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en più importante. Per questo non a caso Maria viene riportata spesso unita alla simbologia della pianta. (La quercia è un albero usato come simbolo in quanto ha in sè il senso della completezza e dell'eternità, poiché sull a sua chioma nascono i fiori di entrambi i sessi. Portando con sè il seme maschile (il padre) e il seme femminile (la madre), possiede il dono di procreare un terzo (il figlio) che lei stessa è. Ne consegue che il numero 3 le appartiene.) Madonna della quercia Simbolo Maria è colei che pesta il serpente La quarta umanità, che siamo noi, è rappresentata nella sezione di mosaico riportata sotto, dove il monaco prosegue il racconto. Che inizia con Athena con dietro Nike, che però viene mangiata da Poseidone. Nike o Tyche- Dea Fortuna Se ho ragione, queste quattro diverse generazioni potrebbero rappresentare simbolicamente anche i quattro diversi “Soli” che ci hanno preceduto di cui parlano i Maya. Ma dai disegni simbolici inseriti nel mosaico, e dal racconto che il monaco fa, si desume che dai tempi che esisteva quell’umano a cavallo di quello strano animale fino ad arrivare a noi, l’umanità non è progredita come comunemente creduto, ma si evince che al “sorgere di ogni nuovo sole” è geneticamente (e moralm ente) caduta sempre un po’ di più in basso. Quindi gli extraterrestri (o quegli extraterrestri), diversamente da come diffusamente creduto, non ci hanno fatto evolvere ma ci hanno riportato invece indietro! Nel braccio sinistro, che rivisitando ultimamente l’opera ed osservando la parte mi sono resa conto che il ramo poggia su un mostruoso serpente (che non è ben identificabile a causa della riparazione inidonea, ma Pantaleone con la figura avrebbe potuto voler richiamare il mostruoso serpente disegnato nella corona richiamando con questo la figura di Vrtra – il “serpente costrittore”- della religione induista), dovrebbe essere raccontato miticamente quanto è narrato nel braccio destro e quanto accade in seguito, oppure riguardare le decisioni che prese Enlil (riportato come Atlante) in merito ai terrestri dopo i danni fatti da Enki e dagli angeli caduti che si unirono alle donne terrestri avendo da queste dei figli. Quindi nel braccio sono presenti i giganti in quanto, come racconta la bibbia, c’erano quando dio creò Adamo
ed Eva, che a loro volta potrebbero essere i Nephilim nati precedentemente dall’unione degli angeli caduti con le donne terrestri e che il diluvio in buona parte cancellò. La figura posta sullo sgabello di legno potrebbe essere Enoch, il Patriarca e Sacerdote che per quanto sappiamo dovrebbe essere stato il primo terrestre con cui quegli extraterrestri allacciarono contatti. Il mostruoso serpente (che in questo caso ha in bocca un Capro che potrebbe star a simboleggiare le genti che in quel Passaggio sono state sacrificate) che rappresenta la costellazione dell’Ophiuco ed il fatidico Passaggio, in questo caso è morso nella coda da un leone. Questo dovrebbe stare a significare che l’Era del Leone è quella arrivata subito dopo il diluvio. Valutando che la terra gira in senso contrario allo Zodiaco Celeste, quando è avvenuta l’ultima grande catastrofe, dovrebbe essere stato il tempo dell’Era della Vergine. Sotto quello che dovrebbe essere Enoch è riportata la figura di Samuele, questo probabilmente per dirci che era un suo discendente. Sotto Samuele ci sono il Capro emissario ed il capro espiatorio degli antichi Ebrei poi ci sono le Erinni. Cercando di interpretare tutto il contesto sembra Pantaleone voglia dirci che la religione ebraica è stata pensata e dettata da un mostro. Enoch? L’Ophiuco Il ramo Atlante Enki I gigan ti Sempre Enki? Sicuramente Enki ed Enlil sono gli stessi Osiride e Seth di cui narra il mito poichè Pantaleone inserisce li inserisce in un punto preciso del mosaico dedicato al giardino terrestre dove sono presenti anche Caino ed Abele. Pantaleone in quel tratto del mosaico ci racconta che, dopo che Adamo ed Eva furono accompagnati fuori dal Giardino terrestre, un Re che cavalcava l’Ariete (cavalcava un credo o era il Tempo dell’Ariete?) è stato ucciso da quel cane di suo fratello Seth. Fatto che Pantaleone ci racconta nella scena che ha rappresentato sotto al Capro con quel cane che addenta alla gola l’essere umano vestito con un abito marrone. Il cane Seth che uccide Osiride L’anima che si eleva Cane che dobbiamo identificare come il traditore alieno Seth che uccide il fratello alieno Osiride. Il monaco, mettendo davanti ad Osiride quel gattaccio col collare che sembra sbarrargli la strada vuol dirci che, dopo morto, Osiride non salì. Dietro di lui Pantaleone ha messo una figura nuda che si eleva, quindi vuol dirci che l’anima di Osiride si elevò e continuò ad incarnarsi, ma mettendo davanti al Capro di Osiride quel gattaccio col collare, vuol dirci che l’Essenza di Osiride divenne un fantasma non positivo. In questa parte del mosaico, il monaco disegnando il Giardino terrestre, oltre suggerirci il periodo di quando questo accadde, inserisce Caino ed Abele per dirci del disaccordo presente tra Seth ed Osiride e che, come accadde per Caino ed Abele e ci racconta il mito di Seth ed Osiride, sfociò con l’uccisione di quest’ultimo. Della sua storia e leggenda venne a conoscenza evidentemente anche Akhenaton, che alimentò il mito riconoscendolo come Aton-Ra ed a cui collegò il toro Apis. Ma Osiride era divenuto un fantasma, non positivo, e così forte da venire riconosciuto poi come il Dio del Duat.
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