sul<strong>la</strong> sua chioma nascono i fiori <strong>di</strong><br />

entrambi i sessi, portando con sé il seme maschile (il padre) e il seme femm<strong>in</strong>ile (<strong>la</strong> madre), e possiede il dono<br />

<strong>di</strong> procrearne un terzo (il figlio) che lei stessa è. Da questo ne consegue che ad Hecate appartiene il numero<br />

tre. Ossia è una e tr<strong>in</strong>a. Come lo è <strong>la</strong> Madonna.<br />

Maria androg<strong>in</strong>o Hecate La Madonna del<strong>la</strong> quercia…. <strong>di</strong> Monteleone ….. <strong>di</strong> Sora Hecate nel<strong>la</strong> statua<br />

del<strong>la</strong> chiesa <strong>di</strong> Viterbo del<strong>la</strong> Libertà<br />

Hecate era una <strong>di</strong>v<strong>in</strong>ità psicopompa, ed era <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> viaggiare liberamente tra il mondo degli uom<strong>in</strong>i,<br />

quello degli Dei ed il regno dei Morti. Spesso è raffigurata con delle torce <strong>in</strong> mano proprio per questa sua<br />

capacità <strong>di</strong> accompagnare anche i vivi nel regno dei morti (<strong>la</strong> Sibil<strong>la</strong> Cumana, a lei consacrata, traeva da Hecate <strong>la</strong><br />

capacità <strong>di</strong> dare responsi provenienti, appunto, dagli spiriti o dagli Dei).<br />

Le statue <strong>di</strong> Hecate venivano poste negli <strong>in</strong>croci a protezione dei viandanti, e non a caso oggi negli <strong>in</strong>croci<br />

molto spesso troviamo statu<strong>in</strong>e del<strong>la</strong> Madonna: con quei chiostri votivi non facciamo che ripetere un’azione <strong>di</strong><br />

nostri ricor<strong>di</strong> atavici.<br />

Hecate era <strong>in</strong> orig<strong>in</strong>e una dea delle terre selvagge e del parto proveniente dal<strong>la</strong> Tracia o dai cariani<br />

dell'Anatolia. I culti popo<strong>la</strong>ri, che <strong>la</strong> veneravano come una dea madre, <strong>in</strong>serirono <strong>la</strong> sua persona nel<strong>la</strong> cultura<br />

greca. Nell'Alessandria tolemaica, essa <strong>in</strong> ultima analisi ottenne le connotazioni <strong>di</strong> dea del<strong>la</strong> stregoneria e il<br />

suo ruolo <strong>di</strong> Reg<strong>in</strong>a degli Spettri, <strong>in</strong> queste vesti fu poi trasmessa al<strong>la</strong> cultura post-r<strong>in</strong>ascimentale, f<strong>in</strong>o a


<strong>di</strong>ventare solo una strega per le alte gerarchie cattoliche.<br />

Hecate veniva anche associata <strong>in</strong> alcuni casi ai cicli lunari, <strong>in</strong>sieme ad altre <strong>di</strong>v<strong>in</strong>ità come Diana/Artemide e<br />

Selene/Luna. Nell'iconografia Hecate viene rappresentata spesso con tre corpi, o accompagnata da cani <strong>in</strong><br />

quanto ne veniva considerata <strong>la</strong> protettrice.<br />

Un altro animale sacro al<strong>la</strong> <strong>di</strong>v<strong>in</strong>ità era <strong>la</strong> colomba, come <strong>la</strong> colomba, nel<strong>la</strong> mitologia c<strong>la</strong>ssica, era un uccello<br />

sacro ad Afro<strong>di</strong>te, <strong>la</strong> Venere dei romani, facendolo essere qu<strong>in</strong><strong>di</strong> un uccello protetto da prescrizioni e <strong>di</strong>vieti.<br />

La dea Fenicia Astarte era venerata a Erice come dea del<strong>la</strong> colombe. A Delo <strong>la</strong> colomba era considerata l’unico uccello al quale fosse permesso <strong>di</strong><br />

vivere nei pressi del santuario <strong>di</strong> Apollo. Ed anche Zeus si serve <strong>di</strong> queste creature per esprimersi attraverso il suo oracolo a Dodona <strong>in</strong> Epiro.<br />

Imm. <strong>di</strong> donne Donna con Colomba Venere gioca con Due colombe sopra <strong>la</strong> La Colomba ripresa dai cristiani Cerchio nel grano<br />

con colombe sul<strong>la</strong> catt.<strong>di</strong> Notre Dame due colombe. conchiglia nel<strong>la</strong> Chiesa La Fenice <strong>di</strong> Yatesbury<br />

ritrovate a Francesco Hayez <strong>di</strong> S. Apoll<strong>in</strong>are<br />

Micene<br />

Colombe erano anche chiamate le sacerdotesse preposte al culto <strong>di</strong> Dodona. Secoli dopo, i cristiani rimanendo affasc<strong>in</strong>ati dal mito delle colombe,<br />

<strong>in</strong>terpretandolo come un veicolo dello Spirito, capovolgendo il collegamento che del<strong>la</strong> Colomba veniva fatto, lo collegarono al loro <strong>di</strong>o maschile.<br />

<strong>Il</strong> più noto santuario de<strong>di</strong>cato ad Hecate si trova a Lag<strong>in</strong>a, <strong>in</strong> Turchia sudoccidentale.<br />

I resti del Tempio <strong>di</strong> Hekate a Lag<strong>in</strong>ia,Turchia, che a giu<strong>di</strong>care dai resti doveva occupare uno spazio molto grande<br />

Oggi Hekate è vista quasi esclusivamente come una dea delle arti magiche e del<strong>la</strong> Stregoneria ma Lei è anche<br />

l'equivalente del<strong>la</strong> Trivia romana. Qu<strong>in</strong><strong>di</strong>, all’<strong>in</strong>terno del primo cerchio del quadrato il monaco <strong>in</strong>tende<br />

fornirci molte <strong>in</strong>formazioni per poter comprendere ciò che segue.<br />

La Capra fa anche riferimento ad una importante stel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> costel<strong>la</strong>zione dell’Auriga, che è <strong>la</strong> stel<strong>la</strong> più<br />

bril<strong>la</strong>nte del<strong>la</strong> costel<strong>la</strong>zione, ed è seguita da altre tre stelle che vengono chiamate “i capretti”. I Drui<strong>di</strong>, che<br />

seguivano un calendario lunare composto <strong>di</strong> tre<strong>di</strong>ci segni, avrebbero dato una grande importanza al<strong>la</strong> stel<strong>la</strong><br />

del<strong>la</strong> “Picco<strong>la</strong> Capra”, avrebbero collegato proprio questa costel<strong>la</strong>zione al misterioso tre<strong>di</strong>cesimo segno dello<br />

Zo<strong>di</strong>aco lunare: Arachne, il segno del<strong>la</strong> pura forza fisica. Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> Pantaleone, mettendo quel<strong>la</strong> figura nel<br />

cerchio, e scrivendo sotto a quelle figure il nome PASCA o PARCA, ci sta <strong>di</strong>cendo <strong>di</strong> seguire queste<br />

<strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni.<br />

Simboli <strong>di</strong> Tanit, Dea fenicia Tanyt leonessa? Durga Tempio <strong>di</strong> Sel<strong>in</strong>unte e tempio degli obelischi a L’obelisco <strong>di</strong> Grande<br />

Biblo, città toccate dalle rotte fenicie S. Pietro Madre<br />

Mentre <strong>la</strong> Chiave a cui il monaco si riferiva avrebbe avuto <strong>la</strong> donna del futuro era probabilmente legata alle<br />

Potenze. Per <strong>di</strong>rci il mito che avrebbe <strong>in</strong>carnato, il monaco l’ha raffigurata nel <strong>mosaico</strong> come Diana.<br />

Questa Dea è Colei che oggi i credenti chiamano <strong>la</strong> Grande Madre Celeste, che i Cristiani senza sapere<br />

pregano come Madre <strong>di</strong> Gesù (ma come avrò modo <strong>di</strong> spiegare, <strong>in</strong> realtà Maria madre <strong>di</strong> Gesù non è stata), che gli


egizi, prima che nascesse il Pantheon greco, già onoravano sia come triplice Nut,<br />

Triplice Nut Triplice Nut<br />

sia come Haquit, dea rana protettrice delle partorienti e del<strong>la</strong> nuova vita,<br />

Haquit dea rana reperto Gimbutas dea rana uno stemma Merov<strong>in</strong>gio<br />

sia come Maat, dea del<strong>la</strong> Giustizia.<br />

Ma durante <strong>la</strong> <strong>ricerca</strong>, dopo che nelle mie visioni avevo visto arrivarmi tutti quei Simboli d<strong>in</strong>amici <strong>di</strong> cui<br />

all’<strong>in</strong>izio non conoscevo il significato, e vissuto quelle che mi sembrarono prima che le comprendessi solo<br />

strane esperienze, leggendo anche dei tanti miti e leggende, <strong>la</strong> domanda che mi posi era come questi potessero<br />

rispecchiarsi nel<strong>la</strong> realtà o, come si rispecchiasse nel<strong>la</strong> realtà “il sotto come sopra ed il sopra come sotto” <strong>di</strong><br />

Ermete. Una cosa non semplice da capire perché, quel sopra che ci par<strong>la</strong>, lo fa <strong>in</strong> una l<strong>in</strong>gua che oltre essere<br />

a noi poco conosciuta, è molto criptata, qu<strong>in</strong><strong>di</strong> molto <strong>di</strong>fficile da comprendere.<br />

L’appeso, <strong>la</strong> <strong>di</strong>v<strong>in</strong>azione dei tarocchi <strong>in</strong>segna, L’appesa LEGATA nel<strong>la</strong> Ed il nostro Pantaleone , un’appesa mette nel<br />

corrisponde all’<strong>in</strong>iziazione passiva. Un’<strong>in</strong>iziazione cattedrale <strong>di</strong> Rosslyn <strong>mosaico</strong>, e le mette <strong>in</strong> mano anche uno specchio.<br />

cioè che non è decisa o cercata <strong>in</strong>tenzionalmente Esiste un appeso anche tra i<br />

dal<strong>la</strong> persona, ma che comunque avviene . personaggi dei templi <strong>in</strong>dù del<strong>la</strong> valle<br />

perduta, ma non sono riuscita a trovarne immag<strong>in</strong>i<br />

Nonostante dalle mie partico<strong>la</strong>ri esperienze avessi compreso ancor prima <strong>di</strong> <strong>in</strong>iziare le mie ricerche che come<br />

umanità stavamo correndo un grande pericolo, dopo aver scoperto il <strong>mosaico</strong> e trovato nell’opera <strong>la</strong> conferma<br />

importante che andavo cercando e che aveva acceso <strong>la</strong> mia <strong>ricerca</strong>, per molto tempo ho creduto che <strong>la</strong> Chiave<br />

che serviva per deco<strong>di</strong>ficare il <strong>mosaico</strong> a cui si riferiva il monaco fossero le nuove lettere che avrebbero<br />

contrad<strong>di</strong>st<strong>in</strong>to il nuovo co<strong>di</strong>ce genetico dell’Umanità poiché a quel riguardo avevo vissuto delle esperienze<br />

precise. Ma non era così. Alcune mie esperienze mi par<strong>la</strong>rono del nuovo co<strong>di</strong>ce genetico dell’umanità, ma<br />

evidentemente <strong>di</strong> quelle parti del Geroma umano che <strong>in</strong> questi tempi f<strong>in</strong>ali stanno riattivando <strong>la</strong> P<strong>in</strong>eale<br />

addormentata che a sua volta alza le Vibrazioni dell’essere umano riattivando <strong>la</strong> terza elica. Come d’altronde<br />

confermano gli stu<strong>di</strong> del<strong>la</strong> dottoressa americana Berrenda Fox. Quelle lettere che vi<strong>di</strong> nel<strong>la</strong> mia visione sono<br />

legate a quello che è stato sempre ritenuto <strong>in</strong> nome segreto <strong>di</strong> Dio ma che nome <strong>di</strong> Dio non è poiché il


significato <strong>di</strong> quel Co<strong>di</strong>ce non è quello ma è comunque legato al co<strong>di</strong>ce da cui gli ebrei hanno estratto il<br />

tetragramma e <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> che leggiamo semplicemente come Kabbalà.<br />

La mia <strong>ricerca</strong> sul <strong>mosaico</strong> getta luce anche su altre opere da me esam<strong>in</strong>ate, come il Giu<strong>di</strong>zio<br />

Universale <strong>di</strong> Miche<strong>la</strong>ngelo. Opera che esam<strong>in</strong>eremo prima <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re il <strong>mosaico</strong> <strong>di</strong> Pantaleone così<br />

quando ci <strong>in</strong>oltreremo ulteriormente nel<strong>la</strong> deco<strong>di</strong>ficazione dell’opera del monaco, poichè avente questo il<br />

racconto molto più nascosto <strong>di</strong>etro miti, simboli, ed animali fantastici creati per il <strong>mosaico</strong> dal<strong>la</strong> fantasia <strong>di</strong><br />

Pantaleone, sarà più facile comprendere perché come Umanità dobbiamo temere che l’Ophiuco liberi il<br />

Serpente, e saranno chiari i collegamenti tra le due opere. Soprattutto si ev<strong>in</strong>cerà bene <strong>di</strong> quali fatti già<br />

all’epoca era a conoscenza il monaco (qu<strong>in</strong><strong>di</strong> i Temp<strong>la</strong>ri Bernardo <strong>di</strong> Chiaravalle.. e <strong>di</strong> conseguenza Ma<strong>la</strong>chia, che<br />

era amico <strong>di</strong> Bernardo), e perché li volle tramandare attraverso il racconto nascosto fatto nel <strong>mosaico</strong>.<br />

Tutti fatti nascosti ancora oggi dalle alte gerarchie ecclesiastiche quelli che raccontò Pantaleone nonostante<br />

l’importante momento Cosmico che stiamo vivendo e che sarebbe importantissimo conoscere per poter<br />

riportare Ord<strong>in</strong>e e Giustizia e che aiuterebbero il risveglio dell’Umanità, che così <strong>in</strong>vece, a causa<br />

dell’ignoranza nel<strong>la</strong> quale vive, è sull’orlo del burrone e sta rischiando <strong>di</strong> cadere giù.<br />

Essendo già impegnativo lo stu<strong>di</strong>o del <strong>mosaico</strong> non era mia <strong>in</strong>tenzione stu<strong>di</strong>are altre opere, ma poi,<br />

osservando l’opera <strong>di</strong> Miche<strong>la</strong>ngelo mi si sono accese delle curiosità poiché ho notato che, dal<strong>la</strong> parte che ho<br />

cerchiato <strong>in</strong> verde, l’artista <strong>di</strong>videndoli <strong>in</strong> due gruppi, ha messo pochi uom<strong>in</strong>i e molte donne, mentre dall’altra<br />

parte, che ho cerchiato <strong>in</strong> celeste, <strong>di</strong>visi <strong>in</strong> tre gruppi, ha messo molti uom<strong>in</strong>i e poche donne, e guardando<br />

ancora più attentamente l’opera, ho trovato che <strong>in</strong> alto l’artista aveva <strong>di</strong>p<strong>in</strong>to quell’anziana donna <strong>di</strong> colore<br />

con un braccio bianco. Pensando che quel<strong>la</strong> strana donna potesse voler rappresentare <strong>la</strong> stessa figura che il<br />

monaco aveva simboleggiato come sirena bicaudata nel suo <strong>mosaico</strong>.. ho com<strong>in</strong>ciato a guardare quell’opera<br />

con occhi <strong>di</strong>versi…<br />

Le 5 donne nel Giu<strong>di</strong>zio Universale come sono 5 le Sibille La sirena del <strong>mosaico</strong> La figura corrispondente,che è <strong>in</strong> alto<br />

che è un’ “Ape Reg<strong>in</strong>a” a s<strong>in</strong>istra nell’opera <strong>di</strong> Miche<strong>la</strong>ngelo<br />

Come per il <strong>mosaico</strong> <strong>di</strong> Pantaleone, ritengo non si comprenda quanto <strong>in</strong>tendeva raccontarci Miche<strong>la</strong>ngelo<br />

poiché delle persone cui l’artista voleva portare <strong>la</strong> nostra attenzione non ci è stata riportata <strong>la</strong> verità, e l’opera<br />

<strong>di</strong> Miche<strong>la</strong>ngelo, non <strong>di</strong>mentichiamolo, è un’opera che ebbe <strong>in</strong>carico da Giulio II prima, da Clemente VII poi,<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>p<strong>in</strong>gere. E lo fece mo<strong>di</strong>ficando anche quanto già fatto da altri artisti su <strong>in</strong>carico <strong>di</strong> Sisto IV nel<strong>la</strong> Sist<strong>in</strong>a.


Dove sono i tre gruppi, a quello <strong>di</strong> s<strong>in</strong>istra, all’<strong>in</strong>izio del<strong>la</strong> massa <strong>di</strong> uom<strong>in</strong>i l’artista ha <strong>in</strong>serito due figure<br />

vestite, qu<strong>in</strong><strong>di</strong> evidenziandole dalle altre. Sempre <strong>in</strong> quel gruppo l’artista ha messo davanti a tutti degli<br />

anziani, <strong>di</strong> cui uno con un rotolo <strong>di</strong> carta una chiave <strong>in</strong> mano ed un uomo che sembra nascondersi <strong>di</strong>etro <strong>di</strong> lui;<br />

nel gruppo <strong>di</strong> centro, davanti a tutti l’artista ha messo un uomo con <strong>la</strong> barba con vic<strong>in</strong>o una figura che sembra<br />

sussurrargli all’orecchio; al gruppo <strong>di</strong> destra, davanti a tutti, ha messo un uomo con una croce. Poi sotto tutti<br />

loro, ha messo <strong>la</strong> figura del<strong>la</strong> donna coperta da un abito verde e <strong>la</strong> parte <strong>di</strong> una ruota <strong>in</strong> mano.<br />

Enoch ed Elia? Salomone ed Hiram? Maometto e Path? Gesù<br />

Quanto ci racconta Miche<strong>la</strong>ngelo è così evidente che non credo proprio l’artista fosse riuscito a farlo<br />

gabbando due papi, che sono sicura <strong>in</strong>vece, conoscessero bene e meglio dell’artista tutti i fatti che lui ci<br />

racconta nelle sue opere. Potremmo <strong>di</strong>re che l’opera <strong>di</strong> Miche<strong>la</strong>ngelo è <strong>la</strong> testimonianza palese che <strong>la</strong> Verità<br />

<strong>di</strong> cui parliamo, le alte gerarchie ecclesiastiche l’hanno sempre conosciuta. E come <strong>di</strong>ce un proverbio: se vuoi<br />

che un qualcosa non venga trovato, mettilo dove tutti possano vederlo. Ed è quello che è accaduto col<br />

Giu<strong>di</strong>zio Universale: l’abbiamo sempre avuto sotto gli occhi, ma non l’abbiamo mai capito perché <strong>la</strong> Verità<br />

che racconta è <strong>di</strong>versa da quel<strong>la</strong> che ci viene riferita dai massimi esponenti del<strong>la</strong> chiesa cattolica, qu<strong>in</strong><strong>di</strong><br />

guardando le figure dell’opera non siamo <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> fare i logici collegamenti tra quanto ci viene raccontato e<br />

le figure presenti.<br />

Miche<strong>la</strong>ngelo nel Giu<strong>di</strong>zio Universale <strong>in</strong>tendeva raccontarci due perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> tempo, <strong>di</strong>visi da un prima ed un<br />

dopo dal<strong>la</strong> figura <strong>di</strong> Maria e <strong>la</strong> figura <strong>di</strong> colui che viene ritenuto Gesù risorto prima, e con l’altra figura sotto<br />

<strong>di</strong> loro poi. Che è una figura <strong>di</strong> cui parleremo più avanti.<br />

Maria ed il Gesù risorto che ..ma il Gesù risorto potrebbe avere lo cioè voler rappresentare<br />

<strong>di</strong>vidono i due tempi.. stesso significato <strong>di</strong> questa immag<strong>in</strong>e l’Androg<strong>in</strong>ia dell’Anima <strong>in</strong> Maria<br />

che è <strong>in</strong> S. Maria <strong>in</strong> Trastevere.. che aveva <strong>in</strong> se l’Increato<br />

<strong>Il</strong> primo tempo <strong>di</strong> cui ci racconta l’artista riguarda quando sul<strong>la</strong> terra si credeva ancora nel<strong>la</strong> Grande Madre e<br />

nel Femm<strong>in</strong><strong>in</strong>o Sacro, che nell’opera è riferito al<strong>la</strong> parte dove sono più donne <strong>di</strong>vise <strong>in</strong> due gruppi. Di cui uno<br />

potrebbe essere il popolo che precedette Sumeri e Babilonesi, l’altro potrebbe essere degli antichi Egizi<br />

mischiato con i primi ebrei. E per questo da quel<strong>la</strong> parte l’artista ha posto Maria.<br />

Nel periodo <strong>di</strong> tempo che l’artista <strong>in</strong>tendeva raccontarci del dopo Gesù, ha <strong>di</strong>viso <strong>in</strong> tre gruppi i popoli che<br />

riguardano quel tempo poiché sono tre i popoli separati dalle religioni monoteiste. Da quel<strong>la</strong> parte ha messo <strong>la</strong><br />

figura che non rappresenta però Gesù, ma il Cristo <strong>in</strong> Maria (ossia l’Increato o il Cristhos = ”sapere”), che con<br />

Gesù non ha proprio nul<strong>la</strong> a che vedere! Gesù con <strong>la</strong> croce sulle spalle ma non crocifisso, nell’opera è <strong>di</strong>p<strong>in</strong>to<br />

come capostipite davanti al gruppo che lo riguarda. E l’artista ha <strong>di</strong>p<strong>in</strong>to <strong>la</strong> figura vic<strong>in</strong>o a Maria, ritenuto<br />

Gesù risorto ma che non lo è, guardata <strong>in</strong> modo partico<strong>la</strong>re sia dal personaggio al<strong>la</strong> sua destra, sia dal<br />

personaggio al<strong>la</strong> sua s<strong>in</strong>istra, che potrebbe essere Salomone <strong>in</strong> quanto ha <strong>in</strong> mano <strong>la</strong> famosa chiave a lui<br />

collegata ed un rotolo <strong>di</strong> carta (non è Pietro poiché avrebbe due chiavi), sia dal personaggio del gruppo<br />

centrale, che da altre figure poste nell’opera. Tutti gli sguar<strong>di</strong> sembrano essere su <strong>di</strong> lui ma nessuno sembra<br />

occuparsi <strong>di</strong> Maria, a cui però, è de<strong>di</strong>cata l’opera. E sopra quelle due figure c’è il profeta Giona. Giona che<br />

significa colomba, l’animale legato ad Hecate ed alle altre Dee.


<strong>Il</strong> gruppo più a s<strong>in</strong>istra è il più folto poiché è il più antico dei tre, e si riferisce al Popolo ebraico. L’artista vi<br />

ha <strong>in</strong>serito, <strong>di</strong>p<strong>in</strong>gendoli più visibili degli altri, quelli che potrebbero essere Enoch ed Elia. I due <strong>di</strong>versi colori<br />

usati da Miche<strong>la</strong>ngelo per <strong>di</strong>st<strong>in</strong>guere le due figure potrebbero stare ad <strong>in</strong><strong>di</strong>care comunque una <strong>di</strong>versità tra i<br />

due. Colori che come vedremo, per <strong>di</strong>st<strong>in</strong>guerne l’appartenenza o <strong>di</strong>versità <strong>di</strong> Razza, l’artista tornerà ad usare<br />

per altre figure.<br />

Sempre <strong>in</strong> quel gruppo, <strong>in</strong> prima fi<strong>la</strong>, c’è l’anziano con una chiave ed una pergamena <strong>in</strong> mano, che abbiamo<br />

detto potrebbe essere Salomone per <strong>la</strong> famosa Chiave a lui collegata; <strong>la</strong> figura che si nasconde <strong>di</strong>etro <strong>di</strong> lui<br />

potrebbe essere l’architetto Hiram. Infatti Hiram mantenne il segreto che conosceva a costo del<strong>la</strong> vita (che<br />

poteva essere quello <strong>di</strong> conoscere l’antico co<strong>di</strong>ce Celeste e <strong>la</strong> Chiave per decriptarlo, e <strong>di</strong> cui aveva portato a<br />

conoscenza Salomone visto che Miche<strong>la</strong>ngelo gli ha messo <strong>la</strong> chiave e <strong>la</strong> pergamena <strong>in</strong> mano?).<br />

Poi c’è il gruppo <strong>di</strong> centro, dove nel<strong>la</strong> figura <strong>in</strong> primo piano Miche<strong>la</strong>ngelo ha posto Maometto con l’egizio<br />

vic<strong>in</strong>o e con <strong>di</strong>etro i musulmani.<br />

Sembra che Maometto avesse qualcuno che gli suggerisse nell’orecchio, soffio dopo soffio, scrive il Corano,<br />

gli è stato dettato tutto il Libro. Come non saprei, ma credo Miche<strong>la</strong>ngelo sapesse che fosse il fantasma <strong>di</strong><br />

Osiride che par<strong>la</strong>va all’orecchio <strong>di</strong> Maometto, poichè <strong>la</strong> figura che ha <strong>di</strong>p<strong>in</strong>to par<strong>la</strong>rgli nell’orecchio<br />

ha i paramenti del sacerdote egizio (e se è così, ho motivi per dargli ragione).<br />

<strong>Il</strong> gruppo più a destra rappresenta i cristiani, poiché davanti a tutti c’è un uomo con <strong>la</strong> croce. E quell’uomo<br />

con <strong>la</strong> croce sulle spalle rappresenta Gesù. Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> Miche<strong>la</strong>ngelo <strong>in</strong> quei tre gruppi voleva rappresentare i<br />

seguaci delle tre religioni monoteiste con i rispettivi fondatori che hanno dato orig<strong>in</strong>e al credo religioso. Tra<br />

quei fondatori non è presente Siddharta: se Miche<strong>la</strong>ngelo non ha messo il Buddha da quel<strong>la</strong> parte, credo<br />

l’artista volesse <strong>di</strong>rci che quello <strong>la</strong>sciato da lui sia l’<strong>in</strong>segnamento più giusto. Infatti quel<strong>la</strong> <strong>la</strong>sciata da<br />

Siddharta non è una religione ma il suggerimento <strong>di</strong> una <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>a, dove viene <strong>in</strong>segnato che ogni essere<br />

umano può raggiungere l’illum<strong>in</strong>azione, e vede l’uomo come parte del tutto.<br />

Sotto i tre gruppi che rappresentano gli appartenenti alle tre religioni monoteiste con i loro rispettivi fondatori<br />

l’artista ha messo <strong>la</strong> donna con l’abito verde, che raffigurata <strong>in</strong> modo <strong>di</strong>verso rappresenta <strong>la</strong> figura che<br />

Pantaleone nel suo <strong>mosaico</strong> ha rappresentato come Diana, poiché lei è <strong>la</strong> donna del<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e dei tempi, ed è<br />

quelle genti che lei dovrà risvegliare e mettere <strong>in</strong> guar<strong>di</strong>a. Tutto questo è Miche<strong>la</strong>ngelo che ce lo <strong>di</strong>ce.<br />

Ve<strong>di</strong>amo come.<br />

Come possiamo vedere nelle parti dell’opera da me ulteriormente sezionate, sotto ai due gruppi con<br />

prevalenza femm<strong>in</strong>ile che riguardano il prima <strong>di</strong> Miche<strong>la</strong>ngelo, cioè quando ancora <strong>la</strong> maggior delle genti<br />

credevano nel<strong>la</strong> Grande Madre, le persone che sono nel<strong>la</strong> parte sotto che viene identifica come quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong><br />

f<strong>in</strong>e dei tempi, o sono aiutate a salire, o salgono vo<strong>la</strong>ndo. Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> salgono tutti.<br />

Mentre le persone che sono sotto ai tre gruppi che riguardano le tre religioni monoteiste, nel<strong>la</strong> parte che viene<br />

identificata come quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e dei tempi, non sale nessuna figura. Alcune sembrano essere rimandate giù,<br />

ed alcune sembrano stazionare girando <strong>in</strong> tondo. Nel<strong>la</strong> parte più sotto ancora dell’opera, chi<br />

prova a passare il fiume con <strong>la</strong> barca, è buttato fuori da Caronte.


Un’altra stranezza <strong>di</strong> quel<strong>la</strong> parte del Giu<strong>di</strong>zio Universale, è che sembrano esserci solo uom<strong>in</strong>i, e quello che sembra l’<strong>in</strong>gresso dell’<strong>in</strong>ferno..<br />

Lo stu<strong>di</strong>oso Mauro Bigl<strong>in</strong>o traduce dagli antichi testi che gli Elohim per formare l’Adàm usarono lo Tzelem,<br />

che è quel quid <strong>di</strong> materiale che contiene l’immag<strong>in</strong>e degli elohim (Gen 1,26-27), mentre per fare <strong>la</strong> donna <strong>di</strong>o<br />

<strong>in</strong>dusse <strong>in</strong> Adamo un grande sonno (anestesia?) prelevando da lui <strong>la</strong> Tze<strong>la</strong>. Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> escludendo lo Tzelem?<br />

Approfondendo un poch<strong>in</strong>o il significato <strong>di</strong> quanto traduce Mauro Bigl<strong>in</strong>o <strong>in</strong> merito a questa parte del DNA<br />

potrebbe <strong>di</strong>ventare <strong>in</strong>tuibile perché Miche<strong>la</strong>ngelo, se è lui come viene detto, si è messo da quel<strong>la</strong> parte<br />

dell’opera e come pelle scuoiata <strong>in</strong> mano a San Bartolomeo, e forse anche perché ha messo solo uom<strong>in</strong>i nel<strong>la</strong><br />

parte bassa dell’opera.<br />

Miche<strong>la</strong>ngelo tenuto Le tre Parche o <strong>la</strong> triplicità del<strong>la</strong> Dea, Le Parche <strong>di</strong> Miche<strong>la</strong>ngelo<br />

da S. Bartolomeo? è rappresentata sul<strong>la</strong> tomba dell’artista?<br />

Guardando <strong>in</strong>vece <strong>la</strong> figura identificata da altri come San Lorenzo, ho notato che l’oggetto che viene visto da<br />

tutti come una gratico<strong>la</strong> è <strong>in</strong>vece una sca<strong>la</strong>. Inoltre ho notato che <strong>la</strong> figura è stata posta al centro dell’opera<br />

tra i due gruppi con al centro Maria. Ritengo che quel<strong>la</strong> figura rappresenti Giacobbe, poiché oltre al telo<br />

verde sopra cui è seduto, ha con lui <strong>la</strong> famosa sca<strong>la</strong> del sogno. Miche<strong>la</strong>ngelo l’ha posto al centro tra i due<br />

tempi poiché <strong>in</strong>tendeva <strong>di</strong>rci che il Profeta ha fatto da separatore (o soppiantatore, come <strong>in</strong><strong>di</strong>ca <strong>la</strong> ra<strong>di</strong>ce del suo<br />

nome).<br />

<strong>Il</strong> Giacobbe con <strong>la</strong> sca<strong>la</strong> Lo sguardo del Giacobbe Le scale nel <strong>mosaico</strong><br />

posto sotto a Maria del<strong>la</strong> lunetta <strong>di</strong> Pantaleone<br />

Infatti, come leggiamo nel<strong>la</strong> Bibbia, <strong>di</strong>o <strong>di</strong>ce a Rebecca che dai suoi due figli sarebbero nate due nazioni<br />

<strong>di</strong>verse. Le due <strong>di</strong>verse nazioni che nascono da loro sono: quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> Giacobbe che crede nel <strong>di</strong>o <strong>di</strong> suo padre<br />

Abramo, e quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> Esaù che cont<strong>in</strong>ua a credere nel<strong>la</strong> Grande Madre e cont<strong>in</strong>ua per <strong>la</strong> sua strada. Strada che è<br />

<strong>di</strong>versa da quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> Giacobbe, che <strong>di</strong>rei non orgoglioso <strong>di</strong> quanto ha fatto a giu<strong>di</strong>care dallo sguardo<br />

corrucciato e perplesso che Miche<strong>la</strong>ngelo gli ha <strong>di</strong>p<strong>in</strong>to nel<strong>la</strong> lunetta dove lo ha posto <strong>in</strong>sieme a Maria.<br />

Oltre al<strong>la</strong> sca<strong>la</strong>, l’artista ha <strong>di</strong>p<strong>in</strong>to alle spalle del Patriarca <strong>la</strong> figura <strong>di</strong> una donna con un abito color oro. <strong>Il</strong><br />

colore dell’oro è stato usato dall’artista per <strong>di</strong>rci del<strong>la</strong> regalità del personaggio, e ponendo<strong>la</strong> <strong>in</strong> quel modo,<br />

cioè alle spalle <strong>di</strong> Giacobbe, l’artista voleva forse <strong>di</strong>rci che Giacobbe (<strong>di</strong>versamente da Esaù) si gettò alle<br />

spalle il credo del<strong>la</strong> Grande Madre (un po’ come racconta <strong>la</strong> leggenda <strong>di</strong> Decaulione e Pirra). O più<br />

semplicemente che l’ha soppiantata col credo del suo <strong>di</strong>o. Infatti nel<strong>la</strong> posizione <strong>in</strong> cui è sembra ne abbia<br />

preso il posto sopra <strong>la</strong> nuvo<strong>la</strong> col tessuto verde spodestando<strong>la</strong>. Da lui che crede <strong>in</strong> un <strong>di</strong>o maschile, sembra<br />

siano nati 12 figli, che a loro volta avrebbero fatto nascere le 12 tribù <strong>di</strong> Israele.<br />

Questo ci fa forse comprendere quale fosse il motivo per cui gli arabi apostrofassero gli occidentali come<br />

<strong>in</strong>fedeli, e forse, ci potrebbe far comprendere anche cosa possa aver portato Federico II a <strong>di</strong>venire così amico<br />

<strong>di</strong> Sa<strong>la</strong>d<strong>in</strong>o tanto da farlo <strong>di</strong>sobbe<strong>di</strong>re all’ord<strong>in</strong>e <strong>di</strong> Gregorio IX e prendersi <strong>la</strong> scomunica. Fatti questi che


dovrebbero aiutare anche a comprendere un po’ <strong>di</strong> più il senso delle gran<strong>di</strong> opere che Federico II ci ha<br />

<strong>la</strong>sciato.<br />

Guardando con più attenzione l’opera mi ha colpito anche <strong>la</strong> partico<strong>la</strong>rità del<strong>la</strong> corda a cui si aggrappano per<br />

salvarsi due uom<strong>in</strong>i, che potrebbero essere Maometto (quello vestito) e Siddharta (quello a torso nudo), che<br />

anche Pantaleone mette quasi tre secoli prima <strong>di</strong> Miche<strong>la</strong>ngelo <strong>in</strong> modo molto più nascosto nel suo <strong>mosaico</strong>.<br />

Maometto e Siddharta? Mosè Maometto e Siddharta? Mosè e Siddharta Mosè Siddharta Giuda e Gesù<br />

nel <strong>mosaico</strong>? e Maometto? e Maria e Giuseppe?<br />

Potrebbero essere loro poiché l’artista <strong>di</strong>p<strong>in</strong>ge <strong>la</strong> corda a cui si aggrappano i due che somiglia sia ad un tabih<br />

musulmano, che allo juzu, rosario buddhista. In<strong>di</strong>zio probabilmente messo dall’artista per farceli <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare.<br />

Mosè, anche lui riportato nel <strong>mosaico</strong> <strong>di</strong> Pantaleone, potrebbe essere <strong>la</strong> figura più grande appena più <strong>in</strong> alto <strong>di</strong><br />

loro.<br />

Nell’altro riquadro dell’opera riportato sopra, nel<strong>la</strong> parte del<strong>la</strong> schiera <strong>di</strong> gente che abbiamo detto essere<br />

quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> Gesù, possiamo notare che Miche<strong>la</strong>ngelo ha <strong>di</strong>p<strong>in</strong>to due uom<strong>in</strong>i che si baciano. Quelle due figure<br />

potrebbero essere Giuda e Gesù, poiché, per <strong>di</strong> più, subito vic<strong>in</strong>o a loro l’artista ha posto una donna, sempre<br />

coperta con un abito verde, e con un anziano vic<strong>in</strong>o. La posizione <strong>in</strong> cui le due figure sono state collocate<br />

dall’artista ed i colori usati, fanno pensare che rappresent<strong>in</strong>o Maria e Giuseppe.<br />

Mi sono chiesta <strong>in</strong>oltre chi potrebbe essere il personaggio vestito <strong>di</strong> rosso nascosto <strong>di</strong>etro colui che da altri<br />

<strong>ricerca</strong>tori è stato identificato come Giovanni, perché Miche<strong>la</strong>ngelo l’abbia posto nascosto <strong>di</strong>etro quel<strong>la</strong><br />

figura, ed accucciato vic<strong>in</strong>o ai pie<strong>di</strong> <strong>di</strong> una donna coperta tutta da un abito verde ed un kefiah bianco.<br />

Mosè Giovanni o Gesù? La figura nascosta <strong>di</strong>etro <strong>di</strong> lui La donna col kefiah MadreTara bianca<br />

Bianco e l’abito verde…<br />

Secondo me Miche<strong>la</strong>ngelo ripete le figure <strong>di</strong> alcuni personaggi ponendoli <strong>in</strong> punti <strong>di</strong>versi dell’opera mentre ci<br />

racconta momenti <strong>di</strong>versi del<strong>la</strong> storia del<strong>la</strong> loro vita, pertanto, valutando il criterio con cui l’artista ha posto<br />

quel<strong>la</strong> figura, poiché questa ha <strong>la</strong> pa<strong>la</strong>ndrana rossa e si nasconde accovacciandosi vic<strong>in</strong>o al<strong>la</strong> donna, quel<strong>la</strong><br />

figura potrebbe riferirsi ad Abramo. E <strong>la</strong> donna coperta dall’abito verde vic<strong>in</strong>o a lui potrebbe essere Sara<br />

poichè l’artista <strong>di</strong>p<strong>in</strong>gendo il Patriarca <strong>in</strong> quel<strong>la</strong> posizione nel<strong>la</strong> scena raffigurata, avrebbe potuto voler<br />

esprimere <strong>la</strong> vergogna <strong>di</strong> Abramo che, per il timore che <strong>la</strong> bellezza <strong>di</strong> Sara attirasse su <strong>di</strong> lui <strong>la</strong> violenza degli<br />

Egizi le aveva chiesto <strong>di</strong> spacciarsi per sua sorel<strong>la</strong>, assecondò pers<strong>in</strong>o il fatto che <strong>la</strong> moglie giacesse col<br />

faraone. <strong>Il</strong> rosso è il colore importante che potrebbe identificare il Patriarca poiché potrebbe richiamare il<br />

colore del<strong>la</strong> razza <strong>di</strong> orig<strong>in</strong>e (Non a caso anche il Guerc<strong>in</strong>o nel suo quadro I Pastori <strong>di</strong> Arca<strong>di</strong>a lo usa come<br />

colore nel cappello del personaggio che secondo me rappresenta Mosè).<br />

O <strong>in</strong>vece, poiché Miche<strong>la</strong>ngelo ha messo quelle figure tutte molto vic<strong>in</strong>e, quel gruppo potrebbe essere quello<br />

<strong>di</strong> Mosè, lui potrebbe essere <strong>la</strong> figura <strong>in</strong> primo piano, e quel<strong>la</strong> donna potrebbe essere Miryam, sua sorel<strong>la</strong>.<br />

Questo però non può essere poiché <strong>in</strong> quel pezzo del<strong>la</strong> storia ebraica era Mosè il protagonista pr<strong>in</strong>cipale,<br />

mentre l’uomo che ha <strong>in</strong> mano il compasso gigante, che è un Simbolo importantissimo, è <strong>la</strong> donna che ha<br />

anche un Kefiah bianco che l’uomo prende per il braccio. Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> è lei che fa parte <strong>di</strong> quel Disegno Div<strong>in</strong>o. Se<br />

quel<strong>la</strong> figura è <strong>in</strong>vece Giovanni come altri <strong>ricerca</strong>tori sostengono, <strong>la</strong> donna con l’abito verde potrebbe essere<br />

Maria, giustificherebbe perché l’uomo che ha <strong>in</strong> mano il grande compasso <strong>la</strong> tira per il braccio, ma chi sia poi<br />

l’uomo nascosto <strong>di</strong>etro colui ritenuto Giovanni non saprei <strong>di</strong>rlo con certezza. Credo <strong>in</strong>vece quell’uomo sia<br />

proprio Gesù, se è lui si identifica chi è il ragazzo che lo tira per il braccio, che è Stefano, il vero figlio <strong>di</strong>


Maria, <strong>la</strong> donna che l’uomo con il compasso prende per il braccio <strong>di</strong>venta certo sia Maria, e che lei sapesse<br />

anche chi fosse ce lo <strong>di</strong>ce il fatto che l’artista l’ha <strong>di</strong>p<strong>in</strong>ta che si gira verso le donne del passato facendo il<br />

verso <strong>di</strong> mantenere il silenzio. L’uomo che si nasconde <strong>di</strong>etro le gambe <strong>di</strong> Gesù a questo punto è quasi certo<br />

sia Erode Antipa, e Giovanni è <strong>in</strong>vece quell’uomo col chippa rosso che guarda Maria.<br />

Giovanni, col kippa rosso Maria <strong>la</strong> donna che ha <strong>la</strong> testa Stefano con una fascia Hator col compasso<br />

coperta dal Kefiah bianco bianca per tenere i capelli<br />

Con il Giu<strong>di</strong>zio Universale Miche<strong>la</strong>ngelo che ha <strong>di</strong>p<strong>in</strong>to l’opera, ed i papi che gli hanno dato l’<strong>in</strong>carico, ci<br />

stanno <strong>di</strong>cendo a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> c<strong>in</strong>que secoli che loro sapevano che ai tempi <strong>di</strong> Gesù qualcosa <strong>di</strong> molto<br />

partico<strong>la</strong>re era successo, ed approvando come le aveva <strong>di</strong>sposte l’artista, sapevano anche cosa. Non a caso le<br />

prime chiese de<strong>di</strong>cate a S. Stefano, il vero figlio <strong>di</strong> Maria, hanno <strong>la</strong> pianta circo<strong>la</strong>re richiamando il culto del<strong>la</strong><br />

Grande Madre.<br />

Santo Stefano Rotondo al Celio (Roma)<br />

Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> <strong>di</strong>venta certo che quando Miche<strong>la</strong>ngelo ha <strong>di</strong>p<strong>in</strong>to l’opera le alte gerarchie ecclesiastiche<br />

conoscessero già <strong>la</strong> Verità che riguardava quanto accaduto <strong>in</strong> passato e quanto sarebbe accaduto o potuto<br />

accadere nel tempo del<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e, e conoscevano anche l’identità del<strong>la</strong> donna che Giovanni nell’Apocalisse<br />

def<strong>in</strong>isce Vestita <strong>di</strong> sole. Perché a questo punto <strong>di</strong>venta più che chiaro che, se l’artista ha <strong>di</strong>p<strong>in</strong>to <strong>la</strong> donna<br />

sotto ai seguaci delle tre religioni monoteistiche con le caratteristiche che andremo a vedere, significa<br />

sapessero anche <strong>di</strong> chi sarebbe stata Strumento <strong>la</strong> Vestita <strong>di</strong> Sole.<br />

Miche<strong>la</strong>ngelo ha <strong>di</strong>p<strong>in</strong>to <strong>la</strong> donna <strong>in</strong> quel punto del<strong>la</strong> sua opera per significarci che arriverà al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e del<br />

tempo, e l’ha messa da quel<strong>la</strong> parte per <strong>di</strong>rci che è <strong>la</strong> gente <strong>di</strong> quei credo religiosi che lei dovrà risvegliare.<br />

L’aveva raffigurata <strong>in</strong> modo <strong>di</strong>verso da Pantaleone poiché l’aveva <strong>di</strong>p<strong>in</strong>ta nuda come Venere nascondendo<strong>la</strong><br />

tra i tanti nu<strong>di</strong> dell’opera, poi dopo il concilio <strong>di</strong> Trento i nu<strong>di</strong> vennero ritenuti <strong>in</strong>decenti, l’artista era morto,<br />

ed <strong>in</strong>tervenne sull’opera Daniele da Volterra coprendo i nu<strong>di</strong>. Detto poi per questo <strong>in</strong>tervento sull’opera <strong>di</strong><br />

Miche<strong>la</strong>ngelo, il braghettone.<br />

Copia del Venusti Correzione <strong>di</strong> Daniele Diana con vic<strong>in</strong>o l’uomo con frecce e da<strong>di</strong>, “Diana”, espressione ed il sacerdote <strong>in</strong> lei<br />

<strong>di</strong>p<strong>in</strong>ta poi da da Volterra detto poi quello che conta il tempo, e quello alle spalle <strong>di</strong> Tara “Verde” <strong>la</strong> rappresenta il<br />

Miche<strong>la</strong>ngelo il braghettone che tiene il Compasso madre <strong>di</strong> tutti i Buddha Kalki avatar<br />

Forse per <strong>la</strong> frequentazione <strong>di</strong> Miche<strong>la</strong>ngelo al Giard<strong>in</strong>o <strong>di</strong> Marco <strong>di</strong> Lorenzo il Magnifico, forse perché<br />

anche lui conosceva le notizie e le prove riportate dai Temp<strong>la</strong>ri secoli prima da qualche altra fonte, o forse<br />

semplicemente perché aveva potuto leggere i documenti a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> papa Giulio II, quanto Miche<strong>la</strong>ngelo<br />

sapeva era comunque <strong>di</strong> pubblico dom<strong>in</strong>io tra gli artisti, per questo <strong>in</strong> quel periodo dagli artisti dell’epoca<br />

venne raffigurato molto il periodo ellenistico. Daniele da Volterra era amico <strong>di</strong> Miche<strong>la</strong>ngelo, e probabilmente<br />

sapendo bene chi voleva rappresentare quel<strong>la</strong> figura, le ha aggiunto un abito verde per sottol<strong>in</strong>ear<strong>la</strong> come Dea<br />

del<strong>la</strong> Foresta.


Che è lei potrebbe confermarlo sia quel personaggio che ha vic<strong>in</strong>o, che sembra stia per gettare i da<strong>di</strong> ed ha le<br />

frecce, che potrebbe essere il Sagittario dei <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> Nostradamus, sia il fatto che sempre vic<strong>in</strong>o a lei c’è un<br />

uomo che sembra contare il tempo.<br />

L’uomo che potrebbe <strong>Il</strong> Sagittario <strong>di</strong> L’uomo che conta il tempo L’uomo col La ruota senza S. Cater<strong>in</strong>a del<br />

rappresentare il Sagittario Nostradamus Sotto il suo dorso c’è <strong>in</strong>fatti Compasso raggi <strong>di</strong> Caravaggio<br />

<strong>la</strong> ruota che simboleggia <strong>di</strong> legno Nostradamus<br />

lo scorrere del tempo<br />

Sia il fatto che, alle sue spalle c’è <strong>di</strong> nuovo l’uomo che tiene <strong>in</strong> mano il Compasso <strong>di</strong> legno. Rappresentazione<br />

che sta a significare che quel<strong>la</strong> donna fa parte <strong>di</strong> quel Disegno Div<strong>in</strong>o, e che è stato affidato a lei il compito <strong>di</strong><br />

portare un messaggio all’umanità.<br />

Sibil<strong>la</strong> Cumana Sibil<strong>la</strong> Delfica Sibil<strong>la</strong> Eritrea Sibil<strong>la</strong> Libica Sibil<strong>la</strong> Persica<br />

Miche<strong>la</strong>ngelo le ha messo <strong>in</strong> mano una parte <strong>di</strong> ruota poiché voleva rappresentare <strong>la</strong> sezione <strong>di</strong> tempo che <strong>la</strong><br />

riguarda e che lei dovrà risistemare (mezza ruota =13000 anni??).<br />

Sempre per <strong>di</strong>rci dell’importanza del<strong>la</strong> donna, al pezzo <strong>di</strong> ruota che lei ha <strong>in</strong> mano, l’artista ha messo nove<br />

denti: il nove, oltre sembrare essere legato al<strong>la</strong> <strong>di</strong>mensione dove viviamo, ci porta all’eremita dei tarocchi.<br />

La Diana <strong>di</strong> Miche<strong>la</strong>ngelo L’eremita nei tarocchi La donna <strong>in</strong> un <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> Nostradamus<br />

Se an<strong>di</strong>amo a leggere nel<strong>la</strong> <strong>di</strong>v<strong>in</strong>azione dei tarocchi cosa ci <strong>di</strong>ce questa carta leggiamo che: <strong>la</strong> <strong>la</strong>nterna che<br />

gli illum<strong>in</strong>a <strong>la</strong> via rappresenta <strong>la</strong> conoscenza segreta riservata agli <strong>in</strong>iziati che illum<strong>in</strong>a <strong>la</strong> lunga e <strong>di</strong>fficile<br />

strada verso <strong>la</strong> conoscenza. La parte esterna del mantello (quel<strong>la</strong> che vedono gli altri) appare <strong>di</strong> umile fattura,<br />

ma <strong>la</strong> parte <strong>in</strong>terna è <strong>di</strong> stoffa pregiata. L’eremita è l’essere che si <strong>di</strong>stacca dal<strong>la</strong> sua materia per <strong>in</strong>traprendere<br />

il lungo e <strong>di</strong>fficile camm<strong>in</strong>o del<strong>la</strong> Sapienza, fatto <strong>di</strong> r<strong>in</strong>unce e sacrifici. Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> <strong>di</strong>rei che sono molto più che<br />

semplici <strong>in</strong><strong>di</strong>zi quelli che fanno <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare chi è quel<strong>la</strong> donna. Miche<strong>la</strong>ngelo le ha <strong>di</strong>segnato un corpo<br />

mascol<strong>in</strong>o come le Sibille poiché anche lei è una Sibil<strong>la</strong>, ma anche per esprimere <strong>la</strong> natura androg<strong>in</strong>a<br />

dell’Anima <strong>in</strong> lei <strong>in</strong>carnata. L’artista le ha anche messo alle spalle un personaggio (che altri stu<strong>di</strong>osi<br />

identificano come S. Biagio) con delle striglie <strong>in</strong> mano che sembra pronto a strigliar<strong>la</strong>: Miche<strong>la</strong>ngelo l’ha<br />

<strong>di</strong>p<strong>in</strong>ta sotto ai gruppi delle tre religioni monoteiste, qu<strong>in</strong><strong>di</strong> significa che anche lei crede nel <strong>di</strong>o maschile, <strong>di</strong><br />

conseguenza è da strigliare.<br />

L’ottavo tarocco: La donna riportata nel <strong>mosaico</strong> In questa parte del <strong>mosaico</strong> In questa parte f<strong>in</strong>ale Cerchio nel grano…<br />

<strong>la</strong> Forza e <strong>la</strong> come “donna Sansone” forse per c’è una donna nuda ma con del <strong>mosaico</strong> c’è ancora<br />

ciclicità del tempo? farci fare i collegamenti genetici.. vic<strong>in</strong>o il “gatto” e <strong>la</strong> “v olpe” una donna nuda


Tenendo presente <strong>la</strong> posizione orig<strong>in</strong>ale con cui Miche<strong>la</strong>ngelo aveva <strong>di</strong>p<strong>in</strong>to <strong>la</strong> figura, probabilmente l’artista<br />

voleva suggerirci che <strong>la</strong> donna sarebbe stata strigliata, ma con quei pett<strong>in</strong>i ci <strong>di</strong>ce ancora <strong>di</strong> più: per gli egizi,<br />

dai quali <strong>la</strong> chiesa si è maggiormente ispirata per culti, paramenti, e per raccontarci dell’immortalità<br />

dell’anima, il pett<strong>in</strong>e era un simbolo importante: scioglie e <strong>di</strong>pana i no<strong>di</strong> dei capelli, che sono <strong>in</strong>vece simbolo<br />

<strong>di</strong> spiritualità. Per questo <strong>la</strong> leggenda <strong>di</strong> Sansone, che era un nazireo, cioè appartenente all’antica Stirpe,<br />

racconta che quando gli furono tagliati i capelli perse <strong>la</strong> sua forza. Perché non compreso il significato del<strong>la</strong><br />

paro<strong>la</strong> nazireo, o perché chiarirlo avrebbe comportato dare spiegazioni scomode, venne detto che Gesù fosse<br />

nato a Nazareth.<br />

Ogni nodo viene al pett<strong>in</strong>e, <strong>di</strong>ce un antico proverbio: Sono no<strong>di</strong> che riguardano spiritualità e religioni<br />

quelli che scioglierà <strong>la</strong> nostra Diana.<br />

Pett<strong>in</strong>i egizi Pett<strong>in</strong>i etruschi La verità sve<strong>la</strong>ta dal<br />

Tempo del Tiepolo<br />

In modo <strong>di</strong>verso da Nostradamus e da Pantaleone, Miche<strong>la</strong>ngelo, forse prendendo ispirazione<br />

dall’Apocalisse <strong>di</strong> Giovanni <strong>in</strong> merito alle trombe del Giu<strong>di</strong>zio ed <strong>in</strong> merito ai due testimoni vestiti <strong>di</strong> sacco<br />

che nei tempi del<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e devono compiere <strong>la</strong> loro missione, nel<strong>la</strong> sezione dell’opera che ho sezionato, secondo<br />

me l’artista ci <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> loro e ci <strong>di</strong>ce anche chi è l’Agnello dell’Apocalisse <strong>di</strong> Giovanni che possiede il Libro.<br />

Ve<strong>di</strong>amo come ci porta a conoscenza <strong>di</strong> ciò.<br />

La lunetta de<strong>di</strong>cata a Giacobbe e Giuseppe<br />

Nel<strong>la</strong> lunetta del<strong>la</strong> Sist<strong>in</strong>a de<strong>di</strong>cata a Giacobbe e Giuseppe, è Maria che l’artista mette <strong>in</strong> risalto, non<br />

Giuseppe: se osserviamo <strong>la</strong> Maria del<strong>la</strong> lunetta, <strong>la</strong> sua figura spicca per vivacità per il risalto dato dal<br />

copricapo esotico con fasce a tricorno ed <strong>in</strong>serti bianchi. <strong>Il</strong> suo volto sfuma lievemente <strong>in</strong> profon<strong>di</strong>tà, esaltato<br />

dai colori del mantello che le avvolge <strong>la</strong> spal<strong>la</strong> <strong>in</strong> modo da apparire quasi un arcobaleno. Un arcobaleno che<br />

l’artista <strong>di</strong>p<strong>in</strong>ge per darci un’altra <strong>in</strong><strong>di</strong>cazione, poiché l’arcobaleno è il Simbolo dei Maestri e del loro<br />

collegamento col Cielo. Sistemandogli i capelli <strong>in</strong> modo che somigl<strong>in</strong>o a quelli del copricapo <strong>di</strong> Maria,<br />

Miche<strong>la</strong>ngelo ha posto <strong>in</strong> testa al<strong>la</strong> figura un simbolo <strong>di</strong>verso ma sempre collegato al<strong>la</strong> Grande Dea, cioè il<br />

Serpente.<br />

La parte del Giu<strong>di</strong>zio Partico<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> parte Hator ed Iside Hekate col libro La Grande Madre e le sue 12 figlie<br />

Universale <strong>di</strong> cui parliamo<br />

Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> dovrebbe <strong>di</strong>ventare chiaro chi volesse rappresentare con quel<strong>la</strong> figura Miche<strong>la</strong>ngelo. <strong>Il</strong> colore del telo<br />

con cui l’ha avvolta, ed il corpo mascol<strong>in</strong>o come il corpo delle Sibille, potrebbero essere delle ulteriori<br />

conferme. <strong>Il</strong> secondo testimone, ha un libro più piccolo. Guardando come si spolmona chi gli sta suonando<br />

nelle orecchie <strong>la</strong> tromba del giu<strong>di</strong>zio, si <strong>di</strong>rebbe un ape troppo presa dal libro.


Quanto da me letto nell’opera <strong>di</strong> Miche<strong>la</strong>ngelo potrebbe essere confermato <strong>in</strong> quanto si <strong>in</strong>terpreta<br />

s<strong>in</strong>teticamente nelle due lunette dove sono le due colonne Jak<strong>in</strong> e Boaz poste sopra al Giu<strong>di</strong>zio Universale:<br />

In quel<strong>la</strong> che è <strong>la</strong> lunetta s<strong>in</strong>istra del Giu<strong>di</strong>zio Universale, dove dovrebbe Nel<strong>la</strong> lunetta destra possiamo <strong>in</strong>v ece notare<br />

esserci rappresentata <strong>la</strong> colonna nera Boaz, c’è l’uomo sul<strong>la</strong> croce… Al <strong>la</strong>to quanto faticano quegli esser i a tenere dritta<br />

possiamo vedere gli esseri bion<strong>di</strong> che gli portano via <strong>la</strong> corona <strong>di</strong> sp<strong>in</strong>e…non è il re.. <strong>la</strong> colonna bianca Jak<strong>in</strong>………<br />

La mia <strong>ricerca</strong> getta luce anche sul <strong>mosaico</strong> <strong>di</strong> Aquileia, su quadri <strong>di</strong> artisti come il Guerc<strong>in</strong>o, Leonardo da<br />

V<strong>in</strong>ci, il Botticelli, Nico<strong>la</strong>s Pouss<strong>in</strong>, Raffaello e molti altri. Poiché durante <strong>la</strong> mia <strong>ricerca</strong> ho scoperto che,<br />

dopo Pantaleone, molti scrittori e poeti, quali ad esempio, Boccaccio, Dante ed altri, e anche quelli che<br />

vengono ritenuti veggenti, ad esempio, Nostradamus o Sigismondo Fanti, conoscevano il segreto che<br />

Pantaleone aveva raccontato nel suo <strong>di</strong>segno, e a loro volta, trattandosi <strong>di</strong> un segreto <strong>di</strong> cui non potevano<br />

par<strong>la</strong>re, lo raccontavano <strong>in</strong> modo criptato nelle loro opere. Ma a questo punto del<strong>la</strong> mia <strong>ricerca</strong>, forse<br />

dest<strong>in</strong>ata per sua natura a non trovare mai term<strong>in</strong>e, <strong>la</strong> conclusione, seppure sconvolgente e forse <strong>di</strong>fficilmente<br />

accettabile, è che da chissà quanti millenni siamo <strong>in</strong>fluenzati, ma molto più probabilmente governati, da entità<br />

aliene ed extraterrestri, non positive e che ci limitano impedendoci <strong>di</strong> fare le cose giuste e trovare <strong>la</strong> giusta<br />

Via.<br />

Interpretando i reperti archeologici, seppur non scrivendo <strong>di</strong> controllo dell’umanità da parte <strong>di</strong> questi esseri,<br />

degli alieni hanno già par<strong>la</strong>to autori ben più importanti ed autorevoli <strong>di</strong> me, come Peter Kolosimo, Erich Von<br />

Daniken, Zaccaria Sitc<strong>in</strong> e molti altri, ma nonostante quanto questi <strong>ricerca</strong>tori scrivono, credo tutto sia più<br />

complesso, <strong>di</strong>fficile da comprendere ma soprattutto provare. E reperti a parte, che come sappiamo ce ne sono<br />

sparsi molti su tutto il globo, è <strong>di</strong>fficile provare cosa gli esperimenti genetici degli extraterrestri capitati sul<strong>la</strong><br />

Terra hanno causato nel corpo e nell’anima umana, e quanto questo è risultato negativo per <strong>la</strong> razza terrestre e<br />

per il pianeta.<br />

Ciò che fecero quegli alieni al<strong>la</strong> razza terrestre causò l’Ira del<strong>la</strong> Grande Dea, l’abbassamento delle Vibrazioni<br />

degli umani e del pianeta, e <strong>di</strong> conseguenza si verificò l’episo<strong>di</strong>o che ci viene ricordato come <strong>di</strong>luvio, ma<br />

prima <strong>di</strong> ciò che conosciamo come <strong>di</strong>luvio, quante volte <strong>la</strong> nostra Terra aveva subito <strong>la</strong> stessa cosa che gli<br />

scienziati tendono a credere sia solo il chiudersi <strong>di</strong> un ciclo? Me lo chiedo perché credo che ciò che lo causò<br />

allora potrebbe essere <strong>la</strong> stessa causa che potrebbe causarlo ancora oggi come conseguenza del fatto che non<br />

impariamo a camm<strong>in</strong>are sul<strong>la</strong> Strada giusta. E non riusciamo a farlo perché ci sono state raccontate tante<br />

bugie, e perché non siamo consapevoli <strong>di</strong> essere deviati da esseri che non siamo <strong>in</strong> grado riconoscere o che<br />

non possiamo vedere. Non impariamo, e Colei che è <strong>la</strong> Coscienza Cosmica tende a <strong>di</strong>struggerci.<br />

In un lontano passato questi alieni sono stati riconosciuti come dei e ne furono fatti dei miti, oggi basterebbe<br />

pensare a Zeus ed ai travestimenti che era <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> fare, o ricordare che già P<strong>la</strong>tone raccontava che “Zeus”<br />

per <strong>in</strong>vi<strong>di</strong>a da esseri androg<strong>in</strong>i che eravamo ci separò, cose raccontate ampliamente nelle trage<strong>di</strong>e greche, per<br />

ipotizzare che si trattasse <strong>di</strong> un alieno muta-forma.<br />

Zeus Ammon <strong>Il</strong> ratto <strong>di</strong> Proserp<strong>in</strong>a Venere e Marte Giasone col Vello Marte Venere e Vulcano Poseidone Afro<strong>di</strong>te e Pan<br />

Del Bern<strong>in</strong>i Frans Wouters Giovanni Battista Carlone<br />

Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> potrebbe sembrare assurdo ma, secondo me, i rapimenti alieni (non tanto le abduction notturne)<br />

vengono fatti per gettarci fumo negli occhi, cioè per non farci capire dov’è <strong>la</strong> vera verità poichè gli alieni più<br />

pericolosi sono quelli che abbiamo dentro <strong>di</strong> noi, e che senza che ci ren<strong>di</strong>amo conto ci possiedono e


<strong>in</strong>fluenzano le nostre azioni. Questo può accadere ed accade, per <strong>la</strong> “compatibilità genetica” determ<strong>in</strong>ata dagli<br />

extraterrestri attraverso il DNA (maschile) dell’ibridazione.. o ibridazioni.<br />

Altare <strong>di</strong> Pegamo- Hecate combatte Clitio, le Moire contro i Titani , Alchioneo ed Atena<br />

Prima che questi esseri provenienti da un altro pianeta arrivassero sul<strong>la</strong> terra e si mischiassero ibridandosi<br />

con i suoi abitanti, <strong>la</strong> specie umana terrestre esisteva già, e valutando i vari reperti fossilizzati che gli<br />

archeologi vanno man mano scoprendo, non credo che quel<strong>la</strong> Umanità fosse meno evoluta dell’attuale,<br />

sicuramente possedeva già l’anima che era un’anima molto più pulita ed <strong>in</strong>nocente, e da quanto si potrebbe<br />

<strong>in</strong>terpretare da una sezione del <strong>mosaico</strong> sembra che quegli antichi abitanti terrestri avessero raggiunto<br />

l’androg<strong>in</strong>ia. Un fatto raccontato come <strong>la</strong> memoria orale dei suoi avi glielo ha tramandato anche da Credo<br />

Mutwa, uno sciamano Zulu.<br />

La Dea Hecate esisteva prima del Pantheon olimpico, nel<strong>la</strong> Dea greca si realizzava l’alterità, <strong>la</strong> <strong>di</strong>fferenza,<br />

rispetto agli uom<strong>in</strong>i e agli dei veri e propri. <strong>Il</strong> mito ne fa <strong>la</strong> figlia <strong>di</strong> Erebo e Notte e racconta che Zeus<br />

concede al<strong>la</strong> Dea gloria e potere sul<strong>la</strong> terra sugli <strong>in</strong>feri e sul cielo concedendole, allo stesso tempo, i <strong>di</strong>ritti<br />

orig<strong>in</strong>ari delle <strong>di</strong>v<strong>in</strong>ità primor<strong>di</strong>ali, fra cui quello <strong>di</strong> accordare o negare ai mortali ciò che desideravano. Ma,<br />

al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> ciò che raccontano i miti greci, nati dopo quelli egizi e dopo quelli legati al popolo che precedette i<br />

Sumeri (<strong>in</strong>fatti il primo re <strong>di</strong> Atene, Cecrope, viene raffigurato metà uomo e metà serpente e sembra il culto <strong>di</strong><br />

Hecate, fu <strong>in</strong>serito solo <strong>in</strong> seguito tra i credo popo<strong>la</strong>ri), molti credo arcaici potrebbero essere stati tramandati<br />

da popo<strong>la</strong>zioni salvatesi su pezzi <strong>di</strong> terra <strong>di</strong>versi quando le croste terrestri si <strong>in</strong>abissarono mantenendo i vecchi<br />

culti. A questo punto credo sia facile <strong>in</strong>tuire perché Zeus le <strong>la</strong>sciò questo potere, ma soprattutto capire chi era<br />

(o è) Zeus, e pensare al<strong>la</strong> Grande Madre come al<strong>la</strong> Coscienza Cosmica che impara attraverso se stessa che, per<br />

il sotto come sopra e viceversa che <strong>di</strong>ceva Ermete, è comunque sempre <strong>in</strong>carnata anche sul<strong>la</strong> Terra.<br />

Generalmente quell’ anima è <strong>in</strong>carnata <strong>in</strong> modo anonimo, nei momenti <strong>di</strong> Passaggio <strong>in</strong>vece, al<strong>la</strong> proprietaria<br />

<strong>di</strong> quell’Anima viene aperta <strong>la</strong> porta del Nous svegliando<strong>la</strong>.<br />

Qualcuno degli Archetipi <strong>in</strong> noi… e qualche Simbolo…<br />

Nel pantheon egizio abbiamo Osiride ed Iside e Seth e Sefti. Seth poi uccide Osiride che Iside resuscita il<br />

tempo necessario per generare Horus, poi Osiride <strong>di</strong>venta il <strong>di</strong>o del Duat.<br />

Zaccaria Sitc<strong>in</strong> ci ha detto qualcosa <strong>di</strong> più su quei dei che f<strong>in</strong>o ad una settant<strong>in</strong>a <strong>di</strong> anni fa venivano<br />

considerati solo mito, qu<strong>in</strong><strong>di</strong> oggi sappiamo un po’ <strong>di</strong> più riguardo chi erano (e sono?).<br />

Tavo<strong>la</strong> sumera: che secondo moltissimi <strong>ricerca</strong>tori Enki e N<strong>in</strong>mah <strong>la</strong> creazione <strong>di</strong> Miche<strong>la</strong>ngelo<br />

riporta l’immag<strong>in</strong>e del l’esperimento fatto sui terrestri,<br />

da N<strong>in</strong>mhah “dea cornuta”, che “crea” “l ‘Adapa” terrestre .


Se Osiride era Enki, e se Iside è sempre N<strong>in</strong>mah, <strong>la</strong> moglie scienziata <strong>di</strong> Enki che l’aiutò a creare l’Adamo, è<br />

scontato che Iside conoscesse quel nome segreto che era il co<strong>di</strong>ce genetico del compagno, e che una volta<br />

ucciso da Seth sia lei che abbia tentato <strong>di</strong> riportarlo <strong>in</strong> vita clonandolo facendo nascere il mito <strong>di</strong> Iside che<br />

resuscita Osiride. N<strong>in</strong>mah-Iside, dunque, usando il dna <strong>di</strong> Osiride per far nascere Horus fece nascere il mito<br />

che conosciamo (<strong>in</strong>terpretando <strong>la</strong> leggenda oggi, viene più semplicemente da pensare che usò il suo seme), ma<br />

nei fatti, Osiride morì ma non passò - o non salì - cioè <strong>di</strong>venne quello che oggi chiameremmo un fantasma,<br />

mentre nel mito <strong>di</strong>venne il <strong>di</strong>o del duat (poi Satana per <strong>la</strong> chiesa..) e ci fu Horus che nacque veramente ed <strong>in</strong><br />

seguito <strong>di</strong>ventato adulto si battè con (suo zio) Seth. Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> le due cose sono due vicende <strong>di</strong>verse e vanno<br />

separate: una è legata ad un Livello che non possiamo vedere qu<strong>in</strong><strong>di</strong> non conosciamo, l’altra al Livello<br />

terrestre.<br />

<strong>Il</strong> cerchio più <strong>di</strong>fficile per me da comprendere è stato il secondo cerchio del quadrato: <strong>la</strong> sirena bicaudata.<br />

La sirena bicaudata Altare <strong>di</strong> Pergamo Cecrope fondatore <strong>Il</strong> tritone del Bern<strong>in</strong>i <strong>Il</strong> ma le sconfitto <strong>la</strong> Madonna che<br />

del <strong>mosaico</strong> Hecate combatte Clitio e primo re <strong>di</strong> Atene a piazza Navona da Durga pesta il serpente<br />

Grazie alle mie partico<strong>la</strong>ri esperienze avevo capito che quell’Anima antica era stata anche <strong>di</strong> Enoch, qu<strong>in</strong><strong>di</strong><br />

capivo che per questo il monaco aveva <strong>di</strong>segnato mo<strong>di</strong>ficando al femm<strong>in</strong>ile l’Abraxas <strong>di</strong> Basilide aff<strong>in</strong>chè il<br />

suo peso desse comunque 365, il numero legato ad Enoch, come <strong>in</strong><strong>di</strong>cazione. Sapevo che il monaco con<br />

quel<strong>la</strong> figura voleva <strong>di</strong>re che quell’Anima era <strong>la</strong> stessa che sarebbe stata nel<strong>la</strong> donna che <strong>di</strong>segnava come<br />

Diana nel suo <strong>mosaico</strong> poiché capivo che <strong>la</strong> partico<strong>la</strong>re Sirena rappresentava l’<strong>in</strong>izio del periodo e Diana <strong>la</strong><br />

f<strong>in</strong>e. Capivo che aveva messo al<strong>la</strong> sirena i lunghi capelli perché nazirea. Dal racconto contenuto nel quadrato<br />

del <strong>mosaico</strong> comprendevo che quell’anima fu anche <strong>di</strong> Dioniso qu<strong>in</strong><strong>di</strong> che anche gli altri animali erano<br />

raffigurazioni simboliche <strong>di</strong> altre Sue <strong>in</strong>carnazioni importanti ma al maschile e <strong>la</strong>ti del<strong>la</strong> Sua personalità.<br />

Avevo capito che non era troppo positivo che comprendessi buona parte <strong>di</strong> quel <strong>mosaico</strong> perché se avevo tutte<br />

quelle visioni ed ero così sveglia avevo imparato che significava che eravamo <strong>in</strong> un importante momento <strong>di</strong><br />

Passaggio, ma seppur aiutata dalle mie partico<strong>la</strong>ri esperienze, attraverso le letture non riuscivo a trovare il<br />

giusto bandolo del<strong>la</strong> matassa ed identificare quel<strong>la</strong> figura <strong>in</strong> modo univoco.<br />

Non ci riuscivo perché probabilmente il monaco voleva raccontare più fatti e li ha concentrati <strong>in</strong> una so<strong>la</strong><br />

figura perché, per l’umanità, tutto ricom<strong>in</strong>ciava da lì. Quel<strong>la</strong> figura rappresenta cosa è accaduto al corpo ed<br />

all’anima dei terrestri dopo che all’antica Razza è stato aggiunto anche il DNA rettiliano(?). Raccontando<strong>la</strong><br />

col mito, quel<strong>la</strong> figura ci <strong>di</strong>ce cosa Eva (ossia <strong>la</strong> donna creata dagli extraterrestri) attraverso il mitocondrio<br />

trasmetteva. Le alte gerarchie ecclesiastiche, che <strong>di</strong> tutto questo vennero a conoscenza, legarono <strong>la</strong> donna al<br />

Diavolo con favoletta <strong>in</strong>clusa. Mentre come ci racconta il <strong>mosaico</strong> <strong>di</strong> Pantaleone e ci conferma il Giu<strong>di</strong>zio<br />

Universale <strong>di</strong> Miche<strong>la</strong>ngelo (per non <strong>di</strong>re <strong>di</strong> quanto stanno facendo attualmente molti uom<strong>in</strong>i..) è soprattutto<br />

sugli uom<strong>in</strong>i che avrebbero dovuto portare <strong>la</strong> loro attenzione.<br />

E’ Adamo che ha vic<strong>in</strong>o il mostruoso cane Nel<strong>la</strong> parte bassa dell’opera <strong>di</strong> Miche<strong>la</strong>ngelo ci sono solo uom<strong>in</strong>i<br />

Ciò com<strong>in</strong>ciò da quel<strong>la</strong> donna terrestre ma non su tutte venne <strong>in</strong>nestato quel DNA alieno. Ed anche se sia<br />

Enki che gli altri angeli caduti ebbero rapporti sessuali con le più belle donne terrestri avendo da queste anche<br />

figli, ci furono donne che, conservando <strong>in</strong>tegro il DNA terrestre, attraverso <strong>la</strong> loro <strong>di</strong>scendenza fu potuto<br />

tramandare il DNA orig<strong>in</strong>ale.<br />

Ed è probabilmente a quell’<strong>in</strong>tegrità genetica che si riferivano le alte gerarchie ecclesiastiche quando<br />

attribuirono a Maria quel<strong>la</strong> verg<strong>in</strong>ità che fa ancora tanto <strong>di</strong>scutere e <strong>di</strong> cui hanno fatto un dogma.


Leda il Cigno Leda ed il cigno L’estasi <strong>di</strong> Mad- L’estasi <strong>di</strong> Leda ed il Cigno Leda atomica <strong>Il</strong> cigno <strong>di</strong> Nostradamus<br />

ed i figli <strong>di</strong> Miche<strong>la</strong>ngelo dalena del Santa Teresa per un pittore <strong>in</strong>glese <strong>di</strong> Dalì<br />

Caravaggio d’Avi<strong>la</strong><br />

Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> credo che, Pantaleone oltre <strong>di</strong>rci che tutto com<strong>in</strong>ciò con Enoch, che quell’anima antica sarà <strong>in</strong>carnata<br />

nel<strong>la</strong> donna che ha <strong>di</strong>segnato come Diana nel <strong>mosaico</strong> poichè Diana rappresenta il mito che <strong>in</strong>carnerà <strong>la</strong> donna<br />

che chiuderà il Ciclo, che quel<strong>la</strong> donna rappresenta anche <strong>la</strong> Venere <strong>in</strong> cui credevano gli antichi romani, il<br />

monaco volesse par<strong>la</strong>rci anche del<strong>la</strong> Melus<strong>in</strong>a.<br />

In effetti, se ricor<strong>di</strong>amo <strong>la</strong> leggenda, forse compren<strong>di</strong>amo cosa voleva <strong>di</strong>rci il monaco, poiché <strong>la</strong> leggenda<br />

non fu altro che il racconto attraverso una favo<strong>la</strong> <strong>di</strong> cosa accadde al<strong>la</strong> donna dopo <strong>la</strong> creazione <strong>in</strong> <strong>la</strong>boratorio<br />

del<strong>la</strong> nuova razza, l’ibridazione degli extraterrestri con i terrestri, e dopo che N<strong>in</strong>mah-Iside resuscitò<br />

l’extraterrestre Osiride.<br />

La Melus<strong>in</strong>a La Melus<strong>in</strong>a <strong>in</strong> più raffigurazioni <strong>la</strong> Melus<strong>in</strong>a <strong>di</strong> Ma ogni tanto una<br />

del <strong>mosaico</strong> Miche<strong>la</strong>ngelo “mosca bianca” torna<br />

o si “sveglia”<br />

Nel terzo e quarto cerchio Pantaleone ha messo prima Salomone e poi <strong>la</strong> Reg<strong>in</strong>a <strong>di</strong> Saba: Salomone e <strong>la</strong><br />

reg<strong>in</strong>a sono presenti vic<strong>in</strong>i perché il nodo religioso del nuovo ciclo <strong>in</strong>izia da loro, <strong>in</strong> quanto ciò che doveva<br />

accadere tra i due non accadde. Doveva essere Salomone, per rimettere a posto <strong>la</strong> deviazione del <strong>di</strong>o <strong>di</strong> Mosè,<br />

ad abbracciare il culto praticato dal<strong>la</strong> reg<strong>in</strong>a e non essere lei, come <strong>in</strong>vece accadde, ad abbracciare il culto del<br />

<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Salomone (anche se qualcosa <strong>in</strong> Salomone accadde, poiché una volta abbandonato da Bilquis sembra<br />

prese ad adorare deità femm<strong>in</strong>ili).<br />

La Reg<strong>in</strong>a <strong>di</strong> Saba e Salomone Scrofa con orecch<strong>in</strong>i <strong>Il</strong> nodo del<strong>la</strong> <strong>Il</strong> colore che copre Salomone non è rosso come quello<br />

(da notare <strong>la</strong> <strong>di</strong>versità dei troni) Reperto Gimbutas colonna Boaz <strong>di</strong> altri ebrei presenti nell’opera <strong>di</strong> Miche<strong>la</strong>ngelo.<br />

Questo dovrebbe significare che il danno causato dall’<br />

ibridazione si andava recuperando. Infatti oltre che <strong>di</strong><br />

Davide Salomone è figlio <strong>di</strong> <strong>di</strong> Betzabea. <strong>Il</strong> cui nome<br />

significa figlia <strong>di</strong> una quercia. Ossia figlia <strong>di</strong> una<br />

donna dell’antica razza.<br />

Pantaleone per <strong>di</strong>rci che <strong>la</strong> Reg<strong>in</strong>a <strong>di</strong> Saba era una sacerdotessa del<strong>la</strong> Dea e cosa è accaduto, le ha messo un<br />

solo orecch<strong>in</strong>o (se osserviamo <strong>la</strong> sirena bicaudata ne aveva ancora due), e non le ha messo una scarpa poiché<br />

le scarpe sono il simbolo del camm<strong>in</strong>are nel<strong>la</strong> vita, e <strong>la</strong> Reg<strong>in</strong>a, abbracciando <strong>la</strong> religione <strong>di</strong> Salomone, ha<br />

r<strong>in</strong>unciato al suo ruolo <strong>di</strong> prima rappresentante del Femm<strong>in</strong><strong>in</strong>o Sacro perdendo lo Scettro, ovvero <strong>la</strong> scarpa.<br />

Cosa abbia rappresentato quel<strong>la</strong> r<strong>in</strong>uncia non cosciente ce lo racconta <strong>la</strong> storia del<strong>la</strong> donna, come veniva e<br />

come è considerata ancora oggi dalle religioni. Metaforicamente potremmo <strong>di</strong>re che da quel momento <strong>la</strong><br />

donna ha camm<strong>in</strong>ato con una so<strong>la</strong> scarpa ed è stata anzi legata al <strong>di</strong>avolo.<br />

Nelle sezioni <strong>di</strong>segno del <strong>mosaico</strong> riportato sotto, il Toro (<strong>in</strong> quanto espressione <strong>di</strong> Forza?) ed Eva sono<br />

sostenuti dai rami dell’Albero del <strong>mosaico</strong> che partono dall’Eden, l’uomo e il gatto mostruoso no. Quelle parti<br />

del <strong>di</strong>segno del monaco potrebbero voler <strong>di</strong>re che “Eva”, forse perché creata solo con lo Tze<strong>la</strong> (qu<strong>in</strong><strong>di</strong> senza


lo Tzelem?) è sostenuta dai rami dell’Albero del<strong>la</strong> Vita ed è protetta dal<strong>la</strong> Grande Madre poiché <strong>in</strong> lei è<br />

comunque presente l’Energia Primigenia legata al Femm<strong>in</strong><strong>in</strong>o Sacro del<strong>la</strong> Terra.<br />

Forza che non è sostenuta da quando viene adorato un <strong>di</strong>o maschile, da quando cioè con Enlil del<strong>la</strong> Bibbia è<br />

stato messo da parte il Femm<strong>in</strong><strong>in</strong>o Sacro ed i riti sono de<strong>di</strong>cati tutti ad un <strong>di</strong>o maschile (che non è un <strong>di</strong>o ma un<br />

alieno), e da quando Osiride (che è un fantasma!) riesce ad <strong>in</strong>fluenzare i Profeti facendosi passare anche lui per<br />

<strong>di</strong>o.<br />

Prima che Akenathon col Toro Api legasse lo legasse ad AtonRa, e forse ancor prima che lo stesso Enlil fosse<br />

rappresentato come tale, l’animale, al femm<strong>in</strong>ile, era legato al<strong>la</strong> Mucca ed ad Hator. Nome che fu forse nel<strong>la</strong><br />

realtà quello <strong>di</strong> una sacerdotessa egizia anti<strong>di</strong>luviana del<strong>la</strong> Grande Madre. <strong>Il</strong> simbolismo legato all’animale è<br />

facilmente <strong>in</strong>tuibile ed <strong>in</strong> In<strong>di</strong>a, probabilmente per quelli che sono i ricor<strong>di</strong> atavici nelle persone legati al<strong>la</strong><br />

Grande Madre, è ancora ritenuta un animale sacro.<br />

Hator Hator Enlil Api<br />

<strong>Il</strong> credo nei confronti del <strong>di</strong>o del<strong>la</strong> bibbia ha detronizzato <strong>la</strong> Grande Dea Madre, del<strong>la</strong> quale solo <strong>la</strong> donna può<br />

essere rappresentare poichè, come tale, solo lei è legata al Femm<strong>in</strong><strong>in</strong>o Sacro del<strong>la</strong> Terra, e con i suoi tempi,<br />

per procreare, come <strong>la</strong> Terra è legata al<strong>la</strong> luna.<br />

Ermete unisce sole e luna Stemma papale La Pavona Cerchi nel grano<br />

Solo attraverso il DNA mitocondriale del<strong>la</strong> madre si possono trasmettere al bamb<strong>in</strong>o tutte le <strong>in</strong>formazioni<br />

genetiche, e solo da donna a donna si trasmettono tutte le ere<strong>di</strong>tà genetiche. Non a caso gli ebrei, ancora oggi,<br />

ti accettano come ebreo solo se sei figlio <strong>di</strong> madre ebrea.<br />

<strong>Il</strong> mito narra che, tentata dal serpente, mangiando <strong>la</strong> me<strong>la</strong> Eva perde <strong>la</strong> sua <strong>in</strong>nocenza. Pantaleone e<br />

Miche<strong>la</strong>ngelo ci fanno capire che questo mito è una bugia. Perché nel <strong>mosaico</strong> Pantaleone ci racconta che<br />

Adamo ed Eva furono accompagnati non cacciati dal giard<strong>in</strong>o terrestre;<br />

Adamo ed Eva del <strong>mosaico</strong> Adamo ed Eva per Miche<strong>la</strong>ngelo Cerchio nel grano<br />

accompagnati non cacciati ed il “ramo” tagliato<br />

Miche<strong>la</strong>ngelo sve<strong>la</strong> <strong>la</strong> bugia mettendo nel suo Eden <strong>in</strong>vece del Melo, simbolo <strong>di</strong> conoscenza, il fico, noto<br />

<strong>in</strong>vece per <strong>la</strong> <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> estirparlo per <strong>la</strong> profon<strong>di</strong>tà delle sue ra<strong>di</strong>ci.<br />

Zaccaria Sitc<strong>in</strong> ha tradotto dalle tavole sumere ed <strong>in</strong>serite ne “<strong>Il</strong> libro perduto del <strong>di</strong>o Enki” queste parole: quando una donna<br />

ad Enki piaceva, <strong>la</strong> conquistava e riusciva a “svuotarle nel grembo” il suo seme . Che un bel ragazzo, <strong>in</strong> gergo popo<strong>la</strong>re<br />

venga def<strong>in</strong>ito “fico” si usa ancora oggi; par<strong>la</strong>ndo nell’opera una l<strong>in</strong>gua ad immag<strong>in</strong>i, Miche<strong>la</strong>ngelo ha messo <strong>la</strong> pianta del<br />

fico per <strong>di</strong>rci come era considerata <strong>la</strong> persona che “circuì” “Eva”, cioè un “fico”. Insieme a Leda, sempre per <strong>di</strong>rci che era<br />

bello, lo ha <strong>di</strong>p<strong>in</strong>to come cigno, animale ripreso anche da molti altri artisti.


Oltre sve<strong>la</strong>rci questo, l’artista, tra Adamo e Eva ed il serpente, mette il simbolo <strong>di</strong> un albero spezzato.<br />

Simbolicamente il ramo spezzato dell’albero potrebbe rappresentare <strong>la</strong> ragione del<strong>la</strong> caduta <strong>di</strong> Eva, cioè del<strong>la</strong><br />

donna, e credo che questo partico<strong>la</strong>re sia legato al co<strong>di</strong>ce genetico, cioè al<strong>la</strong> terza elica che gli abitanti<br />

dell’antica Arca<strong>di</strong>a possedevano. Terza elica che stiamo maturando <strong>di</strong> nuovo. La terza elica faceva funzionare<br />

<strong>la</strong> ghiando<strong>la</strong> p<strong>in</strong>eale, oggi quasi atrofizzata, concedendo sia il dono del<strong>la</strong> preveggenza che una vita<br />

lunghissima. Abbiamo una testimonianza <strong>di</strong> questo se controlliamo l’età dei patriarchi che vissero prima del<br />

<strong>di</strong>luvio e <strong>di</strong> quelli che vissero subito dopo. Dopo il <strong>di</strong>luvio, <strong>in</strong>sieme alle Vibrazioni del<strong>la</strong> Terra, l’età<br />

dell’essere umano è andata man mano decrescendo, ma ancora Giosuè sembra visse 134 anni.<br />

Posizione del<strong>la</strong> P<strong>in</strong>eale rappresentazioni del<strong>la</strong> P<strong>in</strong>e ale<br />

Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> oggi an<strong>di</strong>amo tanto cercando un qualcosa che allunghi <strong>la</strong> vita e <strong>la</strong> migliori mentre come ci conferma <strong>la</strong><br />

lunghezza del<strong>la</strong> vita dei Patriarchi, grazie al DNA <strong>di</strong> cui erano <strong>in</strong> possesso prima che Enki ed Enlil arrivassero<br />

sul<strong>la</strong> Terra ed aggiungessero il loro a quello del<strong>la</strong> razza che abitava già <strong>la</strong> terra, gli abitanti del pianeta erano<br />

proprietari <strong>di</strong> quelle caratteristiche già oltre tre<strong>di</strong>cimi<strong>la</strong> anni fa. Caratteristiche forse attivate dal<strong>la</strong> P<strong>in</strong>eale<br />

funzionante. Gli esperimenti genetici fatti sul<strong>la</strong> razza terrestre dagli alieni arrivati <strong>in</strong> seguito e l’aggiunta del<br />

loro DNA, ha fatto perdere quelle importanti caratteristiche. Torneremo a quel<strong>la</strong> bellezza secondo me se<br />

riusciremo a salire <strong>di</strong> Livello.<br />

Contando dal primo <strong>di</strong>segno <strong>in</strong> alto, Eva è nel 15° cerchio con il Serpente.<br />

Questo numero si ripete poiché sono qu<strong>in</strong><strong>di</strong>ci anche i <strong>di</strong>segni che il monaco cerchia, qu<strong>in</strong><strong>di</strong> <strong>di</strong>venendo 30<br />

potrebbe essere un numero legato al<strong>la</strong> Dea. Dividendo il quadrato <strong>in</strong> due abbiamo prima il numero sette poi il<br />

numero otto, che a livello esoterico rimandano a precisi significati, ma come è stato detto <strong>in</strong> precedenza<br />

potrebbero essere numeri legati a quel<strong>la</strong> che, perche cont<strong>in</strong>uiamo a non imparare, è <strong>di</strong>venuta una ciclicità. O<br />

potrebbero essere numeri legati a precise Forze, per esempio il tre<strong>di</strong>ci potrebbe essere legato a Madre Terra<br />

ed il qu<strong>in</strong><strong>di</strong>ci al<strong>la</strong> Madre Cosmica, non a caso festeggiamo il 15 agosto <strong>la</strong> nostra Madonna.<br />

O <strong>in</strong>vece,<strong>la</strong> risposta al perché Pantaleone abbia posizionato Eva proprio nel 15° cerchio potrebbe <strong>in</strong><strong>di</strong>viduarsi<br />

<strong>in</strong> alcune tavole sumere, che con le loro immag<strong>in</strong>i potrebbero raccontare il momento <strong>in</strong> cui al DNA terrestre<br />

è stato aggiunto il DNA alieno e l’<strong>in</strong>voluzione che ne è conseguita? L’immag<strong>in</strong>e <strong>di</strong> una precisa tavoletta<br />

sumera raffigurante una cerimonia ritrovata <strong>in</strong> quel<strong>la</strong> che è stata identificata come <strong>la</strong> tomba <strong>di</strong> Mery-atum,<br />

potrebbe richiamare questo avvenimento?<br />

Atum non è altri che l’Amen, Am<strong>in</strong>, Aum, che viene pronunciato a f<strong>in</strong>e preghiera nelle <strong>di</strong>verse religioni.<br />

Qu<strong>in</strong><strong>di</strong>, oltre non pregare <strong>la</strong> vera Div<strong>in</strong>ità, che è Celeste e femm<strong>in</strong>ile, preghiamo un <strong>di</strong>o maschile e<br />

dell’oltretomba?<br />

Tavo<strong>la</strong> sumera con albero a 15 steli tavo<strong>la</strong> sumera con 16 Questo <strong>di</strong>p<strong>in</strong>to nel<strong>la</strong> tomba <strong>di</strong> Mery -Atum Mosaico nel<strong>la</strong> galleria<br />

potrebbe aver a che fare col co<strong>di</strong>ce genetico, Umberto I <strong>di</strong> Napoli<br />

oppure potrebbe riguardare le costel<strong>la</strong>zioni ed i 4 punti card<strong>in</strong>ali?<br />

<strong>Il</strong> che mi fa riflettere sul titolo <strong>di</strong> un libro <strong>di</strong> Giordano Bruno: Lo spaccio del<strong>la</strong> bestia trionfante. Le alte


gerarchie ecclesiastiche ci hanno sempre spacciato come <strong>di</strong>o colui che è <strong>in</strong>vece <strong>di</strong>venuto una Bestia o un<br />

Signore dell’Oscuro?? Soprattutto ci hanno sempre spacciato come Dio figure che sapevano bene essere<br />

extraterrestri <strong>di</strong> cui uno morto ed uno forse ancora vivo?? Per quanto abbiamo dedotto ed imparato f<strong>in</strong> qui<br />

sembrerebbe proprio <strong>di</strong> si! Che sia questa <strong>la</strong> ragione per cui cucirono <strong>la</strong> bocca al filosofo no<strong>la</strong>no che forse lo<br />

aveva capito prima <strong>di</strong> metterlo sul rogo??<br />

Diversamente da quanto ci viene raccontato, cosa è accaduto realmente nei millenni?<br />

Fantasia su Hecate Cerere control<strong>la</strong>va.. Isthar Diana I due cani del <strong>mosaico</strong> <strong>Il</strong> carro era guidato Oggi il “carro” è guidato<br />

i due draghi da una donna? da un uomo<br />

E’ <strong>di</strong>fficile tracciare il filo del<strong>la</strong> storia, perché abbraccia svariati millenni se non cent<strong>in</strong>aia <strong>di</strong> millenni, e perché questi dei-alieni, che sono stati<br />

chiamati con tanti nomi <strong>di</strong>versi, vivono tantissimo (forse perché sono <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> entrare ed uscire dagli spazi temporali?? Chissà). Ed è <strong>di</strong>fficile<br />

farlo solo ragionando e riflettendo sulle mie partico<strong>la</strong>ri esperienze e su libri <strong>di</strong> autori recenti, senza conoscere libri e documenti importanti tenuti<br />

nascosti. Secondo me colui che oggi si fa chiamare Asthar Sheran non è altri che l’Enlil del<strong>la</strong> bibbia fratello <strong>di</strong> Enki, il Seth che uccise Osiride, e non<br />

credo affatto sia un alieno che ami l’umanità o che voglia aiutar<strong>la</strong> come vuole far credere. Mi chiedo anche se possa esser st ato lui a provocare<br />

l’illusione <strong>di</strong> quanto accadde a Fatima visto i gran<strong>di</strong> poteri <strong>di</strong> cui è <strong>in</strong> possesso. E mi chiedo se sia sempre lui il responsabile <strong>di</strong> quanto accade ai<br />

ragazzi <strong>di</strong> Medjugorje con <strong>la</strong> figura che loro credono essere <strong>la</strong> Madonna. Manifestazioni che, guarda caso… le alte gerarchie ecclesiastiche non<br />

riconoscono.<br />

Luogo <strong>di</strong> mito antichissimo de<strong>di</strong>cato al<strong>la</strong> Grande Madre è <strong>la</strong> città <strong>di</strong> Petra. E le chiese cristiane riproducono<br />

quel<strong>la</strong> struttura. Riprendendo solo tre navate o anche c<strong>in</strong>que.<br />

Hecate triforme Rappresentazione <strong>di</strong> Petra La chiesa <strong>di</strong> S. Maria La chiesa dell’Assunta <strong>di</strong> Ariccia<br />

Manat al Laz al Uzza Maggiore <strong>di</strong> Roma… costruita dal Bern<strong>in</strong>i per i Ghigi..<br />

<strong>Il</strong> mito <strong>di</strong> questa Dea, Mosè (che era il nipote <strong>di</strong> Tutankhamon!) lo <strong>in</strong>contrò a Petra, luogo dove probabilmente<br />

morì.<br />

Ma perché il profeta andò a Petra, terra dei <strong>di</strong>scendenti <strong>di</strong> Esaù, che adoravano una <strong>di</strong>v<strong>in</strong>ità femm<strong>in</strong>ile?<br />

Forse il profeta, dopo che era stato commesso l’assass<strong>in</strong>io del nonno era venuto a sapere cose importanti e<br />

voleva tornare all’antico Credo? O Jhwhè (Enlil?) gli aveva suggerito <strong>di</strong> andare a Petra?<br />

Petra- struttura con 5 torri? La chiesa si S. Sulpice <strong>in</strong> un <strong>di</strong>p<strong>in</strong>to - Opere <strong>di</strong> Pouss<strong>in</strong>: l’adorazione del vitello d’oro <strong>Il</strong> Parnaso- Apollo?? e le Muse<br />

Cosa non ci raccontarono <strong>di</strong> lui i settanta che per primi riunirono gli antichi scritti ritenuti sacri? Quante altre<br />

cose ci hanno nascosto quegli uom<strong>in</strong>i? Cosa conosceva l’architetto Hiram e come era venuto a saperlo?<br />

Perché i Temp<strong>la</strong>ri non <strong>di</strong>ssero cosa trovarono sotto al tempio <strong>di</strong> Salomone, ad Edessa (luogo <strong>in</strong> cui scavarono<br />

anche gli uom<strong>in</strong>i <strong>di</strong> Hitler) e quando soggiornarono a Petra? Perché sul monte Nebo, il Profeta non vide <strong>la</strong><br />

terra promessa, ma secondo me <strong>in</strong>contrò lo stesso Asthar Sheran (alias Enlil, alias Seth ed alias probabilmente<br />

molti altri..) che <strong>in</strong> Sicilia negli anni 60 raccontava più frottole che verità ad Eugenio Siragusa!<br />

Anche Maometto si scontrò con il credo verso questa Dea il cui culto nel<strong>la</strong> terra dove viveva era ancora molto<br />

forte.<br />

Le dee Al-Uzza-<strong>la</strong> Potente Dea del<strong>la</strong> Stel<strong>la</strong> del Matt<strong>in</strong>o, Al-Lat-<strong>la</strong> Madre, e Manat-dea anziana del Fato e del<br />

Tempo, formavano una triade nell’Arabia pre-is<strong>la</strong>mica. Erano conosciute e venerate <strong>in</strong> un ampio spazio che


andava da Petra, che era nel nord, ai regni leggendari dell’Arabia Felix nel sud (dove credo ci siano reperti<br />

storici vecchissimi ed importantissimi ancora non scoperti), <strong>in</strong>clusa Saba, e f<strong>in</strong> ancora <strong>in</strong> Iran e Palmyria, ed<br />

erano molto popo<strong>la</strong>ri al<strong>la</strong> Mecca al tempo del Profeta.<br />

Al-Uzza è stata una delle <strong>di</strong>v<strong>in</strong>ità arabe maggiormente venerate poiché associata a Venere. Ed a Petra, dove i<br />

reperti archeologici fanno pensare ci fosse un suo tempio, è probabile fosse <strong>la</strong> Patrona del<strong>la</strong> città. E’ connessa<br />

alle acacie, ed il suo santuario a Nakh<strong>la</strong>h ne aveva tre, <strong>in</strong> cui si credeva <strong>la</strong> dea scendesse. Ha molto <strong>in</strong> comune<br />

anche con Isthar ed Astarte, e le erano cari i gatti ed i fel<strong>in</strong>i <strong>in</strong> genere. Dai Greci venne associata ad Afro<strong>di</strong>te<br />

Urania.<br />

Al- Lat è menzionata da Erodoto come Ali<strong>la</strong>t, che <strong>la</strong> identifica con Afro<strong>di</strong>te. La dea è identificata anche con<br />

Atena e chiamata “Madre degli dei”, o “<strong>la</strong> più grande <strong>di</strong> tutti gli dei”. E’ una <strong>di</strong>v<strong>in</strong>ità del<strong>la</strong> primavera e del<strong>la</strong><br />

fertilità: <strong>la</strong> Dea Terra che porta prosperità (da questo Proserp<strong>in</strong>a) al mondo. La Dea aveva un santuario nel<strong>la</strong><br />

città <strong>di</strong> Ta’if, ad est del<strong>la</strong> Mecca. <strong>Il</strong> suo simbolo è una luna crescente che a volte contiene il sole.<br />

Manat, deriva il suo nome dall’arabo “maniya” cioè fato, <strong>di</strong>struzione, dest<strong>in</strong>o, morte. E’ una <strong>di</strong>v<strong>in</strong>ità molto<br />

antica, ed il suo culto probabilmente precede quello delle altre due dee. Era partico<strong>la</strong>rmente venerata come<br />

pietra nera a Quidaid, una cittad<strong>in</strong>a nei pressi del<strong>la</strong> Mecca. E’connessa ai gran<strong>di</strong> pellegr<strong>in</strong>aggi, <strong>di</strong> cui il suo<br />

santuario era il punto <strong>di</strong> partenza per parecchie tribù. Tutte caratteristiche quelle <strong>di</strong> queste dee, riportate e<br />

ripetute nelle figure <strong>di</strong> altre dee <strong>di</strong> altri luoghi. Molte riprese <strong>in</strong> seguito anche per legarle Maria.<br />

Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> nel Ciclo Cosmico precedente il Sole veniva considerato femm<strong>in</strong>ile, poi arrivarono gli alieni con i libri<br />

dei loro Gran<strong>di</strong> Antichi che furono scambiati per dei, e col nuovo Ciclo pian piano i terrestri presero ad<br />

identificare il sole come Helios (che comunque ha anche lui <strong>la</strong> sua Ombra..) e maschile. Non saprei <strong>di</strong>re<br />

quando questo è accaduto con esattezza, ma quando già <strong>in</strong> molti luoghi del<strong>la</strong> Terra il Sole veniva identificato<br />

come Helios, nei paesi dell’Arabia sembra lo chiamassero ancora “Shams” e veniva considerato femm<strong>in</strong>ile. E’<br />

molto probabile che sia legata a questa Dea <strong>la</strong> ragione per cui Giovanni vede <strong>la</strong> donna del suo sogno vestita <strong>di</strong><br />

Sole: <strong>la</strong> donna del suo sogno era vestita con l’abito <strong>di</strong> Shams.<br />

La famosa pietra nera nel<strong>la</strong> Mecca, oltre riprendere il culto <strong>di</strong> Manat, non fa che riprendere <strong>la</strong> pietra nera del<strong>la</strong><br />

successiva Cibele portata a Roma nel 205 a.C circa, durante <strong>la</strong> seconda guerra punica. Pietra che i Romani<br />

andarono a cercare poiché i Libri Sibill<strong>in</strong>i, per liberare Roma, consigliavano loro <strong>di</strong> cercare e recuperare il<br />

simu<strong>la</strong>cro del<strong>la</strong> Dea, una pietra nera a forma conica. Recuperata <strong>la</strong> pietra a Pess<strong>in</strong>unte, l’attuale Turchia,<br />

questa fu poi portata a Roma e conservata nel tempio del<strong>la</strong> Vittoria. Dietro il culto <strong>di</strong> Cibele -<strong>la</strong> Magna<br />

Mater- considerata madre degli dei e protettrice dei campi e dell’agricoltura a cui anche P<strong>la</strong>uto de<strong>di</strong>cò scritti,<br />

si nasconde a sua volta quello del<strong>la</strong> dea orientale Shub-Niggurath.<br />

Nel quadro <strong>di</strong> Pouss<strong>in</strong> del 1639 possiamo vedere che anche lui si ispira al<strong>la</strong> Dea Frigia Cibele per <strong>di</strong>rci quale mito <strong>in</strong>carnerà <strong>la</strong> donna del<br />

futuro. Che è <strong>la</strong> stessa donna che Pantaleone <strong>di</strong>segnò come Diana e Miche<strong>la</strong>ngelo <strong>di</strong>p<strong>in</strong>se come Venere. Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> quegli artisti volevano<br />

<strong>di</strong>rci che quel<strong>la</strong> donna dei tempi f<strong>in</strong>ali riunisce tutti i miti legati alle donne precedenti chiudendo il Ciclo.<br />

Ma cosa <strong>in</strong>tendeva <strong>in</strong><strong>di</strong>carci Pantaleone <strong>in</strong>serendo nel braccio s<strong>in</strong>istro Samuele?<br />

Inserendo Samuele, e conoscendo come erano andate le cose, Pantaleone avrebbe potuto voler <strong>di</strong>rci cosa è<br />

accaduto nel DNA terrestre a seguito dell’ibridazione con gli extraterrestri che frequentarono <strong>la</strong> Terra.<br />

La Bibbia ci narra, che è Samuele che sente una voce che lo chiama, e credendo fosse Eli, il suo maestro, lo va<br />

a svegliare chiedendogli cosa volesse. Eli, (credendo <strong>di</strong> aver) compreso quanto accaduto a Samuele, gli<br />

risponde che quel<strong>la</strong> era <strong>la</strong> voce <strong>di</strong> <strong>di</strong>o, e che se l’avesse risentita doveva rispondere: “comanda signore, il tuo<br />

servo ti ascolta”. La voce che Samuele sentì (come <strong>la</strong> voce che sentì Giovanna d’Arco) veniva <strong>in</strong>vece dal<strong>la</strong><br />

sua testa ma non era <strong>la</strong> voce <strong>di</strong> Dio, era <strong>la</strong> voce dell’alieno <strong>in</strong> lui, e Samuele, rispondendo che avrebbe<br />

obbe<strong>di</strong>to, <strong>in</strong> pratica accettò <strong>di</strong> fare quanto l’alieno, che con Dio non aveva nul<strong>la</strong> a che fare, gli suggeriva.<br />

Ma a quel tempo questo non poteva essere compreso (forse oggi si com<strong>in</strong>cia a capire..), e quelle voci furono<br />

scambiate per <strong>la</strong> voce <strong>di</strong> <strong>di</strong>o poiché l’Essere acquisito per non farsi riconoscere racconta e mostra cose <strong>di</strong>v<strong>in</strong>e,<br />

Lui <strong>in</strong>vece è il Drago che si deve sconfiggere.<br />

Naturalmente non furono gli ebrei gli unici, <strong>in</strong> seguito altri scambiarono quelle voci <strong>in</strong>terne per <strong>la</strong> voce <strong>di</strong> <strong>di</strong>o.<br />

Nei secoli molte persone sono f<strong>in</strong>ite nei manicomi poiché quando <strong>di</strong>cevano <strong>di</strong> sentire voci venivano credute<br />

pazze qu<strong>in</strong><strong>di</strong> r<strong>in</strong>chiuse, mentre <strong>in</strong>vece quelle voci venivano solo dall’alieno dentro <strong>di</strong> loro che par<strong>la</strong>va nel<strong>la</strong><br />

loro testa, e che loro sentivano. Non capendo nessuno cosa veramente gli accadeva, queste persone<br />

impazzivano veramente. Ma questo cont<strong>in</strong>ua a succedere, è cronaca <strong>di</strong> questi mesi <strong>di</strong> una mamma <strong>di</strong> Genova


che getta <strong>la</strong> figlia dal balcone poiché gliel’ha detto una voce, o <strong>di</strong> un ragazzo <strong>di</strong> Roma che uccide <strong>la</strong> nonna<br />

del<strong>la</strong> fidanzata sempre perché sente voci che glielo <strong>di</strong>cono, o <strong>di</strong> un altro ragazzo che uccide <strong>la</strong> fidanzata ed il<br />

fratello <strong>di</strong> lei senza saper spiegare perché. Questo avviene perché quel<strong>la</strong> forza negativa tenta uccidendo le<br />

donne, <strong>di</strong> far rimanere bassa l’energia del Femm<strong>in</strong><strong>in</strong>o Sacro positiva, o attraverso le violenze fatte sulle donne<br />

o sui bamb<strong>in</strong>i, <strong>di</strong> far perdere purezza a quelle Anime.<br />

Di esempi <strong>in</strong> merito, che sono fatti che <strong>in</strong> questi tempi f<strong>in</strong>ali si sono molto <strong>in</strong>tensificati, ne sono accaduti tanti<br />

non solo attraverso i secoli ma attraverso i millenni. Tutto è probabilmente <strong>la</strong> conseguenza <strong>di</strong> quel DNA<br />

alieno (non positivo) che è stato aggiunto al DNA terrestre migliaia e migliaia <strong>di</strong> anni fa, che ha abbassato <strong>la</strong><br />

nostra Vibrazione facendoci ricadere al Livello <strong>in</strong>feriore e che, come si sono moltiplicati gli esseri che<br />

possiedono quel Dna si sono moltiplicati quegli alieni sul<strong>la</strong> terra. Alieni che non sono una cosa a parte e fuori<br />

dell’essere umano, sono dentro <strong>di</strong> esso. Ed <strong>in</strong> questi <strong>in</strong><strong>di</strong>vidui, senza che se ne rendano conto, quell’alieno è <strong>la</strong><br />

parte negativa che può sopraffare <strong>la</strong> parte positiva poiché Esso si nasconde dando suggerimenti che sembrano<br />

retti ed atten<strong>di</strong>bili, che usandoli come un’attraente esca, aspetta solo il momento opportuno per gettare nel<br />

burrone chi lo ascolta.<br />

Quel<strong>la</strong> dell’esperimento genetico fatto dagli extraterrestri, e quanto aveva causato, è secondo me una cosa che<br />

Hitler prima e Mussol<strong>in</strong>i <strong>in</strong> seguito, probabilmente vennero a sapere, e legato a questo ritengo sia <strong>la</strong> ragione<br />

che portò all’olocausto degli Ebrei. I <strong>di</strong>ttatori non compresero, o forse non potevano saperlo, che <strong>in</strong> pratica<br />

siamo quasi tutti Ebrei poiché, o siamo figli <strong>di</strong> “Adamo ed Eva” cioè <strong>di</strong> quell’esperimento genetico, o lo<br />

siamo per via <strong>di</strong> padre perché gli angeli caduti ebbero rapporti con molte donne terrestri avendo da queste<br />

figli, e che il danno fatto da quegli extraterrestri, per quel<strong>la</strong> che è l’Intelligenza Superiore che risiede <strong>in</strong> tutte le<br />

cose, era stato ormai <strong>in</strong> gran parte recuperato. Questo i <strong>di</strong>ttatori non potevano saperlo e furono artefici <strong>di</strong><br />

quell’immane olocausto, ma il misce<strong>la</strong>mento <strong>di</strong> esseri con DNA <strong>di</strong> razze <strong>di</strong>verse era già avvenuto ancor prima<br />

che Giove <strong>di</strong>cesse ad Enea (un ibrido secondo me) <strong>di</strong> emigrare nel Lazio.<br />

Nei secoli le alte gerarchie ecclesiastiche grazie ai documenti man mano acquisiti, questo l’hanno capito (non<br />

a caso nel battesimo si deve r<strong>in</strong>unciare a Satana..), ed <strong>in</strong> chi si risvegliava quel<strong>la</strong> parte aliena che hanno chiamato<br />

Diavolo, per combatterlo si sono organizzati istruendo alcuni dei loro sacerdoti all’esorcismo senza comunque<br />

raccontare <strong>la</strong> verità. Ma senza saperlo a dare via libera a quell’alieno scambiandolo per <strong>di</strong>o è Samuele, <strong>in</strong>fatti<br />

è <strong>in</strong> nome <strong>di</strong> quel <strong>di</strong>o che lui sceglie il primo re per il popolo ebraico Saul ed il suo successore Davide<br />

giocando un ruolo <strong>di</strong> primo piano nel<strong>la</strong> nascita del<strong>la</strong> monarchia <strong>in</strong> Israele.<br />

Braccio del <strong>mosaico</strong> senza ra<strong>di</strong>ci Simbolo cerchio nel grano<br />

Al<strong>la</strong> base c’è un mostro<br />

Da quegli eventi, dopo Samuele, qualcuno (chi sotto,cioè il fantasma <strong>di</strong> Osiride, chi sopra qu<strong>in</strong><strong>di</strong> Enlil, e se<br />

oggi è sempre lui, Ashar Sheran) ha com<strong>in</strong>ciato ad <strong>in</strong>segnare a Livelli <strong>di</strong>versi e non visibili agli occhi umani,<br />

tutto quanto sappiamo su <strong>di</strong>o oggi portandoci completamente fuori strada.<br />

Quel <strong>di</strong>o (alieno) ossia il fantasma <strong>di</strong> Osiride, pian piano ha fatto <strong>in</strong> modo che le donne venissero trattate come<br />

possiamo vedere, e da reg<strong>in</strong>e che erano considerate <strong>di</strong>venissero sottoposte agli uom<strong>in</strong>i. Ha com<strong>in</strong>ciato con le<br />

donne ebree che non possono pregare <strong>in</strong>sieme agli uom<strong>in</strong>i, siamo arrivati a quanto accade alle donne <strong>in</strong><strong>di</strong>ane,<br />

alle primogenite c<strong>in</strong>esi, o come vengono trattate le donne musulmane. Per non <strong>di</strong>re dell’<strong>in</strong>fibu<strong>la</strong>zione delle<br />

bamb<strong>in</strong>e africane, o cosa <strong>la</strong> chiesa cattolica, oltre che per secoli le aveva legate al <strong>di</strong>avolo, fece alle donne<br />

(accusate <strong>di</strong> stregoneria) ai tempi dell’<strong>in</strong>quisizione.<br />

Qu<strong>in</strong><strong>di</strong>, per quanto <strong>di</strong>ceva Ermete, dovendo essere sotto come sopra, le due <strong>di</strong>verse forze potrebbero essere<br />

stati creduti i due alieni Osiride e Seth ed identificati nel mito come due leoni. Alieni conosciuti anche come<br />

Ashur e Ashar o Enki ed Enlil. Che potrebbero sempre essere i due fratelli chiamati con nomi <strong>di</strong>versi. E nel<strong>la</strong><br />

Bibbia Enlil è creduto <strong>di</strong>o: il <strong>di</strong>o degli eserciti.<br />

Con questo non voglio <strong>di</strong>re che non potrebbero esserci extraterrestri che ci hanno aiutato e che forse ci aiutano<br />

ancora oggi. <strong>Il</strong> primo problema è che dopo quegli extraterrestri che probabilmente <strong>di</strong>edero orig<strong>in</strong>e al<strong>la</strong>


azza che siamo oggi ne sono arrivati altri, <strong>di</strong>versi, e perché probabilmente attratti dal<strong>la</strong> caratteristica degli<br />

abitanti del<strong>la</strong> Terra che loro non avevano: l’Anima (<strong>in</strong>fatti gli Argonauti erano <strong>in</strong> cerca del Vello d’Oro!).<br />

Cosa che credo volesse <strong>di</strong>rci Nostradamus con il <strong>di</strong>segno riportato qui sotto.<br />

<strong>Il</strong> <strong>di</strong>segno sopra è tratto dal libro ritrovato <strong>di</strong> Nostradamus. Un <strong>di</strong>segno che con tutte quelle mani sopra il castello sembra ci <strong>di</strong>ca: sono <strong>in</strong> tanti che<br />

vogliono mettere mano sul castello, cioè sul Graal, cioè <strong>la</strong> nostra Terra. Dov’è il Ramo d’Oro. Infatti sono tante le razze aliene che vorrebbero avere il<br />

dom<strong>in</strong>io del<strong>la</strong> Terra, e ogni extraterrestre che entra <strong>in</strong> contatto con un terrestre, nasconde <strong>la</strong> vera ragione per cui è qui raccontando che vuole aiutarci.<br />

<strong>Il</strong> secondo problema è che, anche ci fossero extraterrestri che vogliono aiutarci veramente, dobbiamo<br />

comunque conquistarci <strong>la</strong> Libertà da soli, col nostro Libero Arbitrio, altrimenti, se fossimo aiutati, saremo<br />

sempre sud<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> qualcuno e mai veramente Liberi (e quanto dobbiamo capire ed imparate è mentre siamo qui<br />

ed occupiamo questo corpo!).<br />

Oltre agli extraterrestri che si mostrano (e sembra ce ne siano molti guardando il materiale che c’è <strong>in</strong> giro<br />

sull’argomento), ce ne sono anche <strong>di</strong> quelli che si <strong>in</strong>s<strong>in</strong>uano nei nostri corpi sottili e che qu<strong>in</strong><strong>di</strong> non possiamo<br />

vedere se non quando <strong>la</strong> nostra anima, o attraverso i sogni, o attraverso <strong>la</strong> me<strong>di</strong>tazione per chi <strong>la</strong> pratica, ci<br />

denuncia <strong>la</strong> loro presenza per metterci <strong>in</strong> guar<strong>di</strong>a aff<strong>in</strong>chè facciamo qualcosa per liberarcene. Poichè questi<br />

esseri hanno <strong>in</strong>tenzioni tutt’altro che buone nei nostri confronti.<br />

Ma per poterti <strong>di</strong>fendere, oltre che crederci, devi sapere da cosa devi <strong>di</strong>fenderti e come puoi farlo. Non<br />

riusciamo a farlo poiché non sappiamo del<strong>la</strong> loro esistenza <strong>in</strong> quanto, chi avrebbe dovuto <strong>in</strong>formarci su<br />

questi fatti ce li ha <strong>in</strong>vece nascosti (anche se poi istruisce i sacerdoti a praticare gli esorcismi) per poter mantenere<br />

il potere temporale. Da sempre, ma soprattutto da quando sono arrivati gli extraterrestri sul nostro pianeta,<br />

Colei che conosciamo come Parca, con <strong>la</strong> sua Forza ha cont<strong>in</strong>uato a tessere <strong>la</strong> sua te<strong>la</strong> ed a lottare, con le<br />

buone e con le cattive, per noi Figli del<strong>la</strong> Terra aff<strong>in</strong>chè ci scuotessimo e ci risvegliassimo.<br />

Ripren<strong>di</strong>amo <strong>la</strong> lettura del nostro <strong>mosaico</strong> da quando <strong>di</strong>o dà l’ord<strong>in</strong>e a Noè <strong>di</strong> costruire l’arca.<br />

Pantaleone <strong>in</strong>serisce un braccio umano per <strong>in</strong><strong>di</strong>care l’ord<strong>in</strong>e <strong>di</strong> <strong>di</strong>o a Noè ma alcune scritture ci <strong>di</strong>cono che il<br />

grande saggio Noè, devoto <strong>di</strong> Enki, mentre Enlil aveva deciso <strong>di</strong> far perire tutti gli esseri che abitavano <strong>la</strong><br />

Terra nel <strong>di</strong>luvio, lui fa un sogno dove riceve da Enki l’ord<strong>in</strong>e <strong>di</strong> costruire l’arca. Costruita come possiamo<br />

vedere poi da falegnami. Secondo me queste scritture rispondono <strong>di</strong> più al<strong>la</strong> verità poiché se Enki era già stato<br />

ucciso non avrebbe potuto comunicare <strong>di</strong>versamente con Noè.<br />

Pantaleone mette gli animali che salgono sull’arca dall’altra parte. Ciò sta ad <strong>in</strong><strong>di</strong>care che gli animali sull’arca<br />

non vi salirono, e che <strong>di</strong> conseguenza, il racconto è solo un mito.<br />

Quando avvenne il <strong>di</strong>luvio Noè e <strong>la</strong> sua famiglia non erano le uniche persone viventi sul<strong>la</strong> terra, perché quel<br />

<strong>di</strong>o si preoccupò <strong>di</strong> salvare solo lui e <strong>la</strong> sua famiglia? Non credo per ciò che ci è stato raccontato facendoci<br />

sentire <strong>in</strong> colpa ancora oggi, cioè che fosse l’unica persona meritevole sul<strong>la</strong> terra, ma perché <strong>in</strong> Noè e nel<strong>la</strong><br />

sua famiglia c’era quel co<strong>di</strong>ce genetico che Enki voleva salvare <strong>in</strong> quanto per empatia gli permetteva <strong>di</strong><br />

sopravvivere come Essenza.<br />

Ma il co<strong>di</strong>ce genetico <strong>in</strong>erente il Ramo d’Oro ed all’Arca<strong>di</strong>a è un Ramo ancora più antico e già presente sul<strong>la</strong><br />

terra prima che quegli extraterresti arrivassero.<br />

Riflettendo su quanto scriveva Sitc<strong>in</strong> e su quanto mi hanno riferito appassionati <strong>ricerca</strong>tori del<strong>la</strong> zona dei<br />

Castelli Romani che ho avuto l’opportunità <strong>di</strong> <strong>in</strong>contrare durante le ricerche, il primo Eden secondo loro fu


proprio nell’area del vulcano Laziale (oggi Castelli Romani). Ma secondo loro questo accadde per caso, <strong>in</strong><br />

quanto, loro <strong>di</strong>cono, l’astronave <strong>di</strong> colui che i miti raccontano essere Giasone e gli argonauti <strong>in</strong> cerca del Vello<br />

d’Oro, a causa <strong>di</strong> un probabile errore del giovane ed <strong>in</strong>esperto pilota precipitò dentro quello che era ancora il<br />

vulcano <strong>la</strong>ziale facendolo implodere.<br />

Solo viva fantasia <strong>di</strong> quei <strong>ricerca</strong>tori? Forse. Intanto, quel<strong>la</strong> che era <strong>la</strong> montagna del vulcano è vuota<br />

all’<strong>in</strong>terno dove vi si è <strong>in</strong>stal<strong>la</strong>ta una base militare a cui nessuno, ancora oggi, si può avvic<strong>in</strong>are, e nel<strong>la</strong> zona<br />

circostante, da quando è stato fatto uno sbancamento <strong>di</strong> terra per aprire una nuova strada, cioè da qualche<br />

anno, risultano strani magnetismi <strong>di</strong> cui nessuno riesce a capire <strong>la</strong> provenienza. Magnetismi <strong>in</strong>vece, che<br />

potrebbero essere provocati da quell’astronave (mossa da un nucleare a noi sconosciuto) ancora non<br />

completamente spenta e che spiegherebbero l’<strong>in</strong>teresse militare nel<strong>la</strong> montagna. Credo anche il luogo sia<br />

stato ritrovato da esperti militari che stu<strong>di</strong>ano gli scritti antichi <strong>in</strong> cerca <strong>di</strong> <strong>in</strong><strong>di</strong>zi. In<strong>di</strong>zi che <strong>in</strong> questo caso<br />

erano contenuti nel<strong>la</strong> Div<strong>in</strong>a Comme<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dante.<br />

Dico questo poiché ritengo anch’io che quando il poeta par<strong>la</strong> del<strong>la</strong> Selva Oscura, par<strong>la</strong> <strong>di</strong> come appariva allora<br />

quello che era il Bosco Sacro <strong>di</strong> Diana, che chissà f<strong>in</strong> dove si estendeva. E facendo ricerche, ho saputo che<br />

anticamente nel<strong>la</strong> zona c’erano anche i tre fiumi <strong>di</strong> cui Dante nell’opera scrive. Oggi <strong>di</strong> quei fiumi si ricorda<br />

solo l’Emissario, anche quello praticamente secco.<br />

Quando il poeta par<strong>la</strong> del<strong>la</strong> portic<strong>in</strong>a del para<strong>di</strong>so, par<strong>la</strong> <strong>di</strong> Monte Cavo, e dandone le coord<strong>in</strong>ate, ci <strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />

un’apertura che permette l’accesso dentro <strong>la</strong> montagna. Che il poeta nell’opera racconta poi come il para<strong>di</strong>so.<br />

Apertura che evidentemente i militari, grazie alle coord<strong>in</strong>ate <strong>di</strong> Dante nascoste nell’opera, con un sopralluogo<br />

hanno ritrovato. Monte Cavo è il luogo dove appariva Giove, che non potrebbe essere altri che l’alieno <strong>in</strong><br />

questione. Ma Montecavo e Nemi probabilmente erano montagne già de<strong>di</strong>cate ad Hecate con un nuovo mito:<br />

quello <strong>di</strong> Diana. Infatti gli archeologi datano alcuni reperti ritrovati nel<strong>la</strong> zona antichi <strong>di</strong> oltre qu<strong>in</strong><strong>di</strong>cimi<strong>la</strong><br />

anni.<br />

Busto <strong>di</strong> Diana ed Un Tempio I monti Albani Un antico Pavim. Catt. Le 4 donne cerchi nel grano<br />

Apollo nel museo <strong>di</strong> Diana visti da lontano manda<strong>la</strong> Di A<strong>la</strong>tri <strong>di</strong> Rennes<br />

delle navi <strong>di</strong> Nemi le Chateau<br />

L’<strong>in</strong>ferno Dante lo pone al <strong>di</strong> là del Tevere <strong>in</strong> quanto, guardando da Monte Cavo, si può vedere lo Stato<br />

Vaticano. Cosa tra l’altro si ev<strong>in</strong>ce anche nell’Apocalisse quando si legge del<strong>la</strong> prostituta vestita <strong>di</strong> porpora<br />

seduta tra le acque (ed anche Dante <strong>la</strong> chiesa <strong>la</strong> chiama così..), essendo questo colore <strong>in</strong>dossato da<br />

vescovi e card<strong>in</strong>ali.<br />

Quando il poeta dal purgatorio <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vedere il mare (significa che è ancora fuori dal<strong>la</strong> montagna) vede il<br />

Tirreno, spettacolo <strong>di</strong> cui naturalmente si può godere ancora oggi nelle belle giornate senza foschia. Dante<br />

nel<strong>la</strong> Div<strong>in</strong>a Comme<strong>di</strong>a usa Virgilio come sua guida per darci l’<strong>in</strong><strong>di</strong>cazione dei luoghi <strong>di</strong> cui scrive <strong>in</strong><br />

quanto lo scrittore dell’Eneide fa approdare Enea nei Castelli Romani, dove questi vede il segno, cioè <strong>la</strong> scrofa<br />

con i maial<strong>in</strong>i, che gli aveva predetto Giove <strong>di</strong>cendogli che, quando l’avrebbe trovata, sarebbe stato quello il<br />

luogo dove fermarsi. A ricordo <strong>di</strong> questa leggenda lo stemma <strong>di</strong> Albano Laziale è appunto una scrofa con dei<br />

maial<strong>in</strong>i.<br />

Lo stemma <strong>di</strong> Veduta del<strong>la</strong> cittad<strong>in</strong>a <strong>Il</strong> <strong>la</strong>go <strong>di</strong> Castel La cosidettaTomba degli Chiesa S. Maria del<strong>la</strong> Rotonda, risalente al I s.<br />

Albano Laziale dove si vede anche Gandolfo su cui <strong>la</strong> O razi e Curiazi del VII sec Ha l’<strong>in</strong>terno a pianta circo<strong>la</strong>re, e sembra i resti<br />

Monte Cavo cittad<strong>in</strong>a si affaccia a.C con i suoi 5 coni orig<strong>in</strong>ali risalgano ad un antico n<strong>in</strong>feo ricollega-<br />

bile al<strong>la</strong> vil<strong>la</strong> <strong>di</strong> Domiziano a Castel Gandolfo<br />

Zaccaria Sitc<strong>in</strong>, tradusse dalle tavole sumere che Enlil possedeva quelli che erano chiamati i Libri dei Dest<strong>in</strong>i<br />

(che potrebbe essere lo strumento <strong>in</strong> cui guardò Dante nell’astronave dentro Montecavo ed <strong>in</strong> seguito


Leonardo da V<strong>in</strong>ci? Poiché uno strumento del genere sembra fosse anche dentro l’astronave che visitò<br />

Lobsang Rampa grazie al suo maestro), con questo <strong>in</strong><strong>di</strong>zio, dovremmo comprendere come Zeus-Giove-Enlil<br />

fu <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> fare <strong>la</strong> pre<strong>di</strong>zione ad Enea. Ed Enea, a cui sembra <strong>la</strong> Sibil<strong>la</strong> Cumana rispose che non sapeva<br />

nul<strong>la</strong> del luogo che lui cercava, possedeva il DNA del<strong>la</strong> vecchia Stirpe o del<strong>la</strong> nuova? Comunque sia, quello<br />

fu il modo <strong>di</strong> Giove aff<strong>in</strong>chè Greci e Romani, cioè le due razze <strong>di</strong>verse, si mischiassero.<br />

Traducendo dalle tavole sumere, Zaccaria Sitc<strong>in</strong> ci racconta che, quando gli Annunaki si ribel<strong>la</strong>rono per il<br />

troppo e pesante <strong>la</strong>voro, il loro Capo Supremo (Enki) gli <strong>di</strong>ede ragione e propose <strong>di</strong> creare un lulu, cioè un<br />

<strong>la</strong>voratore primitivo che li sostituisse nel pesante <strong>la</strong>voro. Enki <strong>di</strong>sse a N<strong>in</strong>mah che per fare il lulu poteva<br />

essere usato un essere che lui aveva visto aggirarsi tra i boschi, che sembrava molto docile, ma che era pieno<br />

<strong>di</strong> peli.<br />

Secondo Sitc<strong>in</strong> e molti altri <strong>ricerca</strong>tori, per creare il lulu Enki dovrebbe aver usato una scimmia, accelerando<br />

l’evoluzione <strong>di</strong> quello che poi come umani saremmo comunque <strong>di</strong>ventati. Questo io non lo credo, poiché a<br />

<strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> millenni e millenni questo mammifero è rimasto sempre uguale. Credo <strong>in</strong>vece che per<br />

quell’esperimento genetico potrebbe essere stato usato l’Homo selvaticus, poichè sembra che quel<strong>la</strong> razza sul<br />

corpo avesse ancora molti peli ma anche un carattere molto docile, ed attraverso leggende che appartengono<br />

sia alle Alpi che agli Appenn<strong>in</strong>i, si racconta che l’Homo selvaticus sembra già conoscesse sia come<br />

occuparsi degli allevamenti che come fare i formaggi (ed i <strong>di</strong>segni rupestri del<strong>la</strong> Val Camonica potrebbero<br />

essere una conferma). E guarda caso, Lilith, colei che <strong>la</strong> leggenda racconta essere stata <strong>la</strong> prima moglie <strong>di</strong><br />

Adamo, e <strong>la</strong> chiesa racconta essere <strong>la</strong> madre dei demoni, sembra fosse molto pelosa (e sembra lo fosse molto<br />

anche <strong>la</strong> reg<strong>in</strong>a <strong>di</strong> Saba..). Che fosse pelosa <strong>in</strong>vece perchè a livello genetico era un po’ <strong>di</strong>versa?<br />

Un’altro strano fatto legato ai peli che coprivano dei corpi riguarda i figli <strong>di</strong> Isacco e Rebecca, Giacobbe ed<br />

Esaù: Esaù, che sembra avesse i capelli rossi e che era il primogenito, come sappiamo dal<strong>la</strong> Bibbia, aveva<br />

moltissimi peli, Giacobbe no. La spiegazione dovrebbe essere evidente: Rebecca al figlio Giacobbe aveva<br />

trasmesso il DNA mo<strong>di</strong>ficato del padre, Esaù aveva mantenuto il DNA più orig<strong>in</strong>ale del<strong>la</strong> madre (e<br />

Miche<strong>la</strong>ngelo salva Maometto, <strong>di</strong>scendente <strong>di</strong> Ismaele figlio del<strong>la</strong> concub<strong>in</strong>a <strong>di</strong> Abramo Agar).<br />

Se avessi ragione, ciò che ci viene raccontato come accaduto cent<strong>in</strong>aia <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> anni fa (cioè il tempo <strong>in</strong><br />

cui <strong>di</strong>o creò l’uomo a sua immag<strong>in</strong>e e somiglianza.. mentre <strong>in</strong>vece quel capitolo racconta solo quando al DNA<br />

dei terrestri fu aggiunto quello alieno), è <strong>in</strong>vece un capitolo del<strong>la</strong> storia umana molto molto più vic<strong>in</strong>o, perchè<br />

dell’Homo selvaticus, guarda caso, oltre che raccontato ancora nelle leggende e descritto anche <strong>in</strong> qualche<br />

immag<strong>in</strong>e, uno <strong>di</strong> loro è stato anche fatto santo. In più ne abbiamo un esemp<strong>la</strong>re raffigurato anche sul duomo<br />

<strong>di</strong> Mi<strong>la</strong>no.<br />

Questa è secondo me un’ulteriore conferma che quell’<strong>in</strong>izio <strong>di</strong> cui si par<strong>la</strong> nel<strong>la</strong> bibbia non è lontano come<br />

raccontano, e <strong>la</strong> presenza <strong>di</strong> quel nostro antenato sul duomo <strong>di</strong> Mi<strong>la</strong>no de<strong>di</strong>cato a Sant’Ambrogio <strong>di</strong>mostra che<br />

<strong>di</strong> questi fatti le alte gerarchie ecclesiastiche sono state sempre a conoscenza. La presenza <strong>di</strong> quell’uomo sulle<br />

Alpi e sugli Appenn<strong>in</strong>i <strong>in</strong> un tempo re<strong>la</strong>tivamente così vic<strong>in</strong>o, potrebbe significare che <strong>in</strong> queste zone vissero<br />

gli ultimi esseri <strong>di</strong> quel<strong>la</strong> razza, e che questi si mischiarono senza problemi con gli esseri <strong>di</strong>versi arrivati <strong>in</strong><br />

seguito.<br />

S. Onofrio Qualche immag<strong>in</strong>e dell’Homo selvaticus Enki, o “Re Artù”, da vivo, Seth, “Ca<strong>in</strong>o”, col<br />

coperto <strong>di</strong> soli peli col bastone trovata nel web col bastone col pomo bastone col pomo<br />

Anche il fatto che si ritenga i d<strong>in</strong>osauri est<strong>in</strong>ti da milioni <strong>di</strong> anni potrebbe non essere esatto. Perché quando<br />

non c’era altro modo per sapere del<strong>la</strong> sua esistenza che vederlo, un d<strong>in</strong>osauro venne scolpito sul<strong>la</strong> porta <strong>di</strong> un<br />

tempio <strong>di</strong> Ankor, <strong>in</strong> Cambogia. Inoltre, sempre un <strong>ricerca</strong>tore, <strong>in</strong> un convegno a Tarqu<strong>in</strong>ia, mi ha riferito che<br />

nelle ossa dei d<strong>in</strong>osauri è ancora reperibile un segmento del dna. E lui <strong>di</strong>ce che, se i d<strong>in</strong>osauri si fossero est<strong>in</strong>ti<br />

da milioni <strong>di</strong> anni come ci viene detto, trovare quelle tracce <strong>di</strong> dna nelle loro ossa non sarebbe possibile. Ed<br />

ipotizza il tempo del<strong>la</strong> loro est<strong>in</strong>zione al massimo lontano 35000 anni. Ed a quanto sostiene quel <strong>ricerca</strong>tore, si<br />

potrebbe aggiungere <strong>la</strong> teoria <strong>di</strong> Harun Yahya nel<strong>la</strong> parte dove scrive che l’uomo delle caverne non è mai<br />

esistito! Affermazione che mi trova più che d’accordo!


Qu<strong>in</strong><strong>di</strong>, questa razza def<strong>in</strong>ita Homo selvaticus, prima <strong>di</strong> mischiarsi al<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione ibrida che man mano<br />

andava popo<strong>la</strong>ndo <strong>la</strong> Terra, potrebbe essere <strong>la</strong> razza (ariana?) che ha <strong>la</strong>sciato i <strong>di</strong>segni rupestri del<strong>la</strong> Val<br />

Camonica, dove possiamo riconoscere già riportati con molta semplicità, simboli so<strong>la</strong>ri legati al<strong>la</strong> Grande<br />

Madre.<br />

Alcuni dei <strong>di</strong>segni rupestri nel<strong>la</strong> Val Camonica<br />

<strong>Il</strong> monaco fa poi un’ulteriore sud<strong>di</strong>visione del <strong>mosaico</strong>, cioè racconta un nuovo periodo. Ci racconta che, dopo<br />

il <strong>di</strong>luvio, gli uom<strong>in</strong>i, questa volta rappresentati dal monaco come fabbri anzichè come falegnami come<br />

avvenuto nel periodo precedente, <strong>in</strong>iziarono a moltiplicarsi <strong>di</strong> nuovo (qu<strong>in</strong><strong>di</strong> cosa era stato aggiunto o tolto al<br />

dna terrestre e cosa era successo nell’Anima umana?).<br />

falegnami prima del <strong>di</strong>luvio fabbri dopo il <strong>di</strong>luvio<br />

Sotto a quegli uom<strong>in</strong>i troviamo <strong>la</strong> Torre <strong>di</strong> Babele, il cui significato perché è lì è duplice.<br />

Mentre gli Elohim (Seth-Enlil e company), stanchi degli uom<strong>in</strong>i che non capivano e non imparavano<br />

<strong>di</strong>struggono <strong>la</strong> torre e portano confusione mischiando le l<strong>in</strong>gue (fatto compiuto da Enlil, che traduce dalle<br />

tavole sumere anche Zaccharia Sitc<strong>in</strong> e ci racconta nel libro “<strong>Il</strong> libro perduto del <strong>di</strong>o Enki”), un’altra Forza ma<br />

molto più lenta ad altri livelli <strong>la</strong>vora (le Parche tessono <strong>la</strong> te<strong>la</strong>..),<br />

Le Parche o Moire che tessono Le tre Parche per La dea Frigg La Madonna dei Fusi Cibele con La torre <strong>di</strong> Magda<strong>la</strong><br />

<strong>la</strong> loro te<strong>la</strong>… Raffaello con l’ancel<strong>la</strong> Ful<strong>la</strong> <strong>di</strong> Leonardo da V<strong>in</strong>ci <strong>la</strong> torre a Rennes le Chateau<br />

ed è il secondo significato del<strong>la</strong> torre, perché il leone dal<strong>la</strong> testa so<strong>la</strong>re con quattro corpi rappresenta quattro<br />

donne che sono quattro torri. Rappresenta quattro torri perché <strong>in</strong> quelle quattro donne era <strong>in</strong>carnata sempre <strong>la</strong><br />

stessa Anima antica, o l’Ape Reg<strong>in</strong>a per <strong>di</strong>r<strong>la</strong> sempre con il simbolo. Quel<strong>la</strong> dal<strong>la</strong> quale si sono moltiplicate<br />

tutte le altre. Per questo gli archetipi che sono nell’essere umano sono per tutti uguali.<br />

Questa Verità è stata sempre conosciuta e più <strong>di</strong> quanto possiamo credere, ma non dal<strong>la</strong> gente semplice o dal<br />

popol<strong>in</strong>o. Possiamo appurarlo se semplicemente guar<strong>di</strong>amo i monumenti che gente che è vissuta prima <strong>di</strong> noi<br />

che questa verità <strong>la</strong> conosceva ci ha <strong>la</strong>sciato. Evidentemente questa gente, alte gerarchie ecclesiastiche <strong>in</strong><br />

testa, ritenevano che non era importante tutti conoscessero <strong>la</strong> Verità. Da come stanno andando le cose sul<br />

nostro pianeta, possiamo dedurre <strong>in</strong>vece, che era <strong>di</strong> vitale importanza che tutti sapessero e conoscessero!!<br />

Stemma dei Stemma papale UrbanoVIII Api nel<strong>la</strong> fontana del Bern<strong>in</strong>i La croce dei Patriarch i ed il simbolo<br />

dei Barber<strong>in</strong>i a piazza Barber<strong>in</strong>i dell’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito <strong>in</strong> se<strong>di</strong>e <strong>di</strong> chiesa


Athena nel<strong>la</strong> porta <strong>di</strong> Brandeburgo, Ruota che è un che il Caravaggio e Nostradamus <strong>di</strong>segna poi senza, per <strong>di</strong>rci che il tempo<br />

con il carro dal<strong>la</strong> ruota ad 8 raggi, simbolo So<strong>la</strong>re <strong>di</strong>p<strong>in</strong>ge “rotta” prima con raggi, a nostra <strong>di</strong>sposizione è f<strong>in</strong>ito<br />

tra<strong>in</strong>ato da quattro cavalli..<br />

Maria Ade<strong>la</strong>ide La Vittoria nel Vittoriano <strong>di</strong> Luce che le mette <strong>in</strong> mano anche La verità sve<strong>la</strong>ta Trionfo <strong>di</strong> Ga<strong>la</strong>tea<br />

Asburgo moglie Roma che ha <strong>in</strong> mano una Luce il Tiepolo nel quadro “La Verità dal Tempo del Bern<strong>in</strong>i <strong>di</strong> Raffaello<br />

<strong>di</strong> Vittorio sve<strong>la</strong>ta dal Tempo”. Sve<strong>la</strong>ta <strong>la</strong> Verità,<br />

EmanueleII <strong>la</strong> donna poggia <strong>la</strong> Falce<br />

Qui possiamo vedere che Nostradamus Qui possiamo vedere il papa due leoni … …. ch e sono due serpenti o due draghi<br />

sul<strong>la</strong> testa del papa ha messo un gallo nero tra due leoni… ma c’è che <strong>la</strong> donna che porta il Carro guida.<br />

Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> è il papa l’antagonista del<strong>la</strong> Fenice. l’angelo che suona le trombe<br />

Altri <strong>ricerca</strong>tori <strong>di</strong>cono che questo <strong>di</strong>segno del giu<strong>di</strong>zio<br />

rappresenti l’attentato a Giovanni PaoloII,<br />

Attentato fatto da un turco.<br />

Ma lo ZED, che potrebbe essere stato un “segnatempo” che avevano gli egizi, è stato smarrito?<br />

Torniamo ancora al nostro <strong>mosaico</strong>.<br />

<strong>Il</strong> primo dei quattro corpi del Leone dal<strong>la</strong> testa so<strong>la</strong>re rappresenta Hatshcebsut. La donna faraone<br />

appartenente al<strong>la</strong> XVIII d<strong>in</strong>astia era un’<strong>in</strong>iziata, ed il dente ritrovato nel suo vaso canopo è per me una<br />

conferma importante, che tra l’altro ci <strong>di</strong>ce anche che lei sapesse <strong>di</strong> esserlo altrimenti quel dente non sarebbe<br />

stato conservato nel vaso canopo. Ed anche <strong>la</strong> leggenda che racconta come avvenne il suo concepimento, ci fa<br />

capire l’importanza del<strong>la</strong> sua nascita. Lei doveva rappresentare il nuovo <strong>in</strong>izio, perché sul<strong>la</strong> Terra, dopo il<br />

fatto conosciuto come <strong>di</strong>luvio, era <strong>la</strong> prima donna a ri-rappresentare ufficialmente <strong>la</strong> Grande Dea. Non a caso<br />

costruisce un tempio che chiama il tempio del Sole. Ed anche l’egiziano con le piume <strong>di</strong> cui par<strong>la</strong> Robert<br />

Bauval nel suo “Mistero <strong>di</strong> Orione” chiedendosene il significato, è legato a questo nuovo <strong>in</strong>izio.<br />

Hatscepsut Deir el Bahari Tempio del Sole Piramide <strong>di</strong> Zoser ipotesi del<strong>la</strong> struttura orig<strong>in</strong>ale


Ma Hatshepsut, <strong>in</strong>sieme ad un’altra persona, fu uccisa dal figliastro, poi conosciuto come Thutmose III. Credo<br />

sia stata uccisa a causa dell’oggetto che il suo architetto Senmut ritrovò sotto <strong>la</strong> piramide <strong>di</strong> Zoser nel<strong>la</strong> stanza<br />

segreta. Oggetto che probabilmente permise a Senmut <strong>di</strong> <strong>di</strong>segnare nel soffitto del<strong>la</strong> sua tomba quanto<br />

conosciamo, e che Thutmose voleva. Oggetto che probabilmente trovarono <strong>in</strong> seguito i temp<strong>la</strong>ri, e che credo<br />

sempre più, <strong>in</strong> cui guardò anche il nostro Leonardo da V<strong>in</strong>ci.<br />

Io non so <strong>in</strong>terpretarlo, ma esperti <strong>di</strong>cono che il soffitto mostri quando i poli terrestri erano al contrario <strong>di</strong> come sono oggi. Lo zo<strong>di</strong>aco, che<br />

dovrebbe essere sempre nel<strong>la</strong> tomba <strong>di</strong> Senmut, probabilmente racconta <strong>in</strong> che Era ciò è avvenuto. Forse documenti che avrebbero potuto provare<br />

ciò che Senmut raccontava 1750 anni prima <strong>di</strong> Cristo, potrebbero essere stati nel<strong>la</strong> biblioteca <strong>di</strong> Alessandria che, guarda caso, è stata <strong>di</strong>strutta varie<br />

volte: nel 48 a.C da Giulio Cesare, nell’attacco Aureliano nel 270 d.C., col decreto <strong>di</strong> Teodosio I nel 391 d.C., e nel 642 <strong>la</strong> <strong>di</strong>strussero anche gli<br />

arabi. La ragione per cui l’hanno fatto potrebbe essere <strong>la</strong> stessa che portò i soldati americani, appena conquistata Baghdad, a <strong>di</strong>struggere gli antichi<br />

reperti contenuti nel museo del<strong>la</strong> città, e cioè <strong>di</strong>struggere le prove aliene raffigurate nei reperti antichi.<br />

Lo zo<strong>di</strong>aco <strong>di</strong> Dendera Disegno del soffitto nel<strong>la</strong> tomba <strong>di</strong> Senmut*<br />

<strong>Il</strong> corpo del secondo Leone rappresenta <strong>la</strong> Reg<strong>in</strong>a <strong>di</strong> Saba, ed anche <strong>la</strong> leggenda costruita riguardo <strong>la</strong> sua<br />

nascita potrebbe essere una conferma, e non a caso secondo Matteo ne par<strong>la</strong> anche Gesù.<br />

Mosaico Salomone e <strong>la</strong> Reg<strong>in</strong>a <strong>di</strong> Saba Reg<strong>in</strong>a <strong>di</strong> Saba Madonne nere..<br />

Di lei e cosa avrebbe dovuto fare abbiamo già par<strong>la</strong>to <strong>in</strong> precedenza, già sappiamo qu<strong>in</strong><strong>di</strong> che anche lei non<br />

riuscì a portare a term<strong>in</strong>e il compito che aveva.<br />

La Reg<strong>in</strong>a <strong>di</strong> Saba era probabilmente una <strong>di</strong>scendente dell’antica Stirpe come lo era il popolo da lei<br />

governato, composto <strong>in</strong> buona parte da <strong>di</strong>scendenti <strong>di</strong> coloro che si erano salvati dal<strong>la</strong> catastrofe stanziati nello<br />

Yemen. Persone che, oltre Noè e famiglia che furono salvati dal loro creatore per una ragione ben precisa, da<br />

sole riuscirono a salvarsi dal<strong>la</strong> catastrofe. <strong>Il</strong> compito <strong>di</strong> Bilquis, oltre essere una sacerdotessa del<strong>la</strong> Dea, era<br />

quello <strong>di</strong> riportare l’antico Ord<strong>in</strong>e, ma si <strong>in</strong>namorò <strong>di</strong> Salomone e falli.<br />

Ma Bilquis ed il suo popolo, potrebbero essere collegati all’antico popolo dei Gitani?<br />

Le prime testimonianze scritte sul popolo Gitano risalgono a testimonianze del XIV secolo che raccontavano<br />

dei Gyptocastra, vecchi castelli abitati da comunità Rom conosciute per <strong>la</strong> <strong>la</strong>vorazione del ferro, soprattutto<br />

delle spade. E sappiamo a quali riti magici veniva collegata <strong>la</strong> forgiatura <strong>di</strong> quest’arma ed all’importanza che<br />

veniva data al fabbro forgiatore.<br />

Si narra che gli z<strong>in</strong>gari fossero <strong>di</strong>scendenti <strong>di</strong> un popolo arrivato <strong>in</strong> Persia verso il X secolo provenienti<br />

dall’In<strong>di</strong>a e <strong>di</strong>ffusosi <strong>in</strong> seguito nei paesi bizant<strong>in</strong>i. L’orig<strong>in</strong>e del<strong>la</strong> paro<strong>la</strong> Rom, che sembra essere <strong>in</strong><strong>di</strong>ana,<br />

significa “uomo libero”. Ma il nome che li associa al<strong>la</strong> loro vera orig<strong>in</strong>e è raramente usato. La fama <strong>di</strong> maghi<br />

e l’alone <strong>di</strong> mistero che li accomunava ai popoli che apparvero nell’impero, ha contribuito a far nascere su <strong>di</strong><br />

loro ipotesi leggendarie ed ha favorito l’alone <strong>di</strong> mistero che li riguarda legandoli s<strong>in</strong>o a Noè o<br />

ad<strong>di</strong>rittura s<strong>in</strong>o a Ca<strong>in</strong>o.<br />

C’è chi scrive che gli z<strong>in</strong>gari potrebbero essere una delle tribù d’Israele catturate dagli assiri nel 721 a.C; o i<br />

Cananei emigrati <strong>in</strong> Europa dopo <strong>la</strong> conquista <strong>di</strong> Giosuè; o ancora, <strong>di</strong>scendenti <strong>di</strong> Adamo e <strong>di</strong> una moglie


precedente ad Eva (qu<strong>in</strong><strong>di</strong> Lilith?); chi lega le loro orig<strong>in</strong>i all’Africa; chi scrive siano i <strong>di</strong>scendenti dei<br />

Mammalucchi cacciati dal Selim; chi li da <strong>di</strong>scendenti dei sacerdoti <strong>di</strong> Iside mesco<strong>la</strong>ti coi sacerdoti siriani, ed<br />

esistono loro collegamenti con molti altri popoli ancora, qu<strong>in</strong><strong>di</strong> potrebbero essere collegati anche ai nostri<br />

Parsi dell’<strong>in</strong>izio. Alcuni ellenisti hanno <strong>in</strong><strong>di</strong>viduato nell’antica Grecia le loro orig<strong>in</strong>i; per Erodoto sarebbero<br />

stati i Sig<strong>in</strong>ni; le sibille sacerdotesse <strong>di</strong> Dodona, sarebbero state associate alle <strong>in</strong>dov<strong>in</strong>e z<strong>in</strong>gare. I Sig<strong>in</strong>ni per<br />

qualcuno sono i S<strong>in</strong>ti, che sarebbero il popolo barbaro <strong>di</strong> cui par<strong>la</strong> Omero, noto a Lemmo, e caro a Vulcano.<br />

Una leggenda, che da questo popolo come padroni del<strong>la</strong> terra poiché <strong>la</strong> percorrevano <strong>in</strong> lungo ed <strong>in</strong> <strong>la</strong>rgo (gli<br />

antichi Fenici o ancor prima il popolo nuragico?), racconta <strong>di</strong>edero il nome a Romolo, fondatore <strong>di</strong> Roma, che<br />

<strong>in</strong>trodussero il culto <strong>di</strong> Diana ed Apollo, e che <strong>in</strong>ventarono il Vangelo un<strong>di</strong>ci secoli prima <strong>di</strong> Cristo. Un’altra<br />

leggenda, li da come <strong>di</strong>scendenti <strong>di</strong> una popo<strong>la</strong>zione vissuta <strong>in</strong> At<strong>la</strong>ntide, che dopo il grande cataclisma <strong>di</strong><br />

quel mitico cont<strong>in</strong>ente, quelli <strong>di</strong> loro che si salvarono sbarcarono <strong>in</strong> Africa fermandosi <strong>in</strong> Egitto. Sappiamo<br />

che nelle leggende c’è sempre una picco<strong>la</strong> parte <strong>di</strong> verità, ed a queste per le loro ipotesi ho potuto notare si<br />

affidano stu<strong>di</strong>osi ben più illustri <strong>di</strong> me. Pertanto, per quanto ritengo <strong>di</strong> aver imparato dal<strong>la</strong> mia <strong>ricerca</strong> f<strong>in</strong> qui,<br />

mi sento <strong>di</strong> poter <strong>di</strong>re tranquil<strong>la</strong>mente che nonostante tutti i popoli a cui gli Z<strong>in</strong>gari si vogliono collegare, essi<br />

possano essere i <strong>di</strong>scendenti dell’antica Arca<strong>di</strong>a, coloro conosciuti poi come Drui<strong>di</strong> <strong>in</strong> quanto è l’unico Popolo<br />

dove è maggiormente <strong>di</strong>ffuso il dono del<strong>la</strong> chiaroveggenza, caratteristica appartenuta a questo antico popolo<br />

che ne <strong>in</strong><strong>di</strong>ca <strong>la</strong> loro <strong>di</strong>scendenza.<br />

Quelli <strong>di</strong> loro che nelle più parti <strong>in</strong> cui si era <strong>di</strong>visa <strong>la</strong> terra si salvarono dal<strong>la</strong> catastrofe, entrarono <strong>in</strong> contatto<br />

con <strong>la</strong> nuova razza che si andava moltiplicando mischiandosi. Nel<strong>la</strong> lunga <strong>di</strong>aspora <strong>di</strong> questo popolo,<br />

attraverso i millenni molti sono <strong>di</strong>ventati stanziali mischiandosi maggiormente con <strong>la</strong> nuova razza, ma quei<br />

ceppi <strong>di</strong> loro rimasti più uniti, attraverso le loro donne (<strong>di</strong> donna <strong>in</strong> donna per meglio <strong>di</strong>re) hanno fatto arrivare<br />

f<strong>in</strong>o a noi quel co<strong>di</strong>ce genetico evidentemente più puro.<br />

Non a caso le varie ipotesi sul<strong>la</strong> loro <strong>di</strong>scendenza furono riprese durante il regno <strong>di</strong> Luigi XIV, quando<br />

l’Egitto dei faraoni era <strong>di</strong> moda. Periodo <strong>in</strong> cui nacque anche <strong>la</strong> credenza al sangue blu.<br />

Luigi XIV <strong>in</strong> un ritratto del 1661 Luigi XIV ritratto come Giove Luigi XIV e famiglia ritratti come dei<br />

Abbiamo visto che i misteri tendono ad <strong>in</strong>crociarsi: le leggende che riguardano i Drui<strong>di</strong> sono numerose come<br />

quelle che riguardano gli Z<strong>in</strong>gari, qu<strong>in</strong><strong>di</strong> ancor prima <strong>di</strong> me sono stati <strong>in</strong> molti ad <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare nei Drui<strong>di</strong> i<br />

progenitori degli Zigani. Ma tutto è comunque <strong>di</strong>fficile da provare.<br />

Torniamo ancora al nostro <strong>mosaico</strong>:<br />

<strong>Il</strong> corpo del terzo Leone rappresenta colei che conosciamo come Maria madre <strong>di</strong> Gesù. Che è anche Maria <strong>di</strong><br />

Magda<strong>la</strong> o <strong>la</strong> Maddalena (che sembra anche lei conoscesse il nome segreto <strong>di</strong> <strong>di</strong>o). E per lo stesso motivo per<br />

cui Pantaleone ha messo il leone con 4 corpi sotto <strong>la</strong> Torre <strong>di</strong> Babele, anche Berenger Saunierè, il parroco <strong>di</strong><br />

Rennes le Chateau, costruisce una torre che chiama <strong>la</strong> torre <strong>di</strong> Magda<strong>la</strong>.<br />

Tyche Torre <strong>di</strong> Magda<strong>la</strong> Madonna del Ghir<strong>la</strong>ndaio La mappa <strong>di</strong> Piry Reis Tempio <strong>di</strong> Diana Piazza S. Pietro<br />

(che era turco…) nel<strong>la</strong> Venaria reale<br />

Quelle che sono credute due donne <strong>di</strong>verse, Maria madre <strong>di</strong> Gesù, e Maria Maddalena moglie <strong>di</strong> Gesù, sono<br />

<strong>la</strong> stessa persona, ma non si tratta né del<strong>la</strong> madre <strong>di</strong> Gesù, come ci fanno credere le alte gerarchie<br />

ecclesiastiche da due millenni, né del<strong>la</strong> moglie, come ipotizzano alcuni <strong>ricerca</strong>tori da svariati anni soprattutto<br />

dopo il romanzo <strong>di</strong> Dan Brown “<strong>Il</strong> co<strong>di</strong>ce da V<strong>in</strong>ci” e <strong>la</strong> reazione del<strong>la</strong> chiesa al libro. Maria <strong>di</strong> Gesù era <strong>la</strong>


sorel<strong>la</strong>. Entrambi erano figli <strong>di</strong> Gioacch<strong>in</strong>o ed Anna (una quercia), e Maria era l’<strong>in</strong>carnazione del<strong>la</strong> Dea nel<strong>la</strong><br />

sua veste <strong>di</strong> Saggia, che non può corrispondere e non corrisponde ad una Maria che a 12 anni concepisce<br />

Gesù (anche perché non c’era niente da concepire se non avere <strong>la</strong> manifestazione dello Spirito Santo.. cioè<br />

del<strong>la</strong> Colomba…) che <strong>in</strong>vece come anziana Saggia avrebbe dovuto risanare i danni fatti <strong>in</strong> precedenza dai<br />

vari profeti <strong>in</strong> merito al credo <strong>in</strong> un <strong>di</strong>o maschile. In Maria c’era sempre <strong>la</strong> stessa anima antica, l’Ape Reg<strong>in</strong>a,<br />

e dal nuovo <strong>in</strong>izio, con Maria, era <strong>la</strong> terza manifestazione ufficiale.<br />

Era Maria il Messia atteso dagli ebrei ma non fu riconosciuta poiché, per quanto detto dai profeti precedenti<br />

(che il Signore delle Ombre evidentemente era riuscito ad <strong>in</strong>fluenzare?), aspettavano Elia, un uomo.<br />

La pietà <strong>di</strong> Miche<strong>la</strong>ngelo<br />

In una delle mie partico<strong>la</strong>ri esperienze, mi fu mostrato che nel messaggio che avrebbe dovuto portare Maria<br />

era contenuta anche l’<strong>in</strong>formazione del<strong>la</strong> terza elica nel DNA; dopo aver letto le valutazioni del<strong>la</strong> Gimbutas -<br />

che richiama anche quelle <strong>di</strong> Dorothy Camerun; valutando quanto scriveva Kolosimo riguardo quanto già<br />

scrivevano Pitagora (580-400 a.C) Anassagora (500-428 a.C.) Democrito <strong>di</strong> Abdera (460- 371 a.C.) Aristarco<br />

<strong>di</strong> Samo (310-230 a.C) e molti altri; valutando l’importanza dell’oggetto ritrovato ad Antikitera ed<br />

aggiungendo <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e tutto il resto, <strong>la</strong> forte domanda che mi pongo è: quanto e cosa ci è stato nascosto f<strong>in</strong>o ad<br />

oggi? Come vivevano e cosa conoscevano veramente le genti che abitarono <strong>la</strong> terra duemi<strong>la</strong> anni fa?<br />

Cosa ha causato il non riconoscere Maria oltre far nascere il cristianesimo <strong>di</strong> Gesù? Cosa è accaduto<br />

veramente dopo che Maria non è stata riconosciuta?<br />

<strong>Il</strong> corpo del quarto Leone credo rappresenti Ipazia,<br />

Ipazia <strong>di</strong> Raffaello C’è Ipazia vestita <strong>di</strong> bianco nell’opera <strong>di</strong><br />

Raffaello Sanzio “ scuo<strong>la</strong> <strong>di</strong> Atene”<br />

poichè già nel <strong>mosaico</strong> <strong>di</strong> Aquileia, dove <strong>la</strong> chiesa sembra risalga al IV/V secolo e senz’altro il <strong>mosaico</strong> non è<br />

nato <strong>in</strong>sieme al<strong>la</strong> chiesa, sono presenti quattro donne. Se a quel tempo quattro donne erano già <strong>in</strong>serite nel<br />

<strong>mosaico</strong>, significa che le alte gerarchie ecclesiastiche già sapevano che le quattro donne che avrebbero dovuto<br />

ri-rappresentare il Femm<strong>in</strong><strong>in</strong>o Sacro erano già vissute.<br />

L’unica figura del tempo che per <strong>la</strong> sua storia, il suo pensiero, le sue scoperte ed il modo <strong>di</strong> essere potrebbe<br />

essere già rappresentata come un leone è Ipazia. La scienziata alessandr<strong>in</strong>a figlia del filosofo Teone che come<br />

raccontato da più storici fu barbaramente uccisa probabilmente su mandato del vescovo Cirillo.<br />

Nel <strong>di</strong>segno del <strong>mosaico</strong>, sotto i leoni ed il serpente, abbiamo una donna, che per le caratteristiche con cui il<br />

monaco l’ha descritta e per i <strong>di</strong>versi suggerimenti che il monaco ha nascosto <strong>di</strong>etro quel<strong>la</strong> figura, possiamo<br />

identificare come Diana, <strong>la</strong> Dea cacciatrice.<br />

Diana ed il Cervo La parte bassa del <strong>mosaico</strong> dove le due code dei cavalli sembrano un<br />

caduceo, potrebbe contenere l’<strong>in</strong>formazione che siamo <strong>di</strong>venuti uguali.


Quel<strong>la</strong> donna va identificata come il qu<strong>in</strong>to Leone, e secondo me non solo perché nel Ciclo è <strong>la</strong> qu<strong>in</strong>ta<br />

manifestazione ufficiale del<strong>la</strong> Dea, ma perché è <strong>la</strong> portatrice del<strong>la</strong> conoscenza del 5° elemento. E dopo terra,<br />

fuoco, acqua, ed aria, il qu<strong>in</strong>to elemento è l’Etere, che gli orientali identificano come Akasca. Questo potrebbe<br />

significare che tutte le esperienze delle nostre vite passate, se riuscissimo a superare il Passaggio ci<br />

tornerebbero come patrimonio <strong>di</strong> conoscenza facendo espandere <strong>la</strong> nostra Coscienza e permettendoci<br />

l’accesso al Piano Superiore.<br />

La Diana posta sotto ai leoni è portatrice qu<strong>in</strong><strong>di</strong> del qu<strong>in</strong>to elemento, ma il mostruoso serpente che<br />

Pantaleone ha posto sopra <strong>la</strong> sua testa come una spada <strong>di</strong> Damocle tra lei e <strong>la</strong> torre (pericolo simboleggiato<br />

anche con <strong>la</strong> scacchiera posta sul<strong>la</strong> testa nel Capro protetto dal cervo ferito) ci <strong>di</strong>ce che El<strong>la</strong> porta anche con se<br />

l’annuncio dell’imm<strong>in</strong>ente pericolo del fati<strong>di</strong>co Passaggio, che potrebbe essere ancora una volta non positivo<br />

se non verrà riportata quanto prima <strong>la</strong> Giustizia e l’Ord<strong>in</strong>e e l’umanità non comprenderà quanto prima cosa gli<br />

è consentito fare e cosa non lo è.<br />

All’<strong>in</strong>terno del Bosco Sacro che anticamente copriva tutta l’area dei Castelli Romani esisteva un Tempio<br />

importantissimo de<strong>di</strong>cato a Diana Nemorense, che le ricerche archeologiche <strong>di</strong> Filippo Coarelli e <strong>di</strong> Giuliano<br />

Di Benedetti raccontano antico <strong>di</strong> oltre qu<strong>in</strong><strong>di</strong>cimi<strong>la</strong> anni.<br />

Reperti archeologici nel Tempio <strong>di</strong> Diana <strong>di</strong> Nemi<br />

Altri appassionati <strong>ricerca</strong>tori del luogo, guardando <strong>la</strong> cart<strong>in</strong>a fisica del<strong>la</strong> zona vedono un teschio. Guarda<br />

caso il teschio, come voleva suggerirci anche il Gurc<strong>in</strong>o nei suoi Pastori <strong>di</strong> Arca<strong>di</strong>a, è sempre un elemento<br />

legato al<strong>la</strong> nostra Grande Dea. Ed i miti sembrano <strong>di</strong>re che i Castelli Romani siano <strong>la</strong> Testa del Drago.<br />

Ed <strong>in</strong> questi stessi luoghi, <strong>in</strong> tempi antichissimi, tra Nemi e Montecavo esisteva anche un tempio de<strong>di</strong>cato a<br />

Giove, dove ancora gli antichi romani e altri popoli <strong>la</strong>t<strong>in</strong>i attraverso le tante vie Sacre venivano <strong>in</strong><br />

pellegr<strong>in</strong>aggio e sacrificavano tori bianchi. Luoghi dove, grazie ai <strong>la</strong>vori per fare il museo delle navi, è tornata<br />

ad essere visibile una strada Sacra che evidentemente univa i due tempi gemelli.<br />

Davanti al<strong>la</strong> figura <strong>di</strong> Diana abbiamo un Cervo ferito che protegge un capro che ha una scacchiera sul<strong>la</strong><br />

testa:<br />

<strong>mosaico</strong> reperti Gimbutas cerchi nel grano<br />

<strong>Il</strong> Cervo rappresenta sempre <strong>la</strong> nostra Grande Dea, che qui viene limitatamente descritta nel<strong>la</strong> sua veste <strong>di</strong><br />

Diana-Artemide, <strong>di</strong>v<strong>in</strong>ità tute<strong>la</strong>re dei Boschi e del<strong>la</strong> fertilità: Pantaleone l’ha <strong>di</strong>segnata ferita per <strong>la</strong> frode<br />

perpetrata da Gesù e che <strong>la</strong> chiesa ha cont<strong>in</strong>uato a nascondere. <strong>Il</strong> capro, che come possiamo vedere è un capro<br />

femm<strong>in</strong>a, rappresenta <strong>la</strong> nostra nuova donna ed è protetto da Lei. <strong>Il</strong> capro ha <strong>la</strong> scacchiera <strong>in</strong> bilico sul<strong>la</strong> testa<br />

(non per <strong>di</strong>rci che le forze <strong>in</strong> lei sono <strong>in</strong> equilibrio) ed un fiore a tre petali nel<strong>la</strong> bocca che <strong>in</strong><strong>di</strong>ca il suo potere<br />

sui tre Regni.<br />

Quanto Pantaleone racconta evidenziando il ruolo delle donne che non sono state riconosciute come<br />

<strong>in</strong>carnazioni <strong>di</strong> quell’anima antica ma che hanno <strong>la</strong>sciato comunque un segno nel<strong>la</strong> storia, riveste <strong>la</strong> sua<br />

importanza poiché <strong>la</strong> storia ci descrive tali donne come persone normali, normalissime, <strong>di</strong>versamente da<br />

quanto ci viene raccontato <strong>in</strong>vece su Gesù.<br />

Narrandoci questa storia e mettendo nel <strong>mosaico</strong> simboli legati al<strong>la</strong> Grande Madre, il monaco vuole<br />

significarci che <strong>la</strong> storia <strong>di</strong> Gesù non è vera. Ma forse non sapremo mai cosa accadde veramente oltre duemi<strong>la</strong>


anni fa poiché pur <strong>di</strong> non <strong>di</strong>rci cosa ci hanno nascosto per mantenere il potere temporale ed a cosa questo ci<br />

ha portato <strong>la</strong> chiesa è <strong>di</strong>sposta a far cadere Sansone e tutti i Filisdei..<br />

Gesù, forse nel tentativo <strong>di</strong> aiutare Maria, o forse perché voleva aiutare sia Maria che gli Zeloti a combattere i<br />

romani, fece una gran confusione confondendo tutto. E Maria, o per non tra<strong>di</strong>re il fratello, o perchè proprio<br />

stanca e stufa <strong>di</strong> non essere creduta, dopo <strong>la</strong> probabile farsa del<strong>la</strong> crocifissione fatta da Gesù quasi certamente<br />

mollò tutto e tutti e se ne andò <strong>in</strong> Francia. Maria a Gerusalemme non fu riconosciuta, ma arrivata <strong>in</strong> Francia<br />

forse fu accolta dal popolo celtico, il cui credo rispecchiava ancora il mito dell’antica Dea Madre.<br />

Mantenendo il segreto <strong>di</strong> quanto accaduto a Gerusalemme, potrebbe essere lei che <strong>di</strong>ede orig<strong>in</strong>e al credo<br />

Cataro. Ma prima che Maria si sapesse chi veramente era e <strong>di</strong>ventasse il grande simbolo che è, era una<br />

donna come tante che viveva con marito figli e nipote a Betania, e per questo Berenger Saunière ha costruito<br />

un luogo che ha chiamato vil<strong>la</strong> Betania.<br />

La vescica pescis <strong>in</strong> un <strong>mosaico</strong>, e nel pozzo <strong>di</strong> G<strong>la</strong>stonbury La Madonna delle Rocce Cerchio nel grano<br />

<strong>di</strong> Leonardo da V<strong>in</strong>ci<br />

Ma chi erano i Celti che potrebbero aver accolto Maria? Si legge che i Greci stessi def<strong>in</strong>issero l’iso<strong>la</strong> dove<br />

questo antico popolo visse, <strong>la</strong> terra più antica. I celti si <strong>di</strong>chiaravano <strong>di</strong>scendenti degli Iperborei, cioè <strong>la</strong> razza<br />

che ha preceduto i lemuri a cui si sono poi succeduti gli At<strong>la</strong>ntidei. Gli Iperborei sembra derivassero a loro<br />

volta dai Po<strong>la</strong>ri, così chiamati perché <strong>di</strong>cevano <strong>di</strong> essere stati portati dal<strong>la</strong> stel<strong>la</strong> Po<strong>la</strong>re.<br />

Stel<strong>la</strong> po<strong>la</strong>re Gigante Sumero Roma pzza del Campidoglio Ferent<strong>in</strong>o: piazza del XII sec Piazza del vaticano<br />

I po<strong>la</strong>ri, che <strong>in</strong>segnavano <strong>la</strong> scienza del magnetismo e <strong>la</strong> canalizzazione delle energie, sembra vivessero<br />

nell’iso<strong>la</strong> <strong>di</strong> Thule nel periodo corrispondente al Cenozoico e Mesozoico, dove i libri <strong>di</strong> storia…(che poche<br />

volte ci raccontano <strong>la</strong> verità..) non vedono <strong>la</strong> presenza dell’uomo. Sembra fossero dei giganti, <strong>di</strong> loro ne sono<br />

stati trovati comunque resti <strong>in</strong> tutto il mondo, anche nei Castelli Romani, ma soprattutto <strong>in</strong> Sardegna dove<br />

sono state ritrovate delle vere e proprie necropoli. Oggi dei giganti se ne com<strong>in</strong>cia appena a par<strong>la</strong>re e perché<br />

non se ne può proprio fare a meno poichè ormai le prove sono tante, e quei ritrovamenti sconvolgono<br />

completamente l’ipotesi Daw<strong>in</strong>iana.<br />

I Celti conoscevano <strong>la</strong> natura ed il cosmo nel<strong>la</strong> sua <strong>in</strong>teriorità, politicamente erano piuttosto anarchici, e per <strong>la</strong><br />

loro civiltà così avanzata, quando entrarono <strong>in</strong> contatto con i cristiani furono da questi stimati e rispettati. Non<br />

e<strong>di</strong>ficavano tempi, poiché <strong>la</strong> natura stessa, che consideravano Madre <strong>di</strong> tutti i viventi, era un tempio per loro.<br />

<strong>Il</strong> mondo dei Celti non aveva dualità, non faceva <strong>di</strong>st<strong>in</strong>zione tra sacro e profano, materia e spirito, corpo e<br />

mente: tutto veniva ricondotto ad un unico pr<strong>in</strong>cipio. Nel<strong>la</strong> cultura celtica non esistevano miti <strong>di</strong> creazione,<br />

poiché loro vedevano il <strong>di</strong>v<strong>in</strong>o <strong>in</strong> tempi ciclici, cioè il tutto <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>ua evoluzione. <strong>Il</strong> pr<strong>in</strong>cipio unico ed<br />

<strong>in</strong>creato veniva simboleggiato con il sole (come abbiamo potuto constatare anche dagli antichi reperti


upestri). Nel<strong>la</strong> civiltà celtica si curava con le piante, <strong>la</strong> musica, <strong>la</strong> danza, <strong>la</strong> cromoterapia, e si credeva nel<br />

potere terapeutico <strong>di</strong> certe acque.<br />

Piante, musica danza, cromoterapia, tutte terapie olistiche che stiamo riscoprendo oggi. Dell’acqua, seppur<br />

mossi da un credo <strong>di</strong>verso, non ne abbiamo mai persa memoria, e mi riferisco alle fonti miracolose aperte<br />

dal<strong>la</strong> Madonna dove persone sofferenti vanno ad immergersi (fonte che ne a Fatima ne a Medjugorje c’è..!).<br />

La leggenda legata a questo popolo racconta che quando tre figlie <strong>di</strong> Ca<strong>in</strong>o arrivarono sull’iso<strong>la</strong>, dopo un certo<br />

numero <strong>di</strong> anni l’antico popolo fu colpito da una pestilenza. Morirono tutti nell’arco <strong>di</strong> una settimana e l’iso<strong>la</strong><br />

rimase deserta f<strong>in</strong>o al <strong>di</strong>luvio.<br />

Dal <strong>di</strong>luvio universale, che non si può negare <strong>in</strong> quanto è riportato <strong>in</strong> tutti gli antichi miti e leggende del<br />

mondo, gli antichi esseri terrestri che riuscirono a salvarsi, <strong>in</strong>iziarono ad accoppiarsi con <strong>la</strong> nuova razza che<br />

andava popo<strong>la</strong>ndo <strong>la</strong> terra. Mischiando il loro DNA con il DNA dei nuovi arrivati l’orig<strong>in</strong>ale razza terrestre<br />

subì un’<strong>in</strong>voluzione prima <strong>di</strong> poter <strong>in</strong>iziare <strong>di</strong> nuovo ad evolversi e poter arrivare (o ri-arrivare) a quello che<br />

siamo oggi. Questo credo <strong>di</strong>ede modo agli esseri arrivati dopo <strong>di</strong> poter crescere più <strong>in</strong> fretta <strong>di</strong> quello che<br />

<strong>di</strong>versamente sarebbe avvenuto se non si fossero mischiati con gli esseri orig<strong>in</strong>ari del<strong>la</strong> terra. E forse questo<br />

fatto era quanto si era auspicato il loro creatore accadesse.<br />

Abbiamo ripreso dai Celti l’albero che addobbiamo a Natale, rito che <strong>la</strong> chiesa ha cercato <strong>di</strong> cancel<strong>la</strong>re <strong>in</strong>vano.<br />

Loro festeggiavano l’equ<strong>in</strong>ozio <strong>di</strong> primavera associando all’uovo ed al<strong>la</strong> sua frantumazione il qualcosa <strong>di</strong><br />

nuovo che, r<strong>in</strong>ascendo, il nuovo anno avrebbe loro portato. La chiesa, legando questo culto anche quello<br />

ebraico ha fatto <strong>di</strong>ventare questo rito <strong>la</strong> Pasqua cattolica.<br />

La mitologia celtica non era improntata su un <strong>di</strong>o Padre, bensì sul culto del<strong>la</strong> Grande Madre. Per i Celti <strong>la</strong> dea<br />

Madre era Danu (che significa acqua dei cieli) da lei prese il nome il Danubio. L’analogia con l’acqua <strong>la</strong><br />

ritroviamo nell’<strong>in</strong>duismo con <strong>la</strong> dea Madre Ganga, e da lei prende nome il Gange. Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> l’acqua è il simbolo<br />

femm<strong>in</strong>ile per antonomasia, e simbolo <strong>in</strong>iziatico importantissimo. Per questo venne detto che Mosè fu salvato<br />

dalle acque.<br />

I Drui<strong>di</strong>, molto probabilmente anche dopo l’epoca at<strong>la</strong>ntidea, avevano ancora il dono del<strong>la</strong> chiaroveggenza e<br />

molte altre virtù, come quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> avere aperto il terzo occhio; tutte virtù che oggi non abbiamo più.<br />

Essi sembra fossero già a conoscenza che oltre al<strong>la</strong> parte esterna e visibile dell’uomo ve n’è una più <strong>in</strong>terna,<br />

cioè l’essenza. Sembra credessero anche nel<strong>la</strong> re<strong>in</strong>carnazione, e ponessero poche barriere tra il visibile e<br />

l’<strong>in</strong>visibile. Qu<strong>in</strong><strong>di</strong>, prima del<strong>la</strong> nostra storia conosciuta(?), c’è stata un’altra storia <strong>di</strong> cui poco o nul<strong>la</strong><br />

sappiamo, e che <strong>in</strong> tutti i mo<strong>di</strong> è stato tentato <strong>di</strong> cancel<strong>la</strong>re.<br />

Simbolo dei fiumi celesti La fontana dei 4 fiumi del Bern<strong>in</strong>i Stemma <strong>di</strong> Innocenzo X<br />

I Drui<strong>di</strong> avevano il dono del<strong>la</strong> chiaroveggenza e molte altre virtù, come quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> avere aperto il terzo occhio,<br />

virtù che oggi non abbiamo più. Essi sembra fossero già a conoscenza che oltre al<strong>la</strong> parte esterna e visibile<br />

dell’uomo ve n’è una più <strong>in</strong>terna, cioè l’essenza. Sembra credessero anche nel<strong>la</strong> re<strong>in</strong>carnazione, e ponessero<br />

poche barriere tra il visibile e l’<strong>in</strong>visibile. Qu<strong>in</strong><strong>di</strong>, prima del<strong>la</strong> nostra storia conosciuta(?), c’è stata un’altra<br />

storia <strong>di</strong> cui poco o nul<strong>la</strong> sappiamo, e che <strong>in</strong> tutti i mo<strong>di</strong> è stato tentato <strong>di</strong> cancel<strong>la</strong>re.<br />

Sono i Drui<strong>di</strong>, <strong>di</strong> cui Maria conosceva molto probabilmente orig<strong>in</strong>i e storia, che <strong>in</strong>tendeva raggiungere<br />

<strong>la</strong>sciando Gerusalemme, poichè sapeva che da loro sarebbe stata creduta. E probabilmente fu così. E <strong>la</strong> nipote<br />

probabilmente <strong>di</strong>ede orig<strong>in</strong>e poi al<strong>la</strong> Stirpe Merov<strong>in</strong>gia. Ma quanto accaduto a Gerusalemme con Gesù<br />

<strong>di</strong>venne un segreto. Un segreto quello <strong>di</strong> Maria, che senza poter prevedere che gran guaio ne sarebbe nato e<br />

cosa avrebbe comportato, è stato mantenuto e tramandato, è arrivato f<strong>in</strong>o a Goffredo <strong>di</strong> Buglione, al<strong>la</strong><br />

Marchesa D’Ambles, ed a Berenger Saunierè. <strong>Il</strong> resto dei guai lo ha fatto chi, <strong>in</strong> seguito, pur venendo a<br />

conoscenza del<strong>la</strong> Verità, ha mantenuto il silenzio ed ha cont<strong>in</strong>uato ad aggiungere menzogne al<strong>la</strong> menzogna.<br />

Forse cercando <strong>di</strong> <strong>di</strong>rci qualcosa, o aff<strong>in</strong>chè ci ponessimo domande su quanto potevano esser venuti a sapere,<br />

molti artisti hanno <strong>di</strong>p<strong>in</strong>to <strong>in</strong> alcune delle loro opere scene strane.


Leonardo nell’ultima cena <strong>di</strong>p<strong>in</strong>ge Giovanni con vic<strong>in</strong>o un altro apostolo armato <strong>di</strong> coltello, che sembra stia<br />

<strong>di</strong>cendo qualcosa a MARIA <strong>di</strong> MAGDALA o MADDALENA m<strong>in</strong>acciando<strong>la</strong>!<br />

Sezione dell’ultima cena <strong>di</strong> Leonardo da V<strong>in</strong>ci<br />

Ed anche altri artisti ci <strong>di</strong>cono tutti comunque qualcosa <strong>di</strong> partico<strong>la</strong>rmente strano su quel<strong>la</strong> persona così vic<strong>in</strong>a<br />

a Gesù. Da come <strong>la</strong> <strong>di</strong>p<strong>in</strong>gono viene da chiederci cosa poteva essergli successo visto che <strong>in</strong> tutti quei quadri<br />

sembra addormentata, ma soprattutto viene da chiederci cosa sapevano quegli artisti visto che tutti<br />

stranamente raccontano <strong>la</strong> stessa cosa. Cosa volevano comunicarci che loro conoscevano ma che non<br />

potevano <strong>di</strong>re? E’ sul<strong>la</strong> base <strong>di</strong> quanto conoscevano e volevano <strong>di</strong>rci quegli artisti che anche Charles Perrault<br />

ed i fratelli Grimm scrivono <strong>la</strong> favo<strong>la</strong> “La bel<strong>la</strong> addormentata nel bosco”? Che guarda caso Disney, massone,<br />

riprende e racconta s<strong>in</strong> dai suoi primi lungometraggi.<br />

E l’analisi col C14, che data <strong>la</strong> S<strong>in</strong>done non anteriore al XIII secolo, non fa che farci porre altre mille<br />

domande su quanto potrebbe essere veramente successo <strong>in</strong> quei tempi.<br />

Nell’ultima cena del Perug<strong>in</strong>o <strong>in</strong> quel<strong>la</strong> del Bon<strong>in</strong>segna fa <strong>la</strong> stessa cosa anche <strong>in</strong> quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> come <strong>in</strong> quel<strong>la</strong> del Signorelli, e con <strong>la</strong> stessa<br />

quel<strong>la</strong> persona dorme, accade lo stesso.. , <strong>di</strong> Iacopo da Bassano… , raffigurazione ce ne sono ancora molti altri<br />

Con l’avvic<strong>in</strong>arsi del 2012 e con gli stu<strong>di</strong> che vengono fatti su quanto tramandato da Nostradamus spesso si<br />

sente par<strong>la</strong>re <strong>di</strong> Ophiuco come <strong>di</strong> un tre<strong>di</strong>cesimo segno con il quale l’all<strong>in</strong>eamento delle due Croci, quel<strong>la</strong><br />

terrestre e quel<strong>la</strong> cosmica, si troverebbero <strong>in</strong> perfetto assetto per quel<strong>la</strong> data fati<strong>di</strong>ca. Non tutti sono a<br />

conoscenza, ed è stata una scoperta anche per me, che oltre allo Zo<strong>di</strong>aco so<strong>la</strong>re, prima ancora che questo fosse<br />

e<strong>la</strong>borato <strong>in</strong>sieme al<strong>la</strong> precessione degli equ<strong>in</strong>ozi da Tolomeo nel primo secolo a.C., era stato già e<strong>la</strong>borato un<br />

altro sentiero, basato sulle rivoluzioni del<strong>la</strong> Luna <strong>in</strong>torno al<strong>la</strong> Terra durante il corso <strong>di</strong> un anno legato al<strong>la</strong> vita<br />

animica e subconscia.<br />

Nello zo<strong>di</strong>aco lunare, <strong>di</strong>versamente da quello oggi più conosciuto, sono supposti esserci 13 segni <strong>in</strong><br />

corrispondenza delle lunazioni che durante un anno sono più <strong>di</strong> do<strong>di</strong>ci e meno <strong>di</strong> tre<strong>di</strong>ci. I Drui<strong>di</strong> conoscevano<br />

ed usavano lo Zo<strong>di</strong>aco lunare con scopi magici e profetici che constava <strong>di</strong> tre<strong>di</strong>ci mesi composti ciascuno <strong>di</strong><br />

28 giorni. Questi sacerdoti celtici avrebbero dato una grande importanza al<strong>la</strong> stel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> “Picco<strong>la</strong> Capra” che<br />

si trova nel<strong>la</strong> costel<strong>la</strong>zione dell’Auriga, ed avrebbero collegato proprio questa costel<strong>la</strong>zione al misterioso<br />

tre<strong>di</strong>cesimo segno dello Zo<strong>di</strong>aco lunare. Arachne, il segno del<strong>la</strong> pura forza fisica, proprio come Ophiuco (e<br />

Miche<strong>la</strong>ngelo <strong>di</strong>p<strong>in</strong>ge le sue sibille tutte molto muscolose).<br />

Nello Zo<strong>di</strong>aco lunare, non troviamo soltanto i quattro elementi del<strong>la</strong> tra<strong>di</strong>zione astrologica (terra, acqua, fuoco<br />

ed aria) ma anche un qu<strong>in</strong>to elemento: l’Etere, che si manifesta proprio attraverso il tre<strong>di</strong>cesimo segno, che<br />

secondo questa astrologia, sarebbe all’orig<strong>in</strong>e dei 12 segni poiché presa a modello per l’<strong>in</strong>tero Zo<strong>di</strong>aco<br />

successivo. Come ipotizzo, i quattro leoni del <strong>mosaico</strong> <strong>di</strong> Pantaleone potrebbero corrispondere<br />

all’<strong>in</strong>carnazione e manifestazione del<strong>la</strong> Grande Madre nelle quattro donne che ho citato, ma potrebbero<br />

corrispondere anche ai quattro elementi ed all’<strong>in</strong>carnazione manifesta del<strong>la</strong> Grande Dea nel momento <strong>di</strong><br />

Passaggio nei quattro punti Card<strong>in</strong>ali del<strong>la</strong> Terra nello Zo<strong>di</strong>aco Celeste, e che l’entrata nel tre<strong>di</strong>cesimo segno<br />

(che sta avvenendo nel periodo che stiamo vivendo) corrisponda al Dono del qu<strong>in</strong>to elemento agli esseri


umani, e <strong>di</strong> conseguenza ad un’altra <strong>in</strong>carnazione manifesta del<strong>la</strong> Grande Dea, come sembrano suggerire sia il<br />

<strong>mosaico</strong> <strong>di</strong> Pantaleone che il Giu<strong>di</strong>zio Universale <strong>di</strong> Miche<strong>la</strong>ngelo, nonché Nico<strong>la</strong>s Pouss<strong>in</strong> nel suo secondo<br />

quadro “I Pastori <strong>di</strong> Arca<strong>di</strong>a”.<br />

I quattro punti card<strong>in</strong>ali … riportati nei simboli Raffigurati nelle <strong>Il</strong> secondo quadro “I Pastori <strong>di</strong> Arca<strong>di</strong>a”<br />

dei quattro evanfelisti, quattro donne nel<strong>la</strong> <strong>di</strong> Nico<strong>la</strong>s Pouss<strong>in</strong><br />

<strong>di</strong> Rennes le Chateau?<br />

<strong>Il</strong> segno dell’Auriga è l’unica costel<strong>la</strong>zione nelle vic<strong>in</strong>anze dell’Ellittica, che costa esattamente <strong>di</strong> do<strong>di</strong>ci<br />

stelle. Ed anche <strong>in</strong> certe tavole magiche egizie ed <strong>in</strong> altri reperti archeologici <strong>di</strong> carattere astronomico ricorre il<br />

numero tre<strong>di</strong>ci, riportando o i mesi lunari o le tre<strong>di</strong>ci lune. Tutte teorie osteggiate dalle religioni nate<br />

successivamente al punto da farlo considerare un numero malefico. <strong>Il</strong> tre<strong>di</strong>ci fu legato a Giuda ed al suo<br />

tra<strong>di</strong>mento nei confronti <strong>di</strong> Gesù poiché detto essere il tre<strong>di</strong>cesimo apostolo, facendo perdere il vero<br />

significato del numero.<br />

M<strong>in</strong>erva con Aritmetica e Geometria Tanyt sestante La Rosa dei Venti Rosa mistica<br />

<strong>di</strong> Paolo Veronese<br />

Non abbiamo prove del reale tra<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> Giuda oltre quanto raccontato dalle alte gerarchie ecclesiastiche<br />

s<strong>in</strong> dai primi secoli, ma leggendo quel poco rimasto del “Vangelo <strong>di</strong> Giuda”, tutto fa pensare tranne che egli<br />

potrebbe averlo tra<strong>di</strong>to anzi, per quanto si legge nelle parole riportate nel testo, il pensiero che viene è quello<br />

che lui, credendo che Gesù facesse parte del Barbelo (paro<strong>la</strong> che potrebbe ipotizzare <strong>la</strong> credenza <strong>in</strong> un’altra<br />

<strong>di</strong>mensione o pianeta) lo avrebbe assecondato <strong>in</strong> qualunque cosa questi gli avrebbe chiesto. Giuda veramente<br />

tradì? E se tradì.., come può essere legato contemporaneamente a lui ed al<strong>la</strong> Madonna il “13”? Questo numero<br />

non si può legare a Giuda dandogli un significato, poi legarlo a Maria con un significato completamente<br />

opposto e così importante.<br />

Ripren<strong>di</strong>amo ancora l’<strong>in</strong>terpretazione del nostro <strong>mosaico</strong>.<br />

A destra abbiamo visto, il monaco racconta una verità che non conosciamo, dall’altra parte c’è una verità che<br />

cre<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> conoscere che, come vedremo <strong>in</strong>vece, contiene aspetti che forse non avremmo mai immag<strong>in</strong>ato.<br />

<strong>Il</strong> cervo legato a Diana ed il cavallo legato ad Atena, sono animali simbolo che rappresentano sempre <strong>la</strong><br />

Grande Dea. Pantaleone <strong>la</strong> <strong>di</strong>segna che fronteggia un cane a tre teste. Tale cane rappresenta forse le tre eliche<br />

del DNA, ed il cane più grande col fiore <strong>in</strong> bocca vuol <strong>di</strong>rci che quel<strong>la</strong> parte <strong>di</strong> DNA <strong>in</strong> Lei era maggiore degli<br />

altri due?<br />

Parte del <strong>mosaico</strong> Reperti Gimbutas Antiche monete fenice Athena Cerchio nel grano


Pantaleone ha messo dall’altra parte l’immag<strong>in</strong>e dei fabbri (qu<strong>in</strong><strong>di</strong> persone con un’Anima più pesante) che<br />

<strong>la</strong>vorano. <strong>Il</strong> significato <strong>di</strong> quell’azione potremmo legger<strong>la</strong> così: sul<strong>la</strong> Terra i fabbri <strong>la</strong>vorano per poter arrivare<br />

a compiere l’Opera (un’opera che come lieta novel<strong>la</strong> è più che probabile Maria dovesse annunciare<br />

compiuta).<br />

In questa sezione del <strong>mosaico</strong> <strong>la</strong> Grande Dea è rappresentata <strong>in</strong>vece come Atena, ed è <strong>la</strong> donna che cavalca<br />

quel grande pesce. La figura che Atena ha <strong>di</strong>etro è Nike, <strong>la</strong> dea fortuna o del<strong>la</strong> vittoria a lei associata.<br />

Tutte le donne <strong>in</strong> cui era <strong>in</strong>carnata quell’Ape Reg<strong>in</strong>a, prima <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare mito, sono state normali <strong>in</strong>carnazioni<br />

<strong>in</strong> donne comuni. Quanto raccontato dalle alte gerarchie ecclesiastiche ha fatto <strong>di</strong>ventare <strong>la</strong> normalità un fatto<br />

<strong>in</strong>cre<strong>di</strong>bile.<br />

I miti greci che sono forse i più moderni, si mischiano con quelli più antichi, ma non dobbiamo <strong>di</strong>menticare<br />

che Athena veniva descritta come sorel<strong>la</strong> <strong>di</strong> Zeus e Poseidone, potrebbe qu<strong>in</strong><strong>di</strong> essere l’Isthar del<strong>la</strong> mitologia<br />

mesopotamica, derivata dall’omologa dea sumera Inanna a cui era de<strong>di</strong>cata una delle otto porte <strong>di</strong> Babilonia.<br />

Oltre che <strong>in</strong> Hekate, <strong>in</strong> Era, Artemide, Atena, le romane Diana, M<strong>in</strong>erva e Giunone, possiamo riconoscere le<br />

<strong>in</strong>carnazioni del<strong>la</strong> Dea anche nell’ir<strong>la</strong>ndesi Morrigan e Brigit, le baltiche Laima e Ragana, <strong>la</strong> russa Baba Yaga,<br />

<strong>la</strong> basca Mari e molte altre ancora.<br />

Hekate , Tyche Afro<strong>di</strong>te Diana efes<strong>in</strong>a, HekateDemetra M<strong>in</strong>erva , Cibele Athena, “riassunte” <strong>in</strong> Maria<br />

E Kore (S. Sofia Istambul)<br />

(Queste figure femm<strong>in</strong>ili non sono Veneri che e<strong>la</strong>rgiscono fertilità e prosperità, sono molto <strong>di</strong> più perché sono<br />

tutte Reg<strong>in</strong>e dei tre Regni. A cui mi piacerebbe tanto chiedere se fosse possibile, cosa penserebbero oggi degli<br />

OGM su cui le api non vanno… degli esperimenti genetici che clonano essere viventi… cosa penserebbero<br />

del nucleare…. o degli uteri <strong>in</strong> affitto!)<br />

Nel <strong>di</strong>segno del <strong>mosaico</strong> possiamo vedere poi l’immag<strong>in</strong>e <strong>di</strong> una Atena mangiata da un altro grande pesce che<br />

ha un col<strong>la</strong>re. Una volta sparita Atena fu cancel<strong>la</strong>to l’importante ruolo del Femm<strong>in</strong><strong>in</strong>o Sacro.<br />

Abbiamo poi le figure <strong>di</strong> un cane, prima a due teste poi a tre teste, sempre con un tronco del collo vuoto.<br />

Abbiamo detto <strong>in</strong> precedenza che essere apostrofato come cane equivaleva a <strong>di</strong>re tra<strong>di</strong>tore, qu<strong>in</strong><strong>di</strong> se<br />

Pantaleone con quel<strong>la</strong> figura non ci sta raccontando dei vari DNA <strong>in</strong> noi, ci sta <strong>di</strong>cendo che le persone che<br />

vuole rappresentare <strong>in</strong> quel cane a tre teste nonostante tutto <strong>in</strong> qualche modo hanno tra<strong>di</strong>to. Sopra ai cani<br />

possiamo vedere una strana piovra, questo per <strong>di</strong>rci sotto quali <strong>in</strong>fluenze. Pantaleone ha ripetuto <strong>la</strong> figura <strong>in</strong><br />

questo modo probabilmente per sottol<strong>in</strong>eare un prima ed un dopo Maria. Le teste del primo cane<br />

rappresentano i culti nati da Mosè e Siddharta, dopo <strong>di</strong> loro Maria avrebbe dovuto riportare l’ord<strong>in</strong>e ed<br />

annunciare <strong>la</strong> lieta Novel<strong>la</strong> ma non è stata riconosciuta e, come abbiamo potuto vedere, è nato <strong>in</strong>vece il<br />

cristianesimo <strong>di</strong> Gesù. Le tre teste del secondo cane rappresentano i culti nati da Mosè Siddharta e Maometto.<br />

<strong>Il</strong> troncone vuoto <strong>in</strong> entrambi i cani, se non rappresenta un ceppo <strong>di</strong> DNA ormai sparito, credo rappresenti<br />

Enoch, e che <strong>la</strong> testa che lo riguarda il monaco non l’abbia messa poiché il ciclo <strong>di</strong> cui ci sta raccontando è<br />

l’attuale mentre il Patriarca fa parte <strong>di</strong> quello precedente. Dovrebbe essere collegato a lui il collo senza testa


<strong>in</strong> quanto è lui il primo a credere <strong>in</strong> un alieno scambiandolo per <strong>di</strong>o tradendo l’antico culto del<strong>la</strong> Grande<br />

Madre e anche colui al quale, prima ancora <strong>di</strong> Abramo, si ricollegano le tre religioni monoteiste.<br />

Essendo più teste <strong>in</strong> un solo cane, come per il leone che ha quattro corpi, vuol <strong>di</strong>re che <strong>in</strong> quegli uom<strong>in</strong>i era<br />

<strong>in</strong>carnata sempre <strong>la</strong> stessa anima. <strong>Il</strong> fatto che i cani siano da tale parte del <strong>mosaico</strong> ed il fatto che siano<br />

rappresentati con un col<strong>la</strong>re vuol <strong>di</strong>re che quegli uom<strong>in</strong>i, poterono essere tenuti al <strong>la</strong>ccio da qualcuno.. ed a<br />

causa del<strong>la</strong> loro ignoranza <strong>in</strong> merito al Femm<strong>in</strong><strong>in</strong>o Sacro ed al<strong>la</strong> Grande Madre <strong>in</strong>terpretarono <strong>in</strong> modo<br />

sbagliato ciò che vissero.<br />

Questa immag<strong>in</strong>e del cane ci ricollega al motivo per cui Pantaleone nel<strong>la</strong> parte del <strong>mosaico</strong> che ho chiamato<br />

cuore ha messo vic<strong>in</strong>o all’uomo quel mostruoso gatto. Che è forse <strong>la</strong> stessa ragione per cui Miche<strong>la</strong>ngelo nel<strong>la</strong><br />

parte bassa del Giu<strong>di</strong>zio Universale ha messo solo uom<strong>in</strong>i.<br />

Le religioni nate da quegli uom<strong>in</strong>i, come pure quel<strong>la</strong> nata da Gesù che, si è visto, è <strong>la</strong> menzogna più grave<br />

poiché <strong>di</strong>versamente da quanto creduto dagli Ebrei è stata fatta coscientemente, hanno sovrastato l’antico<br />

culto de<strong>di</strong>cato al<strong>la</strong> Grande Madre. Ciò è accaduto per l’<strong>in</strong>tromissione degli angeli caduti, cioè degli<br />

extraterrestri, poiché approfittando <strong>di</strong> essere scambiati per dei, ci hanno usato ed hanno anche portato sul<strong>la</strong><br />

Terra il culto dei loro Gran<strong>di</strong> Antichi, che riguardava secondo me, magia nera.<br />

Pantaleone ci <strong>di</strong>ce questo mettendo il cane a tre teste e col tronco vuoto che sovrasta l’animale che sembra una<br />

Lupa. Che è figlia del<strong>la</strong> Grande Madre ce lo <strong>di</strong>ce <strong>la</strong> civetta che Pantaleone le ha messo sopra, Animale che<br />

nelle leggende rappresenta l’occhio notturno del<strong>la</strong> dea, ed il fiore del<strong>la</strong> vita che le ha <strong>di</strong>segnato sotto.<br />

<strong>mosaico</strong> cerchi nel grano<br />

La figura simbolica dell’unicorno, animale che non a caso come <strong>la</strong> leggenda racconta solo una donna pura <strong>di</strong><br />

cuore può catturare, oltre richiamare al<strong>la</strong> castità richiama il ritorno all’antico ed unico culto, quello verso <strong>la</strong><br />

Grande Dea Madre.<br />

<strong>mosaico</strong> L’unicorno del Domenich<strong>in</strong>o La fornar<strong>in</strong>a <strong>di</strong> Raffaello Giorgione, allegoria castità<br />

Nel<strong>la</strong> parte del <strong>mosaico</strong> che ho chiamato cuore, nel cerchio dove è l’unicorno, credo il monaco <strong>di</strong>segnato sia<br />

Pantaleone che <strong>in</strong>tendeva tramandarci <strong>la</strong> sua appartenenza, e per questo nel cerchio, sopra all’unicorno, ha<br />

messo anche <strong>la</strong> stel<strong>la</strong> a c<strong>in</strong>que punte legata ad Hecate.<br />

Mosaico Cerchi nel grano<br />

Abbiamo poi un Alessandro Magno messo tra due Grifoni. La leggenda racconta fosse figlio <strong>di</strong> Zeus, e forse<br />

figlio <strong>di</strong> Zeus lo era veramente visto che Zeus poteva prendere le sembianze <strong>di</strong> chi voleva. Ma Alessandro<br />

potrebbe anche essere stato un’altra <strong>in</strong>carnazione dell’antica anima al maschile.<br />

Alessandro Magno Alessandro Ammon Giove Ammon Mosè Ammon?


La leggenda racconta che il conquistatore morì a 33 anni, un numero dal significato assai importante: 33 sono<br />

le ossa (non gli anni che aveva Gesù!) del<strong>la</strong> nostra colonna vertebrale. Ed i due 3 <strong>in</strong><strong>di</strong>cano anche le due<br />

potenze. Questo potrebbe qu<strong>in</strong><strong>di</strong> significare che ciò che Alessandro ha fatto, cioè l’unione <strong>di</strong> più regni, faceva<br />

parte <strong>di</strong> un Disegno Superiore molto importante, ma potrebbe significare anche che fu il modo usato dagli<br />

extraterrestri aff<strong>in</strong>chè le Razze comunque geneticamente <strong>di</strong>verse si mischiassero il più possibile?<br />

Sotto ad Alessandro Magno è <strong>di</strong>segnata una donna nuda.<br />

La donna nuda del <strong>mosaico</strong> .. Frigg con l’ancel<strong>la</strong> Ful<strong>la</strong> I 2 testimoni <strong>di</strong> Miche<strong>la</strong>ngelo Iside che adora Hator<br />

<strong>Il</strong> 2° testimone ha un Libro più piccolo<br />

Ma i 2 testimoni sono un’unica persona<br />

A questo punto si <strong>in</strong><strong>di</strong>vidua chi simboleggia <strong>la</strong> donna nuda con <strong>la</strong> civetta presente nel<strong>la</strong> parte bassa e che ha<br />

vic<strong>in</strong>o <strong>la</strong> Fenice, l’uccello che r<strong>in</strong>asce dalle proprie ceneri. Quel<strong>la</strong> donna nuda con <strong>la</strong> civetta simboleggia <strong>la</strong><br />

donna del<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e del tempo, e Pantaleone l’ha <strong>la</strong>sciata nuda per <strong>di</strong>rci che lei è anche Venere, <strong>la</strong> lucente stel<strong>la</strong><br />

del matt<strong>in</strong>o, <strong>la</strong> stel<strong>la</strong> che appare prima dell’alba <strong>di</strong> un nuovo giorno, prima del levarsi del sole <strong>di</strong> giustizia.<br />

Ed al<strong>la</strong> stessa Venere potrebbe essersi ispirato anche il Botticelli per <strong>di</strong>p<strong>in</strong>gere <strong>la</strong> sua Venere che esce dalle<br />

acque. Mentre per il quadro che conosciamo come <strong>la</strong> Primavera, il Botticelli, attraverso le tre Grazie e le altre<br />

figure presenti nel quadro <strong>in</strong>cluso il Sacerdote, potrebbe aver cercato <strong>di</strong> descrivere con <strong>la</strong> sua arte le Potenze<br />

del<strong>la</strong> donna centrale del quadro che potrebbe riferirsi sempre al<strong>la</strong> stessa figura.<br />

La Venere del Botticelli Sca<strong>la</strong> a chioccio<strong>la</strong> cerchi nel grano La primavera del Botticelli<br />

LaVenere <strong>di</strong> Milo La venere <strong>di</strong> Bomarzo Le tre Parche o Moire Le tre Grazie <strong>di</strong> Raffaello.. del Botticelli .. <strong>di</strong> Rubens<br />

Nelle due ultime immag<strong>in</strong>i <strong>in</strong> basso del <strong>mosaico</strong>, sono <strong>di</strong>segnate da una parte le trombe del giu<strong>di</strong>zio che<br />

suonano essendo arrivata l’ora, dall’altra è <strong>di</strong>segnato il Caos, che è <strong>la</strong> confusione che stiamo vivendo, e<br />

peggiorerà quando che siamo al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e avremo <strong>la</strong> certezza poiché capiremo anche che non siamo pronti. E non<br />

lo siamo poiché ci sono state raccontate troppe bugie ed abbiamo fatto molti errori.<br />

<strong>Il</strong> Caos, che è quello che stiamo vivendo… Sono due i cavalieri che suonano le trombe del<br />

giu<strong>di</strong>zio, ma sopra cavalli uniti da un caduceo.<br />

Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> le trombe suonano per esseri uniti da due DNA <strong>di</strong>versi.


Concludendo<br />

Ancor prima che mi imbattessi nel <strong>mosaico</strong> e poi nelle altre opere, grazie alle partico<strong>la</strong>ri esperienze personali<br />

che avevo vissute ero già sicura che ci trovavamo <strong>in</strong> un importante momento <strong>di</strong> Passaggio, che come Umanità<br />

stavamo correndo un grande pericolo, ed ero sicura che Gesù non fosse stato <strong>la</strong> persona attesa e che <strong>la</strong> persona<br />

attesa fosse stata <strong>in</strong>vece Maria che però non fù riconosciuta. Questo lo scrivevo già nel<strong>la</strong> mia prima re<strong>la</strong>zione<br />

del <strong>mosaico</strong> seppur non avessi compreso appieno il motivo per cui eravamo <strong>in</strong> pericolo e come poteva essere<br />

avvenuto l’equivoco con Gesù. L’approfon<strong>di</strong>mento delle mie ricerche sul Femm<strong>in</strong><strong>in</strong>o Sacro, ed il materiale<br />

del<strong>la</strong> presente re<strong>la</strong>zione, spiega perché siamo <strong>in</strong> pericolo. Ossia quali potrebbero essere le ragioni per cui il<br />

Guar<strong>di</strong>ano del<strong>la</strong> Porta potrebbe ancora non permetterci <strong>di</strong> passare. Che rafforzando anche quanto già<br />

scrivevo su Gesù e Maria, non fanno che spiegare ulteriormente perché il Messia dovesse essere Maria e non<br />

Gesù e come sia <strong>di</strong>verso il messaggio che doveva portare Lei da quello che <strong>in</strong>vece è stato tramandato come <strong>la</strong><br />

lieta novel<strong>la</strong> che ha portato Gesù. Maria doveva annunciare che il periodo brutto era passato, che le genti<br />

recuperando geneticamente avevano recuperato anche animicamente e che il prossimo Passaggio avrebbe<br />

aperto il Velo.<br />

Quanto conosciuto, oltre doverci far comprendere che ci sono cose precise che <strong>la</strong> Grande Intelligenza<br />

Cosmica non vuole vengano mo<strong>di</strong>ficate dall’uomo (un qualcosa <strong>in</strong>vece non compreso da così tanto tempo che ha<br />

creato quel<strong>la</strong> che cre<strong>di</strong>amo una ciclicità?) dovrebbe anche farci comprendere perchè Gesù non fosse <strong>la</strong> persona<br />

che era attesa. Perché <strong>la</strong> Lieta Novel<strong>la</strong> non può essere quel<strong>la</strong> che ci è stata tramandata. E che non si è stati<br />

liberati qu<strong>in</strong><strong>di</strong> da nessun peccato. E questo non solo perché Gesù non era il messia, ma perché nessuno può<br />

caricarsi dei peccati <strong>di</strong> qualcun altro ne c’è mortale che li può assolvere. Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> nessuno può assolvere<br />

alcuno o perdonarci per qualcun altro perché è a noi stessi ed al nostro <strong>di</strong>o <strong>in</strong>teriore se sbagliamo che<br />

dovremmo chiedere perdono!<br />

Per il Cuore del<strong>la</strong> Grande Madre <strong>in</strong>vece, ritengo il Perdono consista nel metterci a <strong>di</strong>sposizione un’altra vita se<br />

<strong>in</strong> questa non abbiamo imparato <strong>la</strong> Lezione. Ma imparare <strong>la</strong> Lezione sarà sempre più che <strong>di</strong>fficile f<strong>in</strong>che non<br />

comprenderemo cosa ci è permesso fare e cosa non lo è, e non sapremo cosa c’è <strong>in</strong> noi e da CHI o CHE<br />

COSA ci dobbiamo liberare. E ciò <strong>di</strong> cui ci dobbiamo liberare è probabilmente legato al<strong>la</strong> mo<strong>di</strong>fica fatta al<br />

nostro DNA orig<strong>in</strong>ale dagli extraterrestri che millenni fa arrivarono sul nostro pianeta e che le genti che<br />

vissero allora, per <strong>la</strong> loro semplicità, adorarono come dei. Che è una risposta che proprio non mi aspettavo <strong>di</strong><br />

trovare come esito delle mie ricerche.<br />

Quegli alieni senza scrupoli sottomisero ed usarono <strong>la</strong> razza già presente sul<strong>la</strong> Terra, facendo nascere un<br />

nuovo ceppo ma facendo perdere al<strong>la</strong> prima razza poteri e qualità importanti che si erano conquistati nel<br />

camm<strong>in</strong>o delle loro vite passate dei Cicli precedenti. Un fatto l’esperimento genetico, che non doveva<br />

accadere, e <strong>la</strong> Grande Madre per questo ha dato un “sonoro ceffone” a tutti. Ma ora, che per l’<strong>in</strong>telligenza che<br />

risiede <strong>in</strong> tutte le cose e per il tempo necessario trascorso quell’errore potrebbe essere stato <strong>in</strong> gran parte<br />

recuperato, se siamo ancora <strong>in</strong> tempo per porre rime<strong>di</strong>o ai nostri errori presenti e passati e fare le cose giuste,<br />

riusciremo a superare il Passaggio. E dopo il Passaggio ritengo che pian piano arriveremo tutti ad avere quelle<br />

Qualità che avevano coloro che conosciamo come i nostri Patriarchi prima che arrivassero quegli<br />

extraterrestri.<br />

Sono arrivata a quanto scrivo aiutata si dalle mie partico<strong>la</strong>ri esperienze ma facendo soprattutto molte ricerche,<br />

nonostante, so ancora poco o nul<strong>la</strong> <strong>di</strong> esoterismo, appena qualcosa su alieni ed extraterrestri, quasi nul<strong>la</strong> <strong>di</strong><br />

DNA, cont<strong>in</strong>uo ad essere una persona non eru<strong>di</strong>ta. Non ho <strong>la</strong> pretesa <strong>di</strong> credere tutto esatto o <strong>in</strong>confutabile<br />

quanto da me scritto, sono ancora troppe le cose che dovrei ancora conoscere per poter pensare <strong>di</strong> aver<br />

ragionato <strong>in</strong> modo esatto su tutto, ma sommando le mie partico<strong>la</strong>ri esperienze a quello che sono, ci sono dei<br />

punti fermi, non equivocabili. Ed è su queste basi che scrivo quanto scrivo <strong>in</strong> merito a Gesù, a Maria, ai<br />

nostri alieni ed al resto <strong>di</strong> quelle che, come sostengo anche durante <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione, sono verità conosciute da<br />

molti secoli se non da millenni solo da una strettissima cerchia <strong>di</strong> persone, ma sicuramente dalle alte gerarchie<br />

ecclesiastiche. Conclusioni che per le partico<strong>la</strong>ri esperienze vissute, seppur non comprendendo sul momento<br />

tutto, avevo già tratto s<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>izio e le ricerche non hanno fatto che confermare <strong>in</strong> molte parti. Possibile che<br />

quelle Verità nessuno ha mai sentito l’obbligo <strong>di</strong> raccontarle?? Era proprio così che doveva andare? Era a<br />

questo punto <strong>di</strong> pericolo che dovevamo arrivare? Non so rispondere a questa domanda anche perché ho<br />

imparato che il Disegno Div<strong>in</strong>o non riguarda mai l’arco <strong>di</strong> una so<strong>la</strong> vita, ma senz’altro attraverso i secoli sono


stati molti che le verità che scrivo le hanno conosciute e le hanno tenute nascoste. Forse se qualcuno si fosse<br />

preso l’onere <strong>di</strong> raccontarle, come Umanità oggi non ci troveremmo <strong>in</strong> queste con<strong>di</strong>zioni, ne correremmo<br />

questo grande rischio riguardo al Passaggio. Perché l’azione <strong>di</strong> un s<strong>in</strong>golo, come abbiamo d’altronde potuto<br />

vedere, può cambiare <strong>la</strong> storia del Genere Umano. E <strong>la</strong> nostra storia come Umanità ha deviato ed è tornata<br />

<strong>in</strong><strong>di</strong>etro più volte per le responsabilità <strong>di</strong> tanti s<strong>in</strong>goli <strong>di</strong>versi: l’hanno fatto prima <strong>di</strong> Gesù, l’ha fatto Gesù, e<br />

l’hanno fatto dopo <strong>di</strong> lui. L’hanno fatto persone <strong>di</strong> questo pianeta e persone (o esseri) che al<strong>la</strong> terra non<br />

appartengono. Ed hanno potuto farlo perché troppi fatti accaduti erano e sono tenuti nascosti.<br />

Ci ritroviamo ora nel momento <strong>di</strong> un Passaggio Cosmico importantissimo perché, per il momento che è,<br />

abbiamo <strong>la</strong> possibilità <strong>di</strong> uscire da questa valle <strong>di</strong> <strong>la</strong>crime, senza rimestare <strong>in</strong> un passato doloroso per tutti e<br />

che comunque non si può cambiare , se chi conosce <strong>la</strong> Verità ci aiutasse <strong>di</strong>cendo<strong>la</strong>, avremmo l’opportunità,<br />

risvegliandoci, <strong>di</strong> elevarci al<strong>la</strong> <strong>di</strong>mensione superiore, e questo probabilmente ci libererebbe anche <strong>di</strong> chi ci<br />

parassita e ci provoca pers<strong>in</strong>o le ma<strong>la</strong>ttie.<br />

E che siamo proprio agli sgoccioli del<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e <strong>di</strong> questo tempo, oltre <strong>di</strong>rcelo i cerchi nel grano, che sono le<br />

nostre “trombe del Giu<strong>di</strong>zio” che tentano <strong>di</strong> risvegliarci par<strong>la</strong>ndoci anche molto del<strong>la</strong> Grande Madre, anche<br />

<strong>la</strong> natura sembra <strong>di</strong>rci che è arrivato il momento del Risveglio. Un risveglio che deve portarci a mo<strong>di</strong>ficare<br />

nostri comportamenti e nostri credo e restituire al<strong>la</strong> Grande Madre, che è anche Padre, il ruolo che le compete<br />

e che le è stato sottratto (da un extraterrestre!). Se noi rifiutiamo <strong>di</strong> riconoscer<strong>la</strong> per quel che realmente Essa<br />

è, e <strong>di</strong> riconoscere quello che è effettivamente il suo ruolo, è possibile che scateni le forze del<strong>la</strong> natura (<strong>di</strong> cui<br />

ci sta dando solo degli assaggi..) f<strong>in</strong>o magari ad <strong>in</strong>viarci qualche asteroide già molto vic<strong>in</strong>o al<strong>la</strong> Terra che non<br />

voglio neanche pensare l’impatto col pianeta cosa provocherebbe. Al contrario, se ricosciamo al<strong>la</strong> Dea il posto<br />

che le compete e che è Suo El<strong>la</strong> ritengo Essa ci guiderà con compassione sul<strong>la</strong> Via del<strong>la</strong> trasformazione. Ma<br />

tutto questo deve essere compreso e fatto mentre come Anime occupiamo questi corpi! Solo <strong>in</strong> questo caso <strong>la</strong><br />

Porta si aprirebbe facendo cadere il Velo evitando <strong>la</strong> catastrofe.<br />

Se ciò non accadrà neanche questa volta, auspicando che <strong>la</strong> Grande Coscienza non <strong>in</strong>tervenga nel modo che è<br />

<strong>in</strong>tervenuta <strong>in</strong> passato come sembra fortemente <strong>in</strong>tenzionata a fare, come Anime saremo costrette ad<br />

<strong>in</strong>carnarci ed <strong>in</strong>carnarci ancora <strong>in</strong> questo <strong>in</strong>ferno s<strong>in</strong>o al<strong>la</strong> prossima opportunità <strong>di</strong> Passaggio. Che sarà forse<br />

tra altri 13000 anni.. se non 26000..<br />

Invece, se ci risveglieremo e faremo imme<strong>di</strong>atamente ciò che va fatto, riconosceremo <strong>la</strong> Grande Madre per<br />

quel che realmente è e le renderemo omaggio nel modo giusto che merita, il Velo si alzerà, ed uscendo da<br />

questa illusione, term<strong>in</strong>eranno tutti i dolori, le sofferenze, le <strong>in</strong>giustizie, e forse, come scriveva Sigismondo<br />

Fanti, vedremo astronavi amiche transitare nel nostro cielo vedendo anche l’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito dell’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito.<br />

L’Uomo è al centro del Gioco delle Forze, Forze che a dom<strong>in</strong>are sul<strong>la</strong> Terra da chissà quanti migliaia <strong>di</strong> anni<br />

sono quelle <strong>di</strong> un essere extraterrestre probabilmente <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> provocare l’immag<strong>in</strong>e del sole che bal<strong>la</strong> a<br />

Fatima, <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> mischiare le l<strong>in</strong>gue dei popoli, e <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> fare molto altro - che è Enlil e che dovrebbe<br />

essere colui che nel<strong>la</strong> parte centrale del <strong>mosaico</strong> che ho chiamato cuore è rappresentato dal cane <strong>di</strong>segnato<br />

sopra l’as<strong>in</strong>o arpista che suona - e forze che sono quelle <strong>di</strong> un essere dell’oltretomba che è Enki alias Osiride,<br />

e che dovrebbe essere colui rappresentato dal cane con i piatti <strong>di</strong>segnato sotto.<br />

<strong>Il</strong> somarello rappresenta l’essere umano <strong>in</strong> cui si riflette <strong>la</strong> Dea, poiché egli è il somarello che porta il peso<br />

del<strong>la</strong> responsabilità <strong>di</strong> far chiarezza riguardo i <strong>di</strong>versi credo e fare <strong>in</strong> modo che <strong>la</strong> positività delle profezie si<br />

avveri. E che è nel<strong>la</strong> parte del <strong>mosaico</strong> al centro del cuore perché è al Centro del Cuore del<strong>la</strong> Grande Madre <strong>in</strong><br />

quanto è lei che deve rappresentare.<br />

Risalire a tutta <strong>la</strong> verità, oltre non esserci più tempo, è forse impossibile risalirvi perché a scrivere <strong>la</strong> storia<br />

sono sempre i v<strong>in</strong>citori che cancel<strong>la</strong>no e nascondono quanto è stato espressione dei v<strong>in</strong>ti, <strong>in</strong> più parliamo <strong>di</strong> un<br />

argomento <strong>di</strong> cui non si possono avere prove perché siamo nell’ambito del mistico.


Credo <strong>in</strong>oltre, che il <strong>di</strong>segno del <strong>mosaico</strong>, dove il monaco Pantaleone riferendosi al<strong>la</strong> genetica voleva<br />

soprattutto metterci <strong>in</strong> guar<strong>di</strong>a del pericolo che correvamo come Umanità nell’affrontare il Passaggio e<br />

spiegarci perché correvamo quel pericolo, non sia stato compreso f<strong>in</strong>o ad ora non tanto perché ne mancava <strong>la</strong><br />

Chiave ma perché per quanto conosciamo dal<strong>la</strong> storia che ci viene raccontata dell’umanità è <strong>di</strong>fficile anche<br />

soltanto da ipotizzare <strong>in</strong> quanto troppo sconvolgente.<br />

Ma questo è quanto il monaco <strong>in</strong>tendeva raccontarci ormai già quasi 900 anni fa <strong>in</strong> un’opera che ha sfidato i<br />

secoli, e sono sicura, che da qualche parte, <strong>in</strong> qualche biblioteca segreta, <strong>la</strong> prova del<strong>la</strong> Verità che il nostro<br />

monaco ha raccontato e che io ho tentato <strong>di</strong> deco<strong>di</strong>ficare grazie alle esperienze vissute sia ancora conservata.<br />

Gabriel<strong>la</strong> Fabiani


BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE<br />

Bibbia <strong>di</strong> Gerusalemme<br />

Ed.Dehoniane Bologna<br />

<strong>Il</strong> vangelo <strong>di</strong> Filippo<br />

E<strong>di</strong>zioni Appunti <strong>di</strong> viaggio<br />

I vangeli gnostici a cura <strong>di</strong> Luigi Moral<strong>di</strong> Gli Adelphi<br />

<strong>Il</strong> qu<strong>in</strong>to Vangelo Mario P<strong>in</strong>cherle Macro e<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>Il</strong> Mosè proibito<br />

Enoch il primo libro del mondo<br />

Mario P<strong>in</strong>cherle Macro e<strong>di</strong>zioni<br />

vol 1<br />

Enoch il primo libro del mondo<br />

Mario P<strong>in</strong>cherle<br />

Macro e<strong>di</strong>zioni<br />

vol 2<br />

Mario P<strong>in</strong>cherle<br />

Macro e<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>Il</strong> vangelo <strong>di</strong> Giuda R. Kasser M. Meyer G. Wust Nathional Geographic<br />

Enoch L’entronauta Giordano Berti Armenia<br />

Le porte del<strong>la</strong> giustizia a cura <strong>di</strong> Moshe Idel Adelphi<br />

Cabbalà e alchimia Arturo Schwarz Garzanti elefanti<br />

I percorsi del<strong>la</strong> Cabbalà M. Idel V. Malka La paro<strong>la</strong><br />

<strong>Il</strong> potere del<strong>la</strong> Cabbalà<br />

Caba<strong>la</strong> La chiave del potere<br />

Yehuda Berg Tea<br />

<strong>in</strong>teriore<br />

Effetto Isaia<br />

<strong>Il</strong> parto del<strong>la</strong> verg<strong>in</strong>e<br />

<strong>Il</strong> co<strong>di</strong>ce degli dei<br />

Intervista con gli dei<br />

Trilogia dell’io sono<br />

Elisabeth C. Prophet<br />

Gregg Braden<br />

Giuliana Conforto<br />

Giorgio Terzoli<br />

G. Terzoli P. L. Trombetta<br />

a cura <strong>di</strong> Arcangelo Mirando<br />

Armenia<br />

Macro E<strong>di</strong>zioni<br />

Macrolibrarsi<br />

Cosmogonia dei Rosacroce Max He<strong>in</strong>del Jupiter<br />

Lungo <strong>la</strong> sca<strong>la</strong> <strong>di</strong> Giacobbe Ronald H. Isaacs Ecig<br />

Tra<strong>di</strong>zione esoterica ebraica Alexander Safran Giunt<strong>in</strong>a<br />

Sepher yetzirah Georges Lahy Venexia<br />

Le fatiche <strong>di</strong> Ercole Alice A. Bailey Nuova era<br />

………….<br />

Blu <strong>in</strong>ternational stu<strong>di</strong>o<br />

Diz. <strong>di</strong> mitologia<br />

dell’antichità c<strong>la</strong>ssica<br />

<strong>di</strong> M. Gislon R.Pa<strong>la</strong>zzi<br />

Zanichelli<br />

MaimonideLa guida dei perplessi a cura <strong>di</strong> Mauro Zonta Utet<br />

La teosofia Crest<strong>in</strong>a Luisa Coronelli Xenia<br />

<strong>Il</strong> <strong>mosaico</strong> <strong>di</strong> <strong>Otranto</strong> Grazio Gianfreda E<strong>di</strong>zioni del Grifo<br />

L’enigma del re<br />

La tra<strong>di</strong>zione temp<strong>la</strong>re<br />

Giovanni Bellisario<br />

(Apulia)<br />

miti segreti misteri<br />

Franco Card<strong>in</strong>i<br />

Vallecchi<br />

Un <strong>di</strong>amante da risvegliare Ernesto Baron ………….<br />

<strong>Il</strong> mistero del Sacro Graal Graham Hancock Piemme pocket<br />

<strong>Il</strong> mito del liocorno<br />

<strong>Il</strong> gatto magia e mistero <strong>di</strong> un<br />

Roger Caillois Medusa<br />

<strong>di</strong>segno <strong>di</strong>v<strong>in</strong>o<br />

Ada Pavan Russo<br />

Eremon e<strong>di</strong>zioni<br />

Culti Egizi Ada Pavan Russo Me<strong>di</strong>terranee<br />

La grande piramide e lo Zed Mario P<strong>in</strong>cherle Macroe<strong>di</strong>zioni<br />

Egitto segreto Paul Brunton <strong>Il</strong> punto d’<strong>in</strong>contro<br />

<strong>Il</strong> mistero <strong>di</strong> Orione R. Bouval A.G. Gilbert Tea<br />

La sezione aurea<br />

Mario Livio<br />

Bur Rizzoli<br />

Tutankhamon<br />

G.Magi G. Tenti<br />

Bonechi<br />

Storia e leggenda dei Temp<strong>la</strong>ri At<strong>la</strong>nti del sapere<br />

Simboli del<strong>la</strong> scienza sacra<br />

Giordano Bruno<br />

Renè Guènon<br />

Gli Adelphi<br />

Caba<strong>la</strong> del cavallo Pegaseo Di Fabrizio Meroi<br />

Bur<br />

Dizionario dei simboli Dizionari Piemme<br />

I gran<strong>di</strong> <strong>in</strong>iziati Schurè E<strong>di</strong>tori Laterza<br />

<strong>Il</strong> Sutra del Diamante Osho E<strong>di</strong>zioni del Cigno


Bud<strong>di</strong>smo del<strong>la</strong> Via <strong>di</strong> Diamante Lama Ole Nydal Me<strong>di</strong>terranee<br />

L’uomo e i suoi simboli<br />

La triplice via del fuoco nel<br />

Carl Gustav Jung Tea<br />

<strong>mosaico</strong> <strong>di</strong> <strong>Otranto</strong><br />

Francesco Corona<br />

Atanòr<br />

P<strong>la</strong>netario Alfredo Cattabiani Oscar saggi Mondatori<br />

<strong>Il</strong> timeo <strong>di</strong> P<strong>la</strong>tone a cura <strong>di</strong> Francesco Fronterotta Bur<br />

Summa Prophetica Renucio Boscolo Friuli & verlucca<br />

<strong>Il</strong> ramo d’oro Frazer I mammut<br />

Cerchi nel Grano Adriano Forgione Hera Books<br />

L’universo <strong>in</strong> un guscio <strong>di</strong> noce Stephen Hawk<strong>in</strong>g Oscar Mondatori<br />

Niko<strong>la</strong> Tes<strong>la</strong> Genio <strong>di</strong>menticato<br />

del<strong>la</strong> scienza<br />

Robert Lomas Macro e<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>Il</strong> libro delle porte A. Veggi A. Davidson Venexia<br />

<strong>Il</strong> l<strong>in</strong>guaggio del<strong>la</strong> Dea Marija Gimbutas Venexia<br />

Da At<strong>la</strong>ntide a Sciambal<strong>la</strong>h Alec Maclel<strong>la</strong>n Piemme<br />

Roghi fatui Adriano Petta Eretica<br />

Eresia pura Adriano Petta Eretica<br />

Nostradamus l’enigma risolto Renucio Boscolo<br />

Oscar Mondadori<br />

Roma capitale esoterica<br />

La Bibbia <strong>di</strong> Gerusalemme<br />

Roberto p<strong>in</strong>otti<br />

Mondadori<br />

Gli Esseni a cura <strong>di</strong> Ange<strong>la</strong> Cer<strong>in</strong>otti At<strong>la</strong>nte dell’esoterismo<br />

<strong>Il</strong> libro tibetano dei morti<br />

<strong>Il</strong> libro dei morti degli antichi<br />

a cura <strong>di</strong> Giuseppe Tucci Se<br />

Egizi<br />

Boris de Rachewiltz<br />

Me<strong>di</strong>terranee<br />

Tao Te Ch<strong>in</strong>g<br />

Trattato del<strong>la</strong> re<strong>in</strong>tegrazione<br />

a cura <strong>di</strong> J.J.L. Duyvendak Gli Adelphi<br />

degli esseri<br />

Mart<strong>in</strong>ez de Pasqua<strong>di</strong>lly Amenothes<br />

Gesù mago Morton Smith Gremese e<strong>di</strong>tore<br />

Gli uom<strong>in</strong>i del ritorno Morton Smith Essedue e<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>Il</strong> co<strong>di</strong>ce da V<strong>in</strong>ci Dan Brown Mondadori<br />

Le astronavi del S<strong>in</strong>ai Zaccaria Sitch<strong>in</strong> Piemme<br />

Spe<strong>di</strong>zioni dall’altro passato Gli Zaccaria Sitch<strong>in</strong><br />

Piemme<br />

Dei dalle <strong>la</strong>crime d’oro<br />

Zaccaria Sitc<strong>in</strong><br />

Piemme<br />

<strong>Il</strong> co<strong>di</strong>ce del cosmo Zaccaria Sitch<strong>in</strong> Piemme<br />

L’altra genesi Zaccaria Sitch<strong>in</strong> Piemme<br />

Alieni o demoni Corrado Ma<strong>la</strong>nga Chiaraluna<br />

Narrano antiche cronache Roberto Volterri E<strong>di</strong>zioni Hera<br />

Terra senza tempo Peter Kolosimo Mursia<br />

Gli dei erano astronauti Erik Von Daniken Piemme<br />

<strong>Il</strong> segreto delle tre ottave Michele Proc<strong>la</strong>mato Melchisedek<br />

Inchiesta su Gesù C. Augias M. Pesce Mondadori<br />

<strong>Il</strong> terzo occhio T.Lobsang Rampa Oscar Mondadori<br />

Enoch e <strong>la</strong> sapienza celeste Cristiana Tretti Giunt<strong>in</strong>a<br />

<strong>Il</strong> santo Graal M. Baigent R Leigh H. L<strong>in</strong>coln Oscar Mondatori<br />

La Div<strong>in</strong>a Comme<strong>di</strong>a Dante Bignami<br />

Rennes le Chateau Mariano Bizzarri Me<strong>di</strong>terranee<br />

I maestri <strong>in</strong>visibili Igor Sibal<strong>di</strong> Mondatori<br />

Talismano G. Hancock Robert Bouval Tea<br />

I nuovi cerchi nel grano Michael Heserman E<strong>di</strong>zioni Me<strong>di</strong>terranee<br />

<strong>Il</strong> co<strong>di</strong>ce segreto del<strong>la</strong> croce Henry L<strong>in</strong>coln Sperl<strong>in</strong>g Peperback<br />

<strong>Il</strong> vangelo <strong>di</strong> Maria Maddalena Daniel Meurois-Givaudan E<strong>di</strong>zioni Amrita<br />

Le profezie <strong>di</strong> Tutankhamon Maurice Cottorel E<strong>di</strong>trice Corbaccio<br />

<strong>Il</strong> co<strong>di</strong>ce del tempo<br />

Gregg Braden<br />

Macrolibrarsi<br />

La Sist<strong>in</strong>a Sve<strong>la</strong>ta<br />

He<strong>in</strong>rich W. Pfeiffer<br />

Jaca Book<br />

<strong>Il</strong> libro perduto del Dio Enki Zecharia Sitch<strong>in</strong> Macrolibrarsi


Quando sul<strong>la</strong> Terra vivevano<br />

i giganti<br />

Secharia Sitch<strong>in</strong><br />

Macrolibrarsi<br />

Italia mistero cosmico Peter Kolosimo Mursia<br />

O<strong>di</strong>ssea Stel<strong>la</strong>re Peter Kolosimo Mursia<br />

Non è terrestre Peter Kolosimo Mursia<br />

<strong>Il</strong> quarto segreto <strong>di</strong> Fat<strong>in</strong>a<br />

Nostradamus le nuove profezie<br />

Antonio Socci Bur saggi<br />

per il prossimo millennio Anna Maria Turi<br />

De Vecchi e<strong>di</strong>tore<br />

2012 <strong>la</strong> f<strong>in</strong>e del mondo? Roberto Giacobbo Mondatori<br />

Oscure madri splendenti Luciana Percovich Le Civette <strong>di</strong> Venezia<br />

La sezione aurea<br />

Mario Livio<br />

Bur Rizzoli<br />

La Bagvad Gita<br />

A.C Bhaktivedanda<br />

SwamiPrabbupada<br />

<strong>Il</strong> libro che cambierà per sempre<br />

le nostre idee sul<strong>la</strong> bibbia<br />

Mauro Bigl<strong>in</strong>o<br />

Inf<strong>in</strong>ito e<strong>di</strong>tori<br />

<strong>Il</strong> <strong>di</strong>o alieno del<strong>la</strong> bibbia Mauro Bigl<strong>in</strong>o<br />

Inf<strong>in</strong>ito E<strong>di</strong>tori<br />

Figli <strong>di</strong> matrix<br />

David Icke<br />

Macro E<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>Il</strong> mul<strong>in</strong>o <strong>di</strong> Amleto<br />

Giorgio de Santil<strong>la</strong>na<br />

Hertha von Dechend<br />

Gli Adelphi

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!