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Studio Chirotterofauna - Riserva Naturale dei Calanchi di Atri

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avvenuta solo nei casi in cui il valore <strong>di</strong> almeno uno <strong>dei</strong> primi tre parametri<br />

sopraelencati risultasse non compreso nell’intervallo in<strong>di</strong>cato per altre specie<br />

il cui segnale presentasse la stessa struttura. In caso contrario la specie è<br />

stata ritenuta non identificata.<br />

Sono stati attribuiti rispettivamente alle specie Nyctalus noctula e Barbastella<br />

barbastellus solo gli spettrogrammi che presentavano alternanza tra i relativi<br />

due tipi <strong>di</strong> segnale (6;52;65).<br />

Sono stati determinati solo come Myotis sp i segnali che presentavano una<br />

struttura chiaramente riferibile a tale genere, ma la cui analisi, a causa delle<br />

<strong>di</strong>fficoltà legate allo scarso grado <strong>di</strong> tipicità del segnale che caratterizza le<br />

specie appartenenti a tale gruppo <strong>di</strong> Chirotteri, non consentiva l’atten<strong>di</strong>bilità <strong>di</strong><br />

una determinazione ulteriore.<br />

I segnali per i quali è stata ottenuta l’identificazione sono stati confrontati con<br />

le registrazioni raccolte da Barataud (1996).<br />

I dati che si ottengono dall’ applicazione <strong>dei</strong> meto<strong>di</strong> descritti non forniscono<br />

rigorose informazioni <strong>di</strong> tipo quantitativo, dal momento che la strumentazione<br />

utilizzata non consente il riconoscimento del singolo in<strong>di</strong>viduo, e quin<strong>di</strong> il<br />

conseguimento <strong>di</strong> una stima accurata delle specie da censire (42). Inoltre, tale<br />

sistema <strong>di</strong> raccolta <strong>dei</strong> dati possiede un certo grado <strong>di</strong> selettività nei confronti<br />

<strong>di</strong> alcune specie rispetto ad altre, risultando più efficace per le specie che<br />

emettono ultrasuoni ad intensità più elevata rispetto a quelle che emettono a<br />

più basso volume; un ulteriore limite dell’applicazione <strong>di</strong> tale meto<strong>di</strong>ca è la<br />

<strong>di</strong>fferenza, tra le varie specie, nel grado <strong>di</strong> tipicità del segnale acustico. Il<br />

sistema <strong>di</strong> conversione del segnale ultrasonoro in suono u<strong>di</strong>bile attraverso il<br />

metodo dell’espansione temporale, che, conservando inalterata la struttura del<br />

segnale, ne consente una accurata analisi ai fini della determinazione (48), non<br />

permette l’espansione <strong>di</strong> ulteriori sequenze mentre è in corso la riproduzione<br />

<strong>di</strong> segnali già espansi, riducendo così il tempo effettivamente impiegato per i<br />

rilevamenti (30;45). La strumentazione utilizzata è in grado <strong>di</strong> rilevare solo i<br />

segnali emessi sull’ intervallo frequenza in quel momento impostato<br />

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