Studio Chirotterofauna - Riserva Naturale dei Calanchi di Atri

All’interno della Riserva non mancano zone sottoposte ad agricoltura
tradizionale, con coltivi ad olivo, vite, grano, sorgo e bietola. Tuttavia, nel
tempo, le aree coltivate sono state confinate, per effetto della progressione
dei calanchi, agli ambienti rimasti accessibili, lasciando come testimonianza
diversi casali abbandonati disseminati lungo le creste meno ripide di questo
aspro paesaggio.
Il centro abitato della città di Atri, situato ad una altitudine di 445 m.s.l.m.,
comprendente i colli di Maralto, di Mezzo e di Muralto, è appoggiato quasi
esclusivamente su terreni costituiti da conglomerati di tetto che, a causa della
loro natura incoerente, che ne condiziona l’elevata permeabilità, determinano
l’assenza nel sottosuolo di raccolte di acqua. Tale caratteristica ha indotto, in
epoche storiche, l’esigenza di ricorrere a sistemi artificiali di canalizzazione
finalizzati alla captazione delle acque percolanti. Per tale motivo, il sottosuolo
del centro abitato della città di Atri risulta percorso da sistemi di gallerie
artificiali che costituiscono un ingegnoso sistema di raccolta che convoglia le
acque piovane verso cisterne sotterranee e verso fontane e lavatoi esterni.
Alcuni di tali sistemi di gallerie sotterranee si trovano nel sottosuolo della
Villa Comunale di Atri, con ingresso sul versante sud-est del colle atriano, in
località Teatro, Crocifisso e nella frazione Cona.
Il sistema di gallerie artificiali in località Le Grotte
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