Studio Chirotterofauna - Riserva Naturale dei Calanchi di Atri
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Ambiente<br />
numero <strong>di</strong><br />
% sul totale<br />
passaggi<br />
Strada in <strong>Atri</strong> 268 35,78%<br />
Bosco ripariale 232 30,97%<br />
Giar<strong>di</strong>no in <strong>Atri</strong> 77 10,28%<br />
Bosco <strong>di</strong> latifoglie 61 8,14%<br />
Zona umida 52 6,94%<br />
Nucleo abitato nella <strong>Riserva</strong> 31 4,14%<br />
Coltivo 21 2,80%<br />
Oliveto o frutteto 6 0,80%<br />
Bosco <strong>di</strong> conifere 1 0,13%<br />
Totale 749<br />
Tab. 2 Distribuzione nei <strong>di</strong>versi ambienti indagati <strong>dei</strong><br />
contatti complessivamente ottenuti presso le aree <strong>di</strong><br />
foraggiamento<br />
In ambiente naturale il<br />
maggior numero <strong>di</strong> contatti,<br />
pari al 57% del totale<br />
relativo a tale ambito, è stato<br />
ottenuto presso le stazioni<br />
localizzate lungo i corsi<br />
d’acqua delimitati da<br />
vegetazione ripariale, un<br />
numero <strong>di</strong> contatti<br />
relativamente elevato è stato<br />
ottenuto presso i boschi <strong>di</strong> latifoglie ed i piccoli specchi d’acqua artificiali,<br />
mentre nelle stazioni situate presso i boschi <strong>di</strong> conifere è stato riscontrato un<br />
solo passaggio (Tabella 2). Tale rilievo concorda con quanto riportato in<br />
letteratura da <strong>di</strong>versi autori, i quali hanno evidenziato l’importanza degli<br />
habitat ripariali, delle zone alberate e degli specchi d’acqua per l’ attività <strong>di</strong><br />
alimentazione ed il trasferimento <strong>dei</strong> Chirotteri (26;55;68), nonché la scarsa<br />
presenza degli stessi negli ambienti costituiti da piantagioni <strong>di</strong> conifere, che<br />
sostengono una insufficiente quantità <strong>di</strong> insetti (17).<br />
Attraverso l’analisi <strong>dei</strong> segnali ultrasonici registrati sono state identificate le<br />
seguenti specie:<br />
1) Pipistrellus kuhlii, risultata la specie più frequentemente contattata nel<br />
corso dell’indagine svolta, sia in ambito urbano, dove sono stati ottenuti<br />
141 contatti, pari al 44% del totale relativo alla specie, sia in ambiente<br />
naturale, dove il maggior numero <strong>di</strong> contatti, pari al 31% del totale<br />
relativo alla specie, è stato ottenuto in prossimità <strong>dei</strong> corsi d’acqua<br />
delimitati da vegetazione ripariale. La specie è stata rilevata in tutti gli<br />
ambienti indagati, ad esclusione del bosco <strong>di</strong> conifere, dove non ne è<br />
stato conseguito alcun contatto, e per tutta la durata dell’indagine<br />
svolta, dalla fine del mese <strong>di</strong> maggio alla fine del mese <strong>di</strong> novembre, in<br />
orari compresi tra 45 minuti e sette ore dal tramonto.<br />
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