Studio Chirotterofauna - Riserva Naturale dei Calanchi di Atri
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Area <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />
La <strong>Riserva</strong> <strong>Naturale</strong> Regionale <strong>Calanchi</strong> <strong>di</strong> <strong>Atri</strong> si estende per 380 ettari a<br />
ridosso della costa adriatica nel territorio del comune <strong>di</strong> <strong>Atri</strong> (TE), ad altitu<strong>di</strong>ni<br />
comprese tra 110 e 466 m.s.l.m., ed è caratterizzata da un paesaggio dominato<br />
da imponenti formazioni calanchive, profonde incisioni modellate dall’azione<br />
erosiva dell’acqua sul terreno argilloso <strong>di</strong>sseccato dal sole.<br />
La <strong>Riserva</strong> <strong>Naturale</strong> Regionale <strong>Calanchi</strong> <strong>di</strong> <strong>Atri</strong><br />
L’area occupata dalla riserva presenta una ricca varietà <strong>di</strong> ambienti; ogni valle<br />
calanchiva, infatti, costituisce un piccolo mosaico in cui si alternano coltivi,<br />
aree incolte, boschi misti e zone umide. I corsi d’acqua sono contornati dalla<br />
tipica vegetazione ripariale con esemplari <strong>di</strong> Salice bianco, Salice nero, Pioppo<br />
bianco, Pioppo nero, Ontano. Lungo i fossi le piogge hanno dato origine a<br />
piccole raccolte <strong>di</strong> acqua stagnante, che spesso permangono anche durante la<br />
stagione secca. Questi invasi, insieme ai numerosi laghetti artificiali presenti<br />
nella <strong>Riserva</strong>, circondati da cannuccia palustre, tifa e giunchi, costituiscono<br />
fonti <strong>di</strong> approvvigionamento idrico per la fauna selvatica, nonché un essenziale<br />
territorio <strong>di</strong> caccia per uccelli e mammiferi insettivori.<br />
I piccoli boschi, dove sono conservati gran<strong>di</strong> esemplari <strong>di</strong> Roverella e Pioppo<br />
nero, risultano per lo più situati nelle zone più inaccessibili della <strong>Riserva</strong>.<br />
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